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Governo, Draghi dà le dimissioni e Mattarella le respinge. “La maggioranza non c’è più”

L’annuncio del premier in Consiglio dei ministri dopo il non voto del M5S alla fiducia al dl Aiuti in Senato. Poi la salita al Quirinale, con il capo dello Stato che ha respinto le dimissioni

ROMA – “Voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica“. Lo ha detto il premier Mario Draghi in Consiglio dei ministri. “Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo Governo dalla sua creazione non c’è più. È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo”, ha sottolineato. Il presidente del Consiglio si è poi recato al Quirinale per presentare le dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ma il capo dello Stato ha respinto le dimissioni del premier.

“HO MESSO IL MASSIMO IMPEGNO PER PROSEGUIRE, NON È BASTATO”

“In questi giorni da parte mia c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche”, ha continuato il premier Mario Draghi parlando ai ministri convocati a Palazzo Chigi. “Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente“.

IL RINGRAZIAMENTO AI MINISTRI: “TANTI RISULTATI CONSEGUITI”

“Dal mio discorso di insediamento in Parlamento – ha ricordato Draghi – ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più. Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli italiani”, ha concluso il premier.

Fonte: Agenzia Dire

Dl Aiuti, ok dal Senato con 172 sì, ma M5s non partecipa al voto: Draghi al Quirinale

Il Movimento 5 Stelle non ha partecipato al voto. Tale mossa potrebbe sancire l’apertura della crisi di governo.

 

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Roma – L’Aula del Senato ha confermato la fiducia al governo posta sul Dl aiuti. I sì sono stati 172, i no 39, nessun astenuto. Il M5s non ha partecipato al voto risultando assente alla prima e alla seconda chiama. “Il nostro non voto di oggi è coerente con quanto già espresso dai nostri ministri e dai nostri colleghi alla Camera. Noi oggi non partecipiamo al voto a questo provvedimento perché non ne condividiamo né parte del merito, né il metodo” ha detto, in dichiarazione di voto nell’aula del Senato, la capogruppo M5s Maria Domenica Castellone.

Dl aiuti, il Movimento 5 Stelle non vota

L’astensione del M5S era già stata anticipata nel pomeriggio dalla capogruppo M5s, la quale aveva dichiarato:

Non condividiamo né merito né metodo. Confermo la non partecipazione al voto di fiducia del mio gruppo.

E ha aggiunto:

Il governo Conte 2 cadde per mano di chi oggi parla di responsabilità ma all’epoca non si fece scrupoli a non votare il Pnrr in Consiglio dei ministri rifiutando di fatto 209 miliardi di euro. In pochi partiti avrebbero continuato a lavorare a testa bassa come il Movimento 5 stelle quando, in questi 18 mesi, l’unico obiettivo di alcune forze politiche è stato quello di smantellare ogni nostra misura. Abbiamo cercato un confronto serio su tutti i temi, ma non è stato questo l’atteggiamento delle forze politiche di maggioranza che ci hanno attaccato in tutti i modi indifferenti alle nostre richieste.

Draghi ha incontrato Mattarella per un breve colloquio

Mario Draghi avrebbe lasciato l’aula prima della fine del voto per salire al Colle per un colloquio con il Capo dello Stato per analizzare il voto del Senato e tirare le fila di questo impasse. Nel primo pomeriggio era stato convocato e poi annullato un Consiglio dei Ministri. Pochi minuti fa, il Premier è tornato a Palazzo Chigi dopo un breve incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Nel frattempo, anche Antonio Tajani di Forza Italia ha commentato quanto successo:

Occorre più tempo per una riflessione ma questo è un fatto gravissimo che un partito di maggioranza non abbia votato la fiducia.

Quindi, Beppe Grillo non ha mancato di sostenere il Movimento 5 Stelle:

Beppe è con Conte. Il Movimento 5 Stelle sta facendo il Movimento 5 Stelle.

Fonte: TAG24 by Unicusano

Gas e recessione, ora l’Europa ammette la catastrofe

Il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, mostra i preoccupanti dati economici dell’Ue, causa pandemia e guerra

Cominciano i primi segnali negativi per l’economia europea. Le due conseguenze sono ben identificabili: le restrizioni dell’ultimo biennio, dovute alla pandemia, e l’invasione dell’Ucraina da parte di Putin. A dirlo non è un cattivo filo-russo, oppure un irresponsabile non vaccinato; al contrario, è il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni.

Specificatamente per il caso italiano, la crescita sfiorerebbe il 3 per cento nel 2022 e l’uno per cento per l’anno prossimo. Tali dati potrebbero presentare un certo conforto, se visti singolarmente. Nonostante tutto, non dobbiamo dimenticare come l’economia del nostro Paese abbia perso oltre l’otto per cento del Pil, al momento dello scoppio della pandemia. Insomma, sicuramente prima del 2024, non si potrà parlare di ritorno all’economia pre-Covid. E a ciò si aggiungono le difficoltà europee sul gas russo e sul continuo incremento dell’inflazione.

Gentiloni, sotto quest’ultimo profilo, ha affermato come “i salari aumenteranno nel 2022, ma ben al di sotto degli attuali tassi di inflazione”. Anzi, c’è il rischio concreto che vi sia “un calo dei salari reali e del potere d’acquisto delle famiglie“. Ma il peggio pare proprio essere l’ingente export di Mosca da cui dipende il nostro continente. Il commissario europeo, infatti, ha presentato un modello di “taglio totale della fornitura di gas dalla Russia”. Tale soluzione però, come è evidente, porterebbe l’Unione Europea in una grave “recessione per la seconda metà di quest’anno” e per tutto il prossimo 2023.

Non va meglio neanche il mondo del lavoro. A fronte di un calo della disoccupazione al 6,1 per cento, continua l’inasprimento del mercato, dovuto all’aumento dei posti vacanti e ad un numero di occupati che incrementa solo con percentuali dello zero virgola.

Fonte: Nicola Porro

Meteo weekend, temperature estreme: le previsioni per sabato 16 e domenica 17 luglio

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Gli effetti saranno ”diretti” anche sul nostro Bel Paese, proprio a partire dall’imminente e prossimo fine settimana, tra Sabato 16 e Domenica 17 Luglio.

Il meteo rovente per questo week end

Ma qualche segnale già scalpita. Nelle prossime ore, di fatto, l’anticiclone africano si espanderà sempre più, supportato da masse d’aria bollenti in arrivo direttamente dal cuore del Deserto del Sahara. Tutto questo si traduce nell’ennesima rovente ondata di calore per questa estate 2022, che si sta rivelando davvero difficile dal punto di vista meteorologico. Al momento i valori registrati sono tra i più alti di sempre.

Dunque cosa ci aspetta? Oltre all’estrema stabilità con tanto sole su buona parte dei settori, tra Sabato 16 e Domenica 17 ci aspettiamo punte massime di temperature ben oltre i 36°C durante le ore pomeridiane. Le aree principalmente favorite dal gran caldo in Italia saranno le pianure del Nord e nella fattispecie città come Milano, Padova, Ferrara e Bologna, nonché i settori tirrenici di Toscana e Lazio e le zone interne dell’Umbria e della Sardegna. 

Città come Roma e Firenze, soprattutto, sperimenteranno facilmente temperature fino a 36/37°C, valori ben oltre le medie climatiche di riferimento, segno inequivocabile che qualcosa a livello climatico si è rotto (cambiamenti climatici). In tutto questo, poi, lo zero termico (la quota alla quale la temperatura dell’atmosfera passa da valori positivi a valori negativi) salirà ancora una volta ben sopra i 4000 metri d’altezza (di norma, in questa stagione si attesta intorno ai 3200 metri).

Pericolo per i ghiacciai

Davvero una pessima notizia per i ghiacciai, già fortemente a rischio: riceveranno un’altra batosta, così come un forte impatto ci sarà sull’ambiente alpino in generale. Caldo sì, ma anche afa estrema: e masse d’aria via via più calde in seno all’anticiclone si caricheranno di elevati tassi di umidità nel lungo tragitto sul mar Mediterraneo dal Sahara verso l’Italia; condizione questa che potrà provocare disagio fisico, non da sottovalutare. Insomma, ci aspettano tempi duri.

Fonte: Il Corriere della Città

Lazio Dekani 5-0: Pedro, Basic, Immobile e Zaccagni firmano il successo

Lazio Dekani: una doppietta di Pedro, un gol di Basic, Immobile e Zaccagni regalano il successo ai biancocelesti in amichevole

Buone risposte da parte dei nuovi (Maximiano e Gila) e conferme da tutti gli altri. Il match viene sbloccato dal solito Ciro Immobile (che prima aveva fallito un penalty) poi si prende la scena Pedro che prima realizza dal dischetto e poi appoggia in rete di testa il cross di Lazzari. Nel secondo tempo Basic fulmina il portiere avversario con un mancino preciso e infine Zaccagni realizza il terzo rigore di giornata segnando il suo primo gol in ritiro.

Marcatori: 33′ Immobile, 38′ rig., 45′ Pedro, 53′ Basic, rig. 80′ Zaccagni

LAZIO (4-3-3): Maximiano (59′ Adamonis); Lazzari (46′ Hysaj), Patric (46′ Gila), Casale (46′ Acerbi), Marusic (46′ Radu); Milinkovic (46′ Kiyine), Cataldi (46′ Marcos Antonio), Luis Alberto (46′ Basic); Felipe Anderson (46′ Romero), Immobile (46′ Cancellieri), Pedro (46′ Zaccagni). A disp.: Alia, Furlanetto, Romagnoli, Kamenovic, Ruggeri, Marinacci, Akpa Akpro, Bertini, Moro. All.: Maurizio Sarri

NK DEKANI (4-3-3): Gabric; F. Cukjati, Vitezica, Stojanovic (46′ Vranjes), Klavora (46′ Galina); Stepancic (59′ Rudonja), Ljutic, J. Cukjati; Bah, Mestric (59′ Demiri), Doudou (46′ Duricin). A disp.: Knezevic, Zagar, Valentic, Rudonja, Hadzic, Babic, Kavrecic, Popovic, Bembic.All.: Alen Sculac

Fonte: Lazio News 24

Per tutte le info: info@roma-news.it

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