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Covid, impennata di casi nel Lazio. I medici: “Omicron corre: il tracciamento non è più possibile

La regione si trova con gli stessi contagi di inzio febbraio. E c’è chi suggerisce di fare il tampone solo ai pazienti fragili

Se non fosse per il caldo torrido, sembrerebbe di stare in inverno. Con 11.529 nuovi casi, il Lazio si ritrova con lo stesso numero di contagi del 4 febbraio scorso. Mai, in alcuna ondata estiva, i numeri hanno raggiunto tali cifre, che nel Lazio sono le più elevate d’Italia per quanto concerne l’incidenza.

Sfiora i mille casi settimanali per centomila (929,6) stando alla tabella degli indicatori decisionali di ministero della Salute e Iss allegata al rapporto settimanale: ogni settimana, in sostanza, quasi un residente del Lazio su cento viene colpito dal virus.

Mentre gli ospedali fronteggiano una nuova criticità, quella dei tantissimi pazienti colpiti da altra patologia ma anche positivi, con la nascita di improbabili reparti “ibridi” che danno vita a continui mini cluster, i medici del territorio si sentono “come topolini in una ruota”. “Le nostre giornate sono scandite da tamponi e inserimento dell’esito del tampone in piattaforma, comunicazione di isolamento e di guarigione – dice Giuseppe Lanna, medico di famiglia e tesoriere del sindacato autonomo medici italiani (Snami) -. Ci ritroviamo a fare un lavoro di tracciamento che non è più fattibile”.

È vero, anche secondo gli indicatori dell’Istituto superiore di sanità l’incidenza per garantire il tracciamento, e quindi il pieno controllo della pandemia, è fissata a solo 50 casi per centomila: un miraggio.

“Controlli da parte delle Asl non ce ne sono, nemmeno sui positivi – prosegue il camice bianco, che ha lo studio nella Asl Roma 5 – mi avranno chiamato due pazienti su 100 per dirmi che avevano ricevuto la chiamata della Asl. Mi chiedo quale sia il senso di continuare con tutta questa burocrazia, tutte queste carte da compilare, che ci levano tempo da dedicare a chi ha più bisogno, quando la situazione è evidentemente fuori controllo. Anche perché ovunque è un evento, un assembramento, e nei paesi è un continuo di sagre, peraltro finanziate dalla Regione”.

Con la consapevolezza che i numeri reali, contando anche tutti coloro che fanno tamponi a casa, e non comunicano la positività al medico, secondo tutti i medici sono almeno il doppio, c’è chi chiede un cambio radicale di passo.

“La quarantena è decaduta, quindi tutti i contatti di positivi sono liberi di circolare e di infettare altre persone – spiega Ombretta Papa, medico di base con lo studio a Corso Francia -. Per come stanno andando le cose io comincerei a fare tamponi solo alle persone che hanno bisogno di terapia specifica, i fragili, a cui prescrivere gli antivirali. Contare ogni giorno i numeri non ha più senso, concentriamoci sulle persone più suscettibili”.

Un’idea, quella della dottoressa, più volte paventata dalle istituzioni, ma poi mai realmente attuata, ma che oggi, davanti a regole di contenimento praticamente inesistenti, è in parte già realtà “Nei pazienti non a rischio il trattamento per i sintomi è lo stesso che si prescrive per qualsiasi altra infezione respiratoria: antinfiammatori per i dolori, un mucolitico se si ha catarro e così via – continua Papa –. L’aspetto più importante invece, è avere la certezza della malattia quando a presentare sintomi che fanno pensare al Covid è un paziente appartenente a categorie di rischio. Così, si crea solo tanta confusione”.

Fonte: La Repubblica

Roma, primo giorno di saldi: movimento nelle vie dello shopping. Confcommercio: attenti alle regole

I commercianti sono obbligati a esporre chiaramente il prezzo originale della merce e quello ridotto, con la percentuale di sconto. Per loro, però, nessun obbligo di consentire il cambio della merce dopo l’acquisto

 

 

Primo giorno di saldi estivi a Roma e nel Lazio: il giorno scelto dalla giunta regionale per l’inizio delle promozioni estive è sabato 2 luglio 2022, e già dalla prime ore della giornata via del Corso e le altre strade commerciali come via Cola di Rienzo hanno registrato un discreto movimento di romani a caccia dello sconto. Non scoraggiati neanche dal caldo, anche se il flusso maggiore si prevede per il pomeriggio e la serata. Il caldo soffocante non aiuta.

Moderata soddisfazione alla Rinascente di piazza Fiume: «Siamo solo all’inizio, ma gli acquisti sono decisamente maggiori rispetto ai giorni precedenti. I clienti arrivano sapendo già quali articoli scegliere. Li hanno visti a prezzo pieno a tornano a comprarli in sconto». «I nostri esercenti stanno vivendo un momento di particolare sofferenza, perché oltre alla crisi pandemica, si è aggiunta la guerra in Ucraina che ha fatto lievitare i costi energetici. I saldi sono un momento di aumento dei consumi e sono certo che contribuiranno a dare nuovo vigore al commercio» commenta l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Paolo Orneli. Alcune regole cui gli acquirenti devono prestare attenzione, dettate da Confcommercio: i commercianti sono obbligati ad esporre chiaramente il prezzo originale della merce e quello scontato, con la percentuale di sconto applicato. Per loro, però, nessun obbligo di consentire il cambio della merce dopo l’acquisto, a meno di evidenti difetti della merce acquistata. I saldi estivi dureranno 60 giorni e termineranno quindi il prossimo 30 agosto.

Nelle previsioni dell’associazione dei consumatori Codacons, «le vendite durante il periodo di sconti rimarranno al di sotto dei valori pre Covid, con una spesa media a famiglia che si attesterà attorno ai 165 euro. Cresce il numero di cittadini intenzionati ad approfittare dei saldi (circa il 60% degli italiani), ma la situazione economica caratterizzata dai forti rincari dell’energia, inflazione alle stelle e carburanti in continua salita porterà a una maggiore prudenza». I negozianti si stanno dimostrando attenti ad applicare subito sconti altissimi, senza aspettare. Dalla loro parte, il ritorno dei turisti stranieri nelle città italiane, pronti ad approfittare delle occasioni.

Sciopero taxi confermato 5 e 6 luglio a Roma. Bellanova tenta mediazione

Sindacato protesta contro l’articolo 10 del Ddl Concorrenza. “Nessuna resa, ci batteremo fino all’ultimo respiro contro tutti quei parassiti che vorrebbero sottrarci il frutto della nostra fatica”

 

 

Nessun passo indietro, nessuna resa: serve solo lo stralcio dell’articolo 10 del ddl Concorrenza. E’ un fronte comune, amplissimo, quello dei tassisti che oggi hanno confermato lo sciopero per il 5 e il 6 luglio prossimi e che martedì saranno in piazza della Repubblica a Roma per far sentire la propria voce.

Lunedì la vice ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Teresa Bellanova, su delega del governo, ha nuovamente convocato i sindacati per trovare una mediazione in extremis. Ma sembra che le auto bianche siano determinate ad andare avanti. «Lo sciopero farà da spartiacque riguardo al destino dei tassisti. E’ una risposta ferma e irremovibile indirizzata a chi pensa di svendere il nostro lavoro e la funzione di servizio pubblico che svolgiamo”, si legge in una nota firmata dalle 14 associazioni di categoria, Usb-taxi – Uti – Ugl-taxi – Un’impresa – Fast Confsal – Satam – Tam –Claai – Unica Cgil Taxi – UilTrasporti –Uritaxi – Or.S.A.-Taxi -Federtaxi Cisal. «In quelle 48 ore dobbiamo dimostrare, come categoria che non siamo disponibili a nessun passo indietro, a nessun tipo d’accordo, a nessuna resa e che ci batteremo fino all’ultimo respiro, contro tutti quei parassiti che vorrebbero sottrarci il frutto della nostra fatica – prosegue la nota -. La risposta che deve arrivare in quei due giorni dovrà esser chiara e inequivocabile. La Presidenza del Consiglio, la Politica e tutti i soggetti coinvolti, dovranno sentire fin dentro i loro “rifugi” che i tassisti di tutta Italia sono pronti a battersi senza esitazioni per lo stralcio dell’articolo 10 del ddl Concorrenza».

«Probabilmente anche in questa occasione la comunicazione asservita al potere dirà che siamo il “vecchio” contro la “modernità”, che siamo dei privilegiati che ostacolano il mercato, e tutta un’altra serie di falsità, lo faranno anche in questa situazione, mentono sapendo di mentire. La realtà – proseguono le 14 sigle sindacali – è che la nostra battaglia è la lotta di 40.000 lavoratori contro la speculazione finanziaria, ma anche la difesa dell’utenza di un sevizio pubblico contro meccanismi come algoritmi e libero mercato che li andrebbero a strangolare nel momento del bisogno». E al premier Mario Draghi mandano a dire: «Gli incontri fatti con le multinazionali, così come la negazione del confronto con i lavoratori, e la sua intenzione di devastare il nostro lavoro, non rimarranno senza risposta, e in quelle 48 ore saranno i tassisti di tutta Italia a consegnargliela».

Nel frattempo, nelle città italiane iniziative locali stanno paralizzando il traffico. Nel capoluogo lombardo la protesta è continua e sta provocando non pochi disagi agli utenti che non riescono a trovare macchine bianche disponibili. 

Il Comune di Napoli ha invece fatto sapere che per le giornate di sciopero del 5 e 6 luglio assieme a ANM rafforzerà il trasporto pubblico. «In particolare – viene spiegato – verranno utilizzati 16 Alibus sulla tratta Capodichino, Stazione Centrale, Porto. in questo modo la capacità di trasporto raddoppierà e la frequenza delle corse sarà dell’ordine di 5 minuti; saranno anche anticipate alle 05:10 la prima corsa del mattino”, ne danno notizia gli assessori rispettivamente a Trasporti, Turismo e Sicurezza, Edoardo Cosenza, Teresa Armato e Antonio De Iesu. Personale ANM e Polizia municipale aiuteranno nella bigliettazione e garantiranno regolarità delle attività “n Aeroporto e alla Stazione centrale».

Fonte: La Stampa

Rancore in concerto apre la stagione estiva al Castello di Santa Severa

Domenica 3 luglio Ascanio Celestini con «Museo Pasolini», poi Valerio Lundini, Maurizio Battista, Ludovico Einaudi, Aka 7even, Myss Keta, Roberto Vecchioni, Tosca, Mogol

 

 

Le note di Rancore sabato 2 luglio e la prosa di Ascanio Celestini domenica 3: comincia così l’edizione 2022 di «Sotto il Cielo del Castello di Santa Severa», la rassegna promossa dalla Regione Lazio, organizzata da LazioCrea in collaborazione con Atcl nel sito medievale che affaccia direttamente sulla spiaggia tirrenica. Luogo che ha attraversato epoche remote e recenti — dall’età del Bronzo all’antica città portuale di Pyrgi, all’apertura nel 2018 di un ostello per giovani e famiglie — il Castello di Santa Severa sarà teatro di una stagione culturale che torna dopo la pausa imposta dalla pandemia con musica, spettacoli dal vivo, sport e appuntamenti a contatto con la natura.

 

A Rancore la prima parola. Il rapper, classe 1989, nato e cresciuto al Tufello in seno a una famiglia che tiene insieme origini egiziane e croate, porta «a corte» il tour di presentazione del nuovo album Xenoverso . Anticipato dai singoli Lontano 2036 , X Agosto 2048 e Arakno 2100, Xenoverso è un viaggio tra realtà e fantasia, fedele alla tecnica e alla ricchezza lessicale di un rap definito «ermetico» in virtù di molteplici possibilità di lettura.

Domenica 3 luglio — nel luogo che la tradizione cristiana indica come quello in cui la giovane Severa di Pyrgi, ricevette il martirio nel lontano 298 dopo Cristo — arriva Museo Pasolini, nuovo spettacolo di Ascanio Celestini realizzato in collaborazione con Romaeuropa Festival. Omaggio al poeta, critico e regista di cui ricorre il centenario, questo nuovo esempio di teatro di narrazione guida lo spettatore in un ipotetico museo attraverso le testimonianze di chi l’ha conosciuto, ma anche di chi l’ha solo immaginato, chiedendosi quale sarebbe il pezzo forte, oppure quale oggetto dovremmo impegnarci ad acquisire da una collezione privata o pubblica, magazzino, discarica, biblioteca o ufficio degli oggetti smarriti che sia, per recuperare l’eredità di Pasolini.

La stagione prosegue poi con oltre centosessanta eventi tra concerti, pièce, stand-up comedy, iniziative sportive, laboratori per bambini, escursioni naturalistiche, archeotrekking, oltre alla mostra dei fumetti di Pat Carra dal 6 luglio. L’elenco dei nomi in cartellone è lungo: da Valerio Lundini (venerdì, 8 luglio) a Danilo Rea, Roberto Gatto e Pierpaolo Ranieri il 14 luglio, da Maurizio Battista il 16 luglio ad Antonio Rezza e Flavia Mastrella il 27.

E poi ancora Ludovico Einaudi, Aka 7even, Myss Keta, Roberto Vecchioni, Tosca, Luca Barbarossa, Angelo Branduardi, Giovanni Truppi, Mogol, Neri Marcorè. Non mancherà la musica classica con la JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (30 luglio) seguiti, nel mese di agosto, dai Solisti Aquilani e da un Gran Gala della Lirica.

«Il Castello di Santa Severa è il simbolo della rinascita della nostra Regione — ha dichiarato il presidente Nicola Zingaretti — Una struttura dalla bellezza unica che abbiamo salvato dal degrado e restituito alla collettività, riaprendolo a tutti e riempendolo di nuove opportunità». Tra queste anche le attività parallele agli spettacoli serali come le escursioni storico-naturalistiche o il Villaggio dello Sport, organizzato in collaborazione con il Coni Lazio, in cui già da oggi sono presentate diverse discipline come surf, sup, baseball, yoga, hockey e tennis da tavolo.

Info: «Sotto il Cielo del Castello di Santa Severa», dal 2 luglio (alle ore 21.30 il concerto di Rancore, biglietto: 20 euro) all’11 settembre, Santa Marinella, via Aurelia km 53,600, www.castellodisantasevera.it

Fonte: Corriere Roma

Per tutte le info: info@roma-news.it

 

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