L’attacco di Mosca all’Italia sulla «moralità» dei politici
Il ministero degli Esteri sulla missione anti-Covid del 2020: spionaggio? Da Roma comportamento servile e miope. I complimenti ironici al Quirinale per la festa del 2 giugno
L’attacco è diretto e non dà adito ad equivoci: «Le relazioni con l’Italia si sono deteriorate non per nostra scelta». La scelta di Sergej Razov, ambasciatore russo in Italia, è invece piuttosto chiara e ben poco diplomatica.
Un attacco su tutti i fronti quello fatto ieri in un’intervista all’agenzia di stampa Lapresse, a cominciare dal concerto al Quirinale per la Festa della Repubblica al quale l’ambasciatore non è stato invitato.
Ma ieri gli attacchi all’Italia non si sono limitati alle esternazioni dell’ambasciatore. C’è stata anche una nota del ministero degli Esteri russo pubblicata sulla sua pagina del social network «VKontakte».
Il motivo dell’attacco è la missione russa del 2020 in Italia anti Covid: «Questo tentativo dei media italiani di dipingere la missione umanitaria russa in Italia come un’operazione di spionaggio danneggia le relazioni tra Mosca e Roma». Poi l’affondo: «In meno di due anni, il nostro aiuto è stato dimenticato. Sembra che le nostre controparti italiane abbiano la memoria corta. Una linea di comportamento così servile e miope non solo danneggia le nostre relazioni bilaterali, ma dimostra anche la moralità di alcuni rappresentanti delle autorità pubbliche e dei media italiani».
L’attacco al nostro Paese ieri è stato concentrico, e l’ambasciatore Sergej Razov non ha voluto lasciare per sottintesa nessuna delle sue rimostranze. Una lunga lista di questioni diplomatiche. Un fiume in piena. Dice infatti l’ambasciatore: «Molti formati e meccanismi di dialogo che funzionavano efficacemente sono stati congelati, il commercio è in calo, la cooperazione culturale è stata sostanzialmente ridotta».
L’intervista è andata avanti a lungo e Razov non ha esitato: «C’è da dire che i dipendenti dell’Ambasciata russa sono stati espulsi senza motivo, e non c’è neanche bisogno di parlare della linea dominante nei mass media italiani nei confronti della Russia, è fin troppo chiara. A me, come persona che lavora in Italia da parecchio tempo in qualità di Ambasciatore, quello che sta succedendo provoca amarezza e rammarico».
Di Maio sente Kuleba “Ogni sforzo per sbloccare export grano”
“Ho sentito il collega Dmytro Kuleba. Ribadito pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina, confermato supporto a popolazione e ricostruzione Paese. Uniti per fermare questa atroce guerra e trovare la pace. Ogni sforzo per sbloccare export del grano dall’Ucraina, lavoriamo a soluzione”. Lo rende noto con un tweet il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Fonte: Libero Quotidiano
Gentiloni: “Riproporre il metodo del Recovery legato al successo del Pnrr”
“C’è il RePowerEu. Certamente sarebbe necessario andare oltre, non tanto con un Next Generation permanente perché l’impegno di tutti è stato considerarlo straordinario, ma riutilizzando lo stesso metodo, emissioni comuni per far fronte a obiettivi comuni. La possibilità di ripetere questo metodo virtuoso dipende molto dal successo che avremo nel realizzare i Pnrr. E’ chiaro che se il meccanismo funziona, se vengono rispettati tempi, investimenti e riforme, allora per i governi che spingono in questa direzione, e per la Commissione, sarà più facile riproporlo”.
Fonte: L’Opinionista
Conte: ‘Dopo tre invii di armi, ora momento dialogo’
“La risoluzione viene scritta dai parlamentari non voglio anticipare i contenuti, deve nascere dal dialogo tra le forze in Parlamento. La nostra posizione e’ chiara, l’Italia deve concentrare tutti gli sforzi per una soluzione politica, abbiamo contribuito con tre forniture di armi, ora ci sembra che il nostro apporto sia piu’ prezioso sul piano diplomatico”.
Lo afferma il presidente M5s Giuseppe Conte al forum ANSA.
Conte: “Ok sanzioni economiche ma serve energy recovery fund”
“Il movimento M5s ha detto si’ alle sanzioni economiche e finanziarie ,e continueremo a dire si’. Ma non dobbiamo continuare a pensare che stiamo sconfiggendo la Russia attraverso le sanzioni”. Lo afferma Giuseppe Conte parlando al Forum Ansa e chiarendo che non ci si puo’ ritenere appagati dalle conclusioni dell’ultimo Consiglio europeo con l’embargo.”Serve varare un energy recovery fund, con stoccaggi comuni, in caso contrario non si riuscira’ a gestire questo momento di grande emergenza energetica”.
Grillo: “No emergenza pane, proibire speculazione”
“Non esiste una ‘emergenza pane’, esiste una vera e propria speculazione sul cibo, che andrebbe proibita per legge”. Beppe Grillo lo scrive sul suo blog, in un post intitolato ‘La fame quotata in Borsa’. “La guerra in Ucraina e’ spesso citata dai media per spiegare la crisi alimentare e il generale aumento dei prezzi del grano. Ma e’ la finanza ad usare il cibo come arma distruggendo deliberatamente il sistema alimentare, poiche’ e’ la speculazione finanziaria a giocare un ruolo primario. Si parla tanto di carenza di materia prima ma il grano che si sta vendendo – ricorda Grillo – e’ stato raccolto l’anno scorso, non quest’anno. La produzione e l’offerta da parte di Ucraina e Russia non si fermano dall’oggi al domani, le scorte non si esauriscono dall’oggi al domani, ma i prezzi sui mercati dei futures sono subito balzati alle stelle. Il grano non e’ solo un bene alimentare di prima necessita’, ma anche una commodity, ovvero un prodotto che costituisce oggetto di scambio internazionale”.
Fonte: Silenzi e Falsità
Esselunga e Croce Rossa Italiana per l’Ucraina
Esselunga conferma, anche in questa drammatica circostanza, il suo forte impegno sociale e solidaristico.
Esselunga si è immediatamente attivata per l’emergenza umanitaria in Ucraina a sostegno della popolazione colpita dalla guerra: è in corso una raccolta fondi in collaborazione con Croce Rossa Italiana e con altre società nazionali di Croce Rossa impegnate per rispondere all’emergenza umanitaria.
I clienti titolari di carte Fìdaty possono dare il loro contributo utilizzando i punti maturati: ogni 500 punti Fìdaty che sceglieranno di destinare all’iniziativa, Esselunga donerà 10 euro, in beni di prima necessità e di primo soccorso.
È possibile partecipare alla raccolta tramite la APP e il sito Esselunga e, nei prossimi giorni, anche presso i negozi della catena. In segno di ringraziamento, i clienti riceveranno in omaggio una confezione di pasta Esselunga di filiera 100% italiana.
Anche i dipendenti di Esselunga potranno dare il loro contributo: attraverso una donazione direttamente in busta paga di importo a scelta tra 2, 5, 10 o 20 euro.
La collaborazione con Croce Rossa si aggiunge alle attività già intraprese da Esselunga a sostegno della popolazione ucraina: l’azienda sta inviando, anche attraverso propri tir, derrate alimentari e prodotti di prima necessità quali per esempio pasta, olio, latte, riso, legumi, tonno, omogeneizzati, pannolini, prodotti per l’igiene personale.
Fonte: Consumerismo
Per tutte le info: info@roma-news.it
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