Alfredino Rampi, profanata la lapide con 11 svastiche. Zingaretti: “Un colpo al cuore”
La tomba si trova al cimitero Verano di Roma. Il bambino, diventato simbolo di coraggio, è morto nel ’75 in un pozzo di Vermicino dopo tre giorni di agonia
Profanata la tomba di Alfredino Rampi, 11 svastiche naziste disegnate sulla lapide del bambino diventato simbolo di forza e coraggio. È successo questa notte al cimitero Verano di Roma, dove è sepolto il bimbo morto nell’aprile del 1975 in un pozzo a Fiumicino. Tre giorni di agonia e poi la morte, davanti agli occhi di un’Italia che rimase attaccata alla Tv per 18 ore, in una lunga ed estenuante diretta.
“Un colpo al cuore la profanazione della tomba di Alfredino Rampi. Gli autori di questo scempio devono vergognarsi e spero vengano individuati presto”, scrive in un tweet il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. E gli fa eco il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: ” È inaccettabile la vigliacca profanazione della lapide del piccolo Alfredino, imbrattata
con 11 svastiche. Faremo ripulire subito questo scempio. Alfredino resta nei nostri cuori e Roma gli ha appena dedicato un bel murale a Garbatella. Questi barbari si vergognino“.
“La profanazione della tomba di Alfredino è un gravissimo, ingiustificato e incomprensibile atto. Gli inquirenti facciano luce su quanto accaduto e si perseguano i responsabili senza alcun indugio. È inquietante che il cimitero monumentale del Verano possa essere oggetto di atti vandalici, ma ancora di più contro la sepoltura di un bambino innocente simbolo di una tragedia nazionale che colpì le coscienze e i cuori di tutti gli italiani”, dice il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.
“La profanazione della tomba di un bimbo come Alfredino Rampi è un atto infinitamente vile e spregevole che ci spezza il cuore e che condanniamo senza appello. Nell’esprimere vicinanza alla famiglia, chiediamo che i colpevoli vengano presto individuati”, fa sapere Carlo Costantini, segretario generale della Cisl di Roma Capitale Rieti.
Fonte: Quotidiano.net
Vaiolo delle scimmie, Bassetti: “Numeri importanti”. Le ipotesi di Crisanti
L’infettivologo del San Martino di Genova: “Dai in crescita, diffusione globale”. Il microbiologo: “Forse rapporto critico tra vaccinati e non”
Sul vaiolo delle scimmie Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, parla di numeri che “stanno diventano importanti” e di una “diffusione del contagio che è ormai globale”. All’Adnkronos spiega: “Se mettiamo insieme i casi confermati con i sospetti, sono 400 in poche settimane in 25 Paesi del mondo”. E sottolinea: “In pratica tutti i Paesi evoluti dal punto di vista sanitario hanno riportato dei casi e chi ancora non l’ha fatto lo farà a breve. I contagi iniziano a essere significativi e il fenomeno è destinato a crescere ancora, perché il tempo di incubazione di questa infezione arriva a 3 settimane e poi ci saranno i contagi da contatto. Complessivamente si sta agendo bene, il livello di allerta si è alzato e anche i cittadini si fanno vedere dai medici in caso di strani rush cutanei”.
“E’ importante l’isolamento fiduciario per quanto riguarda i contatti – aggiunge -, non stiamo parlando di fare la quarantena obbligatoria come con il Covid, ma di non avere rapporti stretti con altre persone. Poi un passaggio potrebbe essere quello della vaccinazione dei contatti e pensare alla vaccinazione, visto che le dosi ci sono, di alcune categorie, che si potrebbe fare nelle prossime settimane. Complessivamente – osserva Bassetti – la gestione del fenomeno, anche per quello che abbiamo imparato con il Covid, è avvenuta in maniera attenta”.
Le ipotesi di Crisanti
Adnkronos ha sentito anche Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova. “La prima domanda da porsi è perché avviene questa diffusione di vaiolo delle scimmie adesso e in queste dimensioni, quando questa è una malattia che in qualche modo è conosciuta da tantissimo tempo: ci sono stati già episodi di diffusione del vaiolo delle scimmie in passato anche in America, e poi in Africa è una malattia abbastanza comune. Riguardo a questa domanda, una possibilità potrebbe essere che si è raggiunto un punto critico nel rapporto tra suscettibili e resistenti al virus“.
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Mascherine a scuola? Il ricorso di Codacons al Tar del Lazio: “Atto illogico”
L’obbligo delle mascherine a oggi è valido solo all’interno dei mezzi di trasporto, strutture sanitarie, per assistere a eventi e spettacoli al chiuso e nei locali scolastici
Stop alle mascherina a scuola. A richiederlo è il Codacons che con una nota fa sapere che ha inviato un ricorso al Tar del Lazio che deciderà, in via definitiva, il comportamento da attuare nelle classi.
“Una scelta illogica e immotivata” quella del governo – secondo l’associazione che difende i diritti di utenti e consumatori – che aveva imposto il mantenimento dei dispositivi di sicurezza anche a scuola, nonostante non esista più da quasi un mese l’obbligo per ristoranti, bar e negozi, anche al chiuso.
Mascherine a scuola? Il Tar del Lazio deciderà anche sulla Maturità
A sollevare la polemica stavolta è anche il Codacons che, dopo aver sentito pareri contrastanti anche all’interno dell’esecutivo, ha deciso di fare ricorso al Tar del Lazio e di attendere dall’organo di giurisdizione un segnale definitivo sull’uso delle mascherine a scuola. L’obbligo a oggi è valido solo all’interno dei mezzi di trasporto, strutture sanitarie, per assistere a eventi e spettacoli al chiuso e nei locali scolastici. Un paradosso, per il Codacos, se pensiamo che “gli studenti sono obbligati di giorno ad indossare la mascherina, pur sedendo distanziati ai banchi, ma possono toglierla la sera per andare al pub o in discoteca e trascorrere il tempo assembrati”.
“Atto illogico e senza motivazione”
“Un atto amministrativo illogico e non fondato su alcuna motivazione razionale” – sostiene il Codacons nelle motivazioni che hanno portato al ricorso al Tar. Con l’arrivo del caldo le aule sono diventati luoghi invivibili e l’uso della mascherina all’interno dei locali porta a difficoltà non indifferenti per ragazzi, docenti e personale. Soprattutto in vista degli Esami di Maturità che costringeranno studenti e professori a svolgere il lavoro nelle ore più calde e, in previsione, anche oltre il mese di giugno.
Fonte: Skuola.net
A Roma campionato nazionale Padbol, ‘si affermerà tra sport emergenti’
Seconda edizione in programma il 18 e 19 giugno con sedici squadre in gara
Fa l’esordio nella Capitale il campionato nazionale di Padbol, giunto alla sua seconda edizione. Il prossimo 18 e 19 giugno al circolo Stella Azzurra di Roma, nell’evento organizzato da Padbol Italia e patrocinato dall’AICS, si daranno sfida le sedici coppie in gara a colpi di alzate, rovesciate, stacchi di testa e sponde sul plexiglass in un perfetto mix tra padel e calcio. “AICS è al fianco di Padbol Italia per il supporto al radicamento e la crescita di questa accattivante specialità sportiva, una novità assoluta in termini di divertimento e di tipo di gioco. L’Associazione Italiana Cultura Sport, da subito, ha supportato le associazioni sportive riconoscendo la specialità tra quelle sportive consentendo il tesseramento e l’assicurazione dei praticanti. Ora aspettiamo con trepidazione l’avvio del 2°campionato nazionale di Padbol con la convinzione che, al pari di altre discipline, il Padbol possa affermarsi come sport emergente”, il commento di Andrea Lobina, delegato nazionale di disciplina AICS, Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal Coni.
”Siamo orgogliosi di poter organizzare il secondo Campionato Nazionale Italiano di Padbol a Roma nella capitale. Dopo il primo campionato dello scorso giugno a Cagliari, quest’anno ci saranno tanti più atleti che parteciperanno e che si sono appassionati a questa nuova disciplina spettacolare, dinamica e divertente. Ringraziamo Padbol Roma e il Circolo Stella Azzurra per l’ospitalità e l’AICS per aver patrocinato l’evento”, ha invece dichiarato Fernando Clavijo Díaz, Direttore per lo sviluppo di Padbol Italia.
Fonte: Corriere dello Sport
Per tutte le info: info@roma-news.it
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