25 Aprile a Roma: Gualtieri. “Celebriamo la Resistenza con l’Ucraina nel cuore”
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha celebrato la Resistenza partendo da Porta San Paolo e dall’Altare della Patria, fino al Museo storico in via Tasso
Il 25 aprile “è una giornata fondamentale e fondativa della nostra democrazia, della nostra Repubblica e dei valori di libertà, pace e fratellanza. La festeggiamo sempre e quest’anno la festeggiamo con l’Ucraina nel cuore perché è un Paese aggredito a cui mandiamo tutta la nostra solidarietà”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che oggi ha celebrato la Resistenza in diversi luoghi della città, iniziando da Porta San Paolo e dall’Altare della Patria, fino al Museo storico della Liberazione in via Tasso. “La resistenza ha visto il coraggio di tante persone che non si sono arrese, non si sono rassegnate all’oppressione e hanno voluto essere protagonisti della rinascita dell’Italia”, ha aggiunto Gualtieri.
“Onoriamo la memoria dei resistenti, dei partigiani, dei combattenti che sono riusciti a riscattare l’onore dell’Italia che era stato calpestato dell’orrore del fascismo, dalla alleanza con la Germania nazista, dalla leggi razziali, dalla guerra di aggressione perpetrata dall’Italia fascista al fianco di Hitler. Giovani, donne, uomini e partigiani hanno preso le armi e si sono battuti per riscattare l’onore dell’Italia, hanno liberato l’Italia e hanno consentito quel percorso democratico che ha portato all’assemblea Costituente e alla Costituzione. Questo è il 25 aprile, una data fondamentale per Roma e per l’Italia che noi vogliamo onorare a pieno anche perché Roma è stata protagonista della resistenza”, ha concluso Gualtieri.
Il primo cittadino si è soffermato a lungo al Museo storico della Liberazione di Roma, che si trova nell’edificio di via Tasso dove, nei giorni dell’occupazione nazifascista, le SS reclusero e torturarono oltre duemila antifascisti. Il museo oggi raccoglie documenti, cimeli, giornali, manifesti, volantini, scritti e materiali iconografici sulla Resistenza messa in atto nella Capitale contro l’occupazione nazifascista.
Fonte: Quotidiano.net
Conte: ‘non può essere festa divisiva, è di tutti gli italiani’
Il 25 aprile “non può essere data divisiva, non può essere una festa divisiva, perchè è la festa della Liberazione dell’Italia, di tutti gli italiani, è la festa che ci ha portato poi alla vita democratica, è il passaggio fondamentale della nostra storia repubblicana, quindi non può essere affatto divisiva”. Lo ha affermato Giuseppe Conte, che questa mattina si è recato nel quartiere romano del Quadraro, rendendo omaggio al monumento che ricorda le vittime del rastrellamento.
Fonte: Il Giornale d’Italia
I romani si schierano con Gualtieri: l’84% dice “sì” al termovalorizzatore
Un sondaggio Izi fa emergere una compattezza nell’approccio alla novità annunciata dal sindaco il 20 aprile. Anche in IX, il municipio di Santa Palomba, dove potrebbe sorgere l’impianto
L’annuncio del sindaco Roberto Gualtieri sulla volontà di realizzare un termovalorizzatore, per risolvere la carenza di impianti per lo smaltimento dei rifiuti, ha scatenato un’estesa e feroce polemica. La decisione divide anche la maggioranza e a livello regionale sembra mettere in forte discussione l’alleanza politica tra Pd e Movimento Cinque Stelle in vista delle prossime elezioni. Secondo un sondaggio di Izi, però, i cittadini sarebbero ampiamente favorevoli, anche nei territori che secondo alcune indiscrezioni rientrerebbero nelle aree deputate a ospitare la nuova struttura.
L’84,4% dei romani è a favore del termovalorizzatore
La società che si occupa di metodi, analisi e valutazioni economiche tra il 22 e il 23 aprile, all’indomani dell’imprevisto annuncio da parte di Gualtieri in assemblea capitolina, ha intervistato 1.024 romani riscontrando quasi un plebiscito a favore del termovalorizzatore “stile Copenaghen”: l’84,4% degli interpellati si è espresso favorevolmente, con varie sfumature nella risposta.
L’analisi dei dati: il 10,6% risponde “sì” senza condizioni
A rispondere “sì in ogni caso” è stato il 10,6%, mentre il 55,6% ha fatto sapere di volere l’impianto “se verrà realizzato con le dovute garanzie per l’ambiente e la salute dei cittadini”. L’11,30% lo accoglie a braccia aperte dietro la garanzia di una totale e definitiva risoluzione dell’emergenza rifiuti a Roma, mentre il 6,9% pensa al risvolto economico e accetta il termovalorizzatore qualora riduca i costi di gestione dei rifiuti. Solamente il 5,70% degli intervistati da Izi si è detto contrario, con il 9,90% che esprime una preferenza per il porta a porta e la differenziata “che andrebbero incentivate”.
Gli elettori del M5s stanno con Gualtieri
Insomma, mentre la politica si scontra sul futuro dei rifiuti romani, i cittadini sembrano aver già deciso e vanno controcorrente rispetto a quanto immaginabile. Tra l’altro l’elettorato che ha contribuito alla vittoria dell’ex ministro ed ex deputato è ampiamente al suo fianco, tanto che la percentuale di favorevoli sale all’85,5%. Addirittura chi ha votato Virginia Raggi sarebbe contento della realizzazione dell’impianto: il 76,8%, ovviamente dato complessivo che non tiene conto delle varie sfumature specificate sopra. Una presa di posizione, da parte dell’elettorato grillino, che si discosta quindi rispetto alle posizioni degli eletti in assemblea capitolina: Raggi&Co. il 22 aprile hanno fatto sospendere la seduta in corso esponendo uno striscione con scritto “No all’inceneritore”.
Anche nel IX Municipio sono favorevoli
Interessante anche il dato che il sondaggio Izi fa emergere rispetto al luogo di residenza di chi ha risposto al sondaggio-flash. Il 59,1% dei favorevoli “ma solo se verrà realizzato con le dovute garanzie per l’ambiente e la salute dei cittadini” risiede in IX Municipio, quello dove ricade Santa Palomba, una delle località in lizza per ospitare il termovalorizzatore. La percentuale più alta di “sì, in ogni caso” si registra nel XIV Municipio (30,2%) e si dimezza invece in XV (16,6%) dove la giunta Gualtieri ha approvato la realizzazione di un biodigestore a Cesano, mentre l’altro dovrebbe sorgere a Casal Selce nel XIII Municipio, dove il “sì, in ogni caso” al termovalorizzatore scende al 10,6%.
Izi: “E’ cambiato l’approccio dei romani”
“Per molti anni la risposta è stata ‘not in my backyard’ (non nel mio giardino, ndr), ora i cittadini considerano la possibilità di avere un termovalorizzatore vicino casa pur di risolvere l’emergenza rifiuti – commenta l’amministratore delegato di Izi Spa, Giacomo Spaini – . Avevamo intercettato questo cambiamento già qualche mese fa con la rilevazione sui primi 100 giorni di Gualtieri, con il 46,4% degli intervistati favorevoli ad un impianto prossimo al territorio di residenza. Sui municipi continuiamo a lavorare e dagli ulteriori risultati che abbiamo emerge conformità con il dato comunale e anche nelle aree interessate dal termovalorizzatore, come il IX, spicca un 59% di favorevoli”.
Fonte: Roma Today
Nuovo decreto: mascherine obbligatorie ma Green pass meno restrittivo
ROMA – Nuovo decreto: mascherine ancora obbligatorie. L’appuntamento per l’esecutivo con la Cabina di regia è per metà della prossima settimana per decidere sul da farsi.
Mascherine obbligatorie
Da domenica primo maggio mascherine chirurgiche e non più le Ffp2 ancora obbligatorie negli uffici pubblici, nei luoghi di spettacolo come cinema, teatri, sale da concerti discoteche e palazzetti dello sport e sui trasporti. Per quanto concerne il privato, invece, la scelta cadrà direttamente sul datore di lavoro. Possibile l’utilizzo della protezione anche nei negozi, mentre dovrebbe in bar e ristoranti grazie alle regole vigenti in merito al distanziamento sociale.
Green pass
Sempre da domenica primo maggio il Green pass sarà necessario per dimostrare la guarigione dal virus o l’avvenuta vaccinazione ma non sarà più obbligatorio per accedere ai luoghi di lavoro e nei locali pubblici.
Professioni sanitari
Per quanto concerne luoghi come ospedali, cliniche e Rsa la sospensione dal lavoro per chi non è vaccinato resta invariata fino alla data del 31 dicembre dell’anno in corso.
Fonte: Cronachedi
Sciopero trasporti il 28 aprile: chi si ferma, città interessate e fasce garantite
Il rinnovo del Ccnl autoferrotranvieri ha spinto Condail e Faisa a indire un nuovo sciopero dei trasporti per il 28 aprile 2022. Ecco le modalità e le città coinvolte.
Nuovo sciopero dei trasporti in vista. Giovedì 28 aprile è in programma uno stop di 4 ore indetto a livello nazionale dal sindacato Confail – Faisa con l’obiettivo di sostenere “Il rinnovo del Ccnl autoferrotranvieri e internavigatori, presentando anche una propria piattaforma contrattuale”. Ecco tutte le informazioni utili a chi si dovrà mettere in viaggio per lavoro o per trascorrere qualche giorno di pace e relax lontano dallo stress quotidiano.
I motivi dello sciopero dei trasporti del 28 aprile
Nel comunicato con il quale è stato annunciato il nuovo sciopero dei trasporti per il prossimo 28 aprile si legge che: “I continui e cronici ritardi nei rinnovi contrattuali non sono più accettabili, poiché contribuiscono notevolmente ad impoverire i lavoratori che vedono i loro salari fermi al palo di partenza perdere progressivamente potere d’acquisto mentre il costo della vita cresce progressivamente”.
L’auspicio è che lo stop e i disagi creati ai pendolari portino: “Associazioni Datoriali e Ministero del Lavoro e dei Trasporti facciano uno sforzo eccezionale, visti i tempi, per risolvere questo annoso problema ascoltando le istanze dei lavoratori che, nonostante siano sfiniti dalle continue ingerenze istituzionali, hanno dimostrato un altissimo senso del dovere e di responsabilità nel periodo della pandemia covid e del lockdown”.
Sciopero trasporti 28 Aprile: tutti i dettagli
Quali sono le città coinvolte dallo sciopero dei trasporti del 28 Aprile? Lo stop è stato indetto a livello nazionale. A Roma e nel Lazio saranno interessate tutte le aziende del trasporto pubblico locale, pubbliche e private. Per questo motivo saranno quindi possibili stop: per bus, tram, metro e per le tre ferrovie regionali gestite da Atac ovvero: Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Nord. Oltre a questo durante lo sciopero, nelle stazioni della rete metro-ferroviaria Atac che resteranno aperte, non sarà garantito il servizio di scale mobili, ascensori e montascale così come il servizio delle biglietterie in alcune stazioni della metropolitana e ferroviarie.
A Milano e in Lombardia l’agitazione del personale viaggiante e di esercizio sia di superficie sia della metropolitana sarà possibile nella fascia oraria dalle 8.45 alle 12.45.
A Napoli e in Campania, invece, lo stop sarà dalle ore 11.00 alle ore 15.00. L’eventuale interruzione del servizio verrà gestita nel rispetto delle fasce di garanzia. Per quanto riguarda le funicolari pertanto: Chiaia, Centrale, Montesanto e Mergellina ultima corsa del mattino garantita alle ore 10.40. Il servizio riprenderà con la prima corsa pomeridiana delle ore 15.20. Per quanto riguarda la Metro Linea 1, invece, l’ultima corsa del mattino garantita sarà quella da Piscinola alle ore 10.26 e da Garibaldi alle ore 10.24.
Il servizio riprenderà con la prima corsa pomeridiana da Piscinola alle ore 15.48 e da Garibaldi alle ore 16.28. Per tram, bus e filobus le ultime partenze saranno effettuate circa 30 minuti prima l’inizio dello sciopero per riprendere circa 30 minuti dopo la fine dello stesso.
Fonte: Meteo.it
Per tutte le info: info@roma-news.it
Like (0)