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Il 21 aprile è il Natale di Roma, gli eventi per i primi 2775 anni della Capitale

Inizia la festa capitolina: tra gli appuntamenti del Natale di Roma, mostre e rievocazioni storiche

Arrivare a 2775 anni è un traguardo mica male. La città di Roma festeggia l’anniversario della sua fondazione. Il 21 aprile, è il giorno del cosiddetto Natale di Roma (anticamente definito Dies Romana). Secondo la leggenda, infatti, Romolo avrebbe fondato la città proprio il 21 aprile del 753 avanti Cristo. Ecco tutti gli eventi (finalmente in presenza) in programma per questo speciale compleanno.

Roma spegne 2775 candeline

La fissazione della festività al 21 aprile si deve ai calcoli di Lucio Taruzio. Non è un caso che la locuzione latina Ab Urbe condita (tradotto: Dalla fondazione della Città) usava proprio la data del 21 aprile del 753 a.C. come momento a partire dal quale contare gli anni.

Con il passare del tempo, poi, questa tradizione è chiaramente mutata. Ma in più momenti della storia si è assistito al recupero e al ripristino di questo anniversario. E alle conseguenti celebrazioni in giro per la città.

Gli eventi del 21 aprile: la potenza delle rievocazioni

Quest’anno sono molti gli eventi in presenza per celebrare il compleanno dell’Urbe. Al Circo Massimo dalle 9.00 di oggi, giovedì 21 aprile, fino alle 21.00 del 24 aprile ci saranno le rievocazioni del Gruppo Storico Romano. Un ricco programma con rappresentazione di antichi riti e spettacoli di rievocazione storica. Tra questi, sono attesissime la cerimonia del “Tracciato del solco” (ossia della fondazione della città, il 21 aprile alle 15.00) e la partita di Harpastum (il 23 aprile dalle 15.00). Si tratta di un gioco con la palla che prevedeva scontri fisici: una sorta di antenato del rugby moderno. Oltre a ciò, ci saranno incontri con autori, mostre fotografiche e laboratori didattici per bambini.

Domenica 24 aprile dalle 11 del mattino partirà dal Circo Massimo, centro nevralgico delle rievocazioni, un maestoso corteo storico (con circa mille partecipanti in costume) che passerà anche dal Colosseo. Nel pomeriggio verrà invece ricostruita la battaglia di Bedriaco.

Natale di Roma 2022: le mostre e i musei gratis

Il 21 aprile l’accesso ai musei civici – così come quello all’area archeologica del Circo Massimo e al Mausoleo di Augusto (in questo caso la prenotazione è obbligatoria) – sarà gratuito. Tra le mostre più importanti si segnalano l’apertura di Synesthesia (installazione multisensoriale che mette in relazione l’individuo con il suo ambiente con pratiche come il design interattivo, ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali) e di Cursus Honorum. Il governo di Roma prima di Cesare (ai Musei Capitolini, museo pubblico più antico del mondo, per ripercorrere le cariche pubbliche dei magistrati di età repubblicana).

Si potrà poi partecipare a visite guidate speciali. Come quelle al Teatro Valle, alle rovine romane nei sotterranei del Museo Giovanni Barracco (ora con un innovativo sistema di illuminazione) e alla Villa di Massenzio (con tanto di rievocatori).

Ma anche la passeggiata nei Fori Imperiali e a Villa Borghese. Tra le altre cose, ci sarà l’apertura straordinaria degli Acquedotti Claudio e Felice (ore 10.30). E il 21 aprile sarà la giornata dell’attesa riapertura del Planetario di Roma Capitale che, dal giorno successivo, tornerà finalmente accessibile al pubblico. Il tutto con una rinnovata tecnologia all’avanguardia che darà ancora più emozioni ai visitatori.

Musica e cinema per il Natale di Roma

Il 21 aprile non mancherà un omaggio a Ennio Morricone: sarà online sul sito dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dalle 8 alle 22 la sua Meditazione orale, una composizione realizzata dal maestro nel 1970 per il centenario di Roma capitale d’Italia, per accompagnare un testo di Pier Paolo Pasolini del 1961 (scritto per la ricorrenza dei 100 anni dell’Unità d’Italia).

Oltre a questo, il 21 aprile ci saranno anche alcune speciali proiezioni cinematografiche, come quella del film Marx può aspettare di Marco Bellocchio (alle 20.30 nella Sala Cinema del Palazzo delle Esposizioni). Ma anche quella de Il primo re di Matteo Rovere (alle 17.00 alla Casa del Cinema).

Fonte: Io Donna

Il 21 aprile Poesie al Colosseo

Canti di pietra, Abel Ferrara legge Gabriele Tinti

Giovedì 21 aprile – in occasione della ricorrenza del Natale di Roma – alle ore 11.30 il Parco archeologico del Colosseo ospita l’attore e regista Abel Ferrara per la lettura delle poesie di Gabriele Tinti ispirate ai riti della fondazione di Roma, ai luoghi mitistorici e sacri collegati con la fase originaria della città.

La lettura poetica avrà luogo nei pressi dell’Umbilicus Urbis che – come dice il nome stesso (umbilicus dal greco omphalòs) – è il centro simbolico della città, per poi concludersi in prossimità del Lacus Curtius, un luogo enigmatico avvolto da molte leggende.

L’umbilicus urbis è stato identificato con il centro ideale della città che celava il mundus, ossia la fenditura nel terreno dedicata agli Dei Mani che fungeva da contatto, da porta, tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Il passaggio veniva aperto tre volte all’anno con la formula di rito Mundus patet che consentiva alle anime dei morti di ricongiungersi a quelle dei vivi in giorni considerati nefasti.

Le poesie ispirate al Lacus Curtius si riferiscono invece alle varie narrazioni mitiche e in particolare al racconto di Tito Livio che parla di una profonda voragine che improvvisamente si aprì nel cuore del Foro Romano, forse all’inizio del periodo regio. Egli riporta che furono compiuti numerosi tentativi per riempirla con la terra, ma senza successo. Il responso degli àuguri fu, come sempre, di difficile interpretazione: l’abisso poteva essere chiuso soltanto con il sacrificio di “quo plurimum populus Romanus posset” (Livio, Ab Urbe condita libri, libro VII, cap. V), ovvero di ciò che il popolo romano aveva di più caro. Il cavaliere Marco Curzio pensò che la cosa più preziosa dei Romani fosse il valore dei suoi giovani soldati. Fu così che, vestito con l’armatura da battaglia, montò in sella al suo cavallo e si gettò nella voragine, sacrificando la propria vita.

Nello straordinario contesto del Foro Romano si conclude il ciclo di Canti di Pietra, promosso e organizzato dal 2020 dal Parco archeologico del Colosseo in collaborazione con DoubleTree by Hilton Rome Monti e curato dallo scrittore e poeta Gabriele Tinti.

Dopo la collaborazione con attori come Alessandro Haber, Michele Placido, Franco Nero, James Cosmo, Stephen Fry, Marton Csokas e Robert Davi che hanno prestato la loro arte per celebrare le antiche divinità del Pantheon romano e alcuni dei più celebri monumenti del Foro Romano, del Palatino e della Domus Aurea, tocca ora a Abel Ferrara.

“Si conclude con il Natale di Roma un ciclo di grande successo che ha portato la Poesia all’interno del Parco archeologico del Colosseo, che ha fatto rivivere l’arte e il mito presenti nel cuore di Roma, regalando al pubblico da remoto, nei lunghi mesi di pandemia, e a quello in presenza in occasione degli ultimi incontri, la possibilità di ascoltare parole e versi che contribuiscono all’immortalità dei luoghi del PArCo” – dichiara Alfonsina Russo, Direttore del Parco archeologico del Colosseo. E prosegue “Il PArCo continua a lavorare per offrire ai propri visitatori forme nuove e diverse di conoscenza e avvicinamento al mondo antico, dalla musica, alla poesia, all’arte contemporanea, alla letteratura, fondendole con il suo straordinario contesto artistico, archeologico e architettonico”.

Nel pomeriggio dello stesso giorno, alle ore 16.30, il Parco archeologico del Colosseo ospita in Curia Iulia la presentazione del volume di Sergio Fontana, Che fine ha fatto Romolo?. Nel giorno della fondazione di Roma, ne parlano Miguel Gotor (Assessore alla Cultura di Roma Capitale e storico), Paolo Carafa (Sapienza Università di Roma), Valeria Di Cola (Università di Roma Tre) e Giuliano Volpe (Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”). Romolo redivivo si muove in una Roma in cui convivono scenari cronologicamente diversi: l’ottavo secolo avanti Cristo, la prima metà dell’Ottocento e la Roma contemporanea. I luoghi sono gli stessi ma diventano il punto di partenza per un viaggio straordinario, stratigrafico e stupefacente, nella memoria stessa della città.

Per assistere alla presentazione nella Curia Iulia la prenotazione è obbligatoria fino ad esaurimento posti (max 100) su www.eventbrite.it.
L’incontro sarà trasmesso anche in diretta streaming dalla Curia Iulia sulla pagina Facebook del PArCo: https://www.facebook.com/parcocolosseo

Gabriele Tinti è un poeta, scrittore e critico d’arte italiano

Abel Ferrara è uno dei registi e artisti più controversi

Sergio Fontana è archeologo, scrittore e autore multimediale

Fonte: Tiburno

Roseto di Roma 2022: apertura, orari e visite guidate

Giovedì 21 aprile, giornata in cui si festeggia il Natale di Roma, i cancelli del Roseto di Roma si aprono, come ogni anno, a cittadini e turisti che potranno così ammirare la collezione di rose famosa in tutto il mondo.

Una passeggiata al Roseto di Roma è un’esperienza da non lasciarsi scappare, tra i profumi e i colori che si susseguono intrecciandosi meravigliosamente, il panorama che si gode da quella parte dell’Aventino è a dir poco suggestiva, con il Circo Massimo ai piedi e il Palatino all’orizzonte si può rimanere storditi da tanta bellezza.

Una collezione di circa 1200 esemplari di rose botaniche, antiche e moderne, vengono gelosamente custodite all’interno del Roseto. Passeggiando tra i viali, che in questo periodo esplodono di colori e profumi, si è immersi tra esemplari che provengono un po’ da tutto il mondo dall’Estremo Oriente sino al Sud Africa, dalla Vecchia Europa sino alla Nuova Zelanda, passando per le Americhe. Sono presenti specie primordiali, o rose botaniche, che risalgono a 40 milioni di anni fa, molto pregiate e poco conosciute, che vivono insieme alle rose antiche, tutte di grande originalità e bellezza.

Una visita al giardino del Roseto sarà l’occasione per ammirare le rose Damascene che già fiorivano a Paestum e a Pompei, ancora oggi usate come base per essenze profumate, o le famose rose Galliche, le uniche nell’antichità di colore rosso e considerate sacre dai persiani. Non sfuggirà agli occhi più esperti la rosa dedicata alla fine della guerra delle Due Rose: il suo fiore, quando è ancora un bocciolo è di color rosso come la rosa dei Lancaster, ma quando si apre è bianco come la rosa degli York, le due famiglie in guerra per il trono inglese. 

Mai attuale come oggi la rosa Peace che ha una storia molto particolare. Infatti le talee di questo ibrido, ottenuto in Francia da Francis Meilland, allo scoppio della II Guerra Mondiale, poco prima che le frontiere francesi fossero chiuse, furono inviate ai vivaisti che ne avevano acquistato i diritti in Italia, in Germania e negli Stati Uniti. Si legge infatti che proprio in America, alla fine della guerra, la stessa varietà fu posta come ornamento sui tavoli delle trattative di Pace della Conferenza di San Francisco, divenendo così il simbolo della Pace. In Italia è conosciuta con il nome Gioia.

Roseto di Roma 2022: apertura e orari

Il Roseto è aperto tutti i giorni da giovedì 21 aprile a domenica 12 giugno, in linea di massima, con orario dalle ore 8.30 alle ore 19.30. L’ingresso è gratuito. Fino a domenica 15 maggio sarà visitabile solo la zona collezioni mentre da domenica 16 maggio sarà aperta anche la zona concorso.

Roseto di Roma 2022: visite guidate

Le visite guidate sono su prenotazione e a pagamento (da 7 euro a 3.50 Euro) e possono essere effettuate solo nei periodi di fioritura primaverile e autunnale. Per informazioni contattare il numero telefonico 06 5746810.

Fonte: Mentelocale

Salvamamme: temporary shop per donne ucraine il 21 e 22 aprile

Il mercatino gratuito verrà allestito in una dimora storica di Lungotevere Ripa. Verranno accolte 300 famiglie in fuga e i loro bambini, per i quali ci sarà anche una merenda

 

Il giorno del Natale di Roma, per unire simbolicamente la fondazione di questa città all’accoglienza delle famiglie ucraine e alla grande forza di tutte le donne che affrontano con coraggio dolori ed ostacoli, l’associazione Salvamamme il 21 e 22 aprile ha organizzato due giornate di sostegno dedicate alle famiglie ucraine profughe e alle altre utenti di tutte le nazionalità dell’associazione.

Sarà allestito un mercato gratuito in una dimora storica a Trastevere, Borgo Ripa, in Lungotevere Ripa 3. Durante le 2 giornate lo shop sarà disponibile per circa 300 famiglie (e svariate centinaia di bimbi) e le mamme potranno liberamente scegliere tra migliaia di capi di abbigliamento e altre cose nuove e utili, saranno anche organizzate merende per i bambini presenti. Molte delle famiglie profughe provengono dal Comune di Roma e dall’hub di Croce Rossa, con cui Salvamamme ha una lunga e importante collaborazione.

Tra gli altri, taglieranno il nastro alle 10 Daniele Leodori,vice presidente della Regione Lazio, Barbara Funari, assessore Politiche sociali del Comune di Roma, e Svetlana Celli, presidente Consiglio comunale.
Per tutte le info: info@roma-news.it

 

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