Ambasciata ucraina presso Santa Sede: non con russi alla Via Crucis del papa
L’ambasciatore Andrii Yurash, in riferimento alla celebrazione del Venerdì Santo al Colosseo, ha spiegato sui social: “Condividiamo preoccupazione generale in Ucraina e in molte altre comunità sull’idea di mettere insieme le donne ucraine e russe”
L’Ambasciata ucraina presso la Santa Sede contesta la decisione vaticana di far portare insieme la croce a una famiglia ucraina e una russa alla Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo, presieduta dal Papa
Ambasciatore: “Preoccupazione nel mettere insieme donne ucraine e russe”
“L’Ambasciata ucraina presso la Santa Sede – twitta l’ambasciatore Andrii Yurash – capisce e condivide la preoccupazione generale in Ucraina e in molte altre comunità sull’idea di mettere insieme le donne ucraine e russe nel portare la Croce durante la Via Crucis di venerdì al Colosseo. Ora stiamo lavorando sulla questione cercando di spiegare le difficoltà della sua realizzazione e le possibili conseguenze”.
Fonte: Sky TG24
Ucraina: il 13 aprile “peace mob” a Roma
ROMA – Non si ferma la mobilitazione dei Giovani per la Pace della Comunità di Sant’Egidio, che domani, 13 marzo, alle ore 11, si ritroveranno a piazza di Spagna in un Peace Mob. Centinaia gli studenti delle scuole medie inferiori che saranno presenti accogliendo e rilanciando l’appello di Papa Francesco, rivolto all’Angelus domenica scorsa, affinché “si depongano le armi e si inizi una tregua pasquale”.
Di fronte al protrarsi della guerra in Ucraina e all’escalation della violenza e dopo aver occupato pacificamente il Campidoglio lo scorso 7 marzo, la scalinata più famosa del mondo si colorerà coi colori della pace durante l’evento organizzato dal movimento giovanile di Sant’Egidio sotto lo slogan “Sì alla pace, no alla guerra!”.
Durante il Peace Mob si alterneranno alcune testimonianze dall’Italia, dalla Siria e dall’Ucraina. Previsto anche un intervento di Lea Polgar, ebrea istriana, scampata alla deportazione con la sua famiglia durante la seconda guerra mondiale.
Fonte: Redattore Sociale
Caritas: Giovedì Santo raccolta alimentare straordinaria
In tutte le parrocchie, a sostegno dei profughi dall’Ucraina. Intanto continuano le iniziative di accoglienza, così come la colletta per le due Caritas ucraine, che ha già raccolto 579.031 euro
Una speciale raccolta alimentare e di beni di prima necessità per sostenere le Caritas parrocchiali a fronteggiare le numerose richieste che giungono dai cittadini ucraini arrivati a Roma si terrà il 14 aprile, Giovedì Santo, nelle parrocchie della diocesi. E intanto, ricorda la Caritas diocesana, continuano le iniziative di accoglienza diffusa: sono 171 i posti messi a disposizione da 38 parrocchie e istituti religiosi, mentre sono circa 60 le persone inserite al momento in accordo con la Prefettura di Roma. Sono 13 le donne con bambini ospiti nel Centro di accoglienza “Santa Bakhita” nell’ambito della rete Sai. Mentre la colletta di solidarietà per sostenere le due Caritas ucraine, l’attività della Caritas nei Paesi confinanti che accolgono i profughi e per supportare le accoglienze a Roma ha raccolto, al 31 marzo, la somma di 579.031 euro. Ed è ancora possibile contribuire con donazioni al conto corrente postale 001021945793 intestato a Fondazione “Caritas Roma” – onlus (via Casilina Vecchia 19), causale “Sostegno Ucraina”; bonifico bancario Banco Posta IBAN: IT 50 F 07601 03200 001021945793.
Accanto alla Caritas è scesa in campo anche l’Associazione italiana odontoiatri (Aio). L’organizzazione infatti mette a disposizione oltre 20 studi dentistici nella Capitale, per le cure di quanti riescono a fuggire dalla guerra. Una disponibilità assistenziale, in un momento di emergenza, che va a integrare le cure promosse dal Centro odontoiatrico Caritas, che si trova nella Cittadella della carità, da oltre trent’anni impegnato nel contrastare le forme di esclusione e di marginalità. Le emergenze, riflettono dalla Caritas, «sono anche occasione per promuovere una solidarietà diffusa e diretta, in cui ognuno può partecipare secondo le proprie possibilità; disponibilità che, quando sono messe a sistema, possono testimoniare l’attenzione e la prossimità della comunità intera verso le persone più deboli».
Fonte: RomaSette
Ucraina: Unicef- 1,5 milioni di bambini a rischio fame
Due terzi dei bambini sono sfollati dall’inizio della guerra
In Ucraina, bambini, famiglie e comunità sono sotto attacco.
Dei 3,2 milioni di bambini che si stima siano rimasti nelle loro case, quasi la metà potrebbe essere a rischio di non avere abbastanza cibo.
Gli attacchi alle infrastrutture del sistema idrico e la mancanza di energia elettrica hanno lasciato circa 1,4 milioni di persone senza accesso all’acqua in Ucraina. Altri 4,6 milioni di persone hanno solo un accesso limitato. Lo fa sapere l’Unicef. Inoltre, Il 10 aprile, l’Ohchr aveva verificato 142 bambini uccisi e 229 feriti. E ancora: “circa 4,8 milioni dei 7,5 milioni di bambini ucraini sono stati sfollati dall’inizio della guerra”, fa sapere Manuel Fontaine, direttore Programmi dell’Unicef.
Fonte: Ansa
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