Operazione ‘Dune’

Operazione ‘Dune’, l’ex direttore del Parco: “Affidamento diretto per non perdere i finanziamenti”

Paolo Cassola ha spiegato nel corso dell’interrogatorio la scelta di non procedere ad una gara per alcuni interventi

Ha risposto per oltre un’ora e mezza alle domande del giudice per le indagini preliminari Giorgia Castriota e del sostituto procuratore Andrea Sgarrella l’ex direttore del Parco Nazionale del Circeo Paolo Cassola, coinvolto nell’inchiesta ‘Dune’ che ha portato nei giorni scorsi all’emissione di 16 misure cautelari.

Cassola, assistito dagli avvocati Luca Giudetti e Luigi Giuliano, ha spiegato passo dopo passo le ragioni che lo hanno indotto a procedere con l’affidamento diretto per alcuni importanti interventi da effettuare all’interno dell’area protetta. L’ex direttore ha spiegato di non essere ricorso alla gara sia perché rientranti nella soglia prevista dalle norme sia per i tempi ridotti a disposizione che rischiavano di far perdere importanti finanziamenti. Ha anche sottolineato come le imprese alle quali è stato affidato l’incarico sono state individuate tra quelle accredita presso il Ministero dell’ambiente quindi con tutti i requisiti in regola per poter svolgere il lavoro richiesto. Rispetto a tali modalità ha anche riferito di avere richiesto un parere legale da fornire al Rup, parere che era stato positivo.

IL PROJECT FINANCING DEI “LAMPIONI” A SABAUDIA SOTTO LA LENTE DELLE ASSOCIAZIONI DAL 2020

Progetto di finanza per la gestione della rete di illuminazione pubblica e Sabaudia. Le associazioni “Città Nuova” e “Scegli Sabaudia” avevano evidenziato perplessità sin dal 2020

“La prime perplessità rappresentate alla stampa e alle competenti autorità dalle Associazione Città Nuova e Scegli Sabaudia relative al Project Financing proposto da Hera Luce per la “riqualificazione” del servizio di gestione e manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione della Città di Sabaudia – spiegano in una nota le due associazioni che sostengono alle prossime elezioni amministrative il candidato Sindaco Alberto Mosca – risalgono al dicembre 2020“.

“Apprendiamo ora dalla stampa che le nostre preoccupazioni erano assolutamente fondate. Ciò nonostante, le osservazioni, più volte reiterate, vennero del tutto ignorate dall’amministrazione Gervasi e dai consiglieri di maggioranza che, compatti, approvarono all’unanimità la proposta del progetto di finanza. Soltanto alcuni consiglieri di minoranza, nel corso di un consiglio Comunale dell’8 gennaio 2021  fecero pubblicamente osservazioni di carattere politico e tecnico, ma a nulla servì nel disegno dell’allora Sindaco Gervasi, dei suoi assessori e di tutti i consiglieri di maggioranza. Tra le tante perplessità che le associazioni evidenziarono all’epoca vi era quella della previsione ventennale dell’affidamento del servizio alla società proponente per un importo totale di circa 13,4 milioni di euro, corrispondente a un onere annuo per le casse comunali di 650.000 euro. Peraltro, un periodo di concessione così lungo non risultava in linea con analoghi contatti stipulati a livello centrale dal ministero dell’economia, ove si prevede una durata di nove anni”.

“In tutto questo – conclude la nota – la maggioranza ha evidenti responsabilità perché mai nessuno dei suoi consiglieri ha tentato di analizzare in chiave critica la proposta di progetto di finanza, dimostrandosi ancora una volta politicamente non adeguati all’esercizio delle funzioni pubbliche che essi erano doverosamente chiamati a svolgere”.
Fonte: Latina TU
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