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Roma: no vax nei locali del centro

Roma, no vax nei locali del centro. Le avanguardie della protesta di lunedì al Circo Massimo

Controllati a distanza venerdì sera dalle forze dell’ordine a piazza Vittorio e in altri luoghi. Slogan e

nessun incidente. «Saremo disarmati e pacifici», assicurano sui social. Si teme il «modello Canada»:

il blocco di Roma con trattori e mezzi pesanti

Saltato l’appuntamento ai Pratoni del Vivaro, e anche in altre località nell’hinterland e sul litorale,

con il Campo Hobbit vietato dalla Questura e poi anche dalla Prefettura, così come qualsiasi altro

tipo di manifestazione non autorizzata fino a domenica a Roma e provincia, i no vax si apprestano

invece a invadere la Capitale in modo più silenzioso di quello che hanno progettato per lunedì al

Circo Massimo. Già venerdì sera alcune centinaia di attivisti, anche no green pass, si sono radunati

in vari quartieri per prendere aperitivi in alcuni bar.

Nessun incidente, solo qualche slogan e coro lanciato mentre polizia e carabinieri stavano

controllando gruppetti di decine di persone sotto i portici di piazza Vittorio, così come a Monteverde

e in altre zone della città, anche a ridosso di ospedali e strutture sanitarie note per la loro opera

contro il Covid, come Spallanzani e Umberto I.

Gli investigatori hanno monitorato la situazione, che non ha avuto particolari sviluppi se non quello
di confermare una serata diversa dalle altre, ai margini della prima movida del venerdì, con
appartenenti a gruppi di contestatori anche di fuori Roma già arrivati in città. Il sospetto è che possa
trattarsi delle prime presenze in vista del maxi raduno di lunedì, questo sì autorizzato dalla
Questura dopo essere stato preannunciato dall’ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo, uno
dei leader storici della protesta contro le politiche e i provvedimenti anti-Covid del governo, mentre
l’altra guida del Fronte di liberazione nazionale, l’imprenditore ligure Nicola Franzoni, denunciato
per gli scontri del 9 ottobre scorso e quindi raggiunto da un foglio di via valido fino al 2023,
potrebbe organizzare per questo motivo un secondo sit-in sull’Appia, nel territorio del comune di
Ciampino, proprio perché impossibilitato per ora a entrare in quello di Roma.

L’appuntamento è comunque fissato per lunedì pomeriggio quando alcune migliaia di persone si

potrebbero radunare laddove ci sono state altre numerose manifestazioni no vax e no green pass,

sebbene nel preavviso in Questura ne siano state annunciate solo 500. Nucleo informativo dei

carabinieri e poliziotti della Digos analizzano tuttavia la situazione, anche alla luce di quello che

potrebbe accadere nel fine settimana in altre città. Non si escludono per oggi iniziative

estemporanee di protesta, anche se viene preso in considerazione il fatto che comunque rispetto alle

settimane scorse la battaglia contro il Covid è entrata in una fase decisamente diversa, con

riaperture progressive a cominciare dalla cancellazione dell’obbligo di indossare le mascherine

all’aperto, uno dei motivi di contestazione da parte dei movimenti protagonisti per questo motivo

anche di momenti di tensione in piazza.

Ma la protesta continua e come dimostrano alcuni post sui canali Telegram e anche sugli altri social,

l’esempio da seguire è quello di chi manifesta con camion e trattori in Canada, bloccando il Quebec,

con una crisi nazionale che ieri ha coinvolto anche i confini con gli Stati Uniti, e lo stesso sta

accadendo in Francia con la mobilitazione no vax e no green pass degli autotrasportatori e dai gilet

gialli, che si stanno organizzando per questo weekend per bloccare le strade di Parigi. Lo stesso era

accaduto nei giorni scorsi in misura minore in Finlandia. Insomma proteste in grande stile che si

stanno estendendo a macchia d’olio in un clima internazionale già di tensione generalizzata.

A preoccupare è la possibilità, come del resto annunciato sempre sui social dagli organizzatori della

manifestazione di lunedì al Circo Massimo, che i partecipanti al raduno romano – che anche ieri

hanno sottolineato: «Saremo pacifici e disarmati» – si presentino, come doveva succedere ai Pratoni,

nel comune di Rocca di Papa, ora blindati e resi inaccessibili dalle forze dell’ordine, con mezzi

pesanti, camper e auto, e anche con i trattori, paralizzando Roma in una giornata comunque feriale.

Ecco perciò perché polizia e carabinieri, con vigili urbani e Finanza, già da oggi hanno innalzato i

livelli di sicurezza e di vigilanza, con controlli sulle strade d’accesso al Raccordo anulare e in uscita

dal Gra così come dai caselli autostradali, sulle consolari e più in generale sulle principali arterie che

conducono alla Capitale.

Fonte: Il Corriere della Sera

Per tutte le info: info@roma-news.it

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