Allarme scadenza Bonus casa: novità normative da conoscere per evitare di pagare le ristrutturazioni

Da sapere, attenzione alla scadenza dei Bonus casa: le novità normative da conoscere per evitare di pagare per intero le ristrutturazioni. Tutte le informazioni.

Ci avviciniamo alla fine dell’anno e come molti italiani sapranno, o devono sapere, diversi bonus casa sono in scadenza e non saranno rinnovati il prossimo anno oppure saranno ridotti in modo consistente.

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Scadenza Bonus casa, le novità normative da conoscere sulle ristrutturazioni – Roma-news.it

Stando alle norme già in vigore e alle disposizioni della Legge di Bilancio 2024, che deve essere ancora approvata al Parlamento ma per la quale non sono previste sostanziali modifiche dall’impianto attuale.

La scadenza principale tra i vari Bonus casa riguarda soprattutto il cosiddetto Superbonus al 110% sulle ristrutturazioni, che già da quest’anno era sceso al 90%, salvo per alcuni casi residuali di lavori edilizi iniziati comunque entro il 2022. Nel 2024, il Superbonus scenderà al 70% e resterà solo per i condomini.

Dunque, i proprietari di villette o abitazioni indipendenti dovranno terminare i lavori di ristrutturazione entro l’anno, altrimenti dovranno pagare i lavori per intero, senza sconto. Mentre i proprietari di immobili nei condomini potranno beneficiare soltanto di uno sconto ridotto al 70%, se termineranno i lavori nel prossimo anno. Di seguito approfondiamo tutti i dettagli sulle novità relative al Superbonus per il prossimo anno.

Scadenza Bonus casa, le novità normative da conoscere sulle ristrutturazioni

Il Superbonus al 110% sui lavori di ristrutturazione e riqualificazione degli immobili, introdotto dal governo Conte, è in scadenza. Una scadenza introdotta già nel 2022 ma prolungata nel tempo e pianificata in varie tappe, per evitare conseguenze traumatiche sulle famiglie e sulle imprese edili che avevano già avviato i lavori.

La prima importante limitazione è entrata in vigore nel 2023 con la riduzione dello sconto sui lavori di ristrutturazione al 90% e comunque solo per alcune ipotesi. Mentre nel 2024 il Superbonus resterà solo per i lavori nei condomini e con una riduzione al 70%. Restano alcune minime ipotesi residuali di sconto ancora pieno al 110% che tuttavia scadrà il 31 dicembre 2023.

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Controllate bene tutte le novità sui bonus casa – Roma.news.it

Gli ultimi casi in cui si applica ancora lo sconto del 110%, ma solo entro la fine dell’anno, riguardano le abitazioni indipendenti e le villette che abbiano ultimato almeno il 30% dei lavori di ristrutturazione alla data del 30 settembre 2022. Chi non rientra in questo caso può comunque beneficiare, sempre per le abitazioni indipendenti, dello sconto del 90% a condizione che i lavori siano effettuati sulla prima casa e il proprietario abbia un quoziente familiare inferiore ai 15mila euro. Anche questo sconto, comunque, è in scadenza al 31 dicembre.

Invece, riguardo ai condomini, il Superbonus rimane al 110% per quelli che avevano presentato la comunicazione di inizio lavori entro il 31 dicembre 2022, comunque in scadenza al 31 dicembre 2023. Per tutti gli altri casi si è applicato nel 2023 lo sconto del 90%, comunque in scadenza alla fine dell’anno. Mentre dal 2024, lo sconto del Superbonus per i lavori di ristrutturazione nei condomini scenderà al 70%, comunque sui lavori già iniziati. Le uniche eccezioni alla riduzione dello sconto riguardano gli immobili situati nei comuni colpiti da terremoti a partire dal 2009.

Dunque, chi vuole beneficiare degli sconti ancora in vigore deve affrettarsi a concludere i lavori edilizi entro l’anno. Perché stando alla situazione attuale, non si prevedono proroghe al Superbonus nel 2024, salvo modifiche dell’ultima ora alla Legge di Bilancio, che tuttavia sono molto difficili visto l’ingente costo di questa misura per le casse dello Stato.

Per terminare i lavori entro l’anno, committente e impresa edilizia possono accordarsi su una variazione dei lavori o una modifica al progetto originario. Nel caso dei condomini, la variazione del progetto dovrà essere approvata dall’assemblea condominiale.

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