Se l’amministratore del tuo condominio non è abilitato sono guai: cosa dice la legge

Cosa accade nel momento in cui l’amministratore di condominio non possiede i requisiti necessari per svolgere questo compito?

Sappiamo bene che l’amministratore risulta essere una figura molto importante in quanto ha numerosi obblighi e responsabilità verso i condomini. Ed è per questo motivo che colui che ottiene questo titolo, deve riuscire ad amministrare il condominio avendo in possesso alcuni requisiti di onorabilità e professionalità.

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Se l’amministratore del tuo condominio non è abilitato sono guai: cosa dice la legge-Roma-news.it

Il compito dell’amministratore di condominio è quello di svolgere funzioni esecutive e amministrative oltre ad occuparsi di fare in modo che venga rispettato il regolamento condominiale. Inoltre, tra i vari doveri dell’amministratori condominiale, troviamo il dover compilare il rendiconto e convocare un’assemblea di condomini entro e non oltre 180 giorni dall’approvazione e gestire l’apertura di un conto corrente a nome dell’intero condominio. Quindi è importante che questo possieda delle conoscenze trasversali.

Cosa accade se l’amministratore di condominio non ha tutti i requisiti

Ogni amministratore di condominio è legato al singolo condomino da un rapporto di mandato e deve rispettare tutte le regole presenti all’interno dell’articolo 1129 del codice civile. L’abilitazione si ottiene solo dopo aver portato a termine un corso e superato alcuni esami. Ma cosa accade se l’amministratore non possiede i requisiti necessari o se li perde nel corso del tempo?

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Quali sono i compiti che ha l’amministratore nei confronti dei condomini-Roma-news.it

Con la perdita di requisiti si va a determinare anche la fine dell’incarico e quindi tutti i condomini hanno la possibilità di convocare una riunione al fine di nominare un sostituto.

Nel caso in cui l’amministratore non va a rispettare l’impegno della formazione continua, non ci sarà la decadenza automatica ma tutto ciò può essere valutato in qualità di irregolarità talmente grave al punto da far revocare il mandato conferito in precedenza.

Per revocare il ruolo di amministratore, bisogna convocare un’assemblea inserendo proprio la revoca all’ordine del giorno. Nel caso in cui, nonostante la mancanza di requisiti, non si sceglie di revocare il ruolo dell’amministratore, il condomino che ha preso un’iniziativa di effettuare la convocazione dell’assemblea, può scegliere di procedere con la revoca da parte dell’autorità giudiziaria.

L’assemblea dà la possibilità di controllare se l’amministratore possiede l’abilitazione al momento della nomina. Non dovrà fare altro che farsi mostrare la documentazione in cui si attesta il fatto di essere in possesso di requisiti di professionalità e onorabilità. Si fa riferimento ad attestati di formazione sia iniziale che periodica oppure il certificato del casellario giudiziale.

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