Prendere la metro o il bus a Roma adesso costerà molto di più: interviene anche il Codacons contro Roberto Gualtieri.
Pur avendo stupito non poco, per certi versi la scelta del primo cittadino di Roma, Roberto Gualtieri, non costituisce una sorpresa: a fronte di un potere d’acquisto sempre più esiguo, i prezzi continuano a salire vertiginosamente in qualsiasi settore della vita e pare che non si possa fare niente per fermare un fenomeno inarrestabile com’è l’inflazione.
E così, anche un “semplice” biglietto della metro o del bus potrebbe diventare un lusso non da poco per chi non arriva a fine e cerca di far quadrare i conti in un contesto economico-sociale poco promettente e abbastanza deludente. Ma come mai Roberto Gualtieri è arrivato a questa amarissima conclusione?
La questione in realtà è molto più semplice di quanto non possa sembrare a prima vista. In assenza di ulteriori fondi da parte del Governo, Gualtieri ha dovuto cercare “altrove” le risorse richieste per rinnovare (dopo quasi un anno di fermo) il contratto di servizio con l’Atac.
Biglietto della metro e del bus a 2 euro: i motivi dietro la scelta di Roberto Gualtieri
E così, per far fronte alla necessità di trovare ben 22 milioni di euro, stando a quanto riportato nel piano economico finanziario di Cotral, pubblicato a marzo sul Bur della Regione Lazio, l’aumento del Bit da 1,50 a 2 euro potrebbe essere a breve realtà, complice anche il Giubileo che potrebbe portare un ulteriore gettito nelle casse del Comune.
Ma non solo. Aumenteranno, infatti, anche i biglietti giornalieri da 7 a 9,30 euro, quelli su due giorni che da 12,50 euro passa a 16,70, il 72 ore, da 18 a 24 euro, e ovviamente anche il settimanale che costerà 32 euro, anziché 24. E sono previsti rincari anche per l’annuale agevolato Roma Capitale, da 91 a 103,85 euro, il Birg, da 10,13 a 13,50 euro, il Btr da 24,22 euro a 32,20 e il Cirs da 36,17 a 48,22 euro.
Solo gli abbonamenti, usati soprattutto dai pendolari, non subiranno variazioni, almeno per il momento. Per il sindaco però, la richiesta fatta alla Regione è “una dolorosa necessità“. “In assenza di un aumento significativo del contributo al tpl da parte del governo e all’aumento dei costi, senza un incremento tariffario, noi dovremmo ridurre pesantemente un servizio che andrebbe invece potenziato“, ha spiegato il primo cittadino come riportato da ‘RomaToday‘.
Da capire quindi se la Regione Lazio accetterà o meno la proposta di Gualtieri. Nel frattempo però, il Codacons ha le idee abbastanza chiare, parlando di una vera e propria stangata per i cittadini. “Il paradosso è che il prezzo del biglietto aumenta a fronte di un servizio in costante peggioramento“, ha spiegato Carlo Rienzi, presidente dell’associazione. “Come Codacons non siamo contrari a priori a un ritocco delle tariffe, ma questo potrà avvenire solo dopo che il trasporto pubblico della capitale sarà stato potenziato e migliorato“.