Leccare il piatto non è poi un gesto così educato da fare al ristorante. Ma esiste un luogo dove invece è d’obbligo. Bando alla vergogna, ecco dove “liberarsi”.
Si chiama Etienne Bistrot e si trova nel quartiere africano di Roma, a Via Sciré 18. È questo un ristorante molto particolare della Capitale dove il cibo è una avventura costante. Lo chef è un ingegnere elettronico – Stefano Intraligi – il quale si è formato le ossa lavorando al fianco del grande Heinz Beck – lo chef internazionale e pluristellato, famoso in tutto il mondo.
![Ristorante etienne roma](https://www.roma-news.it/wp-content/uploads/2023/11/ristorante.etienne-11-11-23-roma-news.it_.jpg)
Il locale è stato aperto nel 2018 e proprio Intraligi si è occupato di progettare gli interni e il design, ma le sue postazioni sono i fornelli e la sala. La decisione di aprire questa incredibile realtà gastronomica – abbandonando la sua professione iniziale di ingegnere – ha una piccola storia.
Suo nonno era cuoco dei Savoia e quindi la sua passione per la cucina – quella di un certo tipo – ha radici lontane e familiari. Spicca sempre – anche nei suoi piatti – la sua mentalità da ingegnere, piacevolmente e intenzionalmente la mostra al cliente con orgoglio. Quella di Stefano Intraligi è infatti una cucina molecolare, la quale richiede tanta precisione ingegneristica. La degustazione dei piatti nel suo Etienne Bistrot rispecchia molto la mentalità eclettica dello chef/ingegnere e si vive un vero viaggio multi sensoriale.
Alice nel Paese delle Meraviglie, musica e cinema nelle pietanze
I suoi piatti si ispirano alle favole – una in particolare – ma anche la musica e il cinema hanno un ruolo importante. Accade che ci si vede servire una pietanza su un salotto in miniatura il cui tema si ispira ad Alice e il suo Paese delle Meraviglie.
Due sedie, un tavolino e una credenza – tutto decisamente mignon, come nelle favole – e le prelibatezze sono nascoste in questi piccoli oggetti per gustare una cucina davvero unica, originale e sorprendente. Ma nell’Etienne Bistrot bisogna anche leccare il piatto, come quello dell’arrabbiata rivisitata – servita rigorosamente senza posate – si tratta di una crema a base di pecorino all’aglio con polvere di pomodori – piccanti quanto basta – e il tutto si lecca dal piattino, certo per chi ha la barba risulta difficile, ma si riesce.
![Piatto alice delle meraviglie ristorante etienne](https://www.roma-news.it/wp-content/uploads/2023/11/Piatto.alice_.11.11.23.roma-news.it_.jpg)
Poi cosa c’è di meglio nell’ascoltare una musica in cuffia mentre si mangia? Questo accade quando viene servita una portata dal nome molto “canoro”: “Goodbye England’s Rose”. A base di barbabietola, sambuca e crema di formaggio. Ma insieme alla pietanza vengono anche servite un mp3 e delle cuffie.
La canzone è quella di Elton John – famosissima – dedicata prima a Marylin Monroe e poi riadattata dal cantante per il funerale della Principessa Diana d’Inghilterra. E cosa c’è di meglio nel degustare un’ostrica che non esiste? Si tratta di un pesce azzurro che somiglia – nella consistenza e nel gusto – a un’ostrica dal sapore francese.
E poi non manca nel menù un grande omaggio allo Chef Heinz Beck – il suo maestro – con il piatto dei Fegattelli La Pergola. Questo e tanto altro è Etienne Bistrot! Un viaggio davvero “speciale” nel gusto più bizzarro ma affascinante. Provare per credere!