Aumenti illegittimi in bolletta, l’Antitrust contro 7 società
Secondo l’Autorità hanno violato la sospensione fino al 30 Aprile 2023 delle modifiche unilaterali dei contratti. Colpiti 2 milioni e 667mila utenti
ROMA — L’Autorità garante della concorrenza e dei mercati ha adottato 7 provvedimenti cautelatr nei confronti di altrettante società fornitrici di energia elettrica e gas naturale per “modifiche unilaterali illegittime” dei contratti di fornitura applicati a famiglie, condomini e microimprese. Si tratta di Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie, che rappresentano circa l’80% del mercato.
Un decreto legge del 9 Agosto 2022 ha infatti sospeso dal giorno successivo, 10 Agosto, al 30 Aprile 2023 l’efficacia delle clausole contrattuali che consentivano alle società di modificare unilateralmente il prezzo di fornitura a meno che queste modifiche non fossero state perfezionate prima del 10 Agosto. Secondo l’Autorità, le 7 società in questione non avrebbero rispettato la sospensione, applicando prezzi più elevati.
“Sulla base dei dati forniti dalle stesse imprese – si legge in una nota dell’Autorità – risulta che i consumatori, i condomini e le microimprese interessati dalle comunicazione di variazione delle condizioni economiche sono 7.546.963 di cui circa 2.667.000 avrebbero subìto un aumento ingiusticato del prezzo di energia elettrica o gas“.
A seguito dei provvedimenti dell’Autorità, le imprese dovranno sospendere l’applicazione delle nuove condizioni economiche, mantenendo o ripristinando i prezzi praticati prima del 109 Agosto 2022, comunicando all’Autorità le misure che adotteranno al riguardo.
Entro 7 giorni le società potranno presentare le loro istanze difensive e l’Autorità deciderà se confermare o meno i provvedimenti cautelari.
Fonte: Toscana Media News
Sparatoria Roma, il killer progettava la fuga. Prefetto: “Stretta su poligoni di tiro”
Claudio Campiti aveva con sè 170 proiettili, un passaporto, uno zaino con indumenti e 6mila euro in contanti. “Raptus improvviso, non c’erano segnali evuidenti” dice Bruno Frattasi
Resta gravissima Fabiana De Angelis, la consulente del Consorzio ricoverata in rianimazione dopo essere stata colpita al torace da un proiettile sparato da Claudio Campiti, l’autore della sparatoria di Fidene. “Dopo la notte trascorsa in rianimazione, permangono molto gravi le condizioni della paziente ricoverata ieri presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea a seguito della sparatoria avvenuta a Fidene. Nelle prossime ore verrà ripetuta la diagnostica strumentale. La paziente resta sotto stretto controllo medico, in prognosi riservata“. È quanto si legge nel bollettino delle ore 12 dell’ospedale romano. Sta bene, invece, il 67enne Silvio Paganini, l’uomo che è riuscito a fermare il killer andandogli incontro. “Non sono un’eroe – dice Paganini in un messaggio vocale inviato alla Rai – è stato un gesto istintivo che avrebbe fatto chiunque. Sono solo stato fortunato: il proiettile mi è entrato in bocca ed è uscito senza fare danni”.
A Campiti potrebbe venire contestata anche l’appropriazione indebita dell’arma. La Procura, con il pm Giovanni Musarò, contesta al 57enne l’accusa di triplice omicidio volontario –con le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi – e il triplice tentato omicidio per le persone rimaste ferite.
Frattasi: “Stretta sui poligoni di tiro”
“Programmeremo una stretta sui poligoni di tiro, ne parleremo col questore e le altre forze di polizia e faremo un’attività per vedere esattamente i controlli amministrativi che possiamo fare per verificare la regolarità della conduzione di queste strutture. È giusto che questo si faccia e anche con rapidità”, ha annunciato il prefetto Bruno Frattasi, al termine del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza che si è tenuto a Roma questa mattina.
“La situazione è grave”, ha confermato l’assessore regionale Alessio D’Amato parnado di Fabiana De Angelis dopo la visita in ospedale di questa mattina. “La signora ricoverata al Policlinico sta bene, è lucida, vigile, orientata, e molto probabilmente anche lei sarà dimessa e avrà un sostegno psicologico”. Quanto al signore ricoverato al Pertini con un malore, “è stato dimesso ieri sera”, ha detto D’Amato.
C’è qualcosa che fa acqua nella sequenza degli eventi, visto che al killer era stato negato il porto d’armi sportivo per le tante denunce che gli erano state contestate per atteggiamenti violenti. Eppure, al poligono era di casa. In base agli elementi analizzati dal prefetto Frattasi, il triplice omicidio “è stato determinato da una circostanza che in qualche modo era stata vista, perché c’era stato un contenzioso civile che questo signore portava avanti contro il Consorzio, ma non c’erano segnali evidenti che questa persona potesse esplodere nel raptus omicida di ieri”. Non solo. “Nonostante questo – ha aggiunto il prefetto di Roma – i carabinieri di Rieti gli avevano negato il porto d’armi. Sappiamo che si è recato al poligono, dove era iscritto da diversi anni, e da lì si è allontanato con l’arma. Le indagini sono in corso, la magistratura appurerà le responsabilità e a chi sono ascrivibili. Posso solo esprimere il mio dolore, è stato uno choc emotivo per tutti, la città è stata colpita ma è sicura”.
La strage di Fidene ha aperto uno squarcio nella Capitale, stamattina summit in prefettura con i vertici della sicurezza cittadina. All’indomani della sparatoria in cui sono morte tre donne e altre quattro persone sono rimaste ferite, il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica si è riunito d’urgenza. “Abbiamo esaminato punto per punto la vicenda di ieri e mi sento di dire che la città di Roma è stata colpita da un gravissimo episodio che però non dimostra per nulla che c’è stato un fallimento del sistema di sicurezza della città. Roma è e resta una città sicura”. È il prefetto Bruno Frattasi a parlare al termine del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza dopo la strage di Fidene. Con il prefetto di Roma Bruno Frattasi c’erano il questore Carmine Belfiore e il sindaco Roberto Gualtieri,con l’assessora Monica Lucarelli, che ha la delega alla Sicurezza.
“Andrò a trovare i feriti in ospedale e segnalo l’atto di eroismo del signor Paganini: lo ringrazieremo particolarmente per questo. Il mio pensiero va alle vittime, ai feriti, ai parenti delle persone rimaste coinvolte in questo atto di un folle. Risulta che a carico dell’omicida non vi fossero precedenti penali e nonostante questo, saggiamente, nel 2020 la Prefettura di Rieti gli aveva negato il porto d’armi sportivo”. Cosi il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, al termine del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza dopo la strage di ieri a Fidene.
Campiti aveva preparato la fuga
Il killer Claudio Campitiaveva in tasca 170 proiettili asportato dal poligono di tiro di Tor di Quinto, dove il 57enne si era presentato ieri mattina per sparare. È entrato, si è fatto consegnare la pistola semiautomatica Glock 45 con il caricatore pieno e le munizioni di riserva. Poi è uscito e si è diretto in via Monte Gilberto – nella periferia Nord di Roma, dove era in corso una riunione condominiale del Consorzio Valle Verde – per uccidere.
Campiti è in stato di fermo. La procura di Roma contesta, oltre al triplice omicidio volontario con le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi, anche il pericolo di fuga. Quando è stato bloccato, dopo la sparatoria, aveva con è il passaporto e uno zaino con alcuni indumenti e seimila euro in contanti.È evidente che aveva anche progettato la fuga.
Viminale: “Massima fermezza”
“È una tragedia terribile e probabilmente imprevedibile”, è il commento di Wanda Ferro, sottosegretaria al Ministero dell’Interno. “Secondo quanto emerge, all’omicida era stato negato il porto d’armi. Si tratta di fatti privati, non ci sarebbero collegamenti con la criminalità”, prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia, secondo la quale bisogna comunque “tenere alta la guardia sulla sicurezza“. Oggi “è in programma il Comitato per l’ordine e la sicurezza convocato dal prefetto”. “Una volta fatta chiarezza, auspichiamo massima fermezza, pensiamo ora ai familiari delle vittime, ai quali diamo la nostra vicinanza, e ai feriti”, conclude Ferro.
Lo psichiatra: “Crimini premeditati”
“L’instabilità e l’insicurezza di questo periodo, unitamente a una minore tolleranza alla frustrazione e all’incremento del narcisismo, possono facilitare le scelte scellerate di determinati soggetti”. È il commento di Enrico Zanalda, psichiatra e presidente della Società italiana di psichiatria forense (Sipf), in merito a quanto successo ieri nella Capitale. Campiti aveva un blog che oggi, all’indomani della strage, appare come un annuncio di morte: c’erano invettive e insulti contro il Concorzio e le istituzioni di RoccaSinibalda, Comune di poche centinaia di abitanti in provincia di Rieti dove il killer viveva.
“La cosa strabiliante – continua Zanalda – è che questi crimini sono premeditati e lucidamente realizzati. L’omicidio diventa l’agito estremo attraverso il quale si elimina definitivamente
l’oggetto frustrante per l’incapacità di tollerare l’insuccesso e l’insoddisfazione esistenziale, come se fosse l’unica possibile soluzione del problema che determina un immediato sollievo. Vi è
un incremento diffuso di comportamenti aggressivi, per lo più verbali, nella quotidianità sia reale che virtuale – continua il presidente Sipf – a cui non dobbiamo abituarci. Si pensi al diffuso fenomeno degli ‘hater‘ ovvero la manifestazione dell’odio attraverso internet. Alla base del comportamento degli odiatori c’è spesso, come unico obiettivo, quello di trascinare in basso il proprio bersaglio sentendosi appagati dal suo annientamento sociale”.
Fonte: Quotidiano Nazionale
Roma, qualità della vita: nella Capitale il più alto tasso litigiosità
Complessivamente, sulle 107 province prese in esame dalla classifica sulla qualità della vita, per la Città Eterna non ci sono buone notizie
Roma “maglia nera” per il tasso di litigiosità: nella classifica della 33° edizione dell’indagine sulla qualità della vita 2022, pubblicata oggi dal Sole 24 Ore, la Capitale si piazza all’ultimo posto – il 107esimo – per le cause civili iscritte nei tribunali ogni 100mila abitanti. Ma per la Città Eterna, non arrivano risultati lusinghieri nemmeno sul fronte della giustizia e della sicurezza dove perde un posto stabilendosi in penultima posizione (106).
Complessivamente, sulle 107 province prese in esame dalla classifica sulla qualità della vita, per Roma non ci sono buone notizie: in generale perde ben 18 posizioni e si colloca al 31° posto. In particolare, male anche sul fronte “ambiente e servizi” che registra il 48° posto perdendo ben 20 posizioni. E pure nel settore “cultura e tempo libero”: qui altre 20 posizioni perse, pur mantenendo il 23° posto. E poi ancora: 41° posto per “ricchezza e consumi”, pur guadagnando un punto. Miglior performance invece – collocandosi al terzo posto – per “affari e lavoro” che vede una crescita di sette posizioni in classifica, e per “demografia e società” (anche qui posto 3).
Fonte: Sky TG24
A Roma il ‘temporary store’ dei nuovi designer del made in Italy
Al via ‘Showcase Christmas Edition’, la tre giorni con i talenti del vivaio Altaroma. Appuntamento dal 12 al 14 dicembre in via Belsiana 57

ROMA – Indipendenti, giovani, sostenibili e 100% made in Italy: sono i brand da scoprire dal 12 al 14 dicembre in un nuovissimo ‘temporary store’ allestito in via Belsiana 57 a Roma. Si tratta di un’edizione zero, tutta natalizia, di ‘Showcase’, progetto di punta di Altaroma che esce dagli spazi della fashion week e apre nel cuore di Roma. Un appuntamento, realizzato grazie al supporto di Camera di Commercio Roma, per rafforzare il legame della Moda con il patrimonio storico di Roma ma anche per presentare alla città marchi d’eccellenza del territorio romano-laziale.

SHOWCASE CHRISTMAS EDITION
Annagiulia Firenze, Aza Lea Italia, Caterina Moro, De Couture, Dedo Natis, Effei, Essenziale Seta, Femea, Invaerso, Krocette, Maison Luigi Borbone, Marinella Piccinno, Midorj, Pyla e Silence Please sono i designer da conoscere e incontrare nella tre giorni di ‘Showcase Christmas Edition’, un’opportunità per chi desidera mettere sotto l’albero capi realizzati dai nuovi talenti del made in Italy.
Il format ‘Showcase’ ha da sempre l’obiettivo di essere un trait-d’union tra brand, buyer e clienti finali, negli anni ha infatti riscontrato un’attenzione crescente sia del pubblico nazionale che straniero. La versione temporanea ed eccezionale in via Belsiana conferma l’impegno di Altaroma nell’attività di scouting dei marchi emergenti, e supporta la piccola economia, rappresentando inoltre una grande opportunità di visibilità per i designer. La Roma Fashion Week da oltre dieci anni ripone grande fiducia nei marchi giovani, innovativi e che mantengono un senso etico con particolare attenzione nei confronti della sostenibilità, di cui la società si fa promotrice in questo momento di emergenza climatica.
Showcase Christmas Edition è aperto al pubblico il 12, 13 e 14 dicembre dalle 11 alle 17.30.

Fonte: Agenzia Dire
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