Il calcio aiuta l’Ucraina: raccolti 100 generatori di corrente. Fonseca tra i donatori
Lodevole il gesto dell’ex allenatore della Roma. La moglie lo ha elogiato sui social: “Il mio portoghese dal cuore ucraino”
A quasi un anno dall’inizio della guerra in Ucraina la situazione non sembra placarsi. Il mondo del calcio si è attivato in questi mesi per dare una mano alla popolazione. Lodevole l’iniziativa dell’EFDN (calcio europeo per la rete di sviluppo) che ha deciso di donare 100 generatori di corrente. Arriveranno la prossima settimana e saranno utilizzati per sostenere il lavoro del Centro di accoglienza presso l’Arena Lviv di Leopoli. Tanti club e molti sportivi hanno aderito, tra cui l’ex allenatore della Roma Fonseca. Paulo era a Kiev quando ci furono i primi bombardamenti ed ha a cuore il paese dell’est Europa. L’attuale allenatore del Lille ha allenato tre anni lo Shakhtar ed ha sposato l’ex capo dell’ufficio stampa della società. La moglie lo ha elogiato su Instagram: “Il mio portoghese dal cuore ucraino“.
Fonte: Forzaroma.info
Natale: in via del Corso luminarie per la pace, mentre l’albero di piazza Venezia funziona con il fotovoltaico – FOTOGALLERY
Un’iniziativa di Roma Capitale insieme al gruppo Acea e alla Fao

È un Natale all’insegna della pace e della sostenibilità ambientale quello inaugurato ieri in piazza Venezia, dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri insieme al gruppo Acea e alla Fao, con l’accensione dell’albero e delle luminarie in via del Corso.
Guerra in Ucraina e crisi energetica hanno segnato, inevitabilmente, anche le scelte per le decorazione del Natale 2022. Quindi in via del Corso le luminarie sono state dedicate al tema universale della pace, mentre l’albero di piazza Venezia viene alimentato da un impianto fotovoltaico, per ridurre il consumo energetico. Entrambe le iniziative sono inserite nel progetto “Accendiamo la sostenibilità, Roma by light” curato da Acea.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, insieme all’Ad di Acea, Fabrizio Palermo, e al direttore generale della Fao, Qu Dongyu, in occasione dell’accensione delle luci dell’albero di piazza Venezia.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, insieme all’Ad di Acea, Fabrizio Palermo, e al direttore generale della Fao, Qu Dongyu, in occasione dell’accensione delle luci dell’albero di piazza Venezia.
L’albero di Natale di Roma in piazza Venezia.
L’albero di Natale di Roma in piazza Venezia.
L’impianto fotovoltaico da 16 kilowatt picco per illuminare l’albero – fornito da Acea e installato dalla società Comal – consente un risparmio energetico atteso di 27 kilowattora giornaliero. Oltre ad alimentare l’illuminazione dell’albero di Natale attraverso le batterie, fornirà l’eventuale energia eccedente direttamente alla rete di distribuzione. Il sistema permette una riduzione delle emissioni di Co2 di 17,55 chili/giorno che per tutta la durata dell’illuminazione dell’albero equivalgono a 526 chili di Co2.
“Bastano gesti semplici per fare la differenza”, ha commentato il sindaco Roberto Gualtieri. “È il messaggio – ha spiegato Gualtieri – che intendiamo lanciare anche per queste Festività: il tradizionale albero di Natale di piazza Venezia è per la prima volta alimentato da pannelli fotovoltaici. Che permettono un risparmio energetico fino a 27 kilowattora al giorno e una riduzione delle emissioni di Co2 di oltre 17 chili al giorno. Una scelta forte – ha sottolineato il sindaco – innovativa che non è solo simbolica ma che vuole rappresentare l’impegno di Roma nel promuovere con forza una cultura della sostenibilità, anche tenendo conto del delicato momento storico internazionale legato alla guerra in Ucraina e al protrarsi di una pesante crisi energetica. Rispetto dell’ambiente, risparmio energetico, pace: celebriamo questo Natale illuminando la piazza e la via più importante della città con un messaggio di fiducia e speranza verso un futuro sostenibile e solidale”, ha concluso Gualtieri.
Sempre oggi sono state accese anche le luminarie di via del Corso, curate da Acea sul progetto creativo e realizzativo della società Medaarch, quest’anno dedicate alla pace e al dialogo. Lungo via del Corso, i fili di luci creano l’effetto di un cielo stellato, aperto e chiuso da due quadri artistici sulla pace, posti a piazza Venezia e piazza del Popolo. Le opere, che ritraggono una colomba che dona la lettera “A” alla parola “Peace” per completarla, si ispirano ad un manifesto realizzato dall’artista Armando Milani nel 2002, per le Nazioni Unite. Il tema della pace e del dialogo è poi rafforzato da sei frasi con un messaggio di pace che intervallano i 1.400 metri di luminarie. Il progetto comprende, come sempre, anche l’installazione di un albero di Natale per ognuno degli altri quattordici municipi di Roma. Tutte le installazioni, come nell’edizione 2021, sono state realizzate in alluminio, con luci led. Gli alberi sono illuminati utilizzando fasci di fibra ottica luminosa per creare addobbi avvolgenti e con luminosità diffusa.
Come negli anni scorsi, infine, per tutta la durata delle festività sarà possibile partecipare ad un contest fotografico che premia i migliori scatti sulle illuminazioni di Natale. Per partecipare basterà caricare entro il 10 gennaio la propria fotografia sul sito del Gruppo Acea attraverso l’apposito form “Roma by Light Acea”. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) è di nuovo al fianco di Roma Capitale con una serie di “azioni” che i cittadini di ogni età possono intraprendere anche questo Natale per creare insieme una comunità sostenibile, inclusiva e solidale, dove nessuno è lasciato indietro. A Roma, come ovunque nel mondo, i cittadini stanno subendo gli effetti dell’aumento dei prezzi dell’energia, dei generi alimentari e di altri beni primari. Le sfide globali colpiscono ognuno di noi e hanno un impatto sulle nostre vite, soprattutto quelle più fragili e vulnerabili. La Fao, insieme alla città di Roma e al ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, invita i cittadini ad aderire alla campagna e ad essere parte del cambiamento facendosi guidare dai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Scaricando dai pacchi regalo posti ai piedi dell’Albero Web App “Natale a Roma”, adulti e bambini potranno trovare azioni concrete per evitare gli sprechi, rispettare il pianeta e raggiungere la sostenibilità sia a tavola che sotto l’albero, celebrando il Natale in modo responsabile e solidale. Con i suoi contenuti speciali per i più piccoli e per i turisti che vogliono rendere più sostenibile la loro vacanza a Roma, l’App mostra come tutti noi possiamo contribuire alla costruzione di una città sostenibile dove tutti contano e nessuno è lasciato indietro.
Fonte: Radio Colonna
A Roma Tiburtina dal 10 al 18 dicembre la mostra UNICEF “Vite in Movimento. Sogni e sfide di 16 adolescenti in Italia.”
Il 10 Dicembre, alle ore 12, nella Stazione Tiburtina di Roma, l’UNICEF – in collaborazione con Grandi Stazioni Retail e con il supporto di Accademia Italiana – presenta la mostra fotografica “Vite in Movimento. Sogni e sfide di 16 adolescenti in Italia”. La mostra fotografica sarà inaugurata in occasione della giornata mondiale dei diritti umani (10 Dicembre) fino alla giornata internazionale per i diritti dei migranti (18 Dicembre).
Simbolica la scelta della stazione per ospitare l’esposizione che, attraverso scatti selezionati, invita il visitatore a guardare il mondo dagli occhi di ragazze e ragazzi che si sono trovati a lasciare il Paese d’origine e sono arrivati recentemente in Italia. La mostra è infatti il risultato di un workshop che ha coinvolto 16 ragazze e ragazzi da 6 Paesi diversi realizzato in collaborazione con Giacomo Pirozzi, fotografo professionista che dal 1991 lavora con l’UNICEF in contesti di vulnerabilità.
Ragazze e ragazzi sono stati guidati in uno studio tecnico dell’immagine, hanno ricevuto una macchina fotografica con cui hanno descritto spaccati della loro realtà, che hanno commentato con un attento lavoro di story-telling.
Gli scatti, raccolti in 14 pannelli, raccontano storie diverse ma legate da caratteristiche comuni: un passato che – per diverse circostanze- porta a un viaggio, le sfide specifiche del percorso migratorio e quelle più comuni legate all’adolescenza, i sogni e le speranze future.
Ogni pannello mette in risalto anche le parole chiave emerse durante i lavori del workshop – nostalgia, movimento, viaggio, vita, speranza, sogno, normalità – rivelando così i vissuti dietro la scelta, più o meno volontaria, di intraprendere il percorso migratorio.
Tra le storie raccontate quella di Nika, 15 anni, dall’Ucraina. La ragazza parte da Charkiv dopo l’inizio dei bombardamenti. Arriva a Roma. Nei suoi scatti racconta scene di vita quotidiana, persone con un background migratorio e con un percorso probabilmente simile al suo, “forse alla ricerca di una nuova normalità” spiega la ragazza. Fotografa una cattedrale con uno sfondo di un cielo azzurro, per lei il sogno di ritrovare lo stesso cielo libero una volta tornata nel suo Paese.
Tra le storie raccontate dai pannelli anche quella di Mamoudou, 16 anni, della Guinea Conakry. Lascia il suo Paese nel post COVID-19, per via delle condizioni difficili in cui versava la famiglia. Le sue foto raccontano il sogno di completare gli studi, diventare ingegnere e tornare presto nel suo Paese.
Il laboratorio di fotografia, attraverso il metodo sperimentato da Giacomo Pirozzi – e portato in oltre 60 Paesi – diventa quindi uno strumento finalizzato anche a superare un vissuto difficile attraverso l’espressione del dolore e la rivelazione delle speranze future.
“Vite in Movimento. Sogni e sfide di 16 adolescenti in Italia” sarà visitabile fino al 18 dicembre nella stazione di Roma Tiburtina, ingresso Piazzale della Stazione Tiburtina.
Fonte: Unicef Italia
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