Expo 2030: scendono in campo Roma e Odessa
Le candidature all’assemblea del Bie a Parigi
“Il governo italiano è fortemente impegnato nella candidatura di Roma a ospitare l’Expo del 2030”: così si è aperto oggi, durante la terza Assemblea del BIE (Bureau International des Expositions) a cui ha partecipato il Comitato Promotore Roma Expo 2030, il discorso di endorsement da parte del governo italiano della candidatura di Roma, pronunciato in videoconferenza dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
“Il nostro progetto, ‘Persone e territori’ – ha detto Tajani in videoconferenza (il ministro era impegnato in presenza al vertice interministeriale Nato a Bucarest incentrato sulla guerra in Ucraina) – mira ad affrontare le sfide più urgenti come il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare, la sostenibilità, l’inclusività e l’innovazione, nonché a trovare soluzioni per i territori in cui viviamo.
Roma – ha detto ancora il ministro – è un arazzo unico di storia, natura e cultura, dove le persone hanno vissuto insieme unite dai valori della libertà, dell’unione e dell’inclusione. Come celebrazione di questa eredità, Roma EXPO 2030 è incentrata sulle persone, senza alcuna distinzione di etnia, genere, religione, credo o altro. Roma EXPO 2030 non è un progetto dell’Italia per l’Italia. Roma EXPO 2030 è un progetto comune da sviluppare con tutti coloro che desiderano parteciparvi”.
Expo2030 è un progetto che per l’Italia vale 50 miliardi di euro, l’equivalente di 3-4 punti del Pil. Lo ha detto l’ambasciatore Giampiero Massolo, presidente del comitato promotore, durate la conferenza stampa tenuta al termine terza Assemblea del Bie (Bureau International des Expositions) a Parigi.
Il progetto di Expo Roma 2030 “è fortemente radicato in città” ed ha la sua specificità nella capacità di essere al tempo stesso “universale, capace di essere accogliente ed includere tutto, senza dare un’idea patinata del mondo di oggi”: lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervenendo – alla guida della delegazione di Roma Expo 2030 – alla terza assemblea del BIE a Parigi. “L’Italia e la sua Capitale – ha detto Gualtieri – oggi rinnovano il loro impegno verso la pace, l’inclusione, la sostenibilità, la dignità e i diritti di ogni essere umano, e la loro determinazione a lottare contro ogni forma di discriminazione. Sono questi i temi al centro della nostra candidatura a ospitare Expo 2030: vogliamo che le città diventino bastioni di innovazione condivisa, di inclusione e di progresso sostenibile, connettendosi in una rete globale fondata proprio su questi valori fondamentali”.
“È un onore per me rappresentare la candidatura dell’Ucraina per l’Expo 2030, rappresentare Odessa, e quindi l’intera regione del Mar Nero. Nel 2030, quando la ricostruzione ucraina dimostrerà già una parte significativa dei risultati pianificati, sarà possibile vedere di cosa è capace l’umanità quando tutti i popoli cooperano per il bene della pace e della sicurezza, per il bene dello sviluppo e di un futuro più confortevole per tutti”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio al Bureau International des Expositions (Bie), postato sul suo canale Telegram, per sostenere la candidatura della città ucraina. “Quando visiterete l’Ucraina e la nostra Odessa nel 2030 – ha aggiunto -, potrete sentire il potere, la libertà e la cultura non solo di un Paese e di una città, ma il potenziale di tutta l’umanità”.
Fonte: Ansa
Quanti sono i progetti finanziati dal Pnrr a Roma?
Gualtieri in commissione espone un resoconto dettagliato, sottolineando luci e ombre: “I dipendenti capitolini se ne vanno nei ministeri per migliori condizioni economiche”
Sono 245 i progetti che il Pnrr sta finanziando e finanzierà nel territorio della Città Metropolitana di Roma, ente che insieme a Roma Capitale fa da soggetto attuatore. In totale, la cifra è di 1 miliardo e 431 milioni di euro come specificato da Roberto Gualtieri, intervenuto durante l’ultima commissione speciale Pnrr. Una cifra che sale, ha sottolineato il primo cittadino, se si aggiungono i progetti portati avanti da Regione, Asl e Fondazione Roma Technopole, con ricaduta sul nostro territorio: 2 miliardi e 619 milioni di euro la somma definitiva.
Tasso di successo approvazione progetti quasi al 90%
In generale, secondo Gualtieri, le cose non sono andate troppo male. Il tasso di successo delle proposte presentate dal Comune e dall’ex provincia è stato vicino al 90%. “Se consideriamo i progetti aventi un impatto diretto sul territorio di Roma Capitale, per i quali Città Metropolitana è soggetto attuatore – spiega il Sindaco – questi riguardano i piani urbani integrati, i poli civici, la tutela e la valorizzazione del verde urbano ed extra-urbano, il finanziamento di interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico delle scuole superiori di competenza di Province e Città Metropolitane”. Difficoltà per il bando Maas Living Lab, con un unico aggiudicatario (Milano), con Roma seconda in graduatoria “a causa di criteri penalizzanti”. “Ma come detto, anche il bando asili nido e scuole dell’infanzia – prosegue – , per il quale, anche dopo i recenti scorrimenti di graduatoria e scioglimento di riserve per alcuni progetti, per Roma Capitale restano non finanziati progetti per un valore complessivo di circa 15 milioni”.
Piani urbani integrati: già assegnati 53 milioni supplementari, in arrivo (forse) altri 32
Per quanto riguarda i piani urbani integrati, sono già stati assegnati 53 milioni di euro supplementari (il valore iniziale totale è di 330 milioni). Per i progetti che prevedono invece la possibilità di accedere al Fondo attraverso una procedura automatica di pre-assegnazione di un importo aggiuntivo “laddove tali progetti riuscissero ad avviare le procedure di affidamento entro il 31/12/2022 – fa sapere Gualtieri – , un importo aggiuntivo pari a circa 32 milioni di euro potrebbe essere destinato a Roma Capitale”.
“Per parchi e ville storiche ci aspettavamo di più”
Non è andata benissimo – ma neanche male – la partita per il bando relativo ai parchi e alle ville storiche: Villa Ada è stata finanziata “ma dobbiamo constatare l’esclusione dei progetti di Villa Glori e Villa Celimontana – fa sapere Gualtieri -, per un importo totale di 4 milioni. In questo caso gli importi massimi per progetto imposti dal bando risultavano penalizzanti, data l’estensione delle aree verdi da riqualificare e la presenza di edifici storici, la cui riqualificazione complessiva richiederebbe importi decisamente differenti”.
Via alle convenzioni con Ater, Asl, Atac, Mobilità e Zetema
Roma, poi, collaborerà con altri enti e istituzioni tramite convenzioni che vestiranno i panni di soggetti realizzatori per conto dell’amministrazione. Per esempio Ater e l’Asl in quanto a piani urbani integrati. Oppure l’Asp Asilo Savoia per i percorsi di autonomia per le persone portatrici di disabilità. “È stato inoltre definito il disciplinare con Zetema – informa Gualtieri – per le attività relative alla riqualificazione energetica di cinema e teatri, mentre sono in via di definizione i disciplinari con Roma Servizi per la Mobilità per Ciclovie e Tramvie ed ATAC per l’acquisto di bus green”.
Il picco dei lavori tra fine dicembre 2022 e fine maggio 2023
Il cronoprogramma presentato da Gualtieri prevede “un picco significativo in termini di avvio di procedure di gara” nel periodo tra la fine del 2022 e il 31 maggio 2023. “Si tratta di un risultato in molti casi legato al rispetto obbligatorio di tappe intermedie – specifica -. Conseguentemente in questo periodo è previsto un aumento considerevole di Impegni Giuridicamente Vincolanti. Come detto, dunque, adesso si apre la fase dell’attuazione vera e propria degli investimenti finanziari”. E dove indispensabile, i due enti applicheranno la possibilità – per la stazione appaltante – di innalzare il valore dell’anticipazione sul contratto “dal 20% al 30% e usufruire dell’aumento della soglia per gli affidamenti diretti per forniture e servizi al limite di 139.000 euro” fa sapere il Sindaco.
A breve nuove assunzioni ma i dipendenti “fuggono”
Anche a livello di risorse umane, il Campidoglio deve ingranare la marcia e correre verso un piano assunzionale che sciolga le briglie della macchina amministrativa in un momento decisivo. Per questo, ricorda Gualtieri, con il piano da poco approvato “è prevista l’assunzione di circa 43 funzionari e istruttori amministrativi”, per le attività di monitoraggio e rendicontazione, oltre che l’assunzione di personale a tempo determinato e indeterminato sulla base dell’elenco degli idonei del bando della Città Metropolitana di Roma. Il Comune assumerà 154 nuovi funzionari tecnici a tempo indeterminato ed è stata avviata una ulteriore procedure per iniziare 115 rapporti di lavoro a tempo determinato “sempre per funzionari tecnici che saranno a valere sui quadri economici delle opere Pnrr – aggiunge il Sindaco -. In riferimento all’opera di rafforzamento dell’organico tecnico di Città Metropolitana, invece, è prevista l’assunzione a tempo determinato di circa 27 funzionari tecnici laureati, da destinare a funzioni tecniche di gestione dei cantieri”. Ma non basta. In chiusura di relazione, Gualtieri spiega che “bisogna registrare una significativa difficoltà nel reperimento di risorse umane con competenze tecniche idonee a svolgere tutte le numerose attività richieste nell’ambito dei progetti Pnrr”. In sostanza, detto in parole brutali dallo stesso primo cittadino “i dipendenti non partecipano, rinunciano, si dimettono per andare altrove a condizioni economiche migliori garantite dai ministeri o in comuni più piccoli per il miglior differenziale nel costo della vita”. Il Comune di Roma paga “poco” e la vita costa tanto.
Gualtieri sui fondi Pnrr negati per gli impianti: “Scelta incomprensibile”
Il punto della situazione da parte del Sindaco si è reso ancor più necessario dopo la notizia della bocciatura dei finanziamenti per la realizzazione di quattro impianti per il trattamento dei rifiuti, dal valore complessivo di 130 milioni, decisione contro la quale Gualtieri ha già annunciato di voler ricorrere. “I criteri li riteniamo essenzialmente sbagliati – ha ripetuto il Sindaco davanti a consiglieri, enti del terzo settore e rappresentanti sindacali collegati in commissione – perché le valutazioni non hanno tenuto conto né della popolazione servita dalle città, né del programma nazionale per la gestione dei rifiuti e dei suoi obiettivi sulla riduzione del gap impiantistico”. Per Gualtieri, da parte del ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica “è stata una scelta del tutto incomprensibile”.
Fonte: Roma Today
Emanuela Orlandi, audio inedito: ex socio di De Pedis fa nomi e cognomi
Ci sono delle novità per ciò che riguarda il caso di Emanuela Orlandi: spunta un audio che potrebbe incastrare il Vaticano.

Il caso di Emanuela Orlandi potrebbe essere totalmente riconsiderato: nelle ultime ore è stata rubata una registrazione chiave a un ex socio di Enrico De Pedis, ex boss della Banda della Magliana. Nell’audio si sente l’uomo fare i nomi e i cognomi di chi ci sarebbe dietro al rapimento e alla morte della ragazza romana scomparsa negli anni Ottanta.
Il caso di Emanuela Orlandi: nuovi indizi
La registrazione di cui stiamo parlando risale al 2009: nell’audio incriminato si può udire un ex socio di Enrico De Pedis lanciare accuse pesantissime contro il Vaticano in merito alla scomparsa di Emanuela Orlandi. L’autore delle dichiarazioni per il momento resta anonimo, ma Alessandro Ambrosini – autore del blog Notte Criminale – promette di pubblicarlo a breve. Il Giornale ha ascoltato in anteprima la registrazione, definendola “sconvolgente”; questa testimonianza chiave potrebbe riaprire nuovamente il caso della Orlandi.
La registrazione del socio di De Pedis
La registrazione sarebbe avvenuta all’insaputa del socio di Enrico De Pedis; alcuni erano già a conoscenza di questo nastro. L’audio è stato carpito durante una conversazione in un luogo pubblico. Secondo le indiscrezioni, si sentirebbero alcune parole su Sabrina Minardi, la ex compagna del boss della Banda della Magliana. La donna, all’epoca, aveva iniziato a parlare con i Magistrati di Emanuela Orlandi.
La pubblicazione dell’audio
La registrazione verrà resa pubblica nei prossimi giorni sul blog Notte Criminale; Il Giornale – che ha potuto ascoltarlo in anteprima – tramite il suo sito ha dichiarato:
Possiamo affermare che, sebbene le affermazioni registrate in questo audio siano da prendere con le pinze, il contenuto delle stesse è sconvolgente.
Fonte: DonnaPOP