Terracina, inchiesta ‘Free Beach’: imprenditori e tecnici negano le accuse
Sono stati ascoltati dal GIP di Latina ed hanno risposto alle domande, negando tutte le accuse, le quattro persone travolte dall’inchiesta ‘Free Beach’ che ha scatenato un vero e proprio terremoto nell’amministrazione comunale di Terracina.
Ivo Di Sauro, proprietario del campeggio Arcobaleno, secondo le accuse avrebbe ricevuto informazioni sul Pua. Affiancato dal proprio avvocato ha smentito il tutto negando qualsiasi suo condizionamento dovuto alle scelte dell’amministrazione Tintari in materia di concessioni.
Poco dopo è stato ascoltato Raffaele Graziani, amministratore della White Srl, il quale dopo aver risposto alle domande poste dal GIP avrebbe depositato atti giudiziari, sentenze del TAR e del Riesame che dimostrerebbero l’estraneità ai fatti contestati.
Ascoltato anche il geometra Giuseppe Zappone il quale ha rilasciato delle dichiarazioni su ciò che gli viene contestato, dichiarazioni che hanno fatto si che il giudice accogliesse la richiesta della difesa revocando il provvedimento di divieto di dimora a Terracina.
Infine è toccato all’avvocato Giuseppe Mosca che, accusato di aver utilizzato il proprio ruolo di presidente del Nucleo di valutazione del Comune di Terracina e di aver agito in qualità di libero professionista, ha negato il tutto chiedendo la revoca della misura interdittiva, revoca per il quale il pm si è dimostrato contrario.
Nella giornata di oggi verranno ascoltati l’ex vice sindaco Pierpaolo Marcuzzi, Alberto Leone e l’imprenditore Giampiero La Rocca, tutti finiti agli arresti domiciliari
Fonte: Latina Corriere
Guasto condotta idrica Roma, U.Di.Con: “Subito indennizzo ai cittadini coinvolti”

Diversi quartieri del quadrante est di Roma sono rimasti senza acqua
Sabato 23 luglio, diversi quartieri del quadrante est di Roma sono rimasti senza acqua per via della rottura di una condotta idrica dell’acquedotto di Via dei Cluniacensi. Dalle ore 13:00 di sabato, circa 4.500 utenze del IV e del V Municipio sono rimaste coinvolte nel guasto, le strade si sono trasformate in fiumi, i veicoli parcheggiati sono stati travolti dall’acqua e diverse famiglie sono state evacuate per motivi di sicurezza.
“Siamo realisti, l’imprevisto può sempre accadere – continua Donini – ma la gravità del disservizio durato oltre otto ore e non del tutto ripristinato all’alba del giorno successivo, per giunta in una giornata particolarmente torrida, non ha scusanti. Un disagio enorme per i cittadini, che denota ancora una volta l’indifferenza nella mancata manutenzione di tutte quelle infrastrutture fisiche che devono sempre garantire un servizio primario”.
“E ancora – prosegue Donini – lo spreco di acqua che ne è derivato è inaccettabile di fronte alla penuria idrica che la nostra Regione sta patendo negli ultimi mesi. Ci rivolgeremo direttamente ad Acea e al Garante idrico della Regione Lazio, per capire innanzitutto il motivo del guasto, per richiedere l’immediato indennizzo alle persone e alle famiglie che hanno subito danni e soprattutto, per fare in modo che i cittadini non rimangano a secco di informazioni.”
Fonte: Il Tabloid
Dopo rifiuti e trasporti c’è un’altra grana per la Capitale: i cartelli stradali
Tra i cartelli sbiaditi e le indicazioni in contraddizione tra loro, nel far west della segnaletica verticale di Roma non si capisce nulla
Nella Capitale anche la segnaletica stradale è un grave problema. Infatti, nel “far west” dei cartelli non si capisce nulla, tra quelli che sono sbiaditi e quindi illeggibili, e le indicazioni che sono in contraddizione tra loro, i cittadini rischiano di prendere salate multe o, ancora peggio, di fare un incidente. Chi non è abituato al traffico di Roma, e in generale alle sue stranezze, si ritrova in un labirinto dal quale è praticamente impossibile uscire sani di mente. A denunciare quest’altro problema romano, non bastava quello dei trasporti e l’emergenza rifiuti, è il quotidiano Il Tempo.
Cosa sta succedendo
Qualcuno, magari il Campidoglio, dovrebbe controllare la segnaletica stradale per evitare di mettere in pericolo automobilisti e centauri. I problemi si registrano sia in centro che in periferia. Per esempio, in zona Aurelio alcuni cartelli sono scarabocchiati e completamente ricoperti di adesivi. Delle ormai vecchie indicazioni stradali per Genova e Grosseto saltano all’occhio in piazza Pio XI, e persino per Terracina, in largo Colli Albani, tra Furio Camillo e Tuscolano. Non è invece per niente facile riuscire a vedere i semafori a Trastevere, a causa degli alberi e delle aiuole che, privi di manutenzione e potatura, nascondono perfettamente la visuale di chi guida. Lo stesso problema viene segnalato anche in via Labicana e su lungotevere, dove a essere nascosti sono questa volta i segnali stradali.
Senza contare che le strisce pedonali, proprio nelle strade in cui c’è maggior traffico, sono ormai cancellate dal passaggio di auto e moto. Nessuno ha ancora pensato di ridare una mano di vernice, nonostante il Campidoglio abbia annunciato interventi. La situazione è uguale ovunque, sia in centro che nelle periferia. Quelle messe peggio sembrerebbero le zone del quadrante sud, tra Eur e Torrino. Tra via del Pianeta Terra e via di Decima ci sono dei limiti di velocità a 30 km/h, sarebbe 50 il limite, per buche che, stranamente, non ci sono. L’asfalto è liscio e anche in buone condizioni.
Vengono segnalate buche inesistenti
Quindi, ricapitolando, dove ci sono delle voragini l’automobilista o il motociclista rischiano la vita perché non sono segnalate; quando invece la carreggiata è perfetta, vengono annunciate buche inesistenti. Nella Capitale c’è forse anche qualche problema di comunicazione. Anche per i dossi stessa cosa: in via della Grande Muraglia ci sono dei cartelli che indicano la presenza di dossi, che però in realtà non ci sono.
Fonte: Il Giornale
Roma, vandalizzato al Tiburtino il murale dedicato ad Anna Magnani
L’opera, nel quartiere alla periferia est di Roma, è stata realizzata a maggio del 2021 per i 150 anni della Capitale

ROMA – Martedì notte alcuni vandali hanno danneggiato il murale dedicato all’attrice Anna Magnani, realizzato nel quartiere del Tiburtino III dall’artista Lucamaleonte nel maggio del 2021. L’opera è stata promossa dalla Regione Lazio, in collaborazione con la Fondazione Roma Cares della AS Roma, e rientra nell’ambito di iniziative per la celebrazione dei 150 anni di Roma Capitale. Il murale di Anna Magnani, infatti, è parte di progetto più ampio che tra il 2020 e 2022 ha visto la realizzazione, in diversi quartieri della città, di murales raffiguranti personaggi iconici della romanità, come Gigi Proietti, Alberto Sordi, Lando Fiorini e Sergio Leone. Insieme agli interventi di riqualificazione e ammodernamento dei complessi di edilizia pubblica, questo tipo di iniziative e progetti culturali rientrano nell’impegno e nel lavoro costante che la Regione Lazio e Ater Roma stanno portando avanti da diversi anni per restituire decoro urbano e migliorare la qualità abitativa nelle periferie della capitale.
VALERIANI: “SDEGNO PER QUESTO VILE E DEPRECABILE GESTO”
“Esprimo forte sdegno per questo vile e deprecabile gesto, che oltre a colpire un simbolo della cultura romana e nazionale, danneggia anche il quartiere del Tiburtino III e i suoi residenti. Nei prossimi giorni interverremo insieme ad Ater per ripristinare il murale dedicato ad Anna Magnani”, dichiara Massimiliano Valeriani, assessore all’Urbanistica e alle Politiche abitative della Regione Lazio.
GOTOR: “ATTO SCONSIDERATO”
“Aver vandalizzato il murale dedicato ad Anna Magnani al Tiburtino III è un atto sconsiderato che, oltre a
qualificare gli autori del gesto, danneggia quel quartiere e i suoi abitanti. Ringrazio sin da ora, per quello che faranno, l’Ater di Roma e la Regione Lazio la quale, per bocca dell’assessore Valeriani, ha già annunciato che il murale dell’artista Lucamaleonte sarà ripristinato nei prossimi giorni”. Così l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor.
UMBERTI: “FERMA CONDANNA ATTO VANDALICO”
“Esprimo ferma condanna nei confronti del gesto vandalico che ha danneggiato il murale dedicato all’attrice Anna Magnani, realizzato nel quartiere del Tiburtino III dall’artista Lucamaleonte a maggio del 2021. Chi commette azioni di questo genere è un nemico dei cittadini, delle periferie e delle azioni messe in campo per migliorarne il decoro e la qualità abitativa. Ringrazio la Regione Lazio e l’Ater per la
disponibilità dimostrata nel voler ripristinare quanto prima l’opera”. Lo afferma in una nota il presidente del IV Municipio di Roma, Massimiliano Umberti.
Fonte: Agenzia DIRE
Inaugurato il primo centro antiviolenza dell’università Sapienza
Il nuovo servizio sarà attivo da oggi, mercoledì 27 luglio. Di seguito tutte le prestazioni offerte
È stato inaugurato oggi a Roma presso i locali di via dello Scalo San Lorenzo 61/B il primo Centro antiviolenza di Sapienza Università di Roma, alla presenza della Rettrice Antonella Polimeni, del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dell’assessora regionale alle Pari Opportunità, Enrica Onorati, dell’assessore regionale al Commercio e Università Paolo Orneli, del presidente DiSco Lazio Alessio Pontillo e della presidente del Telefono Rosa Maria Gabriella Cernieri Moscatelli.
Il centro antiviolenza sarà attivo da oggi, mercoledì 27 luglio e garantirà, a titolo gratuito, i seguenti servizi:
• Ascolto – colloqui telefonici e preliminari per individuare i bisogni e le emergenze, fornendo il primo supporto;
• Accoglienza – garantire protezione e accoglienza gratuita alle donne vittime di violenza;
• Assistenza psicologica – sostegno psicologico individuale o in gruppi di mutuo aiuto anche in collaborazione con le strutture ospedaliere e i servizi territoriali;
• Supporto ai figli e alle figlie minori vittime di violenza assistita;
• Orientamento al lavoro;
• Orientamento all’autonomia;
• Assicurare collegamenti con le case rifugio e altri centri antiviolenza e con le istituzioni;
• Percorso di uscita dalla violenza.
“Il Centro che abbiamo inaugurato – ha dichiarato la rettrice Antonella Polimeni – rappresenta il raggiungimento di un obiettivo e al contempo un passo in avanti nella lotta contro ogni forma di violenza e di discriminazione, in particolar modo in un quartiere complesso come quello di San Lorenzo. Lo abbiamo fortemente voluto come Comunità universitaria perché esso è parte integrante della mission di Sapienza volta a promuovere una società sempre più equa e inclusiva”.
“Con l’inaugurazione del centro antiviolenza di Sapienza Università di Roma completiamo il primo ciclo di aperture presso gli atenei del Lazio. I centri antiviolenza presso le università rappresentano un tassello importante per dare ulteriore forza alla rete regionale che lavora per il contrasto alla violenza di genere” ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
“La Regione Lazio, gli atenei del Lazio, le associazioni che ogni giorno si battono sul nostro territorio e tutta la comunità universitaria e cittadina si ritrovano così uniti per dare risposte e strumenti concreti a tutte le donne che subiscono violenza e che sono alla ricerca di aiuto e di luoghi sicuri dove poterlo trovare” hanno dichiarato l’assessora regionale alle Pari Opportunità, Enrica Onorati e l’assessore regionale al Commercio e Università, Paolo Orneli.
Fonte: Roma Today
Ascanio Celestini al Parco degli Acquedotti in “Museo Pasolini”
Via Lemonia (angolo circonvallazione tuscolana)
“Museo Pasolini”
Ascanio Celestini, con le voci di Grazia Napoletano e Luigi Celidonio e le musiche di Gianluca Casadei, guida gli spettatori in un luogo della memoria virtuale: un ipotetico Museo Pasolini; un viaggio commovente nel lascito del grande scrittore.
Secondo l’ICOM (International Council of Museums) le 5 funzioni di un museo sono: ricerca, acquisizione, conservazione, comunicazione, esposizione. Come potrebbe essere un museo Pier Paolo Pasolini? In una teca si potrebbero mettere la sua prima poesia: di quei versi resta il ricordo di due parole “rosignolo” e “verzura”. È il 1929. Mentre Mussolini firma i Patti Lateranensi, Antonio Gramsci ottiene carta e penna e comincia a scrivere i Quaderni dal Carcere. E così via, come dice Vincenzo Cerami: “Se noi prendiamo tutta l’opera di Pasolini dalla prima poesia che scrisse quando aveva 7 anni fino al film Salò, l’ultima sua opera, noi avremo il ritratto della storia italiana dalla fine degli anni del fascismo fino alla metà degni anni ’70. Pasolini ci ha raccontato cosa è successo nel nostro paese in tutti questi anni”.
Attraverso le testimonianze di chi l’ha conosciuto, ma anche di chi l’ha immaginato, amato e odiato, si compone un ipotetico museo dedicato a Pasolini partendo dalle domande: qual è il pezzo forte del Museo Pasolini? Quale oggetto occorre cercare? Quale oggetto bisogna acquisire da una collezione privata o pubblica, recuperarlo da qualche magazzino, discarica, biblioteca o ufficio degli oggetti smarriti? Cosa è necessario per conservarlo? Cosa è possibile comunicare attraverso di lui? E infine: in quale modo bisogna esporlo?
Lo spettacolo, a cura di Fondazione Musica per Roma e prodotto da Fabbrica Srl e Teatro Carcano, è parte del programma dell’Estate Romana 2022 e delle iniziative culturali PPP100 Roma racconta Pasolini promosse da Roma Capitale. La realizzazione è resa possibile anche grazie al contributo di Regione Lazio e il sostegno del MiC e del Municipio Roma VII.
Morto Franco Venditti: addio al pugile di Trastevere e dei film di Carlo Verdone
Franco Venditti, storico pugile trasteverino, che recitò nei film di Carlo Verdone, è morto a 82 anni. Tantissimi i messaggi di cordoglio: “Grazie maestro, presto ci rialleneremo insieme”.
Il mondo della box piange Franco Venditti, pugile di Trastevere, che rimarrà nella storia del pugilato italiano. Venditti, che impersonò se stesso nei film di Carlo Verdone, è scomparso a ottantadue anni, dopo una vita intera dedicata allo sport e ai giovani. Romano trasteverino, era molto conosciuto, amato e stimato, sul suo ring ha cresciuto diverse generazioni di atleti, tra i suoi talenti spiccano i nomi di Vittorio Barbante, Emiliano Verna e Fedele Bellusci. La notizia della sua drammatica e improvvisa scomparsa si è diffusa in breve tempo e la comunità si è stretta intorno alla famiglia. I funerali sono stati celebrati oggi alle ore 11.30 nella chiesa di Santa Maria in Trastevere.
“Grazie di tutto maestro, ci rialleneremo insieme”
Sono tantissimi i messaggi di cordoglio comparsi sui social network, tra i quali quello della Federazione Pugilistica Italiana, che ricorda anche Giovanni Carrino, morto due giorni fa a settantuno anni. “Ciao grande maestro, sarai sempre al nostro angolo del cuore – lo ricordano Luigi Ascani, Italo Mottoli, Daniele Spaghetto e Giovanni De Carolis – fai buon viaggio e protegici da lassù. Per noi eri qualcosa di meraviglioso: un’istituzione del pugilato. Ti ho conosciuto a tredici anni e ancora eri vicino a me è noi”. “Mi parlavi nei momenti grigi e belli della mia vita e mi raccontavi tante cose belle, ero innamorato delle tue esperienze vissute prima nella tua vita – continua Ascani – stavo guardando il tuo giubbotto bianco all’angolo della palestra e mi è venuto un brivido. Presto ci rincontreremo e continueremo ad allenarci insieme. Grazie di tutto maestro”.
Venditti pugile nei film di Verdone
Franco Venditti ha iniziato il suo percorso nel pugilato a Trastevere negli anni ’70 del Novecento Trastevere negli anni 70, con Giuseppe Ballarati, si è spostato in via Robattini a Testaccio e poi al Corviale. Venditti ha recitato nei film di Carlo Verdone. Celebre la risposta che ha dato a quest’ultimo nei panni di Oscar Pettinari in ‘Troppo Forte’ (1986) “So’ tre giorni che ce stai a sbomballà co sta Rhodesia”, mentre in ‘Un sacco bello’ (1980) sempre a Verone dice: “Ma basta, falla finita, ‘ndo vado te incontro”.
Fonte: Fanpage