Mattarella: Villa Maraini, «esempio dell’impegno contro la droga»
La visita del presidente della Repubblica al centro terapeutico, alla vigilia della Giornata mondiale. «Il bene fatto ha sempre un ritorno particolarmente alto»
Alla vigilia della Giornata mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato questa mattina, 24 giugno, la Fondazione Villa Maraini, agenzia nazionale della Croce Rossa italiana per le dipendenze patologiche. «Questa giornata – ha osservato il capo dello Stato – contiene due messaggi: il contrasto al traffico, a quella ignobile, orribile attività che cerca di trascinare i giovani nel perdere la pienezza della propria libertà e del proprio futuro pur di guadagnare profitti immani. È uno dei fenomeni più turpi della storia dell’umanità. Dall’altra parte, l’altro messaggio è il contrasto all’abuso, al consumo, e quindi l’attenzione alle persone, il desiderio di contrastare, di rimuovere, di recuperare alla pienezza della vita e della propria libertà tante persone». Nell’analisi di Mattarella, «quando questo riesce – come sovente riesce – è un grande contributo alla civiltà e all’umanità».
Si tratta, ha proseguito il presidente, di un compito che «è soprattutto delle istituzioni. E penso, con grande riconoscenza, a quanto viene fatto dalle forze dell’ordine, dalla magistratura, da tanti operatori sanitari. Ma è un compito frequentemente assunto spontaneamente da straordinarie iniziative che nascono dalla società, che possono così assicurare qualcosa in più rispetto a quanto possono fare le istituzioni pubbliche», ha proseguito Mattarella, riferendosi alla possibilità di «un rapporto davvero personalizzato con gli interlocutori, una vicinanza più prossima, più specifica, un senso di solidarietà realmente tangibile nella vita quotidiana del confronto». Un «fenomeno straordinario», lo ha definito, che «nel nostro Paese affianca e integra, in maniera insostituibile, l’impegno che la Giornata contro la droga chiama ad assumere. Villa Maraini – il tributo del presidente – è un esempio straordinario di questo impegno. Lo è con le sue particolarità – essere sempre aperta -, il suo ambulatorio, il suo servizio, la sua accoglienza notturna, costante».
Il capo dello Stato lo ha affermato con certezza: «Il bene fatto ha sempre un ritorno, un ritorno particolarmente alto. È vero. Costantemente si vede che quando si opera, quando ci si adopera con la solidarietà vi è sempre un ritorno più ampio, di valore molto maggiore», ha aggiunto. Quindi ha sottolineato che «sapere che a Villa Maraini numerosi operatori provengono dai giovani a suo tempo aiutati e che adesso riversano sui giovani che hanno bisogno d’aiuto la loro esperienza, la loro capacità professionale, la loro personalità così forte, crea una successione di comportamenti di valore di altissimo significato». Una «sequela ammirevole di impegni», per la quale Mattarella ha rivolto il suo grazie agli operatori e anche agli ospiti. «Ciascuno di noi, in qualunque posizione, in qualunque esperienza umana, è irripetibile – ha evidenziato -. Vorrei dire ai più giovani – io sono molto avanti negli anni, sto per farne 81, sono decisamente vecchio – che in questo lungo percorso ho incontrato tante persone, mai fra di loro uguali. Ciascuna persona è irripetibile. E quindi ha un immenso valore, inestimabile». Proprio per questo, ha concluso, «questo valore va espresso con pienezza di libertà, con pienezza di futuro da costruire. Questo è ciò che qui cercano gli ospiti, quello che gli operatori aiutano a trovare. E per questo i ringraziamenti della Repubblica non saranno mai sufficienti».
Fonte: Roma Sette
Scritte contro i vaccini, Speranza e Zingaretti allo Spallanzani
Speranza e Zingaretti allo Spallanzani – Dopo che nel corso della nottata alcuni no vax hanno ricoperto di scritte le mura esterne dell’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma, nel corso della mattinata il ministro della Salute Roberto Speranza e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti si sono recati presso la struttura per esprimere solidarietà a tutto il personale sanitario.
“Mi fa molta rabbia pensare che le prime volte che venivo qui c’erano striscioni che inneggiavano agli eroi, mentre oggi troviamo gli insulti e le minacce dei ‘no vax’. Questo non è accettabile”, ha detto Speranza. “Quanto accaduto è un atto violento e ignobile che va represso – ha aggiunto Zingaretti -. Chi fa queste scritte è una piccola minoranza che non possiamo tollerare”.
Fonte: Imola Oggi
Governo, Draghi: “Rimpasto dopo scissione M5s? No. Mi sento con lo stesso mandato”
Lucia Azzolina lascia i 5S e entra nel gruppo di Di Maio: “Non è stata una scelta semplice”
L’ex ministra dell’Istruzione: “Stimo Conte, ma è ostaggio dei suoi cinque vicepresidenti”
Un altro addio che pesa. Ad abbadonare il Movimento 5 Stelle è Lucia Azzolina. ”Non è stata una scelta semplice, ma annuncio il mio addio al M5S, entro nel gruppo di Luigi Di Maio”. Azzolina da oggi fa quindi parte di Insieme per il futuro. “Ho passato gli ultimi tre giorni a chiedere un cambiamento che non ci sarà. Ne ho avuto la conferma definitiva – racconta – Oggi mi chiedo cosa sia il Movimento 5 Stelle e non so rispondere. Il famoso nuovo corso, quello della maturità politica, non è mai iniziato. Non siamo né carne né pesce”. Parole dure, a cui si aggiungono quelle contro il presidente del partito: “Stimo Conte, ma è ostaggio dei suoi cinque vicepresidenti”. Il M5S, per Azzolina, “è come un fidanzato che speri che possa cambiare, ma non cambia. Anzi peggiora”.
L’uscita dell’ex ministro dell’Istruzione del Conte II è forse quella che fa più male al fronte contiano. Perché era considerata vicina al leader, anche nell’entourage dell’ex premier. Insomma, non si trattava di una dimaiana pura. Ecco perché già si registrano reazioni piuttosto rancorose tra chi è rimasto nel Movimento. Il deputato Sebastiano Cubeddu ha scritto su Facebook, rivolto ad Azzolina: “Guarda che gli scranni in Parlamento non hanno le rotelle per cambiare posizione!”. Lo stesso parlamentare, ultra-contiano, era stato fischiato perfino dai compagni rimasti nel partito mercoledì notte, quando durante l’assemblea post-scissione aveva definito “braccia rubate all’agricoltura” i colleghi di commissione (Agricoltura, appunto) che erano passati con il ministro degli Esteri.
Fonte: La Repubblica
Ballottaggi: nel Lazio si scaldano i motori per domenica
Vincenzi (Pd) a Guidonia si schiera con Lombardo
“L’appello del candidato sindaco di Guidonia Mauro Lombardo per il ballottaggio di domenica prossima rivolto alle forze politiche, sociali e civili merita attenzione. Se l’intento è quello di coinvolgere, per un programma credibile e al contempo ambizioso, coloro che desiderano lavorare per il bene e la crescita di una città grande e importante quale è Guidonia Montecelio ritengo che chi svolge, e ha finora svolto, un lavoro serio nell’interesse delle nostre comunità possa raccogliere questa richiesta”. Il presidente del Consiglio regionale del Lazio ed esponente del Pd, Marco Vincenzi, con queste parole questa mattina si schiera con il civico Mauro Lombardo che, domenica al ballottaggio, si confronterà alle urne con il candidato del centrodestra Alfonso Masini, obiettivo la poltrona di sindaco di Guidonia Montecelio. La cittadina laziale in questi anni ha visto il declino dell’esperienza del governo del Movimento 5 Stelle che nel 2017 si presentò in alleanza con il centrosinistra e il PD. Domenica prossima gli attori che andranno in scena saranno altri, e Vincenzi con il Pd si schiera con Lombardo per battere il centrodestra e punta sul programma del candidato civico, un piano di azione “apprezzabile”, dice, che “non si limita a un generico riferimento a buone intenzioni, ma individua precisi obiettivi che ci hanno visti impegnati anche nelle istituzioni sovracomunali, in particolare Regione e Città metropolitana. Il raggiungimento di interventi di eccezionale rilievo, quali il Nuovo Ospedale Tiburtino, la cui progettazione sarà presentata il prossimo 5 luglio, alla presenza del Presidente Zingaretti; il raddoppio della linea ferroviaria tra Roma, Tivoli Terme e Guidonia; il raddoppio della Tiburtina e i numerosi e importanti interventi di viabilità legati allo svolgimento della Ryder Cup che si terrà a Guidonia il prossimo anno; i provvedimenti a favore delle imprese, piccole, medie e grandi insediate lungo la via Tiburtina e l’ampliamento del Centro Agroalimentare; la riforma della normativa sulle attività estrattive rappresenta, insieme alla cura della città, un’opportunità straordinaria non solo per Guidonia Montecelio, ma anche per la più vasta area del nord est della città metropolitana. Credo che Lombardo – dice il presidente Vincenzi – vada sostenuto nella sfida che mette al centro il futuro, la crescita, lo sviluppo di Guidonia Montecelio, e il benessere dei suoi cittadini”.
Nel Lazio non solo Guidonia andrà al ballottaggio, fra le città al voto anche Frosinone e Viterbo. Il capoluogo ciociaro il 26 giugno vedrà la battaglia per la poltrona del primo cittadino tra il candidato del centrodestra Riccardo Mastrangeli che con il 49,26% ha sfiorato la vittoria al primo turno e il candidato del centrosinistra Domenico Marzi. E da ieri il centrosinistra ha qualche pensiero in più sull’esito di questa sfida. Mauro Vicano, candidato a sindaco, sostenuto al primo turno tra gli altri da Azione e Udc, ha spiegato che sosterrà il candidato del centrodestra Mastrangeli. A Viterbo lo scontro sarà tutto al femminile tra Alessandra Troncarelli, assessora dem alle politiche sociali della giunta regionale di Nicola Zingaretti, candidata per Pd e M5S, e Chiara Frontini candidata per una serie di liste civiche. Al ballottaggio anche i cittadini di Sabaudia, Ardea, Cerveteri e Ciampino. Restano pochi giorni dunque per cambiare i destini politici a queste città, sempre col pensiero alle regionali del prossimo anno che chiuderanno il lungo ciclo del Lazio a guida Nicola Zingaretti.
Fonte: Askanews
Roma – Covid: Torna a salire l’RT, indice di trasmissibilità a 1,07
L’indice di trasmissibilità RT è risalito sopra la soglia epidemica dell’unità, ovvero c’è una maggiore diffusione dell’epidemia: 1,07. Non succedeva da due mesi e mezzo quando, l’8 aprile scorso, era di 1,15. Da quella data in poi, infatti, è stato sempre pari o inferiore all’unità. Lo rivela il monitoraggio settimanale Istituto Superiore della Sanità – Ministero della Salute.
Nel dettaglio, è salita anche l’incidenza settimanale a livello nazionale: 504 ogni 100.000 abitanti (17/06/2022 -23/06/2022) contro 310 ogni 100.000 abitanti (10/06/2022 -16/06/2022). Nel periodo 1 giugno – 14 giugno 2022, l’RT medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,07 (range 0,76-1,48), in aumento rispetto alla settimana precedente. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in aumento e anch’esso sopra la soglia epidemica: rt=1,16 (1,11-1,21) al 14/06/2022 vs rt=0,95 (0,91-1) al 07/06/2022.
Inoltre, la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (9% vs 10% la scorsa settimana). In aumento, invece, la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 44%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (47% vs 47%).
Per l’Istituto Superiore di Sanità il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 2,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 23 giugno) contro il 1,9% (rilevazione giornaliera del Ministero della Salute al 16 giugno). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 7,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 23 giugno) contro 6,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 16 giugno).
Fonte: Dedalomultimedia
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