Ucraina: Zelensky, ‘grazie Italia per assistenza a rifugiati’
“Grazie per il supporto alla nostra gente e ai nostri studenti. Questo è il nostro futuro. E non vogliamo perderlo. Grazie per preservarlo”. Così il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky intervenuto in collegamento alla prima giornata del Global Policy Forum organizzato da Ispi all’Università Bocconi di Milano.
“Più di 12 milioni di persone in Ucraina hanno lasciato le loro case. All’inizio di quest’anno queste persone avevano case, cibo, pianificavano il futuro ed è stato tutto distrutto dall’invasione russa. Più di 5 milioni di persone hanno lasciato il paese e si sono rifugiati all’estero, in particolare in Italia”, ha detto Zelensky, ringraziando “la vostra gente, le vostre città e il governo e il primo ministro Draghi per l’assistenza alla nostra gente, innanzitutto donne e bambini. Questo è molto importante”.
Fonte: Il Tempo
Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi a Kiev incontra il presidente Zelensky
Video dal profilo Telegram di Zelensky. L’incontro è dedicato alla partecipazione degli imprenditori italiani alla ricostruzione per il dopoguerra in Ucraina
Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi è a Kiev dove ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. E’ quanto emerge da un post ufficiale del presidente sul proprio profilo Instagram e Telegram. L’incontro- spiega il video – è dedicato alla partecipazione degli imprenditori italiani alla ricostruzione per il dopoguerra in Ucraina.
“Per noi è importante che i produttori italiani si presentino sul nostro mercato con una nuova potente ondata“, scrive Zelensky sui social. Bonomi è accompagnato nella visita dall’ambasciatore italiano in Ucraina Pier Francesco Zazo. Nel video, postato da Zelensky, si vede il momento in cui l’ambasciatore Zazo e il presidente di Confindustria Bonomi incontrano il presidente Zelensky, in una stanza probabilmente del palazzo presidenziale, si stringono la mano e alcuni momenti della riunione, con i partecipanti seduti intorno ad un grande tavolo. Nell’occasione della visita a Kiev, Bonomi, insieme a Zazo, ha incontrato anche il viceministro dell’energia ucraino Demchenkov Yaroslav. Lo fa sapere lo stesso Yaroslav, che ha pubblicato una foto sul proprio profilo Twitter, in cui scrive: “Sono lieto di aver incontrato due veri amici dell’Ucraina, Pier Francesco Zazo, ambasciatore italiano in Ucraina, e Carlo Bonomi, presidente di Confindustria“.
Fonte: Rai News
Ucraina: Viminale, finora quasi 137mila profughi hanno raggiunto l’Italia
Sono 136.917 le persone in fuga dal conflitto in Ucraina arrivate finora in Italia, 129.708 delle quali alla frontiera e 7.209 controllate dal compartimento Polizia ferroviaria del Friuli Venezia Giulia. Ne dà notizia il Viminale precisando che “sul totale, 72.126 sono donne, 21.121 uomini e 43.670 minori”. Milano, Roma, Napoli e Bologna si confermano le principali città di destinazione dichiarate all’ingresso in Italia.
Fonte: AgenSIR
Ucraina: Enit, turismo più forte della crisi innescata da guerra
Italia tra le migliori performance europee
L’Italia turistica dà segnali positivi.
Secondo l’indagine commissionata dall’Enit sull’andamento del ricettivo l’estate promette bene nonostante le tensioni internazionali. Le previsioni delle presenze di clientela nelle strutture per il 2022 sono piuttosto in linea con i livelli pre-pandemia.
La guerra in Ucraina al momento ha avuto un impatto minimo sulle prenotazioni alberghiere ed extralberghiere.
“E’ l’esordio di un’estate che ci riporta a sentori pre pandemici e a un futuro turistico con trend che pongono al centro la sostenibilità e il valore del viaggiare declinando elementi di personalizzazione dell’offerta” dichiara Roberta Garibaldi, amministratrice delegata dell’Ente del turismo.
Secondo l’Ufficio Studi Enit le prenotazioni verso l’Italia continuano in confronto allo scorso anno anche rispetto a quelle registrate verso un campione di Paesi competitor. Si stima un +324% (su 2021) nel mese di giugno e +222% (sempre su 2021) nel mese di luglio. Il traffico aereo europeo è cresciuto costantemente da metà marzo ad inizio maggio. Le prenotazioni aeree mostrano anche una crescente domanda di viaggi intraeuropei e di voli dagli Usa all’Europa. L’allentamento delle restrizioni di viaggio sta contribuendo alla normalizzazione dei viaggi (36 Paesi hanno revocato tutte le restrizioni di viaggio relative al Covid 19 a partire dal 13 maggio 2022). La guerra in Ucraina ha avuto un impatto minimo sulle prenotazioni alberghiere ed extralberghiere che, nel 90% dei casi, sono state confermate. Si tratta soprattutto di coppie e famiglie seguite dai turisti in viaggio di piacere. I primi hanno preferito strutture extra alberghiere, mentre i turisti hanno scelto principalmente gli alberghi. Meno della metà (circa il 40%) delle strutture intervistate dichiara che la guerra in Ucraina sta avendo degli effetti sul proprio business. L’impatto maggiore delle tensioni internazionali si riflette e si rifletterà sull’aumento dei costi dell’energia e del gas che incidono sulla gestione della struttura. (ANSA).
Fonte: Ansa
Papa Francesco, la guerra in Ucraina non deve farci dimenticare il conflitto in Siria
L’udienza ai Membri del Sinodo della Chiesa Greco Melkita che si svolge a Roma
CITTÀ DEL VATICANO , 20 giugno, 2022 / 11:54 AM (ACI Stampa).-
Inizia dai ricordi di Buenos Aires Papa Francesco nell’udienza ai Membri del Sinodo della Chiesa Greco Melkita che si svolge a Roma. E ringrazia monsignor Kahhale. Poi parla della necessità di pregare gli Apostoli Pietro e Paolo “in società che alcune analisi definiscono “liquide”, con legami leggeri che moltiplicano le solitudini e l’abbandono dei più fragili”.
Guarda alla Siria “amata e martoriata” e all’ est Europa dove i drammi della guerra “non ci devono far dimenticare quello che da dodici anni si consuma nella vostra terra”.
E ancora ecco i ricordi: “il primo anno di pontificato, quando era preparato un bombardamento sulla Siria, che abbiamo convocato una notte di preghiera, qui, in San Pietro, così anche c’era il Santissimo Sacramento e la piazza piena, che pregava. C’erano anche dei musulmani, che avevano portato il loro tappeto e pregavano con noi. E lì è nata quell’espressione: “Amata e martoriata Siria”. “
C’è commozione per i racconti chi nello sguardo è “quasi prosciugato di speranza, incapace di sognare un futuro per la sua terra”.
E per non perdere la speranza il Papa chiede che “si possa giungere ad una equa e giusta soluzione al dramma della Siria”.
Il grazie del Papa è per la testimonianza dei vescovi : “eroica sì, generosa, ma sempre bisognosa di essere posta alla luce di Dio perché sia purificata e rinnovata“. Serve interrogarsi sullo stile sinodale, sulla capacità di vivere in comunione con tutto il Popolo di Dio.
C’è poi la preoccupazione della sopravvivenza dei cristiani nel Medio Oriente, e la dimensione mondiale della Chiesa Melkita. Dovete, dice il Papa, “rimanere radicati nelle proprie tradizioni e origini, aprendovi però all’ascolto dei tempi e dei luoghi in cui siete disseminati, per rispondere a quello che il Signore chiede oggi alla vostra Chiesa”.
Al Sinodo Milekita il Papa chiede di chiarire il ruolo dei vescovi emeriti, della modalità di elezione dei vescovi “preparando adeguatamente e con largo anticipo il materiale e le informazioni sui diversi candidati, superando ogni logica di partigianeria e di equilibri tra Ordini Religiosi di provenienza”.
Infine le indicazioni che il Papa ama ripetere: no al chiacchiericcio, si alla correzione fraterna e infine passione per “la vera unità, tra uomini. Mandate via ogni sorta di chiacchiericcio, per favore. E poi il popolo si scandalizza: guarda i preti, guarda i vescovi, si spellano tra loro! Mi raccomando: quello che dovete dirvi, in faccia, sempre. Benedico di cuore ciascuno di voi e i vostri lavori sinodali”.
Fonte: Acistampa
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