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Roma: Ultima Generazione torna a bloccare il Grande Raccordo Anulare. Un motociclista spinge un attivista per passare 

La nuova lite con gli automobilisti inferociti. Il precedente del 16 giugno scorso

Alcuni attivisti di Ultima Generazione sono tornati a bloccare  il Grande Raccordo Anulare all’altezza dell’uscita 31 davanti all’Unieuro di Roma Muratella. L’agenzia video Local News ha pubblicato un video in diretta che mostra gli attivisti che litigano con gli automobilisti inferociti. Il 16 giugno scorso una protesta di Ultima Generazione sul Gra è degenerata, con gli automobilisti che hanno tentato di investirli. «Siamo stanchi e, a questo punto, anche se volete investirci per arrivare in orario in ufficio, noi accettiamo il rischio», hanno detto gli attivisti sul loro profilo Instagram, dove è stato condiviso il video del blocco stradale. Alcuni membri dell’associazione avevano bloccato il traffico della tangenziale est di Milano lo scorso 10 giugno.

 

 

Fonte: Open

Spari al Vaticano: ”Diceva di essere San Michele”, chi è l’uomo fermato dagli agenti

 

 

Roma. L’uomo che nella mattinata di domenica 19 giugno, è stato protagonista di un vero e proprio inseguimento hollywoodiano è stato identificato dopo il fermo. E la situazione è peggio di quanto si credesse, almeno stando alle testimonianze di chi lo conosce bene. Avevamo già detto qualcosa sulla sua identità: albanese, 39enne con alcuni precedenti per droga. Ma era finita qui.

L’identità del folle conducente: parla la compagna

Ora arriva la testimonianza dell’ex compagna di Erjol Nako, questo il nome dell’individuo che ieri ha seminato il panico per le vie del Centro a Roma, soprattutto nei pressi di San Pietro, costringendo i carabinieri che lo inseguivano anche a sparargli contro (alle ruote) per arrestare la sua folle corsa. Lo spericolato conducente, ricordiamo, durante la sua traversata aveva anche speronato due auto della Polizia che avevano tentato di bloccarlo.

La testimonianza della ex compagna

La sua ex ha colto l’occasione per reiterare il suo messaggio: infatti da tempo la ragazza fa di tutto per convincere il tribunale del suo squilibrio mentale: ”Diceva di essere San Michele Arcangelo e che mi avrebbe tagliato la testa con la spada come ha fatto il santo con il diavolo”, così ha rivelato ad una intervista a Il Messaggero, poi ha continuato: ”Sono cinque anni che mi batto perché venisse riconosciuta la sua pericolosità e il suo squilibrio mentale e il tribunale gli togliesse l’affido dei nostri due bambini – spiega – ma nessuno mi ha dato retta”.

La denuncia e il terrore della donna

La donna, ex compagna di Erjol, 38enne, di origine sudamericana, aveva già in passato denunciato Nako per maltrattamenti, sul fatto ha dichiarato: «Mi picchiava e una volta mi spinse la testa nel water. Ma per la giustizia non c’erano abbastanza prove poiché non avevo filmato o registrato le sue violenze».

Da quel momento, il terrore si sarebbe impossessato della povera donna: ”Ho preso un cane per difendermi, vado in giro con lo spray al peperoncino e un allarme nella borsetta. Ma ultimamente alle terribili minacce verbali fatte a me e mia madre, aveva sostituito messaggi e email dal contenuto mistico, delirante, farcito di frasi senza senso”.

L’affidamento dei figli

Proprio l’anno scorso, il tribunale dei Minori ha sottoposto sia la donna che l’albanese a una consulenza tecnica per l’affido dei figli. Conclude la donna, riferendosi alla consulenza per l’affido: ”Io la passai, lui la fallì e la Ctu non escluse nel suo caso l’esistenza di una psicopatologia. Eppure dopo un anno non è stata presa alcuna decisione, attesa, così hanno detto ai nostri avvocati, per luglio. Ora spero non ci siano più dubbi”.

Fonte: Il Corriere della Città

Morto in carcere: il Gup riapre il caso di Mimmo D’innocenzo

La decisione è arrivata dopo una lunga camera di consiglio: la famiglia aveva fatto opposizione alla richiesta di archiviazione arrivata dopo una lunga indagine della Procura

 

 

Il Gup del tribunale di Cassino ha disposto la riapertura dell’indagine sulla morte di Mimmo D’Innocenzo, il trentuenne romano deceduto nel carcere di Cassino il 27 aprile del 2017. 

La decisione è arrivata al termine di una lunga camera di consiglio e dopo la richiesta di opposizione all’archiviazione avanzata dai familiari del giovane. La Procura di Cassino, a conclusione di una lunga indagine, aveva ritenuto che non ci fossero elementi per aprire un processo a carico di tre persone, tutte dipendenti della struttura penitenziaria di via Sferracavalli.

Gli elementi forniti dalla difesa della famigia, rappresentata dall’avvocato Giancarlo Vitelli, sono stati ritenuti validi dal Gup Marco Marcopido che ha quindi disposto l’apertura di un processo a carico di un medico, un infermiere ed un detenuto che al momento del malore prima e della morte morte poi erano accanto al 31enne. I tre hanno sempre riferito una versione che oggi non sembra essere ritenuta attendibile.

I fatti risalgono alla sera del 27 aprile quando Mimmo D’Innocenzo viene portato in infermeria, a seguito di un malore e qui sarebbero stati presenti un medico ed un’infermiera. I sanitari, invece, ascoltati dal magistrato riferiscono di non aver visitato nessuno. Un altro mistero riguarda l’improvvisa sparizione, come riferisce l’avvocato Vitelli, che rappresenta la famiglia D’Innocenzo, “di tutto il carteggio del diario clinico del carcere del mese di aprile”. Infine e non meno importante è stato l’esito dell’autopsia che ha confermato l’avvenuta iniezione sul ragazzo. Il foro sul braccio, come refertato dal medico legale, era stato praticato nell’arco delle 24 ore precedenti la morte del giovane”.

Ora con la riapertura del caso la madre di Mimmo, Alessandra Pasquire, può finalmente trovare quel minimo di serenità. La donna, insieme a tutta la famiglia, si è battuta in ogni modo per accendere i riflettori su una vicenda assurda. Mimmo è finito in carcere per una tentata rapina commessa in un supermercato vicino casa ed in uno stato di alterazione psico-fisica. Il giovane, infatti, quando aveva venti anni rimase vittima di un tragico incidente stradale al quale è sopravvissuto ma che lo profondamente segnato. 

Roma, torna Ebraica Festival. Spettacoli, reading e cultura sul tema: “Back to Humans”

La rassegna animerà dal 21 al 23 giugno il quartiere ebraico con ospiti italiani ed internazionali. Tutti gli appuntamenti sono aperti al pubblico e gratuiti

 

Roma, torna Ebraica Festival. Spettacoli, reading e cultura sul tema: "Back to Humans"
Giunto alla sua quindicesima edizione, da martedì 21 a giovedì 23 giugno 2022, torna Ebraica – Festival Internazionale di Cultura. Promosso dalla Comunità Ebraica di Roma e curato da Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Marco Panella, il festival animerà il quartiere ebraico di Roma con spettacoli teatrali, presentazione di libri e concerti, con ospiti italiani ed internazionali. Tutti gli appuntamenti sono aperti al pubblico e gratuiti.

Ebraica 2022 mette la persona al centro della sua riflessione. Persona intesa come attore della socialità e del suo muoversi in un sistema di relazioni ampio, da quelle familiari a quelle affettive sino a quelle lavorative. Un ecosistema complesso, denso di emotività e fondante di personalità, caratteri ed aspettative di vita. Un ecosistema che l’emergenza pandemica ha messo a dura prova, sfilacciato, non di rado annichilito. Back to Humans, non è solo il tema scelto dal Festival, ma il percorso che tutti abbiamo davanti. Un percorso da tracciare guardando al futuro, dandogli forma e qualità e proprio su quest’ultimo aspetto ruota la riflessione di Ebraica 2022.

Back to Humans non vuole infatti solo raccontare il bisogno di un ritorno alle relazioni interpersonali, ma vuole favorire la consapevolezza di come l’atteso ripristino della socialità debba essere orientato verso qualità a lungo sopite come gentilezza, pazienza, ascolto e dialogoMai come in questa occasione, Back to Humans non è solo il tema di Ebraica 2022, ma una sfida che riguarda e coinvolge tutti.

Domenica 19 giugno 2022, si terrà un’anteprima del Festival con la Notte della Cabbalà, che aprirà con l’inaugurazione della mostra fotografica I’m Barbra, un tributo alla carriera dell’artista americana, in cui verranno esposte le copertine dei suoi album che hanno reso la cantante celebre in tutto il mondo. Alle 20.30 al Palazzo della Cultura si terrà il monologo di Yarona Pinhas, Amerai il tuo prossimo come te stesso, in cui l’autrice, esperta e studiosa di Cabbalà, si interrogherà sul tema dell’amore, inteso come processo di crescita continuo, in divenire, una creazione graduale che, se non viene accompagnata o è mal seguita, muore ancora prima di nascere.

 

Silvio Orlando sarà protagonista dalle 21.30 a Palazzo della Cultura dello spettacolo Serata Gary, in cui l’attore ci conduce alla scoperta del mondo dello scrittore Romain Gary, raccontandoci delle sue poliedriche identità e di come i suoi personaggi siano lo specchio delle sue vissute o desiderate identità. Ebreo, nato a Vilnius in Lituania nel 1914, Gary iniziò prestissimo ad usare diversi pseudonimi, per nascondere la sua identità in un periodo storico in cui chi nasceva ebreo rischiava la vita. Scrisse moltissimi romanzi firmati con diversi nomi, alcuni dei quali sono stati adattati per il cinema.La Notte della Cabbalà a Palazzo della Cultura si chiuderà con lo spettacolo della cantante e musicista Barbara Eramo, che dalle 22.30 si esibirà in una serie di cover che ripercorrono la carriera artistica di Barbra Streisand.

Piazza 16 ottobre farà da sfondo al monologo Referendum Pandemico scritto dalla giornalista di Radio 24 Elisabetta Fiorito ed interpretato dall’attrice Rosaria De Cicco, unite da una collaborazione ventennale. Quello messo in scena per la Notte della Cabbalà, è un racconto autobiografico contenuto nel libro della Fiorito, Amori e Pandemie. In un crescendo comico, si narra delle vicende sul taglio del numero dei parlamentari intrecciate a quelle di una famiglia ebraico-tripolina che si prepara alle festività autunnali, Rosh Hashanà, il Capodanno ebraico, e Yom kippur, il giorno dell’espiazione.

Martedì 21 giugno 2022, giorno di apertura di Ebraica, a Palazzo della Cultura a partire dalle 20.00 Elisabetta Fiorito sarà protagonista insieme a Rosaria De Cicco di due incontri tratti dal ciclo Eroine della Libertà. Il primo, Il Rogo, racconta di una donna ebrea testimone del rogo di Giordano Bruno, il secondo racconta la storia di Pacifica Di Castro, rinchiusa nella casa Catecumenale del rione Monti nel 1695 dopo che il marito si è convertito, ma che rifiuta di abbracciare il cristianesimo pur sapendo di non poter vedere più i suoi figli.   

Chiuderà la serata lo spettacolo teatrale Giobbe del regista e attore Roberto Anglisani, ospitato sempre a Palazzo della Cultura alle 21.30, tratto dall’omonimo libro di Joseph Roth. Lo spettacolo attraversa trent’anni di vita della famiglia di Mendel Singer, di sua moglie Deborah e dei suoi quattro figli. Ma attraversa anche la storia del primo Novecento, dalla Russia all’America, dalla guerra russo giapponese alla prima guerra mondiale e oltre. Ma soprattutto attraversa il cuore di Mendel, lo stupido maestro di stupidi bambini, devoto al Signore, e dal Signore – crede lui – abbandonato.

Mercoledì 22 giugno il Festival entra nella grande riflessione sulle nuove dinamiche lavorative che tra smart working, lavoro ibrido e ritorno in presenza, devono ancora trovare un equilibrio condiviso. Nella prospettiva di mettere la persona al centro della sua riflessione, Ebraica 2022 sposta lo sguardo non sulla modalità del lavorare, ma sulla sua qualità. Da qui l’incontro Happy working, che si terrà online sul canale YouTube del festival, che vedrà Marco Panella dialogare con Pier Luigi Celli, scrittore, imprenditore e già manager di grandi organizzazioni pubbliche e private, Beniamino Bedusa di Happy Place to Work, Fabrizio Iaccarino di Enel e Antonio Liotti di Leonardo.

 

Alle 19.00 sarà la volta del talk Non facciamo storie. Ragazzi nel Web con l’imprenditore digitale e presidente del Progetto Dreyfus Alex Zarfati, la curatrice di Ebraica Ariela Piattelli, Lorenzo Sciarretta e lo psicoterapeuta Stefano Amati. L’incontro è dedicato ad approfondire come in questi due anni di pandemia le modalità di interrelazioni tra i giovani siano profondamente cambiate. Tablet e smartphone non sono più solo strumenti di intrattenimento e condivisione, ma un mezzo indispensabile per veicolare storie, emozioni e stati d’animo. L’incontro mette al centro le voci degli influencer – imprescindibili guide del mondo digitale – e quella degli studenti delle scuole superiori – che hanno pagato un prezzo estremamente alto nell’ambito delle relazioni a causa della pandemia. Al centro, il rapporto tra i giovani e i nuovi media e la tecnologia, per comprendere come realtà virtuale, metaverso e nuovi linguaggi non siano solo un rischio ma soprattutto un’opportunità per l’ evoluzione delle relazioni umane, nel quale lo sviluppo di consapevolezza e pensiero critico possono e debbono giocare un ruolo chiave.Elisabetta Fiorito con Rosaria De Cicco saranno protagoniste a partire dalle 20.30 del terzo e quarto appuntamento del ciclo Eroine della Libertà, con il monologo dedicato alla vita di Rita Levi Montalcini e a seguire con il racconto dedicato alla storia di Golda Meir. Chiuderà la serata di mercoledì 22 giugno lo spettacolo teatrale Mr. Dago Show con Marco Bonini, Eleonora Belcamino e Roberto Colavalle, un musical che narra la storia di un ebreo italiano cabarettista di avanspettacolo che, in seguito alla proclamazione delle leggi razziali del 1938, perde la sua famiglia in un agguato fascista. Decide così di abbandonare il nostro paese per trasferirsi in America, inseguendo quel sogno americano che non si rivelerà poi così facile da raggiungere e non privo di ostacoli.

Giovedì 23 giugno, ultimo giorno di Ebraica, vedrà protagonista Francesco Rutelli in un dialogo con Sandro Di Castro, in cui racconterà alcuni percorsi fra le bellezze di Roma. Si parte alle 18.15 da Piazza in Piscinula, con una passeggiata all’interno dell’antico quartiere ebraico (per prenotazioni: centrocultura@romaebraica.it),  mentre dalle 19.00  i due protagonisti si sposteranno a Palazzo della Cultura, per presentare il libro di Rutelli Camminando a Roma.

Alle 20.00 il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il direttore del Messaggero Massimo Martinelli e la presentatrice tv Mara Venier, saranno protagonisti dell’incontro Roma. Ritorno al futuro. Alle ore 21.00 si terrà l’incontro con lo scrittore Matti Friedman, autore del libro recentemente uscito per Giuntina Il canto del fuoco. Leonard Cohen e l’incredibile tour del 1973 nel Sinai e il giornalista e autore Valerio Corzani.

Ebraica chiude quest’anno con la musica, protagonista con il concerto di Gabriele Coen, in Trio con Francesco Poeti e Marco Loddo, ispirato alla produzione musicale di Leonard Cohen. Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2022 ” curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

Fonte: La Repubblica 

Per tutte le info: info@roma-news.it

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