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“I gatti della Tiburtina”: un porto sicuro per i mici randagi di Roma 

Come aiutare i nostri amici animali che vivono per strada? L’associazione ‘I gatti della tiburtina – l’oasi dei mici di Roma‘ merita una menzione particolare per l’attività che svolge quotidianamente.

Le rappresentanti del sodalizio capitolino sono intervenute nel corso del consueto format ‘Bau Miao’ sulle frequenze di Radio Radio con il Direttore Ilario Di Giovambattista e Valentina Poggi. “Noi – ha sottolineato la responsabile Nadia Diodato – ci occupiamo di gatti di strada e colonie. Spesso e volentieri ci sono abbandoni. Nostro compito è quello di recuperare i gattini, sterilizzarli per darli in adozione. Il processo sembra molto banale ma è lungo e necessità di tanto tempo“.

Particolare la storia della piccola Petronia. “Ho trovato questa gattina all’interno di una smart su via Tiburtina. Prima o poi avrebbe fatto sicuramente una brutta fine – ha aggiunto la Diodato – ed era di colore grigio topo. L’abbiamo subito fatta lavare e ha ripreso i suoi colori naturali. Lei è in adozione ed è stupenda“. Ospite della trasmissione anche il Dottor Paolo Selleri, veterinario esperto in esotici e piccoli fiammiferi oltre che Direttore del CVS. Spazio nella prima parte del programma anche a criceti e piccoli roditori.

Fonte: Radio Radio

ROMA: NUOVO BANDO PER IL VETERINARIO DEI CANILI MUNICIPALI

 

 

Il Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale ha pubblicato sulla piattaforma MePA la manifestazione di interesse per l’individuazione di un medico veterinario al quale affidare l’organizzazione e la gestione del controllo e della vigilanza medico veterinaria dei cani ospiti delle strutture comunali di Muratella e Ponte Marconi dal 01/07/2022 al 31/12/2022. L’avviso si è reso necessario – comunicano dalla Direzione Benessere degli Animali – a seguito delle dimissioni presentate dal medico che attualmente svolge il servizio finito sotto la lente di ingrandimento delle associazioni animaliste dopo i recenti fatti che hanno riguardato i cani Belen, Van Damme e Rocky.

Fonte: nelcuore.org

VACANZE. ALCUNI CONSIGLI PER VIAGGIARE SICURI CON MICIO E FIDO

 

 

Giornate da bollino rosso per il caldo e molti nel fine settimana lasciano le città per le località turistiche. Sono tanti quelli che si mettono in viaggio anche con i propri animali verso le mete turistiche. Un piccolo vademecum di consigli pratici su come comportarsi in vacanza con micio e fido arriva dall’Associazione italiana difesa animali e ambiente – Aidaa. Sono decine di migliaia le famiglie che tra oggi e domani si metteranno in viaggio in compagnia del proprio (o dei propri) animali domestici Purtroppo anche quest’anno, nonostante le cose siano leggermente migliorate rispetto al passato, ai turisti a quattro zampe si riproporranno i soliti problemi e le solite limitazioni.Vediamo ora i consigli pratici prima di partire per le vacanze o per il fine settimana insieme ai propri amici pelosi
1 Munirsi di tutti i documenti veterinari necessari per portare Fido in vacanza, in particolare portare con se il passaporto europeo e il libretto delle vaccinazioni aggiornato, documenti questi indispensabili per chi vuole andare con il cane all’estero ma anche per portare il cane in viaggio in treno e per farlo soggiornare con noi in albergo.
2 Accertarsi che l’albergo che abbiamo scelto per le vacanze non solo accetti la presenza di fido ma che sia dotato di idonei spazi per la passeggiata e la sgambatura quotidiana e che permetta l’accesso di Fido in alcune zone dell’albergo in modo da evitare che Fido sia costretto a passare tutta la giornata nella stanza magari da solo mentre noi siamo in spiaggia.
3 Accertarsi che nella località che abbiamo scelto per le vacanze (o nelle vicinanze) vi siano le aree cani e la spiaggia libera o privata attrezzata per ospitare i bagnanti con il peloso al seguito. Accertarsi che nella zona vi sia un pronto soccorso veterinario aperto 24 ore in caso di problemi.
4 Far visitare il cane dal proprio veterinario di fiducia (specialmente se si tratta di cani anziani o di cani che soffrono le alte temperature a causa della loro particolare razza) per verificare che la scelta della località delle vacanze non sia in contrasto rispetto agli eventuali problemi di salute di fido e rispetto ai rischi che potrebbe correre la salute dell’animale.
5 Una volta arrivati, accertarsi che non vi siano divieti di portare il cane in spiaggia o nelle adiacenze magari informandosi presso l’ufficio locale del turismo. Ricordarsi sempre di essere “ospite” della località e per questo portare sempre con sé quando si porta fido all’aria cani del parco o a passeggiare per strada il sacchetto e la paletta per la raccolta delle feci, e portare sempre una bottiglia di acqua da spargere dove fido urina in modo da evitare odori sgradevoli per i residenti. Se il cane appartiene a una delle razze ex pericolose portare sempre con sé la museruola e tenere fido al guinzaglio corto.

Fonte: Mi-Lorenteggio

Cucciola di capriolo rischia di morire perché la mamma è stata uccisa da un’auto sui Monti Simbruini

 

 

Cucciola di capriolo portata in salvo dai ranger dei Monti Simbruini: la mamma era stata appena trovolta e uccisa da un’auto e la piccola non sarebbe sopravvissuta nei boschi nemmeno se fosse passata nei pressi un’altra mamma perché i caprioli non allattano la prole altrui.  E’ accaduto  nel territorio del Parco Regionale dei Monti Simbruini, la più grande area protetta della Regione Lazio a cavallo delle province di Roma e Frosinone. Il capriolo é stato investito e ucciso sulla provinciale 28 che dal Comune di Filettino porta alla stazione montana di Campo Staffi. L’allarme alla sede del Parco è stato dato da un automobilista che aveva notato il capriolo immobile sul lato della provinciale.

I ranger dell’area protetta si sono recati sul posto e purtroppo per la capriola non c’era più nulla da fare, però hanno notato che da poco aveva partorito. A quel punto se per il capriolo non c’era più nulla da fare, occorreva salvare il cucciolo che non poteva essere tanto lontano dalla madre. Infatti entrati nella boscaglia e dopo aver perlustrato l’area circostante insieme al personale del servizio naturalistico, hanno scoperto acciambellato sull’erba alta il piccolo che aveva sicuramente pochi giorni di vita.

“Era acciambellato e nascosto all’ombra di un cespuglio di rovi – spiegano dall’ente Parco – e in silenzio stava aspettando il ritorno della madre per essere nuovamente allattato” . Purtroppo la madre era ormai morta e al piccolo occorreva urgentemente di essere allattato e in considerazione che le femmine di capriolo non usano adottare i caprioli orfani i guardiaparco  e il servizio naturalistico si sono rivolti ad un centro di recupero della fauna selvatica del reatino.

“E’ stato subito portato al Centro Recupero Fauna Selvatica di Piano dell’Abatino – spiegano al Parco – che ha dato la sua disponibilità ad accoglierlo. Il piccolo ha trovato un altro caprioletto di poco più grande già presente nel Centro e si è tranquillizzato e ha preso i primi sorsi del latte che per ora gli ha salvato la vita. Il cucciolo si trova in una fase molto delicata, se sopravvive potrà di nuovo essere liberato in natura”.

I piccoli di capriolo rimangono, infatti, le prime settimane di vita nascosti immobili nell’erba alta o nel sottobosco, mentre la madre bruca nelle vicinanze e torna a trovarlo solo per allattarlo. Il piccolo comincerà a seguire la madre quando sarà più grande. Il centro del reatino ha ospitato anche la lupa Petra trovata gravemente ferita nel territorio di Vallepietra e per questo chiamata Petra. 

Dopo averla curata è stata radiocollata e rimessa in libertà e questo inverno è stata fotografata sulle nevi di Monte Livata, in perfette condizioni. Il Parco ricorda di porre molta attenzione quando si percorrono le strade dell’area protetta. e di mantenere una bassa velocità che permette di avvistare e salvare la fauna selvatica ed evitare pericolose conseguenze anche all’automobilista.

Fonte: Il Gazzettino

Per tutte le info: info@roma-news.it

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