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Stangata su commercio e turismo: bolletta luce-gas a 27 miliardi

Energia, i conti di Confcommercio, per bar, negozi, ristoranti

ROMA Più che un raddoppio: per negozi e attività turistiche il conto dei costi dovuti ai rincari dell’energia passa dagli 11 miliardi del 2021 ai 27 del 2022. Lo afferma l’osservatorio Energia di Confcommercio che, insieme a Nomisma Energia, ha fatto i conti in tasca alle diverse tipologie di attività incrociandole con le migliori offerte per luce e gas. Per un ristorante la sola bolletta elettrica salirà a 18.000 euro (+58%), per un negozio di alimentari a 40.000 euro (+70%), per un albergo a 137.000 euro (+76%), per un bar fino a 10.670 euro (+54%), per un negozio non alimentare a 9.400 euro (+87%).

 

 

Altrettanto significativi i rincari, su base trimestrale, per la spesa annuale del gas. Si stima che, tra il 31 gennaio ed il 30 aprile 2022, la spesa annuale di gas per tutti i comparti del terziario presi a riferimento e’ aumentata. Di particolare rilievo l’incremento registrato per gli alberghi (+6.000 euro rispetto alle previsioni di gennaio 2022) e altrettanto importante l’aumento del conto annuale del gas nel settore della ristorazione, passato dai circa 8.000 euro delle previsioni di gennaio ai 10.000 euro stimati di aprile (+2.000 euro di differenza nel giro di pochi mesi). Un +5% si registra invece per i bar, mentre per i negozi – di generi alimentari e non – il “delta” tra le previsioni di inizio anno e aprile e’ del 31%. L’osservatorio calcola che tra gennaio e aprile 2022 il prezzo delle offerte elettriche è salito mediamente del 61%, mentre il prezzo delle offerte gas è aumentato del 21%. Ma allargando il confronto su base annua – tra aprile 2021 e aprile 2022 – gli aumenti della spesa annuale di elettricità e gas per il terziario sono ancora maggiori raggiungendo una “forchetta” che va da +110% a +140%.
Nel confronto tra aprile 2021 e aprile 2022, la “bolletta annuale” dell’elettricità è aumentata considerevolmente per tutti i principali comparti del terziario: settore alberghiero (+68.000 euro), ristoranti (+9.000 euro), bar (+5.000 euro), negozi di generi alimentari (+20.000 euro) e negozi non alimentari (+5.000 euro). Altrettanto significativi gli incrementi della spesa annua per il gas – sempre nel confronto tra aprile 2022 e aprile 2021 – sia per il settore alberghiero (+13.000 euro) che per i ristoranti (+5.000 euro). Anche i bar, i negozi di generi alimentari (e non) sono stati colpiti dal “caro gas”, il cui rincaro annuale è pari a circa il 110%. Non si salvano nemmeno gli autotrasportatori: nel 2022 – stima l’osservatorio – la spesa in carburante per gli autotrasportatori si dovrebbe collocare sui 37 miliardi di euro, 7 in più rispetto ai 30 miliardi di euro del 2021.

Fonte: Corriere della Calabria

Per il terzo giorno di fila Gazprom consegna meno gas all’Italia

Per il premier Draghi si tratta di un “uso politico” del gas per incassare più soldi e al contempo mettere in difficoltà il riempimento degli stoccaggi.

 

 

Per il terzo giorno di fila si riducono le forniture di gas russo verso l’Italia.

Tanto che il premier italiano, Mario Draghi, ha accusato Mosca di fare un uso politico del gas per incassare più soldi (i volumi diminuiscono ma intanto i prezzi salgono) e allo stesso tempo mettere in difficoltà il riempimento degli stoccaggi europei in vista del prossimo inverno.

In una nota di oggi (venerdì 17 giugno) pubblicata da Eni sul suo sito web, si legge che (neretti nostri) “a fronte di una richiesta giornaliera di gas da parte di Eni pari a circa 63 mln di metri cubi, Gazprom ha comunicato che fornirà solo il 50% di quanto richiesto (con quantità effettive consegnate pressoché invariate rispetto a ieri)”.

Ricordiamo che ieri, giovedì 16 giugno, Gazprom ha consegnato il 65% circa delle forniture richieste dal cane a sei zampe (quindi con un taglio del 35% rispetto alla domanda di Eni), mentre mercoledì, giorno in cui sono iniziati i tagli, il colosso energetico russo ha diminuito i volumi in entrata del 15% circa.

La spiegazione di Gazprom per queste mancate consegne chiama in causa i problemi alla stazione di compressione di Portovaya, che alimenta il gasdotto Nord Stream 1 che arriva in Germania attraverso il Baltico, e trasporta una parte del combustibile destinato a Eni.

In particolare, sostengono i russi, ci sono ritardi nella restituzione da parte di Siemens di pezzi di ricambio in riparazione.

Tuttavia, questa tesi non convince Draghi, che ieri (giovedì 16 giugno), parlando in conferenza stampa in occasione della visita a Kiev, ha affermato che “sia la Germania, sia noi, sia altri, ritengono che queste siano bugie, che in realtà ci sia un uso politico del gas […] Questo ha delle conseguenze. Non immediatamente sui consumi, ma sullo stoccaggio“.

È vero, ha osservato Draghi, “che le forniture stanno diminuendo del 15, del 30% – sono circolati vari numeri in giorni diversi – ma i prezzi sono aumentati del 15-30%. Quindi le forniture sono diminuite, l’Europa è in maggiore difficoltà e la Russia incassa esattamente come prima, se non di più. È una strategia che va affrontata e combattuta”.

Così il premier ha ribadito che la proposta italiana di istituire un tetto Ue al prezzo del gas “acquista più forza” e si discuterà di questo al prossimo Consiglio europeo tra pochi giorni.

Fonte: Quale Energia

Mario Draghi: “il 21 giugno finirà tutto”. Dietro le quinte, la mossa disperata per salvare il governo

 

 

Il 21 giugno è la fatidica data di una prima resa dei conti in seno al governo, e non a caso è cerchiata in rosso sull’agenda di Palazzo Chigi. Mario Draghi terrà le comunicazioni alla Camera e al Senato, ben sapendo che corre il rischio di subire un “agguato” orchestrato dall’ala contiana del Movimento 5 Stelle, a patto però che trovi la sponda di qualcuno, magari di Matteo Salvini che ultimamente è diventato un “uomo di pace”.

Il nodo da sciogliere è legato all’invio delle armi, che incontra la ferma contrarietà del fronte rappresentato da Giuseppe Conte: la richiesta è di eliminare dalla risoluzione da votare il 21 giugno ogni riferimento al rifornimento militare dell’Ucraina. È quindi necessaria una delicata mediazione per arrivare a un testo condiviso “che tenga insieme tutti i partiti – si legge sul Corriere della Sera – e scongiuri una rischiosissima conta”. Tale missione è stato affidata al sottosegretario Enzo Amendola, che adesso deve anche fare i conti con lo scontro a viso aperto tra Conte e Luigi Di Maio.

Il ministro degli Esteri ha fatto la sua mossa, uscendo allo scoperto nel tentativo di sminare il terreno che porta al 21 giugno ed evitare così qualsiasi danneggiamento nei confronti di Draghi e del suo governo. “Non credo sia opportuno mettere nella risoluzione che impegna il presidente del Consiglio frasi o contenuti contro l’esecutivo”, ha dichiarato Di Maio, che può contare sul sostegno dello schieramento atlantista e governista del Movimento 5 Stelle. L’impressione è che alla fine si troverà una soluzione affinché tutto fili liscio in aula: conviene anche a Conte, che altrimenti non solo spaccherebbe il governo, ma anche il Movimento sull’Ucraina.

Fonte: Libero Quotidiano

La Roma celebra l’anniversario dello scudetto. Rosella Sensi: “Grazie papà”

Ventuno anni fa vittoria del campionato con Totti, Montella e Batistuta mattatori e protagonisti di una cavalcata incredibile

 

 

ROMA – Vent’anni dall’ultimo scudetto. E che scudetto. il 17 giugno 2001 la Roma vinceva il suo terzo titolo in serie A grazie alla vittoria contro il Parma e una cavalcata trionfale con TottiBatistuta e tanti grandi campioni che hanno fatto la storia del club giallorosso. Sono passati 20 anni daquando la Roma vinse l’ultimo tricolore giallorosso, ricordato da Rosella Sensi con grande emozione: “Grazie papà, grazie a nome di tutti. Sono passati ventun’anni dal regalo più bello, da una delle gioie più grandi in assoluto che questa città ha vissuto nella sua storia. I ricordi sembrano lontani, ma non sbiadirà mai quella giornata eterna. Ricordo tutto di quelle ore: l’attesa, la paura, l’emozione di uno stadio in estasi, il tuo volto così entusiasta di vedere noi tifosi così straordinariamente felici. Poi il gol di Francesco e quelli di Batistuta e Vincenzo. Roma era uno spettacolo di colori e di cori. Aveva realizzato un sogno e non voleva svegliarsi più. Tutti ricordano dove erano, con chi erano e cosa hanno fatto nelle ore prima e in quelle dopo la partita. In quelle feste proseguite nei rioni e nei quartieri. Papà e mamma non se ne perdevano una. Oggi i tifosi della Roma ti ringraziano ancora per quei momenti, e lo faccio anche io. Lo faccio per mille motivi, lo faccio ogni giorno. Con tutto il cuore”.

Fonte: Corriere dello Sport

Campagna abbonamenti Lazio: Coppa Italia inclusa nelle tessere

 

Campagna abbonamenti Lazio, al via la prossima settimana: nelle tessere sarà inclusa anche la Coppa Italia per un totale di 20 partite

La data non è ancora ufficiale, ma – come riporta Il Messaggero – la prossima settimana partirà la campagna abbonamenti della Lazio, per la prossima stagione.

Le nuove tessere – come già rivelato da Marco Canigiani – comprenderanno anche la Coppa Italia, per un totale di 20 partite. Ci saranno inoltre promozioni dedicate per le varie categorie di appartenenza, con la speranza di ricreare quell’effetto di pubblico visto nell’ultima gara contro il Verona.

Fonte: Lazio News 24

Bebe Vio: così lo sport abbatte le barriere

 

 

Dopo due anni di pandemia, allo Stadio dei Marmi di Roma sono tornati gli WEmbrace Games, gli ex Giochi Senza Barriera, organizzati da Bebe Vio e l’Associazione Art4Sport, fondata dai suoi genitori nel 2009. Radioimmaginaria, la radio degli adolescenti dagli 11 ai 17 anni ne ha parlato con Bebe Vio.

Fonte: L’Eco del Sud

Per tutte le info: info@roma-news.it

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