Tornano i turisti a Roma: +33% e per gli stranieri si spera nell’estate
Bene gli alberghi, ma anche i bed and breakfast. Decisiva la ripresa dopo la Pasqua
Anche Roma, come tutto il resto d’Italia vede la ripresa del turismo. I dati della Capitale, secondo Federalberghi, sono in linea com quelli nazionali. Per maggio si registra un solido +33,4% sul 2019, risultato del +13,5% delle presenze italiane e del +45,8% di quelle straniere. Una decisa crescita rispetto a quanto registrato in aprile, quando le presenze dei turisti negli alberghi italiani sono aumentate del 10,5% rispetto al 2019, ma con gli stranieri che hanno fatto segnare una diminuzione del 26,3%. I turisti a Roma quindi tornano in forze.
Bene i B&B ma solo dopo Pasqua
E la cosa non riguarda solo gli alberghi, ma anche i bed and breakfast e le case vacanze. Per l’associazione B&B, che raggruppa circa 3.000 soggetti, il 2021 è stato davvero pessimo, ma dopo questa Pasqua la situazione si sta riprendendo. Per ora si tratta per il 70% di italiani, e per vedere se arriveranno gli stranieri bisognerà aspettare la fine di giugno, luglio e agosto. Le prime prenotazioni stanno già arrivando al riguardo, anche mancano ancora orientali e russi. Dunque l’estate sarà fondamentale per il turismo a Roma
Bankitalia: la primavera e l’estate fanno ben sperare per i turisti a Roma
Sul 2021, anche Bankitalia è stata cauta. Lo scorso anno i flussi di turisti italiani a Roma hanno mostrato un “buon recupero” (+25,1%). Ma per quello che riguarda gli stranieri le presenze sono ancora in diminuzione (-29,7%). La fotografia del bimestre marzo-aprile di quest’anno “lascia comunque ben sperare”, come hanno spiegato i responsabili di Bankitalia, poiche’ c’e’ stata una forte crescita delle presenze. Il rapporto della Banca d’Italia avverte tuttavia che i livelli sono ancora lontani da quel 2019, del 38% per gli italiani e del 66% per gli stranieri. In particolare nel 2021 gli arrivi nella strutture alberghiere della Citta’ metropolitana di Roma, che costituiscono circa i 9 decimi del totale regionale, dopo il forte calo dell’anno precedente sono cresciuti del 12,1%, le presenze sono state sostanzialmente stazionarie. Sempre lo scorso anno la spesa a prezzi correnti dei visitatori stranieri in Lazio e’ aumentata di circa il 10%, dopo il forte calo dell’anno precedente.
Fonte: Radio Colonna
Ritorno alla grande bellezza: la ripartenza del Turismo culturale
La ripresa delle città d’arte “è il dato più importante. Siamo a metà di giugno e abbiamo già quasi raggiunto i dati del 2019. Va bene ma non ci accontentiamo”. Lo sottolinea il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, intervenendo a “Ritorno alla grande bellezza: la ripartenza del Turismo culturale”, organizzato oggi a Roma da AssoTurismo Confesercenti.
Nel corso dell’iniziativa è emerso che la vitalità del settore del Turismo culturale avrà ricadute positive sull’intero sistema paese.
Secondo lo studio condotto da Cst per Assoturismo Confesercenti il turismo culturale, tra gennaio e agosto 2022, genererà 9,1 miliardi di euro di spesa turistica, di cui 4,3 nel solo trimestre estivo, per il 53% generato dalla domanda straniera, pari all’1,4% del totale dei consumi nazionali.
Le città d’arte si candidano quindi al ruolo di protagoniste dell’estate: tra giugno e agosto sono previsti 27,4 milioni di presenze, oltre 5,5 milioni in più rispetto al 2021. Un boom dovuto soprattutto al ritorno dei turisti dall’estero: le presenze turistiche straniere dovrebbero essere oltre 17,5 milioni, il 34% in più rispetto alla scorsa estate.
o studio parte da analisi e interviste ad oltre 1.200 imprenditori effettuate nelle principali 100 città d’arte (per capacità di posti letto, notorietà sul mercato e presenze turistiche) distribuite su tutto il territorio nazionale: 17 sono situate nelle regioni del Nord Ovest, 28 in quelle del Nord Est, 30 nel Centro Italia e 25 nelle regioni del Sud e nelle Isole.
Fonte: Ministero del Turismo
Laghetto di San Benedetto: i Caraibi di Roma a pochi passi dalla Capitale
La meta prediletta di molti cittadini romani è il mare, lontano dal viavai continuo della città, ma molti non sanno di avere un piccolo paradiso terrestre a pochi chilometri dal centro di Roma: il Laghetto di San Benedetto.
Laghetto di San Benedetto: ecco dove andare durante l’estate
Manca poco meno di una settimana all’inizio ufficiale della stagione estiva e con lei arrivano i dubbi sul dove andare, se allontanarsi o meno da casa propria, se dirigersi in una nuova località o restare nei soliti posti. Allontanarsi dall’afa della città per immergersi nella tranquillità della natura sembra essere ormai un must, ma molti credono di essere obbligati a dirigersi sul litorale laziale per potersi godere un po’ d’acqua fresca. Con amici, famiglie e bambini, ci si può divertire e trascorrere del tempo in completo relax al Laghetto di San Benedetto a Subiaco. Si tratta di un’area naturale a pochi passi dal Monastero di Santa Scolastica, il quale rappresenta una delle attrazioni principali della provincia di Roma insieme al Sacro Speco di San Benedetto.
Il Laghetto di San Benedetto è l’ultimo rimasto dei tre laghi fatti realizzare dall’imperatore romano Nerone nel corso del I secolo, con la creazione di sbarramenti sul fiume Aniene. Il lago si trova immerso nella natura dei Monti Simbruini e può essere raggiunto percorrendo un sentiero nel bosco, ragion per cui è consigliato un abbigliamento comodo e scarpe chiuse. Dopo una passeggiata nella natura, ci si può rilassare nelle acque rinfrescanti di quelli che sono stati definiti “i Caraibi di Roma”. Inoltre proprio in questo luogo, secondo la religione, è avvenuto il miracolo del falcetto di San Benedetto. Chi, dopo aver trascorso del tempo al Laghetto di San Benedetto, ha intenzione di restare a Subiaco può visitare la Rocca dei Borgia o dirigersi al Monte Livata per rilassarsi al fresco durante l’estate ed organizzare picnic all’aria aperta con la propria famiglia.
Fonte: Metropolitan Magazine
Dove mangiare a Focene per l’estate 2022: la cucina di Rosario Malapena e le pizze di Edoardo Papa
TRATTORIA DI MARE, RISTORANTE, GASTRONOMICO E LE PIZZE DI EDOARDO PAPA. COSÌ ROSARIO MALAPENA SI SPOSTA A FOCENE CON UNA PROPOSTA TUTTA DA GUSTARE
Tra un film e un’onda, Focene conquista terreno nell’attenzione del pubblico. Complice anche il sequel di Come in gatto in tangenziale, che ha dato visibilità all’area, delimitata dalla strada da quel nome così pittoresco da rimanere impresso nell’immaginario comune. Via Coccia di morto è la strada che costeggia l’aeroporto Leonardo da Vinci, e lo separa dal centro urbano di Focene, una delle 5 frazioni marinare nel litorale del Comune di Fiumicino. Un piccolo borgo negli anni rimasto un po’ in ombra, stretto com’è tra il comune di appartenenza e Fregene, frequentatissimo lido capitolino oggi anche meta gastronomica. Mentre Focene è una destinazione soprattutto per gli amanti degli sport acquatici, per via della spiaggia ventosa amata dai kite surfer cui quest’anno è stata dedicata un’area nella zona nord di Focene, dopo l’ultimo chiosco e prima dell’oasi WWF di Macchiagrande. Non è l’unica novità dell’estate 2022, che potrebbe essere quella della riscossa di questa parte di litorale dominata dalle tipiche dune, che accoglie l’arrivo di due volti noti del mondo della ristorazione laziale.
Rosario Malapena
Molti lo conoscono solo con il suo nome, Rosario, che allo stabilimento Albos di Fregene ha firmato per 15 anni una delle tavole più raffinate di questo tratto di costa. Patron, pescatore, e attentissimo selezionatore di una materia prima straordinaria, trattata sempre con rara precisione ed eleganza. La stessa che, lasciata l’atmosfera rarefatta del suo vecchio ristorante, lo accompagna in questa nuova avventura a una manciata di chilometri di distanza, dove Rosario Malapena si fa uno e trino, avendo oggi la cura di tre spazi molto differenti. C’è il Sunset Beach, il Karma e Tranquillità – per ora fino all’inizio di novembre, poi chissà… – e un terzo spazio, una colonia in cui si faranno attività per i bambini disabili e normodotati, e dove lavoreranno negli orari e nelle direzioni definite dalla struttura delle suore.
Rosario al Sunset Beach di Focene
Torna alla situazione che gli è più familiare con il Sunset beach. “È una location bellissima” fa Rosario che si occupa non solo del ristorante ma di tutta la struttura, un’oasi di pace con i lettoni a baldacchino, il chiosco sulla spiaggia, il bistrot e gli spazi verdi a un passo dal mare. “È un po’ un mix del nostro passato: da una parte il Salus di Ostia, dall’altro il ristorante di Fregene”. E di questo mantiene lo stile (anche negli ambienti candidi) e soprattutto la qualità, a partire dal prodotto di base, il pesce, Tanto che è difficile raccontare la carta delle pietanze, ma solo la loro origine: un pesce pescato con rigore. Il ristorante è la naturale evoluzione del lavoro fatto nel corso degli anni da Rosario, “continuiamo il lavoro di prima” racconta “ma con l’aggiunta di un grande braciere”, antipasti e secondi piatti escono quasi tutti dalla brace, ci sono pesci da spina, cicale di mare, scampi, aragoste. Ci sono poi i crudi, le ostriche e il caviale, “la proposta dei primi è rimasta più o meno invariata, anche se c’è qualche novità: trattando prodotti freschi siamo quasi costretti cambiare giornalmente a seconda delle materie che abbiamo in casa”. Come già a Fregene, ci sono due degustazione – “almeno per il momento” aggiunge – il classico (50 euro) a 4 portate: antipasto Il mare in un’insalata, uno spaghetto con le vongole un fritto e il dessert, e il menu Rosario (70 euro) con 7 passaggi più l’aperitivo di benvenuto, con un crudo iniziale, 3 antipasti caldi, primo, secondo e dessert. Un menu a mano libera impostato in base al pescato disponibile.
Uno spazio da un centinaio i coperti, “anche se preferiamo farne al massimo 60” e 7 persone in cucina, “la mia vecchia brigata con qualche inserimento nuovo”. In pasticceria c’è Maria Cristina Sebastiani. Continuità anche in cantina, con tanta Francia – Champagne e Borgogna soprattutto – e vini italiani. E poi ci sono i cocktail, dall’aperitivo dopo cena, “per quelli mi sono avvalso della collaborazione di Dario Araneo ed Helena Fabiani, storici mixologist del territorio”. Collaborazione che si estende anche nella proposta del chiosco, vero bistrot pieds dans l’eau che tesse una proposta più casual, con cose fresche: panini, insalate, ma anche ostriche, caviale, piatti di pesce in arrivo dalla cucina o dalla griglia. Disponibili anche nei graziosi cestini da portare in spiaggia, abbinati ai cocktail nelle piccole bottiglie monoporzione. A completare l’offerta, un calendario di spettacoli sulla spiaggia, dal venerdì alla domenica, “da guardare mentre si cena, qualcosa che riprende quelli che si vedono a Ibiza in spiaggia” fa ancora Rosario.
Karma e tranquillità. A Focene le pizze di Edoardo Papa
Qualche centinaio di metri lo separa dal Karma e Tranquillità, altro spazio firmato sempre Malapena, Edoardo – stavolta – figlio di Rosario che gestisce questo spazio: uno stabilimento con due piscine, oltre 200 posti auto coperti, un ampio fronte mare di 130 metri, uno spazio per la ristorazione di oltre 100 coperti, e una proposta gastronomica che si muove su un doppio binario, da una parte una cucina di mare semplice e immediata – con i classici del genere: sauté di frutti di mare, spaghetti con le telline, risotto – dall’altra la pizza serale, firmata Edoardo Papa. “Abbiamo sempre avuto buoni rapporti e, avendo lui chiuso il suo progetto a Roma, gli abbiamo proposto di venire a Focene”. Papa, in versione beach porta la sua pizza: “per l’impasto” spiega “usciamo farine di grani naturali di vari coltivatori centro sud che coltivano in modo tradizionale, per esempio con aratura a rastrello. Quali? Dipende, dal periodo, dal grano migliore, dalla disponibilità” risponde Papa. In questo momento ci sono russello verna e solina di un mulino di Campobasso. Sulle farciture si segue una doppia proposta: alle tradizionali, immancabili, si aggiungono altre più fantasiose, “anche alcuni miei cavalli di battaglia” come la funghi pistacchi e mortadella; la cotto patate, gorgonzola e mozzarella o la margherita al rum. “Avremo anche un paio di proposte di pesce, in base al pescato: per esempio burrata calamaretti tagliati a fettuccine e paprica dolce o mazzancolle di paranza, ricotta di bufala e pomodorini”. Sul servizio niente imposizioni: “seguiamo quel che preferisce il cliente, anche se spingiamo per la formula a degustazione (con le pizze servite una alla volta, già tagliata a fette, ndr) perché crediamo sia più bella la cena”. Poi ci sono i fritti, anche questi artigianali, per esempio i supplì, anche in versione marinara: seppie e piselli in bianco, oppure ai frutti di mare sempre in bianco, le polpettine di tonno e patate condite con salsa tonnata e poi i classici. Dolci home made, e una ventina di etichette di vino, oltre valle birre artigianali. Anche qui, la proposta si arricchisce di iniziative artistiche con un programma di light show che trasforma gli oltre 200 metri di spiaggia di via degli Atolli in una galleria open air. A partire dal 18 giugno, e per tutta l’estate, il Light Temporary beach porta un programma di sculture luminose (che cambiano ogni settimana), musica live e sonorizzazioni che si alterneranno nel corso della stagione portando a Focene oltre 150 artisti.
Sunset beach – Focene (RM) – via Gioacchino Rossini, 470 – https://www.sunsetbeachfiumicino.com/home-alternative/
Karma e tranquillità – Focene (RM) – via degli Atolli, 21 – 06 6589383
Fonte: Il Gambero Rosso
Per tutte le info: info@roma-news.it
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