Alberto Sordi: i centodue anni di un simbolo della romanità cinematografica
Avrebbe compiuto oggi 102 anni Alberto Sordi. È stato uno dei massi interpreti della commedia all’italiana insieme a Nino Manfredi, Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi. È considerato uno dei massimi simboli della romanità cinematografica insieme ad Aldo Fabrizi ed Anna Magnani. Ha avuto diversi riconoscimenti tra cui vari David di Donatello, un Orso d’argento a Berlino ed un Leone d’oro alla carriera a Venezia
“La mia comicità non è mai stata astratta, gratuita. L’ho sempre ricalcata sulla realtà del momento.”
Questa frase di Alberto Sordi, noto affettuosamente come Albertone, ci svela in qualche modo il segreto della sua comicità che ben ha saputo raccontare l‘Italia dei suoi tempi. Si può dire che la sua sterminata galleria di personaggi rappresenta, con la loro viltà verso i forti, la prepotenza verso i deboli, la vigliaccheria e il senso d’innata sconfitta, la rappresentazione perfetta dell’italiano medio di un periodo che va dal dopoguerra e dagli anni 80′. Per questo Alberto Sordi è stato un interprete perfetto in cui il pubblico ha saputo riconoscere se stesso, i propri vizi e i propri difetti, nel corso del tempo facendo di lui uno dei più grandi attori italiani di tutti i tempi.
Alberto Sordi in cinque ruoli cult
Nella sterminata filmografia di Alberto Sordi abbiamo scelto quelli che per noi sono i suoi cinque ruoli cult. Iniziamo la nostra carrellata parlando di un grande amico di Albertone come il grande maestro e genio cinematografico Federico Fellini. Della loro collaborazione, che lanciò la carriera del nostro grande interprete, ricordiamo il cult “I vitelloni” dove Sordi interpreta Alberto, un uomo non ancora troppo cresciuto, e ci regala quella scena leggendaria del gesto dell’ombrello. Un anno dopo Sordi è, nel cult di Steno “Un americano a Roma”, il mitico Nando Moriconi. Un personaggio perfetto per una straordinaria satira dell’Italia del dopoguerra come quella portata sullo schermo da questo film.
Parlando di Sordi non si può parlare di un altro cult come “La grande guerra” di Mario Monicelli dove Sordi è il vigliacco e indolente soldato Oreste Jacovacci accanto ad uno straordinario Vittorio Gassman. Un altro ruolo leggendario di Albertone è senza dubbio quello del borioso vigile di provincia Otello Celletti in “Il vigilie” di Luigi Zampa. Un personaggio che è la rappresentazione perfetta dell’italiano medio sordiano. Concludiamo la nostra carrellata con un altro capolavoro di Mario Monicelli come “Il marchese del Grillo”. Qui Albertone nei ruoli cult del marchese e del sosia Gasperino vive una seconda giovinezza cinematografica scrivendo pagine indimenticabili della comicità italiana.
Fonte: Metropolitan Magazine
Raffaella Carrà: a Roma una piazza con il suo nome
Dopo Madrid, anche Roma potrebbe avere una piazza dedicata all’indimenticabile Raffa
Dopo Madrid, anche Roma potrebbe intitolare una piazza a Raffaella Carrà: la notizia è arrivata all’indomani del Pride di sabato 11 giugno.
L’evento quest’anno è stato dedicato proprio a Raffa. Vladimir Luxuria ha espressamente chiesto al sindaco capitolino: “Se lo fa la Spagna, perché non l’Italia?“. Gualtieri ha risposto: “Ci stiamo pensando.”
Luxuria ha aggiunto: “Sarebbe bello avere una risposta entro il 18 giugno, anniversario della sua nascita.” L’assessore alla Cultura Miguel Gotor, presidente della commissione di Toponomastica ha dichiarato: “Se e quando arriverà l’istanza, sarà certamente valutata dalla commissione”.
C’è da tenere in considerazione che, teoricamente, l’istanza può essere inoltrata soltanto dopo 10 anni dalla scomparsa, affinchè si eviti di prendere decisioni dettate solo dalle emozioni. Ma il comune di Roma ha già fatto sapere che questa norma non contempla il caso di Raffaella Carrà. A Madrid, intanto, il 6 luglio quella che oggi si chiama Plaza del Olivo si trasformerà in Plaza Raffaella Carrà. Già lo scorso anno la giunta comunale madrilena approvò la proposta, nella data stessa della morte della showgirl.
Fonte: Radio Monte Carlo
Renato Zero, diventano sei i concerti di “Zerosettanta” al Circo Massimo
Diventano sei gli appuntamenti di Renato Zero al Circo Massimo di Roma con il suo spettacolare show “Zerosettanta” che celebra i 55 anni di carriera dell’artista romano. Sei eventi unici prodotti da Tattica, con una scaletta sempre diversa per ripercorrere la storia artistica di Renato Zero, rivivere i brani dell’intero repertorio del grande artista, dagli anni ’70 ad oggi, e lasciarsi conquistare ancora una volta dalle speciali sorprese che Zero ha in serbo per il suo pubblico.
E nella crescente attesa per il suo grande ritorno dal vivo, l’artista mette a segno un vero e proprio en plein di sold out, registrando il tutto esaurito anche per le date del 23 e del 25 settembre e per quella del 1 ottobre, dopo i sold out del 24/9 e del 30/9. La nuova data è il 28 settembre.
Info Biglietti
I biglietti per la nuova data del 28 settembre saranno disponibili in prevendita su renatozero.com, vivaticket.com e in tutti i punti vendita Vivaticket a partire dalle ore 11.00 di mercoledì 15 giugno.
Le Date di Renato Zero al Circo Massimo
23 SETTEMBRE 2022 – SOLD OUT
24 SETTEMBRE 2022 – SOLD OUT
25 SETTEMBRE 2022 – SOLD OUT
28 SETTEMBRE 2022 – NUOVA DATA
30 SETTEMBRE 2022 – SOLD OUT
01 OTTOBRE 2022 – SOLD OUT
Fonte: End of a Century
“Mozart in the garden” le coreografie curate da Manuel Paruccini
Sarà Manuel Paruccini a curare le coreografie di “Mozart in the Garden”, spettacolo finale degli studenti del Corso di Diploma Accademico di Primo Livello in Danza Classica dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma,
diretta dalla Prof.ssa Maria Enrica Palmieri e presieduta dalla Prof.ssa Lucia Chiappetta Cajola, che si svolgerà dal 24 al 26 giugno presso il Teatro Grande dell’Accademia.
La coreografia nasce da un progetto della Scuola di danza classica, volto a concepire una sorta di class concert per gli studenti della Scuola di danza classica, coordinato dalla professoressa Annamaria Galeotti.
“In collaborazione con la Direttrice Prof.ssa Maria Enrica Palmieri e le docenti dell’Accademia, le Professoresse Valeria Diana, Simonetta Secci e Clarissa Mucci, ho realizzato una coreografia che metta in evidenza il senso corale e il lavoro che i ragazzi normalmente svolgono”_ annota Manuel Paruccini, ballerino, coreografo, già primo ballerino e Maitre de ballet del Teatro dell’Opera di Roma, Maitre della Roma City Ballet Company e Direttore Artistico del Teatro Lo Spazio.
“E’ stata una scelta ben precisa quella di fare in modo che lo spettacolo fosse il più possibile collettivo, proprio per enfatizzare il movimento, così come la scelta della musica di Mozart che è particolarmente indicata per lo sviluppo dei futuri nascituri, aiuta la crescita, e mi piaceva creare una cosa ad hoc per coloro che saranno il futuro della danza.
E’ stato un piacere collaborare con i giovani allievi provenienti da tutta Italia e con vari background, che studiano per diventare futuri danzatori e formatori.”
MOZART IN THE GARDEN
Coreografie di Manuel Paruccini
Spettacolo finale degli studenti del Corso di Diploma Accademico di Primo Livello in Danza Classica dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma diretta dalla Prof.ssa Maria Enrica Palmieri
Dal 24 al 26 giugno
Teatro Grande dell’Accademia Nazionale di Danza
Ufficio Stampa Manuel Paruccini
Maresa Palmacci
Fonte: EZ Rome
Roma capitale del cinema: quante novità in arrivo!
Sarà una Festa per 365 giorni. Via Veneto diventa una grande sala con il leggendario Vacanze Romane
ROMA – Via Veneto diventa sala cinematografica da 600 posti per la proiezione di un film simbolo, Vacanze Romane con Gregory Peck e Audrey Hepburn, domenica 24 luglio, e il Parco degli Acquedotti al quartiere Appio Claudio – da cui cominciava il giro in elicottero Marcello Mastroianni nella scena iniziale della Dolce Vita di Federico Fellini e in cui Paolo Sorrentino ha ambientato alcune scene del film Oscar La Grande Bellezza – diventa arena dal 20 luglio al 4 agosto per 600 posti, proiettando capolavori restaurati presentati da grandi autori. A Roma si riparte dalla memoria e si va verso il futuro per il progetto di Roma Capitale del Cinema, esaltando la vocazione storica della città e al tempo stesso rilanciando su un settore sempre più importante economicamente (migliaia di addetti e produzioni a pieno ritmo) e su cui culturalmente si è deciso di fare ordine per dare continuità, forza e struttura 365 giorni l’anno.
Il collegamento con la memoria storica unica della Capitale è un punto di partenza ed è uno dei motivi per cui evidentemente la scelta di nuovo presidente della Fondazione è caduta mesi fa su Farinelli, storico del cinema e presidente della Cineteca di Bologna. Questo bagaglio è diverso e complementare, come ha sottolineato l’assessore alla cultura Miguel Gotor, da quello della direttrice Malanga (in aspettativa triennale da Rai Cinema): insieme promuoveranno l’esperienza comunitaria e sociale della visione cinematografica, tentando di aiutare a superare la crisi dell’esercizio.
Tra le novità annunciate, oltre all’arena gratuita agli Acquedotti (a due passi dal luogo cult di Cinecittà) e a Vacanze Romane, sempre a ingresso libero, all’ombra di Porta Pinciana, la conferma dell’altra arena, Floating Theatre Summer Fest, la rassegna di film sull’acqua al laghetto dell’Eur, ideata e organizzata da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, direttori artistici di Alice nella città, in collaborazione con Eur spa, in programma dal 18 agosto al 24 settembre e completamente ecocompatibile.
Tutte arene estive che si aggiungono a quelle ad esempio dei ragazzi del Cinema America. Intanto dal 16 giugno prenderà il via la decima edizione di Cinema al MAXXI, a cura di Mario Sesti, con una selezione del cinema italiano d’autore più innovativo, fra ricerca e sperimentazione, mentre sempre dal MAXXI fra novembre e dicembre si terrà l’Extra Doc Festival tutto incentrato sul documentario.
Dal 1 gennaio 2023 Roma Capitale – è stato annunciato oggi dal sindaco Gualtieri – affiderà la gestione e la programmazione della Casa del cinema diretta da Giorgio Gosetti alla Fondazione cinema per Roma che si doterà così di una sala cinematografica e di una struttura. Quanto alla Festa del Cinema di Roma, il cui cartellone sarà annunciato il 22 settembre e sul cui budget si parla (senza cifre) di un incremento di investimento, il progetto per la 17/a edizione dal 13 al 23 ottobre è stato illustrato da Paola Malanga.
La novità più grande è l’introduzione del concorso internazionale dal titolo Progressive Cinema cui saranno affiancate tre sezioni non competitive Freestyle, “con la scommessa di mostrare su grande schermo ogni tipo di formato, durata e stile, dalla videoarte alla serie tv”, Grand Public con i titoli più mainstream e poi Restauri e Retrospettive.
Gli incontri con il pubblico, da sempre un pezzo forte della Festa, restano confermati con formati però diversi dal passato: Paso Doble, con un dialogo tra due autori e Absolute Beginners, in cui un autore affermato rievocherà i propri primi passi nel cinema. “Non sarà un festival di prime mondiali, che lasciamo in prerogativa alla Mostra del cinema di Venezia – ha detto Malanga – piuttosto sarà una Festa accogliente, aperta al nuovo cinema e senza precludere le piattaforme“.
Fonte: Corriere dello Sport
Per tutte le info: info@roma-news.it