Ursula von der Leyen in Vaticano da Papa Francesco: “Impegno comune per porre fine alla guerra in Ucraina”
Si è svolta l’Udienza tra il Pontefice e la presidente della Commissione Europea
Si è svolta nella mattinata di ieri, l’Udienza tra papa Francesco e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. L’incontro è iniziato alle 10:30 e si è protratto per circa 20 minuti. Il Santo Padre ha donato una fusione in bronzo raffigurante due mani che si stringono, sullo sfondo del colonnato di San Pietro, con una donna con bambino e una nave di migranti e la scritta “Riempiamo le mani di altre mani”, i volumi dei documenti papali, il Messaggio per la Pace di quest’anno, il Documento sulla Fratellanza Umana, il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della Lev e il volume su l’Appartamento Pontificio delle Udienze, a cura della Prefettura della Casa Pontificia. La presidente von der Leyen ha donato un volume sulla scuola Bauhaus e la foto di un progetto dedicato all’urbanistica sostenibile.
Nel corso dell’incontro di il Pontefice e la presidente von der Leyen hanno convenuto “sul comune impegno ad adoperarsi per porre fine alla guerra in Ucraina, dedicando particolare attenzione agli aspetti umanitari e alle conseguenze alimentari del protrarsi del conflitto”, secondo quanto riferito da una nota della Sala Stampa Vaticana. Tra i temi affrontanti anche le conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa e delle sue conseguenze sui futuri assetti dell’Unione, oltre che il clima e l’architettura sostenibile. Ursula von der Leyen si è successivamente incontrata con il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato da monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, con cui “ci si è soffermati sulle buone relazioni bilaterali”. Anche giovedì la von der Leyen era stata in Vaticano per partecipare ad una conferenza organizzata dalla Pontificia accademia delle Scienze insieme a Bauhaus Earth. Successivamente aveva incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
La presidente si è detta “davvero lieta di incontrare di nuovo” Papa Francesco in Vaticano. “Siamo con coloro che soffrono per la distruzione in Ucraina. Questa guerra deve finire, riportando la pace in Europa”, ha scritto Twitter allegando una foto dell’incontro.
Fonte: Agenzia Nova
Ucraina, a Roma la manifestazione “Fermiamo la guerra”
Secondo i manifestanti, l’invio di armi in Ucraina favorisce il prolungamento del conflitto con la Russia e allontana la pace
Nella cornice di Piazza Vittorio a Roma, si è svolta la manifestazione “Fermiamo la guerra” promossa dalla Fiom Cgil. “L’Europa si deve frapporre agli elementi di conflitto. Fermare le armi della Russia e non alimentare quelle in Ucraina: questo è l’unico modo per fermare la guerra” lo ha dichiarato Michele De Palma, segretario nazionale della Fiom Cgil. “L’idea che la guerra si fermi con le armi ci ha portati oggi al 107esimo giorno di conflitto. Per fermarla dobbiamo bloccare l’invio delle armi. L’Italia e l’Europa devono farsi parte diplomatica, aprire un negoziato“.
“Putin è un criminale ma lo sono anche quelli che determinano le condizioni perché la guerra avvenga e continui. Sono criminali: Biden, Johnson, Zelensky e Draghi” lo ha affermato Vauro a margine della manifestazione.
Ucraina, Castellina: “Non si favorisce un negoziato con l’invio di armi”
Presente anche Luciana Castellina: “Se si vuole fare un negoziato non si possono inviare altre armi. Come ha detto il presidente Mattarella, bisogna avere dei comportamenti omogenei all’obiettivo. Dialogo difficile, una proposta potrebbe essere quella di rispettare gli accordi di Minsk, che prevedono l’autodeterminazione delle due regioni ucraine. Zelensky dice: morti fino alla fine come gli eroi risorgimentali, ma non hanno capito che due secoli dopo le guerre non si fanno più in quel modo“.
Lista putiniani su Corriere, Castellina e Vauro: “Un’indecenza, paese militarizzato”
La lista del Corriere della Sera sui propagandisti italiani filo-Putin? “Una vera indecenza. Non so cosa abbiano fatto realmente i servizi segreti. Si sta parlando di una caccia alle streghe per delle opinioni politiche. Rondolino ci ha definito stupratori, torturatori e assassini. C’è un pericolo serio per la nostra democrazia e una crisi di rappresentatività grave poiché la maggioranza degli italiani è contraria all’invio di armi mentre il 98,5% del parlamento è a favore” ha dichiarato Castellina.
Secondo Vauro: “Perché devo essere accusato di essere filo-putiniano perché sono contrario all’invio di armi dove di armi ce ne sono già troppe? Siamo entrati in una militarizzazione del paese, chi dissente è un traditore, una spia e un disertore. Siamo sicuri che quello ucraino sia un modello da difendere?“.
Fonte: newsby
Ucraina: notai, protocollo accoglienza con prefettura Roma
Firmato a Roma il protocollo d’intesa per il supporto alle attività di accoglienza dei profughi ucraini, tra il Prefetto di Roma Matteo Piantedosi e la Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato Valentina Rubertelli, anche in rappresentanza del Comitato “Una casa per l’Ucraina”.
Attraverso questo protocollo il Consiglio Nazionale del Notariato, per il tramite del Comitato “Una Casa per l’Ucraina” costituitosi all’indomani dello scoppio del conflitto, intende fornire un supporto concreto ai profughi ucraini, devolvendo la cifra di 145.000 euro, raggiunta dalla raccolta fondi avviata all’interno della categoria, alla Prefettura di Roma affinché venga destinata alla ristrutturazione ed all’allestimento di immobili confiscati alla criminalità organizzata ubicati sul territorio di Roma Capitale.
La Prefettura di Roma impiegherà la somma per l’acquisto di arredi e di ogni altro allestimento necessario a rendere immediatamente fruibili quattro immobili nella Capitale, da destinare all’ospitalità dei cittadini ucraini, sino al termine della situazione emergenza.
Fonte: Ansa
Gadget e sorrisi: visita della Roma ai piccoli ucraini
Il club ha fatto visita ai 120 bambini ospitati all’Hotel Capannelle, donando gadget e un pomeriggio di svago
La Roma non dimentica i piccoli rifugiati dall’Ucraina: il club ha fatto visita ai 120 bambini ospitati all’Hotel Capannelle, donando gadget e un pomeriggio di svago. La Roma ha voluto rinnovare il proprio sostegno ai bambini colpiti dalla guerra e continuerà a organizzare altre sorprese nelle prossime settimane, come riporta La Gazzetta dello Sport.
Fonte: Forzaroma.info
Per tutte le info: info@roma-news.it