Meteo: weekend, torna Scipione l’Africano e provocherà importanti conseguenze tra Sabato 11 e Domenica 12
E’ attesa una nuova avanzata dell’anticiclone sub-sahariano
Dal maltempo alla nuova rimonta dell’anticiclone africano Scipione. Non ci sono più dubbi ormai, nel corso del prossimo weekend si verificherà un cambio totale di scenario sul fronte meteo, con conseguenze dirette sull’Italia tra Sabato 11 e Domenica 12 Giugno.
Fino a Venerdì 10 Giugno buona parte del nostro Paese, specie i settori adriatici, dovrà fare i conti con il passaggio di un vortice temporalesco che scombussolerà l’atmosfera provocando temporali e forti venti, prima di allontanarsi definitivamente verso la Grecia.
Il cambio di rotta si concretizzerà a partire da Sabato 11 Giugno: allargando il nostro sguardo all’intero scacchiere emisferico, possiamo notare come un promontorio del vasto anticiclone africano si allungherà dalle coste del Nord Africa fino a riconquistare il Mediterraneo centro-occidentale, dando il via ad un’altra ondata di caldo (siamo già alla terza dal mese di Maggio).
L’ultimo aggiornamento appena arrivato conferma dunque una nuova fase calda innescata dall’avanzata dell’alta pressione che dal deserto algerino e marocchino comincerà a pompare aria bollente che investirà gradualmente il nostro Paese.
Oltre all’estrema stabilità atmosferica con tanto sole su tutto il territorio ci aspettiamo anche un deciso aumento delle temperature, specie nella giornata di Domenica 12 Giugno. In particolare sulle pianure del Nord, con punte comprese tra 28 e 32°C, sulle due Isole maggiori e sulle regioni tirreniche. Su questi ultimi settori si potranno raggiungere picchi di 35°C, specie sulle zone interne di Toscana e Lazio, con il caldo che si farà sentire anche a Roma e Firenze.
Insomma, se avevate in mente un weekend fuori porta al mare o in montagna l’anticiclone Scipione sarà dalla vostra parte.
Fonte: Il Meteo
Von Der Leyen in Campidoglio, Gualtieri: “Incontro positivo. Ha apprezzato Pnrr Italia”
“La presidente ha rimarcato importanza della sfida della pulizia di Roma”
POLITICA (Roma). “Si è svolto in Campidoglio un incontro con la presidente della commissione europea Von der Leyen, è stato un incontro positivo e caloroso. Le ho illustrato il programma Next generation Rome che comprende 8,2 miliardi di euro di investimenti. Ci sono state parole di grande apprezzamento, soprattutto sulla qualità del Pnrr dell’Italia. La presidente ha rimarcato anche l’importanza della sfida delle pulizia di Roma”. Lo ha dichiarato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in conferenza stampa dopo l’incontro con la presidente Ursula von der Leyen avvenuto in Campidoglio.
Fonte: Vivere Roma
URSULA VON DER LEYEN AL MAXXI PER DARE IL VIA AL FESTIVAL INTERNAZIONALE NEW EUROPEAN BAUHAUS
ROMA – Dal 9 al 12 giugno 2022 si svolge a Bruxelles il Festival Internazionale New European Bauhaus (NEB). A dare il via alla manifestazione, giovedì 9 giugno, è stata Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, che ha scelto il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo – per l’apertura ufficiale della prima edizione.
Hanno preso parte all’evento il Ministro della Cultura Dario Franceschini, la Presidente del MAXXI Giovanna Melandri, il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, mentre Monica Maggioni, Direttore TG1, ha moderato gli interventi.
Tra gli ospiti della giornata: Paolo Benanti, Francesca Bria, Silvia Costa, Michelangelo Pistoletto, Antonella Polimeni, Anna Ramos, Luca Ribichini, Benedetta Tagliabue, Ersilia Vaudo.
Il Festival NEB, lanciato dalla Presidente von der Leyen ha chiamato a raccolta i creativi di tutta l’Unione – architetti, artisti, designer, scienziati, imprenditori e cittadini -, con l’obiettivo di costruire insieme un futuro sostenibile, inclusivo e bello.
NEB trae, infatti, ispirazione da quella multidisciplinarità propria della Bauhaus, la celebre scuola d’arte e design nata in Germania nel 1919, in un momento di grande complessità come quello attauale e oggi modello di riferimento per il Green Deal Europeo.
“Il New European Bauhaus – ha spiegato Ursula von der Leyen – è iniziato con una visione. Grazie a migliaia di creativi e innovatori in tutta la nostra Unione, questa visione si è trasformata in un movimento che si è sviluppato ed è cresciuto in molti luoghi, come qui con il GRANDE MAXXI. Arte e cultura sono fondamentali per avvicinare il Green Deal Europeo ai cittadini, che possono giocare un ruolo fondamentale per accellerare la transizione verso un futuro sostenibile, bello e inclusivo”.
“L’Italia – ha sottolineato Dario Franceschini – è molto orgogliosa di contribuire all’ondata di creatività del Nuovo Bauhaus Europeo. Artisti, designer, architetti e creativi italiani stanno plasmando un futuro più sostenibile e inclusivo, dove la bellezza incontra il rispetto per il pianeta e la diversità umana. Il Ministero della Cultura sta guidando questo sforzo. E in questa direzione va il GRANDE MAXXI, una sfida strategica per il Paese, un progetto sostenibile, un investimento sull’arte contemporanea, sulla ricerca, sull’innovazione”.
“Quando la Presidente von der Leyen ha lanciato il New European Bauhaus – ha commentato Giovanna Melandri – ci siamo sentiti profondamente ispirati e in linea con il progetto europeo. Ogni giorno, attraverso lo sguardo e le visioni degli artisti, degli architetti e dei designer abbiamo esplorato i temi più urgenti del nostro tempo: il rapporto tra uomo e natura, le disuguaglianze sociali e di genere, la diplomazia culturale, il rapporto tra arte, scienza e intelligenza artificiale, il dialogo continuo e costruttivo tra tutte le forme della creatività e dell’ingegno. Ora ci proiettiamo nel futuro con il Progetto del GRANDE MAXXI, che riflette appieno i valori del New European Bauhaus. Per questo sono particolarmente lieta che il MAXXI sia parte del Festival, e sono onorata che la Presidente von der Leyen abbia scelto di lanciarlo e aprirlo ufficialmente proprio da qui. E non potevamo non dedicare questa giornata a David Sassoli e al suo impegno, come deputato e come Presidente del Parlamento europeo, per i valori che celebriamo oggi tutti insieme”.
La giornata si è conclusa con l’inaugurazione dell’opera BRAINFOREST di Pascale Marthine Tayou, allestita in Piazza Alighiero Boetti: un grande albero al centro di una fontana ovoidale evoca la natura che fiorisce dal cuore della città eterna, sorta di omaggio ai temi della giornata.
Mentre nella lobby è stata “riattivata” dopo un attento restauro l’opera Rette di luce nell’iperspazio curvilineo di Maurizio Mochetti: un’installazione di elementi scultorei sospesi e fasci di luce rossa, in dialogo con le architetture di Zaha Hadid. La produzione dell’opera di Tayou e il restuaro di quella di Mochetti sono stati realizzati grazie al sostegno degli Amici del MAXXI.
Fonte: Arte Magazine
Cena tra Draghi e Macron all’Eliseo, dal sostegno a Kiev al nuovo Recovery: ecco di cosa hanno parlato
I due leader hanno parlato dei prossimi appuntamenti (da vertici Ue a quello Nato) e della situazione sul fronte Ucraina-Russia. Ma anche dell’ipotesi di lavorare a un Recovery 2 che abbia al centro la difesa comune
Una cena di oltre quattro ore per fare il punto sui temi più delicati dell’agenda europea. Emmanuel Macron ha ricevuto Mario Draghi la sera dell’8 giugno e il faccia a faccia si è concluso poco dopo la mezzanotte. Un’occasione per ribadire l’intesa tra Francia e Italia, alla vigilia dell’intervento di questa mattina del presidente del Consiglio italiano per l’apertura del Ocse.
Secondo le ricostruzioni, durante la cena di lavoro all’Eliseo, i due leader hanno fatto il punto sui prossimi vertici del G7 e della Nato, in programma a fine mese, e sul Consiglio europeo del 23 e 24 giugno a Bruxelles. Al centro dei temi affrontati, gli sviluppi della guerra in Ucraina e il sostegno a Kiev, la sicurezza alimentare, il rafforzamento dell’autonomia europea in materia di Difesa e di Energia, nell’ottica di una strategia energetica diversificata e di una minore dipendenza energetica dalla Russia. In particolare, per quanto riguarda Kiev, c’è stato un confronto sulla strategia da adottare sul fronte europeo: come ricostruito da Repubblica, da una parte Draghi ha espresso il suo “pessimismo” sulle reali intenzioni di Putin di voler andare al tavolo delle trattative e ha ribadito il suo favore perché l’Ucraina sia formalmente accettata nell’Unione europea; dall’altra Macron ha parlato dell’importanza che Mosca “non esca umiliata” e sostenuto il suo concetto di “comunità politica” europea, nella quale potrebbe rientrare in breve tempo anche Kiev.
Ma durante la cena si è parlato anche di un ipotetico Recovery 2. Come riferito dal consigliere del presidente francese Alain Mic a Repubblica, “il primo è stato fatto sul Covid” e “ora potrebbe essere la Difesa comune uno dei grandi temi che Macron vuole portare avanti”. E conclude: “Un Recovery 2, con una maggiore integrazione dell’Eurozona, potrebbe blindare anche il rischio Italia che l’avvicinarsi delle elezioni politiche fa temere”. E in questa ottica, l’Eliseo “si auspica” che “l’Italia mantenga una leadership come quella di Draghi” e così “Francia e Sud dell’Ue” potrebbero essere “un blocco molto potente”.
Fonte: Il Fatto Quotidiano
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