Draghi all’Eliseo da Macron. Nel ‘menù’ il sostegno a kiev, l’energia e la fitta agenda europea
Il premier parlerà con il presidente francese di Difesa Ue e di diversificazioni delle fonti di approvvigionamento per ridurre la dipendenza da Mosca. I due leader affronteranno anche il tema della Libia, della migrazione e i seguiti della Conferenza sul Futuro dell’Europa
AGI – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è arrivato all’Eliseo per una cena di lavoro con il presidente francese, Emmanuel Macron. Macron ha accolto il premier nel cortile d’onore del palazzo presidenziale, i due si sono scambiati un abbraccio e una stretta di mano.
L’incontro, fa sapere palazzo Chigi, “sarà l’occasione per fare il punto sui dossier cruciali dell’agenda europea in vista dei prossimi appuntamenti: i Vertici del G7 e della Nato in programma a fine mese e il Consiglio europeo del 23 e 24 giugno a Bruxelles”.
Tra i temi al centro del colloquio, “gli sviluppi della guerra in Ucraina e il sostegno a Kiev, la sicurezza alimentare, il rafforzamento dell’autonomia europea in materia di Difesa e di Energia, nell’ottica di una strategia energetica diversificata e di una minore dipendenza energetica dalla Russia”.
I due Presidenti potranno affrontare anche il tema della Libia, della migrazione e i seguiti della Conferenza sul Futuro dell’Europa. Draghi e Macron, inoltre, discuteranno “delle ottime relazioni bilaterali tra Italia e Francia, in seguito alla firma del Trattato del Quirinale, e dell’importanza che il dialogo rafforzato si traduca anche in azioni e iniziative congiunte riguardo le questioni piu’ importanti dell’agenda europea e internazionale”.
Fonte: AGI
Pnrr, parte la sfida alla sostituzione del gas: Draghi lancia la Hydrogen Valley
Realizzare siti di produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse; un progetto che contribuisce fortemente a stimolare la crescita e creare occupazione, “Ci avvicina ai nostri obiettivi energetici e climatici, che il governo è determinato a mantenere ed anzi a perseguire con sempre maggiore convinzione”.
Un messaggio forte e chiaro lanciato dal Premier Mario Draghi questa mattina nella Sala Verde di palazzo Chigi durante la cerimonia di firma dei primi Protocolli di Intesa con sei Regioni per l’avvio dei progetti bandiera del PNNR. Presenti i Ministri Gelmini, Messa, Speranza e Cingolani con il sottosegretario Garofoli, con le Regioni interessate: la Liguria, il Piemonte, il Friuli Venezia Giulia, l’Umbria, la Puglia e la Basilicata.
“Il coordinamento tra Governo e Regioni “non è una cosa banale, è trasmettere un messaggio che viene dalle Regioni al Governo centrale e viceversa, un continuo colloquio. Quando manca questo colloquio finisce il dialogo e si perde tempo” ha aggiunto Draghi che ha poi detto come “Il Governo intende riportare l’Ilva a quello che era quando era competitiva, era la più grande acciaieria d’Europa, non possiamo permetterci che non produca ai livelli a cui è capace di fare, a cui produce anche oggi”.
Il progetto delle Hydrogen Valley pone l’Italia in linea con i migliori Paesi Ue in un settore strategico per il futuro. Saranno costruiti distretti per l’idrogeno verde, che è prodotto con la tecnica dell’idrolisi che dovrebbe essere alimentata a sola energia elettrica verde. Ci sono due target, un primo a scadenza nel 2023 poi seguita da uno a più lungo termine a giugno 2026. Il primo passo sarà identificare le zone industriali dismesse in cui costruire i distretti per l’idrogeno che dovranno produrre meno di 3 tonnellate di anidride carbonica per tonnellata di gas e arrivare nel 2026 tra 1 e 5 megawatt di potenza totale.
In particolare attraverso il progetto “Infrastrutturazione di rete, siti di stoccaggio e distribuzione di Idrogeno (H2) e Metano liquido (GNL)” nelle principali aree industriali della Regione Basilicata, e la realizzazione in Basilicata di un Centro di Alta Tecnologia Nazionale per la realizzazione di progetti di ricerca e trasferimento tecnologia sulla mobilità ad idrogeno la Basilicata si dimostra in prima linea nelle sfide del futuro.
Una sottolineatura che riguarda anche un’altra Regione: il Piemonte. Una realtà che ha necessità di convertire la propria industria automobilistica tradizionale nelle fonti rinnovabili; ha il Politecnico, ha l’energia idroelettrica in grado di alimentare la produzione dell’idrogeno verde; ha carte in regola per investimenti che per noi vogliono dire recuperare aree dismesse, le ex aree industriali, ma soprattutto nuova occupazione.
Fonte: Nicola Porro
CONFCOMMERCIO, LA GUERRA PREOCCUPA, MENTRE GIORGETTI E BRUNETTA CONFERMANO IL NO AL SALARIO MINIMO
IN UN MESSAGGIO IL CAPO DELLO STATO SERGIO MATTARELLA: “CENTRALE RIMANE, PER UNA ECONOMIA COMPETITIVA, IL SUCCESSO DEL PIANO DI RIPRESA (PNRR), CHE, AFFRONTANDO NODI CRUCIALI PER LA MODERNIZZAZIONE, NON PUÒ CHE RIFLETTERSI POSITIVAMENTE SULLA CRESCITA”
Confcommercio rivede al rialzo le stime sul Pil dell’Italia, ritoccandole dello 0,4% rispetto alla precedente rilevazione. Per il 2022, le previsioni di Pil e consumi si attestano al +2,5%. La ripresa di consumi e occupazione, però, non si annuncia rapida e resta su livelli inferiori a quelli pre-pandemia, gravata dalle preoccupazioni per l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, la corsa dell’inflazione ed il costo crescente delle materie prime. Resta marcato anche il divario negli indicatori di crescita e reddito tra Nord e Sud. “Lo scorso anno il Pil è cresciuto del 6,6%, questa spinta è proseguita fino a oggi, seppure fortemente indebolita da una sequenza quasi insostenibile di shock negativi. Crisi economica, crisi geo-politica, crisi energetica. Oggi si affaccia anche l spettro della crisi alimentare”, argomenta il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli aprendo l’Assemblea generale della confederazione. Per questo, come sottolinea in un messaggio il Capo dello Stato Sergio Mattarella: “Centrale rimane, per una economia competitiva, il successo del Pnrr che, affrontando nodi cruciali per la modernizzazione, non può che riflettersi positivamente sulla crescita”.
L’ANALISI
L’Italia, l’analisi di Confcommercio, resta un Paese a due velocità. Tra il 1996 e il 2019 il Pil reale del Mezzogiorno è cresciuto in termini cumulati solo del 3,4%, quasi cinque volte meno della media nazionale (15,3%) e otto rispetto al picco del Nord-Est (23,8%). Oggi il Pil pro capite al Sud è quasi la metà di quello del Nord: 20.900 euro contro i 38.600 euro del Nord-Ovest e i 37.400 euro del Nord-Est. Quanto alla ripresa, rischia di essere frenata da “un’inflazione particolarmente elevata” del +6,3%, misurata come variazione dell’indice dei prezzi al consumo. In un contesto così sfavorevole, si legge in un report, sarà “più difficile avviare nuove attività, alimentando ulteriormente la denatalità”. E il calo demografico preoccupa – nel 2022 -824mila unità con un picco del 60% al Sud – anche perché in prospettiva si trasformerà in deficit di capitale umano.
LE VARIABILI
Tra le variabili che frenano la ripartenza, naturalmente, il caro energia. “Vanno riviste in modo strutturale le regole di formazione del prezzo dell’elettricità, anche introducendo un tetto a quello del gas”, specifica Sangalli. Altro nodo che preoccupa è l’occupazione. Con la pandemia nel 2020 la contrazione degli occupati ha sfiorato i 2,5 milioni di unità e la crescita attesa di circa 2 milioni nel biennio 2021-22 non consentirà di recuperare i livelli occupazionali pre-Covid. Il Nord e il Centro registrano una flessione di oltre il 2%, in controtendenza il Mezzogiorno che evidenzia una migliore performance del mercato del lavoro anche grazie alla ripresa dei flussi turistici. “Oggi le prospettive per il turismo italiano sono buone – spiega Sangalli – ma non bastano pur significativi segni più: serve un recupero completo, è ancora da raggiungere”.
L’AGENDA
Nella relazione spazio anche all’agenda politica delle ultime settimane, il presidente di Confcommercio annota alcune considerazioni. Sulle concessioni demaniali: “il tema è trovare l’equilibrio tra un’apertura del mercato e la tutela dei diritti degli attuali concessionari”. Mentre sul salario minimo: “Bisogna fare attenzione a non scambiare tra loro cause ed effetti. Non ci sono scorciatoie e, se ci sono, sono pericolose”. Gli fa eco il ministro Giancarlo Giorgetti, intervenuto da remoto: “Attenzione a pensare che con una legge si possano risolvere automaticamente i problemi. Credo l’Italia abbia una storia nell’esperienza della contrattazione”. A riguardo il titolare della Pa Renato Brunetta commenta: “Non abbiamo bisogno di ulteriori derive stataliste e di rigidità”. Mentre per il segretario della Cgil Maurizio Landini: “Tutti parlano di salario minino, il problema è aumentare i salari, di questo ne sento parlare un po’ meno”. Capitolo bonus. Secondo Giorgetti: “Sicuramente hanno svolto un ruolo meritorio ma forse adesso servirebbe una razionalizzazione, viste anche le altre urgenze che ci troviamo ad affrontare”.
Fonte: Rtl 102.5
GOLDEN GALA 2022, SI APRONO LE DANZE ALLO STADIO OLIMPICO
Tutto pronto allo Stadio Olimpico di Roma per la quarantaduesima edizione del Golden Gala Pietro Mennea, quinta fermata della Wanda Diamond League.
Alla vigilia delle gare, in programma oggi 9 giugno 2022, si è tenuta la conferenza stampa d’apertura alla quale hanno preso parte alcuni tra gli atleti più attesi della manifestazione; spicca tra le velociste, Alysson Felix, la leggendaria statunitense detentrice di 30 medaglie, alla sua ultima apparizione a Roma prima del ritiro annunciato per fine stagione.
“È un’emozione unica competere a Roma per questa importante manifestazione – ha dichiarato Allyson Felix – cerco di non pensare a lungo termine, preferisco concentrarmi su ogni singola gara. Ancora non è il momento del ritiro; sono qui per godermi Roma, la sua cacio e pepe e l’incredibile esperienza di gareggiare all’Olimpico”.
Insieme a lei, in sala stampa, la cinque volte campionessa olimpica Elaine Thompson-Herah, la due volte oro olimpico dei 400 metri Shaunae Miller-Uibo e la detentrice del record della precedente edizione del Golden Gala, Dina Asher-Smith.
Presenti anche la campionessa olimpica e mondiale, regina degli 800 metri di Tokyo, Athing Mu; lo statunitense Fred Kerley, medaglia d’argento ai 200 metri di Tokyo, la portoricana Jasmine Camacho-Quinn campionessa olimpica, Malaika Mihambo la campionessa olimpica più attesa nel lungo femminile e Femke Bol, medaglia di bronzo nei 400 metri ostacoli alle Olimpiadi di Tokyo.
Sugli scudi, però, il nostro oro olimpico di Tokyo: Gianmarco Tamberi.
“L’inizio della stagione è stato difficile – ha ammesso Tamberi – ora però sono pronto per dare il massimo al Golden Gala, una delle competizioni più importanti per me prima del mondiale. Questa sarà la mia quinta partecipazione; in passato sono arrivato sul podio ma non ho mai vinto, spero sarà la volta buona. Il mio principale obiettivo è vincere domani nella cornice dello Stadio Olimpico, non vedo l’ora di competere ancora sotto la calorosissima Curva Sud, sarà fantastico”.
Due assenze pesanti, Tamberi: “Con gli amici affianco sarebbe stato più bello”
Gimbo non vede l’ora di gareggiare, noi non vediamo l’ora di vederlo saltare ancora più in alto, ma l’oro olimpico italiano dovrà affrontare anche l’assenza di due suoi grandi amici: Mutaz Barshim e Marcell Jacobs. “Sono molto dispiaciuto per Barshim, ci sentiamo spesso e mi ha parlato del suo problema. Sarei stato felice di saltare con lui, lo aspetto ai Mondiali di Eugene; daremo di nuovo show insieme. Jacobs ci mancherà. Sarebbe stato fantastico essere insieme, davanti la nostra gente, nella competizione più importante del nostro movimento in Italia. Ora per lui è più importante recuperare dall’infortunio, ma so che verrà a vederci e tiferà per noi”.
Fonte: Roma Sport Spettacolo
Roma, Antonello Venditti fa una sorpresa al Giulio Cesare nell’ultimo giorno di scuola
Feste di fine anno scolastico da ricordare a Roma con il ritorno in presenza. Al Liceo Giulio Cesare visita a sorpresa di Antonello Venditti. Accolto dalla preside Paola Senesi, ha entusiasmato i ragazzi intonando al pianoforte proprio il brano “Giulio Cesare”, tra gli applausi e i telefonini impazziti per i selfie. In occasione dell’ultimo giorno di scuola, il cantautore romano ha voluto portare il suo saluto agli studenti del noto istituto di Corso Trieste che lui stesso ha frequentato. Un’ovazione il suo ingresso in aula magna. “Vi auguro ogni bene, e ricordate che gli anni non si comprano!”, ha detto Venditti alle allieve e agli allievi. Al suo fianco il direttore generale della Siae, Gaetano Blandini.
Fonte: Il Tempo
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