Conference League, la procura della Figc apre un’inchiesta sulla festa della Roma
Viene contestata la violazione dell’art. 4 del codice di giustizia sportiva sui principi di lealtà, probità e correttezza sportiva
La festa della Roma, e il comportamento dei giocatori giallorossi mentre sfilavano per la città dopo aver conquistato la Conference League, saranno oggetto di un’inchiesta della Procura federale della Federcalcio. Viene contestata la violazione dell’art. 4 del codice di giustizia sportiva sui principi di lealtà, probità e correttezza sportiva. Un’iniziativa del genere era stata presa nei giorni scorsi anche per i giocatori del Milan, dopo la festa scudetto.
Fonte: Agenzia Dire
Due romani su tre ritengono che per gli stabilimenti balneari vadano fatte le gare
Il 66% degli intervistati è favorevole alla direttiva europea Bolkestein e pensa che sia giusto pagare le concessioni a prezzo di mercato giudicando irrisori i canoni attuali. Il 69% crede che la gestione delle concessioni sia oggetto di infiltrazioni malavitose
Due romani su tre sono favorevoli a mettere a bando le concessioni demaniali turistiche così come indicato dalla direttiva europea Bolkestein che abolisce il rinnovo «automatico» di stabilimenti balneari o circoli sportivi. Secondo un sondaggio condotto dalla società Izi su un campione di 1.031 cittadini (interviste effettuate fra il 18 e il 19 maggio scorsi), il 61,60% si è rivelato d’accordo contro il 12,60% dei «no» e il 26,20% dei «non so». Allo stesso tempo la maggioranza degli intervistati ha affermato che riterrebbe giusto un indennizzo per le imprese che in questi anni hanno investito e beneficiato delle proroghe (47,10% contro un 30% di «no» e il 22,90% di «non so»).
«Sì alla concorrenza, no all’esproprio — spiega Giacomo Spaini, ad di Izi -. I cittadini hanno le idee chiare sulle concessioni balneari: chiedono trasparenza e canoni a prezzo di mercato, riconoscono i privilegi e le possibili infiltrazioni mafiose nel settore, ma ritengono che gli investimenti fatti debbano essere salvaguardati». E c’è «un forte consenso sulla messa a gara delle concessioni – precisa – e i cittadini riconoscono che i balneari hanno goduto di un supporto della politica».
«I risultati dell’indagine ci indicano che la questione balneari non è appannaggio delle sole forze populiste — aggiunge Spaini —. I cittadini si esprimono sul tema senza esitazioni: la gestione delle concessioni deve garantire la concorrenza, gli indennizzi alle imprese che escono dal settore vanno dati, ma lo Stato deve riscuotere un canone realistico». L’esito del sondaggio «è interessante – fa notare l’ad di Izi – anche per la posizione dei romani perché non esiste altra città europea più rappresentativa della Capitale sulle concessioni: ogni cittadino della Capitale ha usufruito, almeno una volta delle infrastrutture balneari del litorale romano, anche con tutti i possibili disagi nell’accesso alla spiaggia pubblica».