Giornata contro omofobia: la Farnesina espone per la prima volta la bandiera arcobaleno. Mattarella: “Rispetto e uguaglianza non derogabili”
Il capo dello Stato: “Rinnovare l’impegno al rispetto dell’altro”. Intanto però Gay Help Line segnala che le violenze a sfondo omofobico sono aumentate dal 35% nel 2021 al 42% nel 2022
In occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia che si celebra il 17 maggio, tanti politici si sono schierati compatti per difendere i diritti della comunità Lgbt+. Nonostante l’approvazione del Ddl Zan sembri un miraggio e nonostante la bufera sulle scuole dei giorni scorsi, il mondo della politica, almeno per il momento, sembra mettere da parte le polemiche per sottolineare l’importanza di questa giornata.
E così mentre il ministero degli Esteri oggi ha esposto per la prima volta sulla facciata della Farnesina un enorme striscione con i 6 colori della bandiera arcobaleno, lo stesso presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto sottolineare che “questa Giornata internazionale chiede l’attenzione sulle violazioni alla dignità della persona motivate con orientamenti sessuali diversi dal proprio”. E in effetti, proprio oggi Gay Help Line ha segnalato che le violenze a sfondo omofobico sono aumentate dal 35% del 2021 al 42% del 2022. E Arcigay ha denunciato che negli ultimi dodici mesi si sono verificati 126 episodi di odio omotransfobico.
La Farnesina espone per la prima volta la bandiera arcobaleno
Quest’anno per la prima volta, il ministero degli Esteri espone per la prima volta sulla facciata della Farnesina uno striscione con i 6 colori della bandiera arcobaleno (la cosiddetta “Freedom Flag”). Nella Giornata mondiale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia dedicata quest’anno al tema “Our Bodies, Our Lives, Our Rights“, la Farnesina coglie l’occasione per ribadire con forza che i diritti umani sono diritti inviolabili della persona, che devono essere garantiti a tutti, senza distinzioni o discriminazioni, incluse quelle basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.
Per rendere questo impegno più concreto, su indicazione del ministro Luigi Di Maio, lo scorso novembre il Segretario Generale della Farnesina, l’ambasciatore Ettore Francesco Sequi ha istituito la figura dell’”Inviato Speciale per i Diritti Umani delle persone LGBTIQ+ nel mondo”, affiancandone l’incarico al presidente del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani, ministro plenipotenziario Fabrizio Petri. L’azione dell’Inviato Speciale si concentra in particolare sulla promozione della decriminalizzazione dell’omosessualità nel mondo. Sono ancora numerosi infatti gli Stati in cui le persone LGBTIQ+ continuano a patire discriminazioni, marginalizzazione, abusi e violenze, sperimentando una sistemica violazione dei loro diritti fondamentali.
Mattarella: “Rispetto e uguaglianza non derogabili”
Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto fare una riflessione sulla Giornata mondiale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia: “Questa Giornata internazionale chiede l’attenzione sulle violazioni alla dignità della persona motivate con orientamenti sessuali diversi dal proprio. Occorre educare a una cultura della non discriminazione, per costruire una comunità che metta al bando ogni forma di prevaricazione radicata nel rifiuto delle differenze”. “Il rispetto dei diritti di ogni persona – ha sottolineato il presidente Mattarella -, l’uguaglianza tra tutti i cittadini, sancita dalla nostra Costituzione e dagli ordinamenti internazionali che abbiamo fatto nostri, non sono derogabili. Solidarietà e responsabilità sono alla base della nostra comune convivenza. Solo la comprensione reciproca può portare alla piena accettazione di tutto ciò che è ‘altro’ da sé e al riconoscimento di ciascuna individualità. Il messaggio di questa giornata è l’invito a rinnovare l’impegno al rispetto dell’altro e delle sue scelte: elementi alla base del vivere collettivo”, ha dichiarato il presidente Mattarella.
Gay Help Line: “Il 60% dei maltrattamenti a sfondo omofobico avvengono in famiglia”
Il messaggio del capo dello Stato sulla necessità di “rinnovare l’impegno al rispetto dell’altro” è tanto più significativo se si considera che oggi le violenze a sfondo omotransfobico sono in forte aumento. Secondo il report annuale di Gay Help Line Italia, sono passate dal 35% del 2021 al 42% del 2022 le segnalazioni di maltrattamenti e violenze in famiglia. Più del 50% delle segnalazioni proviene da under35. E nella fascia di età 13-29 anni il 60% dei maltrattamenti a sfondo omofobico avvengono in ambito familiare.
“Il 20% degli utenti fra i 18 e i 26 anni ha richiesto accoglienza alla Refuge Lgbt, la prima casa famiglia in Italia per giovani Lgbt+ discriminati in famiglia. Anche qui si evidenza un rilevante incremento. Dall’inizio del servizio sono stati accolti oltre 60 ragazzi e ragazze maggiorenni vittime di violenza familiare segnalato molti minori ai servizi sociali”, emerge dal report di Gay Help Line Italia. E ancora: “Il 35% segnala difficoltà di accesso e minori opportunità nel mondo del lavoro dopo il coming out. Il 18% denuncia atti d’odio nei confronti di adulti nel contesto lavorativo o formativo. Il 15% riguarda mobbing, stalking e revenge porn sul posto di lavoro, che raddoppiano per le persone trans. Il 19% denuncia aggressioni e minacce e il 15% denuncia bullismo e atti discriminatori”.
Un quadro preoccupante, che ci ricorda come sia necessario celebrare la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.
Fonte: Luce. La Nazione
Roma caput cyber: Numeri e temi di Cybertech Europe 2022
Si è conclusa a Roma l’edizione 2022 di Cybertech Europe, la due giorni dedicata al settore cyber. Tra i numerosi ospiti l’amministratore delegato di Leonardo, Profumo, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con la delega alla sicurezza, Gabrielli, il direttore generale dell’Agenzia per la cyber sicurezza nazionale, Baldoni e il sottosegretario alla Difesa, Mulè.
Roma “capitale” cyber per due giorni. Si è infatti concluso Cybertech Europe 2022, il più grande evento dedicato al settore della cyber-security organizzato in collaborazione con Leonardo. Numeri importanti per questa quinta edizione, che riprende i lavori dopo la pandemia: migliaia di visitatori e più di 90 aziende e start up hanno partecipato alla convention, provenienti da oltre 50 Paesi. Alla Nuvola di Roma, esperti e società hanno avuto modo di confrontarsi e aggiornarsi sullo scenario attuale della sicurezza informatica, ora più che mai prioritario e discusso in tutti gli ambienti, dalla politica all’economia, ai social. La pandemia, infatti, ha cambiato radicalmente il modo di vivere in generale, e questo ha portato a un moltiplicarsi delle sfide, facendo emergere la necessità per Stati, aziende, organizzazioni e cittadini di mettere in atto nuovi modi per proteggere le proprie reti.
Un approccio globale alla cyber-security
Ad aprire i lavori è stato proprio l’amministratore delegato della società, Alessandro Profumo, che ha registrato come si continui a investire in modo significativo nel settore della cyber-security in diverse aree, dalle comunicazioni sicure all’Internet of things (IoT). “Sviluppare un approccio globale alla sicurezza che includa sia la dimensione fisica che quella digitale è fondamentale per proteggere i nostri sistemi economici, politici e sociali” ha commentato il ceo del gruppo di piazza Monte Grappa, ricordando come la cyber security sia un lavoro di squadra: “Aziende private, governi nazionali e istituzioni europee devono unirsi in un quadro di collaborazione, per promuovere la resilienza informatica, salvaguardare le comunicazioni e i dati, mettere in sicurezza la società e l’economia europee”. Profumo ha anche ricordato il ruolo di Leonardo quale “punto di riferimento della sicurezza nazionale”. L’azienda, infatti, investe circa il 13% del suo fatturato in ricerca e sviluppo nel settore “siamo intorno a 1,8 miliardi di euro, e sono tanti soldi”, ha aggiunto Profumo.
Un tragitto ancora lungo
Insieme a lui il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con la delega alla sicurezza della Repubblica, Franco Gabrielli: “Sul fronte della cybersecurity l’Italia ha imboccato la strada giusta, pur avendo davanti un percorso lungo e problematico”. Il prefetto Gabrielli ha anche annunciato la prossima comunicazione sulla composizione del comitato tecnico-scientifico dell’Agenzia per la cyber sicurezza nazionale, che sarà resa nota subito dopo la presentazione della strategia nazionale sulla cybersicurezza 2022-2026, attualmente al vaglio del presidente del Consiglio Mario Draghi. Il comitato “sarà composto da un numero selezionatissimo di persone e non avrà nulla di pletorico”, ha specificato ancora Gabrielli.
Serve più formazione
L’Agenzia che vuole essere “un punto di riferimento per il Paese, per il settore pubblico e privato, che definisce la strada che dobbiamo percorrere per essere un Paese più consapevole dal punto di vista della resilienza”, come ha dichiarato il suo direttore generale, Roberto Baldoni, intervenuto a Cybertech. “Il fatto di aver posto l’Agenzia sotto il presidente del Consiglio è garanzia di una uniformità sulle politiche che saranno portate avanti”, ha spiegato ancora Baldoni. Particolarmente cruciale, secondo il direttore, sarà il piano della formazione: “tutti sono rimasti indietro perché tutti i settori hanno avuto una trasformazione forte e profonda”. Per questo, ha ricordato ancora Baldoni: “Serve un cambiamento culturale, che deve entrare in ognuno di noi come cittadini, manager di azienda, impiegati, direttori delle Pa”.
Fonte: Il Domani D’Italia
METEO ROMA: Primi CALDI sulla capitale, con TEMPERATURE fino a +32 GRADI, le PREVISIONI
METEO ROMA – Sole e caldo ad oltranza, ecco le previsioni per i prossimi giorni sul lazio
Prosegue di gran carriera il lungo periodo anticiclonico che perdura dalla scorsa settimana e che per questa porterà anche ad un aumento delle temperature, grazie alla maggiore avvezione d’aria calda di origine sub-tropicale. Nei prossimi giorni infatti non mancheranno punte di temperatura fino a +32°C sulla nostra città con valori anche localmente oltre lungo la valle del Tevere. Di seguito vediamo le previsioni meteo nel dettaglio.
METEO ROMA PER LA GIORNATA ODIERNA:
Nel corso della giornata avremo tempo per lo più stabile ma non ovunque: su Roma al mattino i cieli risulteranno pienamente soleggiati, così come sul resto della regione. Al pomeriggio sono attese isolate precipitazioni sulle zone interne; su Roma e sul resto delle pianure avremo cieli poco nuvolosi. In serata si rinnovano condizioni di tempo asciutto, con addensamenti lungo le coste Tirreniche. Grazie al maggiore contributo d’aria calda in quota, le massime potranno raggiungere sulla capitale valori fino a +32°C (specie sui quartieri est dove la brezza giungerà più tardi). Minime intorno ai 17-18°C. Vediamo infine la tendenza meteo per il resto della settimana.
TENDENZA METEO PER IL RESTO DELLA SETTIMANA
Tendenza meteo – Nel corso della settimana l’anticiclone africano porterà un rinforzo dell’alta pressione sul Mediterraneo, portando una elevata stabilità atmosferica e caldo fuori stagione. Su Roma e sul Lazio è quindi prevista una settimana stabile con cieli soleggiati e con solo locale instabilità pomeridiana in Appennino. Le temperature tenderanno ad aumentare ulteriormente, e si manterranno costantemente sui +30°C nei valori massimi fino al termine della settimana.Per maggiori informazioni seguite i prossimi aggiornamenti meteo che troverete sul nostro sito internet.
Fonte: Centro Meteo Italiano
Alessio Rezza nominato Étoile del Teatro dell’Opera di Roma
Al termine dell’ultima recita de “Il Corsaro” il danzatore di origine pugliese è stato nominato étoile
Grande festa al Teatro Costanzi al termine dell’ultima recita de Il Corsaro di domenica 15 maggio. Alessio Rezza è stato nominato Étoile del Teatro dell’Opera di Roma dal sovrintendente Francesco Giambrone, su proposta della direttrice del Corpo di Ballo Eleonora Abbagnato.
Durante i calorosi applausi del pubblico che aveva appena ammirato le vicende avventurose della schiava Medora e del corsaro Conrad nella versione coreografica di José Carlos Martínez, a sorpresa sono saliti sul palcoscenico il sovrintendente e la direttrice del ballo. Una pioggia di coriandoli ha reso ancora più palpabile l’emozione del danzatore pugliese nell’apprendere la notizia del meritato riconoscimento.
«Il Corpo di Ballo del nostro Teatro è una delle nostre eccellenze, – ha dichiarato il Sovrintendente Francesco Giambrone – sono felice di vederlo crescere. E questo riconoscimento così importante a uno dei suoi componenti, che giunge a conclusione di una produzione che ha avuto uno straordinario successo di pubblico, conferma i livelli di qualità raggiunti da tutti sotto la guida di Eleonora Abbagnato. Oggi è una giornata di festa per tutto il nostro Teatro».
«Alessio è un danzatore di carattere unico, perfetto sia per il repertorio classico che quello moderno. – ha dichiarato Eleonora Abbagnato. È un grande talento cresciuto artisticamente al mio fianco. Ho avuto il piacere di nominarlo prima solista e poi primo ballerino. Un ulteriore motivo di grande orgoglio è che nella compagnia capitolina non veniva nominato un danzatore étoile dal 2004. Per me è una gioia e la conferma che il Teatro cresce e soprattutto i nostri talenti».
Nato a Modugno, in provincia di Bari, Alessio Rezza entra alla Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala all’età di quindici anni, diplomandosi nel 2008. Nel 2009 entra a far parte del corpo di ballo dell’Opéra di Parigi e nel 2010 si unisce alla compagnia del Teatro dell’Opera di Roma. Sotto la direzione di Eleonora Abbagnato, nel giugno 2015 è promosso solista e nel gennaio 2018 primo ballerino. È ospite in gala di danza internazionali e gli vengono riconosciuti premi tra cui: Danza&Danza 2011, Roma in Danza 2011 e Anita Bucchi 2011 come migliore interprete maschile dell’anno, Premio Positano 2012 come miglior danzatore emergente, Roma è Arte 2013 e Europa in Danza 2016.
Fonte: Dance Hall News
Jasmine Trinca: a Cannes il suo debutto come regista con il film “Marcel!”
L’attrice italiana è al Festival come membro della giuria internazionale, ma non solo. Nella sezione Séances speciales presenta il suo primo lungometraggio
Questa 75esima edizione del Festival di Cannes è speciale per Jasmine Trinca. Non solo perché l’attrice fa parte della giuria internazionale. Ma anche perché, tra le proiezioni di quest’anno, ci sarà anche Marcel!, il suo primo film da regista.
Jasmine Trinca, il suo primo film come regista
Marcel! (dal 1 giugno al cinema) verrà presentato in Selezione Ufficiale nella sezione Séances spéciales. La pellicola di 93 minuti – che nel cast vanta la presenza di nomi come Alba Rohrwacher, Maayane Conti, Giovanna Ralli, Umberto Orsini, Dario Cantarelli, Valentina Cervi, Valeria Golino e Giuseppe Cederna – è una produzione Cinemaundici e Totem Atelier con Rai Cinema.
La trama di Marcel!
La storia attinge da un’esperienza personale dell’attrice: quella di una bambina che ama sua madre. E sua madre ama Marcel, il suo cane. Questo intreccio è alla base della costruzione di tutta la vicenda. Perché un evento imprevedibile porterà le due donne in viaggio, spingendole ad avvicinarsi e a riscoprire la geografia del loro amore.
Jasmine Trinca: «Una rielaborazione favolistica del vissuto»
Presentando questo suo primo lavoro come regista, Jasmine ha spiegato appunto che «tutto questo parte da una fotografia. Ritraeva mia madre che mi teneva per mano sul ciglio di un bosco. Dietro di noi un paesaggio assolato, ma davanti? Il colore di quella foto lo avrei definito il colore della memoria. Non della nostalgia, come una foto a colori virata seppia, ma proprio un colore indefinibile e sfumato, bruciato dal sole, appena attraversato e ispirato dalla “selva oscura” pronta ad accogliere e proteggere quel passo a due».
E ancora: «Tra sogno e realtà. È qui che si situa questo film. Una rielaborazione fiabesca o meglio favolistica del vissuto, cercando di comprenderlo, esorcizzarlo, renderlo universale. Panni sporchi che non si lavano in casa ma che diventano bandiere da sventolare, inni programmatici: “All’arte si deve la vita”. In fondo, tutto quel vissuto, quel bagaglio pesante impossibile da lasciare, sarà pure servito a qualcosa. A fare un film. E invece no. Nulla è più importante ed effimero che vivere. Neanche un film che resta (o forse no). Alla vita si deve dunque la vita».
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