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Diciassettenne ucraino ustionato dalle bombe arriva al San’Eugenio: è in condizioni estreme

Lotta tra la vita e la morte un ragazzo di 17 anni arrivato con un volo d’emergenza dall’Ucraina al Sant’Eugenio. È rimasto ustionato gravemente dalle bombe nel tentativo di salvare sua madre.

Un ragazzo di diciassette anni proveniente dall’Ucraina è arrivato all’ospedale Sant’Eugenio di Roma con ustioni in diverse parti del corpo. Ad annunciarlo è stato in serata è stato l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, che lo ha comunicato in una nota, spiegando che il giovane, da poco atterrato nel nostro Paese “è in condizioni estreme”. Da quanto si apprende il paziente non ancora maggiornene si trova attualmente ricoverato presso il Centro grandi ustionati, i medici sono intervenuti prontamente sulle lesioni riportate, ma non si pronunciano sull’esito del loro intervento. Le sue condizioni di salute come spiegato dallo stesso assessore, sono gravissime. Il ragazzo, secondo quanto ricostruto da D’Amato nella nota diffusa a mezzo stampa, al momento del grave ferimento era in Ucraina, dov’è in corso il conflitto con la Russia. È rimasto vittima dei bombardamenti, mentre stava cercando disperatamente di salvare la madre, un tentativo fallito, perché purtroppo è morta.

A prenderlo in carico date le sue condizioni disperate sono stati i militari della Guardia di Finanza, che lo hanno trasportato con un aereo militare in Italia ed è atterrato a Roma. Cruciali per il ragazzo saranno le prossime ore, durante le quali il diciassettenne dovrà combattere tra la vita e la morte, per le gravi ustioni riportate sul corpo. Speranzose le parole di D’Amato: “Desidero ringraziare la nostra equipe medica dell’Ares 118 e la Guardia di Finanza per il volo di emergenza effettuato e lo straordinario lavoro che ora spetta ai professionisti del Sant’Eugenio per tentare di salvargli la vita”.

Fonte: Fanpage

Ucraina. Coldiretti: “Con la mancanza di grano vola il consumo di riso”

Vola il prezzo del riso a livello internazionale, con un balzo del 21 per cento nell’ultimo anno

 

 

Vola il prezzo del riso a livello internazionale, dove ha fatto registrare un balzo del 21 per cento nell’ultimo anno per effetto del crollo delle spedizioni di grano, determinato dalla guerra tra Russia e Ucraina, e dopo che anche l’India ha bloccato le esportazioni. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati della borsa di Chicago (Cbot) divulgati in occasione dell’iniziativa “Abbiamo riso per una cosa seria” che si svolge nel fine settimana dal mercato di Campagna Amica in via San Teodoro a Roma e in tutta Italia, con i pacchi di riso della solidarietà della Focsiv, 100 per cento italiano FdAI – Filiera Agricola Italiana. La decisione dell’India – sottolinea Coldiretti – aggrava l’emergenza alimentare mondiale poichè si tratta del secondo produttore mondiale di grano. Le 10 milioni di tonnellate di esportazione previste nel corso del 2022 ora – sottolinea la Coldiretti – mancheranno dal mercato, con rincari dei prezzi che colpiscono soprattutto i consumatori poveri con il rischio di nuove rivolte del pane come quelle avvenute in Tunisia, Algeria ed Egitto che è diventato il maggior importatore di grano dall’India dopo lo stop dei porti sul Mar nero. In sostituzione del grano salgono la domanda e le quotazioni di riso che  registra quest’anno un balzo negli scambi del +4 per cento rispetto al 2021 con un picco di 53,4 milioni di tonnellate secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Fao. Il consumo mondiale di riso nel 2022 – spiega Coldiretti – raggiungerà nel 2022 il record degli ultimi dieci anni con quasi 521 milioni di tonnellate in aumento di oltre 9 milioni rispetto all’anno precedente.

Uno scenario in cui al balzo degli scambi del riso corrisponde – rileva la Coldiretti – il calo del commercio di grano per le difficoltà di esportazione e per l’impennata dei prezzi che hanno raggiunto i massimi degli ultimi decenni e stanno spingendo molte comunità al cambio della dieta, sostituendo appunto il grano con il riso. 

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Roma: note solidali tra Ucraina e Malawi. Lunedì sera al Teatro Parioli

Appuntamento alle 20.30. Ingresso a offerta libera

 

 

Musica insieme perché le note non tacciano. È il titolo del concerto in programma lunedì 16 maggio, ore 20.30, al teatro Parioli di Roma. Sul palco le voci di soprano e di mezzosoprano di Mariangela Di Giamberardino e Alessandra Canettieri. Al pianoforte il maestro Ademaro Dipaola. Lo spettacolo sarà aperto dal violino di Andrii Dibrova, giovane musicista ucraino – arrivato da Leopoli a Roma a febbraio – con la speranza di poter dare seguito al suo sogno e alla sua vita.

Con una cavalcata di quattordici pezzi, tra opere e arie, lo spettacolo racconta e illumina l’amicizia in tutte le sue declinazioni. Un faro sarà anche puntato su quanto sta accadendo in Ucraina. A ricordarlo ci penserà il violino di Dibrova, con le sue note in fuga dalle bombe, alla ricerca di un sogno in Italia: finire gli studi in conservatorio. Il concerto è organizzato dalla onlus Africa Sottosopra, un’associazione che si occupa di progetti di sviluppo in Malawi, affinché la popolazione di questo Paese, tra i più poveri al mondo, possa avere la possibilità di un futuro lì. In questo momento Africa Sottosopra sta portando avanti il progetto Women Goal per migliorare le condizioni delle donne in termini di diritti pari opportunità, accesso al lavoro, integrazione sociale e sostegno. Appuntamento alle 20.30. Ingresso a offerta libera.

Fonte: Leggo

Per tutte le info: info@roma-news.it

 

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