Libri: Monica Vitti. Storia di una donna irripetibile

Esce la biografia di Laura Delli Colli, per non dimenticarla

‘MONICA – VITA DI UNA DONNA IRRIPETIBILE’ di LAURA DELLI COLLI (RAI LIBRI PP 256 EURO 18.00) Con Monica Vitti il 2 febbraio scorso se n’è andata una donna speciale, irripetibile, che lascia dietro di sé film, premi, successo, simpatia, risate, curiosità, amori e passioni.

Laura Delli Colli, giornalista, scrittrice, presidente del sindacato giornalisti cinematografici che assegnano i Nastri d’argento, firma di cinema la conosceva bene, dagli anni in cui scriveva a Repubblica prima e a Panorama Poi.

Già nel 1987 scrisse una biografia sulla grande attrice e ora dal 12 maggio per Rai Libri esce questo ritratto affettuoso, profondo, che servirà una volta di più a non dimenticare Monica.
    “Sono bionda, ho gli occhi verdi, alta 1,73, presbite, miope, astigmatica, ipermetrope e ipersensibile”. Si raccontava così la Vitti, una donna con molti dubbi, molte paure ma anche molti desideri, che voleva amare e giocare il più possibile, e dormire poco, perché dormendo le sembrava di rinunciare a un po’ di vita. Una malattia crudele l’ha obbligata a farlo allontanandola non solo dal cinema, dal suo pubblico e dalla consapevolezza del suo talento, ma anche dalla memoria di sé.
    Nonostante i vent’anni di silenzio assoluto, però, quel pubblico non l’ha dimenticata. In queste pagine si racconta l’avventura di una donna straordinariamente affascinante nella sua bellezza imperfetta oltre il tempo e le mode, talentuosa, anticonformista, colta e spiritosa. La ricorderemo sempre come quella splendida ragazza bionda che si è persa all’improvviso nelle sue smemorie, ma è rimasta e rimarrà eternamente e meravigliosamente unica. Laura Delli Colli, ex presidente della Fondazione Cinema per Roma, responsabile del coordinamento artistico di Cinema Italian Style, ha firmato negli anni biografie dedicate, tra gli altri, a Gianni Amelio, Marco Tullio Giordana, Ferzan Ozpetek. A Monica Vitti è legata dal ricordo di un indimenticabile incontro ravvicinato prima che la malattia l’allontanasse dal mondo e da sé.

Fonte: Ansa

Libri: “L’autista di Berlinguer”, 15 anni al fianco del segretario del Pci nel racconto di Menichelli

 

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Una cavalcata nella storia di 15 anni del Pci vista da un osservatorio speciale, quello di chi è stato l’ombra di Enrico Berlinguer. La si può ripercorrere nelle pagine de “L’autista di Berlinguer”, il racconto di Alberto Menichelli, capo della vigilanza di Botteghe Oscure, autista personale e caposcorta del segretario di quel che è stato il maggiore partito comunista d’Occidente. Pubblicata dalla Compagnia editoriale Aliberti, con prefazione di Bianca Berlinguer e postfazione di Walter Veltroni, la testimonianza di Menichelli, scomparso nel 2017, si rivela preziosa (a quasi cento anni, il 25 maggio prossimo, della nascita a Sassari del leader comunista), anche per lo spaccato che offre della vita quotidiana a Roma nel dopoguerra, dove disporre di un’occupazione in grado di fornire i mezzi di sussistenza alla famiglia era una fortuna.

Figlio di un ex ferroviere socialista licenziato dal regime per aver partecipato ai grandi scioperi del 1921 e poi operaio alla fabbrica Ernesto Breda, Menichelli racconta le traversie e le ristrettezze della fase agonica del fascismo, dell’occupazione nazista e del periodo post-bellico. Il tutto con un tratto fattuale e discorsivo. Il primo impiego, a 16 anni, come fabbro, inizialmente a recuperare il ferro nelle zone bombardate da riciclare, a duecento lire la settimana: “Mi sentivo orgogliosissimo di farlo”. Figurarsi quando nel gennaio del 1964 arriva dalla federazione del Pci la richiesta di compagni per rafforzare la vigilanza del partito, addirittura in Direzione…: “Mi sentivo intimidito anche solo a entrare a Botteghe Oscure, per quello che rappresentava: ovvero l’intero Pci, il tempio dei personaggi che più stimavo al mondo”.
Dopo un’esperienza come autista di Umberto Terracini (che un giorno gli portò persino il caffè, ricorda con emozione, “rimasi senza parole”) è nel 1969 che approda nel nuovo ruolo con Berlinguer, allora da poco nominato vice segretario. Si trova anche, con l’arrivo di Tonino Tatò come capo ufficio stampa, a fare da benevolo intercessore verso i giornalisti: “Senti, daje er discorso sennò questo si mette a piangere”; un’istantanea è quella, diverso tempo dopo, dei periodici incontri, ‘galeotti’ i giornali da portare ai rispettivi leader, con “un caro amico, il compagno Nicola, autista di Bettino Craxi, che immancabilmente doveva sottostare alle nostre battute”. Spezzoni di umanità, insomma, all’ombra dello scontro tra titani della prima Repubblica.
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“Quando Giovanni diventò Falcone”, presentazione a 30 anni dalla strage di Capaci

 

 

Il 19 maggio alle ore 10:30 Girolamo Lo Verso, Professore FR ordinario di psicoterapia, Dir. Scientifico corso di specializzazione in psicoterapia individuale e di gruppo Scuola di PolisAnalisi, in occasione del trentennale della scomparsa di Giovanni Falcone presenterà all’ Auditorium di Piazza Adriana, 3 a Roma (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra) presso il Tribunale di Sorveglianza il libro “Quando Giovanni diventò Falcone” (PandiLettere ed).

Battute di pesca spensierate, discussioni serali sulla Sicilia, il mare, i libri, la vita. Per Girolamo Lo Verso  l’amicizia con Giovanni Falcone inizia prima del Pool antimafia. Prima della vita blindata alla Procura di Palermo. Inizia negli anni Settanta quando il giudice più famoso al mondo era semplicemente Giovanni, un instancabile nuotatore in servizio al Tribunale di Trapani. E l’autore semplicemente uno psicoterapeuta all’Asp di Trapani ed un appassionato esploratore e pescatore subacqueo.

Ricordi privati, custoditi con cura per molti anni dal professor Lo Verso, che vengono ora condivisi per diventare patrimonio di conoscenza condivisa ma, soprattutto, stimolo di riflessione sulla storia di Falcone, della Sicilia e dell’antimafia a trent’anni dalle Stragi del ‘92.

Modera: Viviana Langher (Presidente laurea magistrale in psicologia clinica, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”). Intervengono con l’autore: Gigi Clemente (regista), Lara Di Carlo (editrice di PandiLettere), Pietro Grasso (già presidente del Senato e procuratore nazionale antimafia), Filippo Pergola (direttore Scuola di PolisAnalisi). Letture dell’attrice Tiziana Narciso

Fonte: Roma

Per tutte leinfo: info@roma-news.it

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