Coppa Italia 2022: è dell’Inter la vittoria in finale contro Juve 2-4
L’Inter batte la Juventus 4-2 ai supplementari nella finale della Coppa Italia e conquista il trofeo. I nerazzurri trionfano al termine di un match ricco di colpi di scena. Barella apre le marcature al 7′, la Juve ribalta il risultato in avvio di ripresa con Morata e Vlahovic. L’Inter pareggia nel finale col rigore di Calhanoglu e prende il largo all’overtime con la doppietta di Perisic. I milanesi conquistano la Coppa Italia dopo un digiuno di 11 anni. La Juve finisce la stagione senza trofei per la prima volta dal 2011.
LA PARTITA – Le due squadre si studiano, alla ricerca di spazi nella fase di avvio. Ritmo alto, contrasti robusti. Al primo affondo, l’Inter passa in vantaggio. Su azione da corner, nessuno si preoccupa di Barella che al limite dell’area può controllare e calciare senza opposizione: 0-1 al 7′. La reazione della Juve non è immediata. La formazione di Allegri non crea pericoli e l’Inter può continuare a giocare in scioltezza. Handanovic deve effettuare la prima parata al 18′ per bloccare un pallone deviato di testa da Perisic.
Primo segnale bianconero al 22′. Palla a Dybala, rasoterra sul primo palo: Handanovic è attento. Il portiere sloveno deve sfoderare un grandissimo intervento subito dopo per disinnescare il sinistro incrociato di Vlahovic, innescato da Dybala. L’argentino alla mezz’ora va vicinissimo al gol: sinistro dal limite dell’area, palla fuori di poco. Dopo la fiammata della Juve, l’Inter rimette la testa fuori dal guscio. Al 40′ Allegri perde Danilo, costretto a uscire per un problema fisico, e inserisce Morata scegliendo un assetto ultraoffensivo prima dell’intervallo.
La Juve riparte all’attacco all’inizio della ripresa e viene premiata al 50′. Alex Sandro calcia di sinistro dal limite dell’area, Morata sfiora e Handanovic si fa beffare: 1-1. Passano 2 minuti e la Juve ribalta tutto. Ripartenza micidiale dei bianconeri, Dybala innesca Vlahovic che si presenta davanti ad Handanovic. Il primo tiro viene respinto, il secondo no: 2-1. L’uno-due dei torinesi accende totalmente l’incontro. L’Inter cerca di scuotersi e si getta in avanti, la Juve si copre e prova a sfruttare gli spazi offerti dai nerazzurri. Al 70′ Perin deve distendersi per deviare un’insidiosa conclusione di Dimarco. L’Inter preme, collezionando calci d’angolo a ripetizione. Al 79′, contatto tra Bonucci e Lautaro. Per l’arbitro Valeri è rigore. Calhanoglu non sbaglia, 2-2 e verdetto rinviato ai supplementari.
L’equilibrio all’overtime salta per un altro rigore assegnato ai nerazzurri. Contatto tra De Ligt e De Vrij: penalty. Perisic dal dischetto non sbaglia, 2-3. La Juve cerca di reagire ma incassa subito il quarto gol. Perisic controlla dal limite e spara di sinistro: palla all’incrocio, 2-4 al 102′. Allegri, furibondo con la panchina dell’Inter, viene espulso. La Juve non ha le forze per cercare di riaprire il match, il secondo tempo supplementare scivola via senza sussulti. L’Inter trionfa e alza la Coppa Italia.
Fonte: Liberoreporter
Gli hacker russi attaccano l’Italia: colpiti Senato e Difesa
Nel pomeriggio di irti, poco dopo le 18, diversi siti italiani sono stati oggetto di un vasto attacco cibernetico portato avanti da hacker filorussi. La situazione è tornata sotto controllo in serata, ma questo è un primo segnale di un’altra guerra, oltre a quella combattuta in Ucraina
I siti colpiti
Irraggiungibili per un sensibile periodo di tempo il portale del Senato e quello del ministero della Difesa (che però in una nota parla di “attività di manutenzione da tempo pianificata, in atto sul sito”). Sotto attacco, fra gli altri, anche il sito dell’Istituto Superiore di Sanità, l’Istituto di studi avanzati di Lucca (che si occupa di tecnologia digitale), quello di Infomedix (servizi alle aziende sanitarie) e l’Aci, l’automobile club italiano. Un tentativo è stato fatto anche contro il sito dell’Eurovision Song Contest (smentito però da Claudio Fasulo, produttore esecutivo dell’Eurovision per la Rai), in corso in questi giorni a Torino. I pirati informatici avrebbero utilizzato una tipologia nota di attacco, in gergo DDOS (Distribuited Denial of service, negazione di servizio distribuito, ndr): in pratica viene simulato un enorme quantità di richieste di accesso, che manda in tilt il sito stesso e lo rende irraggiungibile.
Chi sono gli hacker dell’attacco
Dietro i disservizi registrati ci sarebbe uno specifico gruppo hacker dal nome Killnet. E non sarebbe neanche il primo attacco: i pirati informatici infatti avrebbero già attaccato siti ubicati negli Usa ma anche in Estonia, Polonia e Repubblica Ceca. Insieme al nostro Paese, attaccata anche la Spagna. La conferma è arrivata dagli stessi membri di Killnet in una nota sul loro canale Telegram e che riporta “attacco all’Italia”, insieme a una lista di siti che sarebbero stati colpiti dall’offensiva cibernetica. Politicamente, il collettivo sarebbe schierato su posizioni filo-putiniane.
Le reazioni della politica
Il presidente di Noi con l’Italia Maurizio Lupi punta l’attenzione sulla sicurezza nazionale:
“Con una guerra in corso le minacce informatiche sono ancora più insidiose e pericolose. Oggi hacker russi hanno rivendicato un attacco ai siti del Senato, del ministero della Difesa, di una banca e altri. Una dichiarazione ostile che non va sottovalutata. Per questo è necessario, ora più che mai, rafforzare la nostra cybersecurity. È un tema strategico per la nostra sicurezza nazionale”.
Fonte: Tag24- Radio Cusano Campus
Draghi in America: “La Russia non è invincibile. I termini della vittoria li stabilisce l’Ucraina”
Il sostegno a Kyiv, il problema dei prezzi dell’energia e il rischio crisi alimentare. Dopo il bilaterale di ieri, l’intervento del presidente del Consiglio da Washington. “Ho ricordato a Biden dell’ipotesi di mettere un tetto al prezzo del gas”
Il confronto tra Mario Draghi e Joe Biden ha dato i frutti sperati: ieri sera, nello Studio ovale, il premier ha confermato la linea comune con gli Stati Uniti. Al centro del colloquio con il presidente americano, durato oltre un’ora, la guerra in Ucraina, le conseguenze economiche della guerra, i negoziati di pace. Il presidente del Consiglio ha rimarcato la stima nei confronti di Biden. “Putin pensava di dividerci, ha fallito“, ha detto davanti alle telecamere, mentre Biden si è congratulato con lui per il suo ruolo nel “riunire la Nato e l’Ue”.
Oggi in conferenza stampa all’ambasciata italiana a Washington Mario Draghi ha parlato del sostegno occidentale a Kyiv, del problema dei prezzi dell’energia e del rischio di crisi alimentare. “La Russia non è invincibile” come sembrava all’inizio del conflitto, quando “erab Davide contro Golia. Ora non c’è più Golia”, ha affermato Draghi. E ha detto che l’incontro di ieri alla Casa Bianca “è andato molto bene”. “In questo incontro ci siamo trovati d’accordo sul fatto che bisogna sostenere l’Ucraina – ha esordito il presidente Draghi – ma bisogna anche cominciare a parlare di pace“.
“Abbiamo concordato – prosegue – che occorre continuare a sostenere l’Ucraina e a fare pressione su Mosca ma anche cominciare a chiedersi come si costruisce la pace. Il percorso negoziale è molto difficile ma il primo punto è come costruire questo percorso negoziale, deve essere una pace che che vuole l’Ucraina, non una pace imposta“.
C’è poi il problema dei prezzi dell’energia. “L’Italia sta facendo molto per raggiungere l’indipendenza dal gas russo” ha detto Draghi. “Ho anche ricordato a Biden il tema della possibilità di mettere un tetto al prezzo del gas, ipotesi accolta con favore, anche se l’amministrazione americana sta riflettendo più su un tetto al prezzo del petrolio che su quello del gas, si è deciso che ne riparleremo presto insieme”, aggiunge il premier. Nel mercato dell’energia “le distorsioni sono molto forti in Ue, ora i provvedimenti se si riusciranno a prendere sono in corso di programmazione” ma “in Ue dobbiamo essere d’accordo e come sapete i pareri non sono unanimi ma su questo noi continueremo ad andare avanti”.
“Il compito delle banche centrali non è facile. Devono aumentare i tassi perchè altrimenti l’inflazione accelera ma se li aumentano troppo fanno cadere il paese in recessione. Ho visto le dichiarazioni di Lagarde e lei è pienamente consapevole di questo”, prosegue. “Il governo ha fatto e continuerà ad attenuare la perdita di potere d’acquisto per i poveri e i giovani. La situazione è molto diversa tra Stati Uniti e Ue, in America il mercato del lavoro è a pieno impiego, in Europa no, quindi il passo di normalizzazione della politica monetaria sarà necessariamente diverso. Noi come governo possiamo cercare di attenuare la perdita di potere d’acquisto sulle categorie piu’ deboli”, risponde Draghi a una domanda sulla lotta all’inflazione.
“Con Joe Biden abbiamo parlato della crisi alimentare provocata dal blocco di grani vari dall’Ucraina perche’ i porti sono bloccati. Lavrov ha detto che sono bloccati perche’ i porti sono minati. Questo puo’ essere un primo esempio di dialogo che si costruisce tra le due parti per salvare decine di milioni di persone”.
Alle 20,40, ora di Roma, è previsto l’incontro di Draghi con la speaker della Camera dei rappresentanti, Nancy Pelosi, con cui ha già avuto un faccia a faccia lo scorso ottobre a Roma. Insieme a loro anche i leader dei gruppi politici del Congresso. Poi si svolgerà la cerimonia di premiazione con il Distinguished leadership award all’Atlantic Council. La consegna del premio a Draghi sancirà la chiusura della sua trasferta americana.
Fonte: Il Foglio
Il Papa incontra le mogli di due ufficiali del Battaglione Azov: “Speriamo che possa aiutare a salvarli”
Le mogli di due ufficiali del Battaglione Azov hanno incontrato Papa Francesco al termine dell’udienza di questa mattina a San Pietro: “Speriamo tutti insieme che questo possa aiutare a salvare i nostri mariti e i soldati che sono nella Azovstal a Mariupol”
Si chiamano Kateryna Prokopenko e Yulya Fedosiuk le due donne ucraine che hanno incontrato questa mattina Papa Francesco al termine dell’udienza generale a San Pietro. Non due nomi qualunque ma quelli delle mogli, rispettivamente, di Denis Prokopenko e Arseniy Fedosiuk, due ufficiali del Battaglione Azov, l’unità militare ucraina i cui combattenti sono attualmente asserragliati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol.
Francesco le ha incontrate questa mattina dopo che le due donne si erano rivolte a lui attraverso una lettera nei giorni scorsi chiedendo un incontro che è stato confermato per oggi. L’incontro con il Papa è stato “un momento storico. Speriamo tutti insieme che questo possa aiutare a salvare i nostri mariti, i soldati che sono nella Azovstal a Mariupol – il commento delle due al termine dell’incontro – Papa Francesco ha detto che pregherà per noi e che farà il possibile”. Kateryna Prokopenko e Yulya Fedosiuk, immortalati in diversi scatti mentre assistono all’udienza di Bergoglio, hanno poi invitato il Papa in Ucraina: “Gli abbiamo chiesto di venire in Ucraina e di parlare con Putin perché se ne vada”, su questo “non ha risposto. Ha detto che pregherà per noi”. Nell’acciaieria “molti di loro sono morti e non abbiamo potuto seppellirli secondo la tradizione cristiana. Abbiamo chiesto al Papa di aiutarci affinché ci siano per loro ‘corridoi verdi’” per uscire dalla Azovstal di Mariupol, aggiunge Yulya. Secondo le due donne ogni giorno muoiono uno-due soldati feriti nell’acciaieria, dove ancora ci sarebbero dei civili.
Fonte: Fanpage
Mattarella: da magistrati uccisi venuta lezione di comportamento
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha evidenziato “l’alto significato” della scelta di destinare un immobile confiscato alla criminalità organizzata per ospitare la nuova sede romana della Scuola Superiore della Magistratura. Un attico trasformato da “ostentazione dell’illegalità a sede dell’organismo che cura la formazione e l’aggiornamento dei magistrati”, ha detto nel suo intervento conclusivo durante l’inaugurazione. “Anche per questo – ha continuato – non poteva esserci scelta più felice di intitolare questa sede a Mario Amato. Il suo impegno, come quello di tanti magistrati assassinati, costituisce una lezione di comportamento e interpretazione del ruolo del magistrato che la Scuola fa proprio e trasmette anche con questa scelta”.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
Per tutte le info: info@roma-news.it
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