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Peste suina nel Lazio. La Regione dispone una “zona rossa” a Roma: controlli stringenti e picnic vietati

L’ordinanza prevede una zona infetta provvisoria, con misure stringenti, e una zona di attenzione

La Regione Lazio ha disposto una “zona rossa” per contenere e contrastare la diffusione della peste suina. L’ordinanza prevede una zona infetta provvisoria, con misure stringenti, e una zona di attenzione. Nell’area si provvederà ad una sorveglianza rafforzata dei cinghiali, al campionamento e analisi di eventuali carcasse e al loro smaltimento in sicurezza. La zona sarà indicata da cartelli e sarà vietato dare cibo agli animali, fare pic nic, organizzare eventi. L’ordinanza è stata varata dopo la scoperta di un caso di peste suina nel parco dell’Insugherata.

Peste suina, “zona rossa” nel parco dell’Insugherata

Il comune provvederà a recintare i cassonetti dei rifiuti, al fine di inibirne l’accesso ai cinghiali. Controlli saranno attivati anche presso gli allevamenti di suini e animali che ricadono o sono limitrofi alla zona. Fuori dalla zona infetta provvisoria viene identificata una «zona di attenzione». L’ordinanza inoltre dispone la chiusura dei varchi di accesso alla zona infetta dal versante nord.

La peste suina e i rischi per l’uomo

Infine, l’ordinanza della Regione Lazio ribadisce che «la malattia non è trasmissibile agli esseri umani», ma «è necessario comunque regolare le attività umane all’aperto che, prevedendo l’interazione diretta o indiretta con i cinghiali infetti o potenzialmente infetti, possono comportare un rischio per la diffusione della malattia tra maiali e cinghiali». Viene inoltre ritenuto «necessario il coinvolgimento dei servizi veterinari locali e delle forze di polizia nelle relative attività di vigilanza e controllo».

Coldiretti: bene tempestività ordinanza Regione Lazio

Erano necessari ed urgenti gli interventi di contenimento contro la diffusione della peste suina, che la Regione Lazio ha attuato con grande tempestività. Ora è di fondamentale importanza procedere con eradicazione degli ungulati fuori dalla zona rossa individuata dalle istituzioni». Così il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, in riferimento alle prime misure di regolamentazione della Peste Suina Africana sul territorio della Regione Lazio.

«Quello della diffusione della Peste Suina Africana attraverso i cinghiali – afferma Granieri – è un rischio che abbiamo più volte evidenziato, così come la necessità della loro riduzione numerica attraverso le attività venatorie, le azioni di controllo della legge 157/92 con l’articolo 19 e le azioni programmabili nella rete delle aree protette. Invece siamo costretti ad assistere all’immobilismo degli enti preposti come quello del parco di Roma Natura, che nella gestione delle aree protette non è riuscita a contenere la proliferazione incontrollata dei cinghiali». «Siamo costretti ad affrontare una grave emergenza – conclude Granieri – Sicurezza sanitaria e sicurezza pubblica siano la priorità nelle scelte».

A rischio in caso di diffusione del contagio c’è un intero settore di punta dell’agroalimentare made in Italy grazie al lavoro di circa centomila persone tra allevamento, trasformazione, trasporto e distribuzione con un fatturato che vale 20 miliardi, buona parte del quale realizzato proprio sui mercati esteri. «È evidente che bisogna intervenire con la massima urgenza – conclude Granieri – per contenere un’epidemia che rischia di dilagare, portando con sé una serie di problemi, che si ripercuotono inevitabilmente sul futuro delle aziende. Ecco perché è necessario procedere con l’eradicazione fuori dalla zona rossa individuata dall’ordinanza».

Fonte: Il Messaggero

Aumentano le reinfezioni da Covid, nell’ultima settimana raggiungono il 5 per cento

Roma – Aumentano i casi di reinfezione da Covid-19, che negli ultimi sette giorni raggiungono quota 5 per cento del totale dei contagi segnalati. Nella settimana precedente erano al 4,5 per cento.

È quanto emerge dal rapporto esteso dell’Istituto superiore di sanità (Iss). 

I dati dell’Iss mostrano che dal 24 agosto 2021 al 4 maggio 2022 sono stati segnalati 397mila 084 casi di reinfezione, pari al 3,3 per cento dei casi notificati. Ma nell’ultima settimana c’è stato un balzo in avanti che ha portato ha raggiungere quota 5 per cento. 

Il rischio di reinfezione è maggiore per quei soggetti con una prima diagnosi di Covid da oltre 210 giorni, rispetto a chi ha avuto il Covid entro i 90-210 giorni precedenti. Così come è maggiore nei soggetti non vaccinati  o vaccinati con almeno una dose da oltre 120 giorni rispetto a chi ha ricevuto la dose nei 120 giorni precedenti.

L’Iss rileva inoltre che i casi di reinfezione sono più frequenti nelle donne rispetto agli uomini. Questo dato è però probabilmente dovuto alla maggior presenza delle donne in ambito scolastico (oltre l’80 per cento) dove viene svolta un’intensa attività di screening e dal fatto che le donne svolgono più spesso la funzione di caregiver in ambito familiare. 

La reinfezione è stata poi riscontrata più volte nella fascia d’età 12-49 rispetto alle persone tra i 50 e i 59 anni, attribuibile però al fatto che le fasce più giovani sono coinvolti in situazioni ed esposizioni a maggiore rischio.

Fonte: Tusciaweb

Roma: la Polizia Locale salva la vita a un bambino ucraino

Grande gesto dei motociclisti della Polizia Locale di Roma Capitale che con il loro aiuto hanno salvato la vita ad un bambino di quattro anni

Grande gesto dei motociclisti della Polizia Locale di Roma Capitale che con il loro aiuto hanno salvato la vita ad un bambino di quattro anni, affetto da una grave patologia ed appena atterrato nella Capitale dall’Ucraina.

Aiuto ad un bambino gravemente malato proveniente dall’Ucraina, i motociclisti della Polizia Locale di Roma Capitale lo scortano per raggiungere d’urgenza l’ospedale. Il bambino è stato sottoposto alle cure necessarie legate ad una grave patologia. Interventi che nel suo paese di origine sarebbero state impossibili a causa della guerra.

La Polizia Locale di Roma Capitale salva la vita a un bambino ucraino: i dettagli

E’ avvenuto tutto nel giro di pochi minuti: una richiesta di aiuto, arrivata al Comando Generale della Polizia Locale di Roma Capitale, per consentire ad una famiglia proveniente dall’Ucraina di raggiungere e far ricoverare d’urgenza il proprio bambino presso l’ospedale pediatrico Bambino Gesù e l’immediato servizio di scorta all’ambulanza attivato tramite una pattuglia di motociclisti del GPIT (Gruppo Pronto Intervento Traffico).

Il bambino di 4 anni sarebbe arrivato con la mamma all’aeroporto dell’Urbe con un volo charter nel giro di pochi minuti e da qui la necessità che gli agenti raggiungessero l’ambulanza sulla pista di atterraggio per poi scortarla d’urgenza fino all’ospedale.

Tutto ciò è avvenuto con la massima rapidità, permettendo così al bimbo di essere sottoposto subito alle cure necessarie, legate ad una grave patologia, che nel paese d’origine sarebbe stato impossibile fornirgli a causa della guerra.

Stagione balneare al via dal 14 maggio sulla costa di Fiumicino e Fregene

Due novità: maggiore attenzione per le persone con disabilità e spazi dedicati a surf e kite surf

È ufficiale: sui 24 chilometri di costa del Comune di Fiumicino, che comprendono Isola Sacra, Fregene, Maccarese, Passoscuro e Focene, la stagione balneare 2022 si aprirà il 14 maggio prossimo per chiudersi il 25 settembre. Il sindaco Esterino Montino ha firmato l’Ordinanza balneare. E questa mattina, dopo quella svolta prima delle festività di Pasqua, sono di nuovo in azione le vagliatrici per pulire le spiagge libere.

Sono due le novità principali della stagione che sta per iniziare: una maggiore attenzione alle persone con disabilità e una nuova area dedicata al surf e al kite surf. «Ogni stabilimento dovrà dotarsi di passerelle percorribili dalle persone con disabilità che arrivino fino alle prime file di ombrelloni – specifica il sindaco Montino – che dovranno includere almeno una piazzola a loro dedicata. Significa un’area dotata di pedana, con ombrellone e due lettini omologati per essere utilizzati da chi ha disabilità. Naturalmente, dovranno essere presente almeno una doccia e un servizio igienico a loro dedicati. Rendere le spiagge accessibili a tutte e tutti è un punto fermo, per noi. Ed è un approccio che passa dal mantenere liberi interi tratti di costa, al mettere in campo le misure necessarie per consentire di trascorrere una serena giornata al mare a tutti, a prescindere dalla propria condizione». Inoltre, la spiaggia libera di Focene nord, dopo l’ultimo chiosco, da quest’anno è dedicata a chi fa surf e kite. È la sesta area è destinata agli appassionati di questi sport. Nel corso di questi anni, l’amministrazione ha fatto in modo che chi ama surf e kite surf avesse a disposizione zone specifiche dove praticarli in sicurezza per loro e per gli altri bagnanti.

Fonte: Leggo.it

Per tutte le info: info@roma-news.it

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