Me contro Te in tour: tutte le tappe di Luì e Sofì
Luì e Sofì, il duo composto da Luigi Calagna e Sofia Scalia, annuncia il progetto prodotto e distribuito da Vivo Concerti. La tournée partirà sabato 12 e domenica 13 novembre da Roma
I ME CONTRO TE, scrittori, attori e cantanti, noti anche come Luì e Sofì, duo composto da Luigi Calagna e Sofia Scalia, annunciano le date di “ME CONTRO TE – IL TOUR”, prodotto e distribuito da Vivo Concerti. La tournée partirà sabato 12 e domenica 13 novembre a Roma al Palazzo dello Sport, proseguirà sabato 19 e domenica 20 novembre a Bologna all’Unipol Arena, sabato 26 e domenica 27 novembre a Milano al Mediolanum Forum di Assago e terminerà sabato 3 e domenica 4 dicembre a Eboli (SA) al Palasele. La loro carriera inizia con i video sul loro canale Youtube, aperto nel 2014, dove condividono principalmente i momenti della loro vita. Nel 2017 sono protagonisti della serie televisiva “Like Me”, in onda su Disney Channel e rivolta ad un pubblico più giovane. L’anno dopo annunciano l’uscita del loro primo libro “Divertiti con Luì e Sofì. Il fantalibro dei Me contro Te” e pubblicano i singoli “Signor S”, “Princesa” e “Kira e Ray”.
Dopo aver pubblicato altri due libri e il brano “La vita è un circo”, nel 2019 conducono il game show per bambini “Disney Challenge Show – Me contro Te” e l’anno successivo debuttano sul grande schermo con il film “Me contro Te – Il Film: la vendetta del signor S” (Warner Bros Entertainment Italia Srl – Colorado Film Production CFP Srl – Me Contro Te Production), il primo di tre lungometraggi di successo: seguiranno infatti “Me contro Te – Il Film: il Mistero della Scuola Incantata” (2021, vincitore del Biglietto D’Oro e del David di Donatello per lo Spettatore) e “Me Contro Te – Il Film: Persi nel Tempo” (2022). A febbraio 2020 pubblicano, per Warner Music, il primo album in studio “Il Fantadisco dei Me contro Te”, certificato disco di Platino. I marchi, i nomi e le immagini sono gestiti da ME CONTRO TE SRL.
I biglietti per il nuovo show dei ME CONTRO TE sono disponibili su vivoconcerti.com e in tutti i punti vendita autorizzati. Sarà possibile acquistare anche i pacchetti Meet&Greet, Family Pack, Vip Pack. Per tutte le info di biglietteria: www.vivoconcerti.com.
CALENDARIO DATE
Domenica 13 novembre 2022 Roma – Palazzo dello Sport
Sabato 19 novembre 2022 Bologna – Unipol Arena
Domenica 20 novembre 2022 Bologna – Unipol Arena
Sabato 26 novembre 2022 Milano – Mediolanum Forum
Domenica 27 novembre 2022 Milano – Mediolanum Forum
Sabato 3 dicembre 2022 Eboli (SA) – Palasele
Domenica 4 dicembre 2022 Eboli (SA) – Palasele
L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali
Fonte: Sky TG24
Ethos: il festival dell’etica pubblica dialoga sulle vite digitali
Dal 6 all’8 maggio, il confronto tra esperti di settore, studiosi e giornalisti per capire dove ci porta l’uso pervasivo del digitale e la delega agli algoritmi
L’intelligenza artificiale ci aiuta a prendere decisioni in campi diversi per importanza. Ma la rappresentazione della realtà su cui si basa l’Ai, per i suoi feedback, viene dai dati, che solo parzialmente riflettono il Reale. La capacità predittiva dell’Ai è un tema sempre più rilevante per il futuro delle nostre società e le questioni connesse alle conseguenze sociali, politiche, morali dell’intelligenza artificiale saranno il fulcro di Ethos – Festival dell’etica pubblica, in programma a Roma dal 6 all’8 maggio all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone (Wired è media partner).
Si tratta di una prima edizione per l’evento prodotto da Fondazione Musica per Roma e Ethos, Osservatorio di etica pubblica della Luiss Business School (istituito nel 2019, è diretto da Sebastiano Maffettone), che punta il focus, come da titolo, sulle Vite digitali. A dare il via al dibattito, che sarà animato da filosofi, studiosi e giornalisti esperti di intelligenza artificiale, l’evento di apertura dal titolo Le regole e i principi nell’era digitale che punta a offrire, da programma, “una riflessione interdisciplinare che include aspetti tecnologici, etici, normativi, economici, filosofici e giuridici”. Il festival scenderà poi più nel dettaglio delle sfide che l’artificial intelligence pone e parlerà di innovazione digitale ed etica per un’economia più evoluta, di nuovi modelli per le competenze digitali, di arte e urbanistica alla prova dell’Ai ma anche di responsabilità morali nella cyberwar.
Il rapporto tra etica e intelligenza artificiale rientra più in generale nella discussione sulle vite digitali, che hanno di fatto reso molto più complicate, spinose e insidiose quelle reali: da tempo è caduta l’illusione che l’onlife sia uno scenario solo vantaggioso e le questioni complesse sono emerse con grande forza nella dimensione della vita pubblica e in quella privata.
Ecco perché, come sottolineato dal filosofo Sebastiano Maffettone, direttore di Ethos, “abbiamo titolato la prima edizione del festival Vite Digitali a sottolineare il fatto che oggi le vite di tutte noi si svolgono in parte notevole online, suscitando per questo non pochi imbarazzi e problemi. Il festival vedrà impegnati cinquanta relatori, tutti in presenza, che discuteranno per la prima volta insieme le principali conseguenze politiche, economiche, morali, culturali, giuridiche e militari della rivoluzione digitale, senza trascurare i cambiamenti nelle arti visive e nella letteratura, il tutto in un’orizzonte tracciato dalla scienza e dalla filosofia”.
Tra gli ospiti della manifestazione, il vicepresidente Microsoft con delega agli affari del governo europeo Casper Klynge, il sociologo Derrick de Kerckhove, la ricercatrice Marta Bertolaso, il filosofo Armando Massarenti, la scrittrice Carolyn Christov-Bakargiev, il designer e storico di Harvard Jeffrey Schnapp.
A ospitare il festival, l’Auditorium parco della Musica Ennio Morricone; evento in presenza e ingresso gratuito, per arrivare a un pubblico che può trasversalmente interessarsi al tema. “Elaborare le domande sulle questioni fondamentali del vivere insieme, trasformare gli spettatori in cittadini attivi e partecipi al dibattito e alla vita pubblica” è uno degli obiettivi dichiarati del festival ma anche la mission in cui si riconosce la Fondazione Musica per Roma, secondo quanto dichiarato dall’ad Daniele Pittèri, in quanto l’istituzione culturale romana “ha oggi il compito non solo di proporre contenuti al pubblico ma anche di elaborare insieme a esso le domande”.
Le consapevolezze del pubblico devono crescere, anche tra i non addetti ai lavori, e non solo per motivi teorici: il mercato dell’Ai in Italia è in crescita ed ha raggiunto una quota di 380 milioni di euro nel 2021, crescendo del 27%. Un terzo del mercato dell’Ai nel nostro paese, come confermavano i dati, riguarda progetti di Intelligent data processing (analisi ed estrazione di informazione dai dati); seguono le soluzioni per l’interpretazione del linguaggio naturale al 17,5% e gli algoritmi per suggerire ai clienti contenuti in linea con le singole preferenze che incidono per il 16%. Crescono chatbot, virtual assistant e iniziative di computer vision (fonte: Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management Polimi). Sono dinamiche che impattano sui consumatori, sulle imprese, quindi su più portatori di interesse. Tuttavia, secondo i dati dell’Osservatorio, una larga fetta di utenti, ancora il 40% del totale, non ha alcuna capacità di riconoscere funzioni di artificial intelligence nei prodotti/servizi che utilizza.
Anche quelli che costituiscono, secondo Maffettone, “la frontiera più provocatoria dei processi decisionali umani”. Ecco perché è necessario che l’utilizzo dell’artificial intelligence, e le sue conseguenze, sia sempre più argomento discusso a favore e a vantaggio del grande pubblico.
Fonte: Wired Italia
Il jazz, il cinema e la “dolce vita”: in vinile una storia mai raccontata
“Boom! Italian Jazz Soundtrack at Their Finest (1959-1969)”
CAM Sugar ha annunciato la pubblicazione di Boom! Italian Jazz Soundtrack at Their Finest (1959-1969), una compilation dedicata al jazz che ha accompagnato il cinema italiano negli anni Sessanta. Una raccolta con 11 inediti e 9 brani per la prima volta in vinile realizzata dall’etichetta che ha il più ricco catalogo italiano di musica per il cinema. La compilation coglie il suono finora inesplorato del jazz italiano durante gli anni della Dolce Vita. L’artwork e il poster sono curati da Luca Barcellona, calligrafo di fama mondiale.
Musiche che hanno creato l’atmosfera di film come La voglia matta, Il Vedovo, Il sorpasso, L’audace colpo dei soliti ignoti ma anche perle inedite o nascoste tra pellicole sconosciute o addirittura mai uscite o in b-movie. BOOM! contiene brani di compositori come Luis Bacalov, Luiz Bonfà, Gianni Ferrio, Ennio Morricone, Carlo Rustichelli, Armando Trovajoli, Piero Umiliani interpretati da geniali solisti come Gato Barbieri, Enrico Rava, Franco D’Andrea, Gegè Munari, Nora Orlandi, Alessandro Alessandroni e l’inarrivabile Chet Baker che conferisce il suo prezioso sigillo alla compilation.
La città eterna non è stata ancora liberata dalle forze alleate ma un gruppo di tredici elementi sta suonando illegalmente sotto la direzione di un giovane compositore, Piero Piccioni. Si chiamano Orchestra 013 e il genere musicale che stanno eseguendo è il jazz: un tipo di musica bandito dal regime fascista perché non ha niente a che fare con la cultura italiana. Mussolini ignora che quella musica negli anni successivi troverà proprio in Italia una fucina ineguagliabile di talenti sia in termini di qualità che di innovazione portando ad un legame unico tra il jazz e l’età d’oro del nostro cinema. All’indomani della Liberazione, nelle principali città italiane, cominciano a spuntare gli Hot club, locali che offrono un palcoscenico fondamentale per un’intera generazione di musicisti e compositori che sta per nascere. È anche di questa atmosfera che si compone la raccolta
La partenza di BOOM è una trascinante NOTTE IN ALGERIA da I piaceri proibiti di Raffaele Andreassi (1963), omaggio a ‘A Night In Tunisia’ di Dizzy Gillespie, punto di riferimento musicale di Piero Umiliani, autore del brano: un bebop veloce ed energico eseguito da una big band per uno dei migliori film del genere ‘mondo movies’, con una splendida sezione di ottoni cui prendono parte il sassofonista Gianni Basso e il trombettista Oscar Valdambrini, due tra i solisti più acclamati nella storia del jazz italiano.
Ma Umiliani è soprattutto l’autore di TENSIONE da Audace colpo dei soliti ignoti di Nanni Loy (1959): un contrabbasso, un gong dal sapore orientale suonato in modo frenetico e la tromba di Chet Baker. La leggenda narra che Baker abbia incontrato casualmente Umiliani negli studi di Cinecittà; il compositore fiorentino non ci pensò due volte e coinvolse il trombettista nella session per la colonna sonora su cui stava lavorando.
Umiliani è anche l’autore di Il NERO dall’omonimo film di Giovanni Vento (1967) con il leggendario sax di Gato Barbieri per un film girato con attori non professionisti che non riuscì ad ottenere una distribuzione nonostante fosse stato presentato al Festival del Cinema di Berlino e catturasse con lungimiranza i temi del razzismo. In BOOM Umiliani compare anche in MILANO BLUES, tratto da un film poco noto ad episodi Bianco, Rosso, Giallo, Rosa di Massimo Mida (1964) interpretato da Anita Ekberg, e IN FONDO ALLA NOTTE da Una bella grinta di Giuliano Montaldo (1965) con Renato Salvatori nei panni di un imprenditore tormentato dai costanti fallimenti, una delle opere più significative dell’intero jazz italiano degli anni Sessanta con la presenza di una serie di eccezionali solisti, tra cui Gato Barbieri al sax, Gegè Munari alla batteria, Enrico Rava alla tromba e Franco D’Andrea al pianoforte.
Il rapporto tra il jazz e il cinema italiano è soprattutto fatto di incontri che si intrecciano freneticamente. Ennio Morricone, che aveva aiutato Gato Barbieri a trovare i primi lavori in Italia, compare in AGOSTO JAZZ da La Voglia Matta di Luciano Salce (1962), un ritmo sognante dal tocco estivo e mediterraneo, caratterizzato da un assolo di pianoforte e una forte linea di temi melodici, ideale per accompagnare la commedia agrodolce sulla frustrazione di sentimenti non corrisposti tra Ugo Tognazzi e Catherine Spaak in un paese in cui il boom rappresentava l’illusione in cui tutto era possibile. Morricone è arrangiatore e direttore d’orchestra non accreditato dell’intera colonna sonora, secondo una meticolosa ricostruzione emersa dalle ricerche effettuate negli archivi CAM Sugar, di Le ore dell’amore (1963), film sui rapporti al di fuori del matrimonio, in cui spicca la bossa nova del brano COPPIA IN CRISI suonato dal chitarrista e leggenda della musica brasiliana Luiz Bonfà.
BOOM! è un viaggio attraverso 33 perle della musica. Come JUMPING di Armando Trovajoli contenuto nella musica de IL VEDOVO di Dino Risi (1959). La partitura di Trovajoli è una delle prime del nostro cinema interamente concepita come un coerente album jazz. Trovajoli è anche l’autore di GIALLO CLUB da Chiamate 22-22, Tenente Sheridan di Giorgio Bianchi (1960), composta per un film noir che in seguito ispirò una serie televisiva di successo.
Una pepita inedita ritrovata negli archivi CAM Sugar è la colonna sonora del SORPASSO di Dino Risi (1962), con la musica di Riz Ortolani centrata sul vibrafono in primo piano.
Piero Piccioni è l’autore di YOUR SMILE da 3 notti d’amore, film a episodi (1964), interpretato da Catherine Spaak: una partitura sofisticata e dinamica che accompagna i movimenti inquieti della 19enne attrice catturando perfettamente l’atmosfera giocosa degli anni ’60 e il suo ottimismo garantito dall’illusoria prosperità economica.
Il premio Oscar Luis Bacalov è l’autore del brano tratto dall’horror psicologico LA STREGA IN AMORE di Damiano Damiani con Rosanna Schiaffino e Gian Maria Volonte’ (1966), con un trio guidato dall’affascinante voce di Nora Orlandi, dove ritmi afro-cubani e sperimentali si fondono con il jazz.
Carlo Rustichelli è l’autore di 3 brani contenuti nella raccolta: SEXY LUCY da Assicurasi vergine di Giorgio Bianchi (1967), film interpretato da Romina Power; ALLEGRE NOTTI da Letti sbagliati di Steno, una traccia lounge che mostra come il jazz sia stato utilizzato anche per accompagnare scene sexy spesso in situazioni comiche con protagonisti alcuni dei beniamini più acclamati del cinema italiano dell’epoca come Raimondo Vianello, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia; e NIGHT BLUES da Gli imbroglioni di Lucio Fulci (1963) in cui compare il Quartetto Caravels, il primo gruppo vocale guidato da Alessandro Alessandroni prima di mettere insieme i Cantori Moderni che definirono il suono del cinema italiano negli anni ’60 e ’70, tra cui molti spaghetti western.
In BOOM! troviamo anche GANGSTERS dal film Bersaglio mobile di Sergio Corbucci (1967) composta da Ivan Vandor che aveva suonato anche con il gruppo sperimentale di Morricone, Nuova Consonanza. O a GARDENIA di Marcello Gigante da Sedia elettrica di Demofilo Fidani (1969), b-movie ambientato nell’America dei gangster degli anni ’30/’40 e definita dall’inconfondibile voce di Nora Orlandi, l’unica compositrice femminile di colonne sonore del cinema italiano degli anni ’60 e ’70 con uno stile ispirato a quello di Ella Fitzgerald.
La versione vocale di questo brano è la ghost track della versione cd di BOOM! che si conclude con DEA DI UN SOGNO di Piero Piccioni da Un tentativo sentimentale di Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa (1963) con la struggente tromba di Nunzio Rotondo, figura chiave del jazz italiano degli anni ’50 e ’60.
Fonte: RaiNews
Per tutte le info: info@roma-news.it
Like (1)