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RADICALI: LUNEDÌ A ROMA L’EVENTO ‘UN 25 APRILE ANCHE PER L’UCRAINA’

“Ci sia presto una festa della liberazione dalla guerra anche per l’Ucraina, la Russia e l’Europa intera. Con questa ambizione abbiamo organizzato a Roma il convegno ‘Un 25 aprile anche per l’Ucraina’ che lunedì, durante il corso dell’intera giornata, metterà al centro della discussione tre temi: le lotte radicali contro il regime di Putin che si susseguono, spesso inascoltate, da più di venti anni, i crimini di guerra di cui si è macchiato lo zar e la resistenza ucraina e, infine, gli strumenti della giustizia internazionale.

Ribadiamo che ‘non c’è pace senza giustizia’ e per questo sosteniamo il delicato lavoro della Corte Penale Internazionale tramite la mobilitazione popolare e la raccolta firme per l’appello ‘Putin all’Aja’ che abbiamo lanciato su radicali.it“, così in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani. Tre i momenti di riflessione in cui è articolata la giornata del 25 aprile presso la sede di via Angelo Bargoni, 32. La mattina dalle 10.30 alle 12.00 verranno ripercorse le lotte radicali contro il regime di Putin.

Moderati dal presidente di Radicali Italiani Igor Boni ne parleranno il già senatore Marco Perduca, il presidente dell’Associazione cristiana degli ucraini in Italia Oles Horodetskyy, il corrispondente di Radio Radicale Mariano Giustino, il direttore di stradeonline.it Carmelo Palma e l’attivista russo Nikolay Khramov.

Dalle 12.00 alle 14.00 verrà affrontato il tema della resistenza ucraina con numerosi giornalisti e corrispondenti tra cui Anna Zafesova de La Stampa, il panel sarà moderato da Silvja Manzi, membro della direzione di RI. Infine alle 15.30 si tratteranno gli strumenti della giustizia internazionale: con la tesoriera e avvocata Giulia Crivellini ne discuteranno la senatrice Emma Bonino, i deputati Riccardo Magi Elio Vito, il sottosegretario Benedetto Della Vedova, il docente di diritto internazionale Dino Rinoldi e i due giuristi Antonio Vallini Ezechia Paolo Reale, nominati dalla ministra Cartabia nella neo costituita Commissione per i crimini internazionali. Le conclusioni sono affidate al segretario Iervolino.

L’evento è aperto al pubblico e andrà in diretta streaming sulla pagina Facebook e il canale Youtube di Radicali Italiani.

Fonte: Imgpress

La comunità ucraina a Roma festeggia la Pasqua: “Più uniti di prima” 

Le immagini dei festeggiamenti della Pasqua ortodossa da parte della comunità ucraina nella basilica di Santa Sofia di via Boccea a Roma

La comunità ucraina in Italia ha festeggiato oggi la Pasqua ortodossa presso la basilica di Santa Sofia di via Boccea a Roma. In questi due mesi la chiesa è diventata un centro aiuti per i profughi della guerra. “Nonostante ci siano anche ucraini di religione greco-cattolica che hanno festeggiato la Pasqua italiana, oggi ci siamo riuniti tutti, ortodossi e non, perché noi ucraini siamo più uniti di prima, commenta una donna ucraina che ha preso parte al rito religioso.

Fonte: newsby

La Pasqua degli ucraini con Sant’Egidio: «Gesù è con voi nell’inferno di Mariupol»

Nella basilica di Santa Maria in Trastevere il rito ortodosso con i profughi: molti (finora oltre 250) sono stati accolti in case messe a disposizione dai romani attraverso la Comunità

Per i cristiani ortodossi ieri era Pasqua, e la Comunità di Sant’Egidio ha invitato i fedeli di Roma, fra cui i profughi ucraini, nella basilica di Santa Maria in Trastevere, per il «Moleben», solenne preghiera di intercessione che si recita per la Resurrezione ortodossa, presieduta da padre Andriy Vakhruschev. Oltre 500 persone, quasi tutti donne e bambini ucraini profughi a Roma, insieme ad alcune famiglie romane che hanno offerto ospitalità agli sfollati, attraverso la Comunità. Finora sono 250 i profughi accolti nelle case dei romani, con l’assistenza di Sant’Egidio.

«Il Signore scende in questi inferni per portare la luce della vita e della speranza. Nessuno si salva da solo, questa Pasqua ci chiede di allargare lo spazio e il tempo della misericordia – ha detto padre Vakhruschev nella sua predicazione – Gesù scende nell’infermo di Mariupol, dove centinaia di famiglie sono nei rifugi dell’acciaieria e vivono da oltre un mese vivono senza il sole nel sotterraneo senza acqua e cibo a sufficienza, scende nelle città distrutte, aggredite dal male della guerra come Bucha, Irpin, Hostomel e tante altre in Ucraina, dove gli uomini e le donne, i bambini, gli anziani e i malati sono schiacciati dalla violenza, violentati dall’ingiustizia e dalla fame, oppressi dalla solitudine e dalla dimenticanza. Perché l’amore di Dio è sempre più forte della morte». Dopo la preghiera tutti sono stati invitati ad un pranzo pasquale nei locali della basilica: antipasto con anche le uova sode colorate, tipiche della tradizione ucraina, ravioli al ragù, polpette, caponata di verdure e dolci pasquali.

Per tutte le info: info@roma-news.it

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