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Ucraina: Ministro dello Sport, “Un grande grazie al governo italiano”

Le parole del Ministro della Gioventù e dello Sport dell’Ucraina, Vadym Guttasait parlando all’aula magna del Centro di preparazione olimpica ‘Giulio Onesti’ di Roma. Mercoledì 20 aprile, è stata sancita ufficialmente la collaborazione sportiva tra Italia e Ucraina. Da quando la Russia ha dato il via all’operazione speciale militare, gli atleti ucraini arrivati in Italia sono circa 400 in ventuno sport e che coinvolgono venti federazioni.

Di seguito il suo intervento: “Per il mio Paese è veramente un periodo difficile, ci sono tante Nazioni che stanno dalla nostra parte ma un grande grazie all’Italia, al governo italiano, al Comitato olimpico nazionale e alle federazioni che aiutano atleti adulti, giovani e bambini. Gli atleti che sono in Italia hanno lasciato la loro famiglia in luoghi dove adesso ci sono le bombe”.

Fonte: SportFace

Roma: sabato i promotori del progetto “Mean” concorderanno un’azione umanitaria e pacifica da realizzare nel Paese aggredito

I promotori del progetto “Mean-Movimento europeo di azione nonviolenta” si incontreranno a Roma, sabato 23 aprile, alle ore 15, nella sede del Csv Lazio, in via Liberiana 17, per concordare un’azione umanitaria e pacifica nel conflitto in corso in Ucraina.
“L’azione nonviolenta che si sta organizzando nel progetto Mean è di entrare in Ucraina con pullman di volontari disarmati che compiano operazioni di evacuazione, in particolare dei più fragili e dei sofferenti psichici, di concerto le organizzazioni della società civile ucraina che sono impegnate nel salvare persone e distribuire aiuti.
Il Movimento europeo di azione nonviolenta è un progetto promosso da trenta soggetti nazionali della società civile, molti dei quali facenti parte dell’alleanza “Per un nuovo welfare”, che hanno dichiarato la propria disponibilità ad una spedizione umanitaria in Ucraina.
Tra i promotori del progetto “Mean-Movimento europeo di azione nonviolenta”, ci sono Azione cattolica italiana, Associazione Antigone, Aoi-Associazione delle ong italiane, Associazione Amici Casa della carità, Focsiv, Cnca-Coordinamento nazionale comunità di accoglienza, Gruppi di Volontariato vincenziano Aic Italia, Next Nuova Economia per tutti, Associazione Comunità Progetto Sud, Vita non profit, Rete Sale della Terra, Rete dei Piccoli Comuni del Welcome, Centro Giorgio La Pira, Laboratorio per la felicità pubblica.

Fonte: AgenSIR

“ResurrAction”: la collettiva di arte contemporanea  a sostegno di Save The Children per “Emergenza Bambini in Ucraina”

Dal 22 al 24 aprile 2022 allo Spazio Contemporary Cluster, Palazzo Brancaccio, Roma

“ResurrAction” è il tema della mostra a scopo benefico che si svolge a Roma dal 22 al 24 aprile presso lo spazio Contemporary Cluster a Palazzo Brancaccio. Un’iniziativa che spinge 35 artisti di risonanza internazionale verso un’unica direzione, quella di sostenere attraverso la propria arte, il progetto “Emergenza Bambini in Ucraina” di Save The Children. Opere di arte contemporanea interpretano il tema della rinascita attraverso la metamorfosi dei suoi stadi evolutivi, fino alle fasi di azione e cambiamento. Un percorso che incarna il dualismo tra passato e futuro, prima e dopo, disagio e cambiamento, morte e rinascita.
 
“ResurrAction rappresenta la prima tappa delle mostre firmate ReverseArt, un nuovo format di arte itinerante, un propagatore d’arte e cultura che si propone di approdare in diverse città italiane, sperimentando l’evoluzione di ogni forma d’arte attraverso prospettive uniche.” –  dichiara Paolo Secondino, CEO & Founder di VIS Tattoo Academy, main sponsor dell’iniziativa – “ResurrAction è la crasi tra le parole inglesi resurrection ed action, appunto rinascita e azione: esattamente ciò che ci auspichiamo per i 7,5 milioni di bambini in pericolo nel territorio ucraino. Il ricavato dalle vendite delle opere esposte, sarà interamente donato a Save The Children, presente in Ucraina per la fornitura di aiuti umanitari essenziali, di supporto economico alle famiglie e per allestire ‘spazi a misura di bambino’.” – conclude.
 
Gli artisti che hanno aderito all’iniziativa sono: Alessio Ventimiglia, Alexandr Sheludcko, Asata, Azzurra Lucia Calò, Benjamin Laukis, Carmen Alice Goga, Daigor Perego, EGBZ, Elia Novecento, El Whyner, Elisa Rossini, Enzo Cardente, Fabio Weik, Gemma Rossi, Hazem Talaat, Iko Cabassi, Keaps, Kevin Valerio Zamarian, Leonardo Crudi, Lorenzo Marini, Lugosis, Marco Felici, Mattia Calvi, Michael Rasetti, Mike the Athens, Mino Luchena, Pau, Printguerrilla, Sir. Edward, SNT, Starz, Strato 200s, The Dholes, Yuri Sata, Vivjan Prendi.
 
Curatori: SNT, Alessandra D’Alessandro, Vivjan Prendi, Marco Felici
Ingresso alla mostra gratuito.
 
Orari di Apertura:
Venerdì 22 aprile: 18:00/00:00
Sabato 23 aprile: 10:00/00:00
Domenica 24 aprile: 10:00/20:30
Indirizzo: Via Merulana 248, Contemporary Cluster, Palazzo Brancaccio – Roma    
 
Contatti
Telefono: +39 06 965 263 26
Special thanks to: Alessandra D’Alessandro

Non solo Ucraina: da Roma l’appello degli Hazara. “Fermate il genocidio in Afghanistan”

La comunità degli hazara è scesa in piazza a Roma per protestare contro il genocidio in corso in Afghanistan da oltre un secolo

Fiori, candele e momenti di raccoglimento per ricordare le vittime degli attentati di martedì 19 aprile a Kabul, soprattutto studenti, ma anche appelli a “riconoscere il genocidio della comunità degli hazara” in corso in Afghanistan, che “prosegue da oltre un secolo”, e a portare i responsabili davanti alla Corte penale internazionale con sede all’Aia. Immagini e messaggi che hanno segnato una manifestazione convocata dalla diaspora hazara e da organizzazioni della società civile italiana nei Giardini di Piazza Vittorio di Roma, cuore multiculturale della capitale.

GLI ATTACCHI DI MARTEDì

Nell’attacco di Martedì– due esplosioni davanti a un liceo e un lancio di granata davanti a un centro studi – hanno perso la vita almeno sei persone, mentre 11 sono rimaste ferite, stando a fonti del dipartimento per la sicurezza citate dall’emittente afghana ToloNews.

NEGLI ULTIMI 5 ANNI ALMENO 35 ATTACCHI CONTRI GLI HAZARA

In una nota le organizzazioni promotrici dell’iniziativa, che si è svolta a Roma ieri sera, hanno denunciato che i fatti di ieri rientrano in una “serie di attacchi coordinati ai centri d’istruzione hazara” che va avanti da anni. Lo scorso maggio a essere colpito era stato un liceo femminile nello stesso quartiere di Kabul dove si sono verificate le ultime esplosioni. In quell’occasione avevano perso la vita almeno 85 giovani. Secondo fonti indipendenti citate nella nota, negli ultimi cinque anni sono stati condotti almeno 35 attacchi contro gli hazara.

“LE NAZIONI UNITE TUTELINO L’ESISTENZA DELLA COMUNITÀ HAZARA”

Da qui l’appello: “In assenza di un Stato legittimo e riconosciuto in Afghanistan, chiediamo alla comunità internazionale e alle Nazioni Unite di prestare attenzione alle uccisioni degli hazara e di adottare misure per salvaguardare la loro esistenza“. Tra le richieste anche quella di “indagare sul genocidio” e “sulle violazioni dei diritti umani commesse ai danni degli hazara dalle autorità dei talebani e da altri gruppi fondamentalisti, presentando il caso presso la Corte penale internazionale con sede all’Aia”.

Nell’appello si esortano “con urgenza” le organizzazioni in Italia “ad alzare la loro voce contro le violazioni dei diritti umani umani degli hazara commessi dai talebani”, al potere a Kabul dallo scorso agosto, “dallo Stato islamico di Khorasan e da altre entità terroristiche che operano nella regione”.
Al governo di Roma si chiede inoltre di “usare le sue risorse diplomatiche all’Onu, nei forum internazionali e nelle relazioni bilaterali con altri Paesi a tutela dei diritti umani degli hazara in Afghanistan”.

Fonte: Agenzia Dire

Per tutte le info: info@roma-news.it

 

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