Catherine Spaak: “I funerali in forma privata, nessuna camera ardente”
A Storie Italiane sono emersi dei dettagli su quando e come verranno celebrati i funerali dell’attrice la cui morte ha sconvolto il mondo dello spettacolo.
Proprio a Storie Italiane, in collegamento sono emersi dei dettagli sul funerale di Catherine Spaak. Le celebrazione avverranno il 21 aprile nel pomeriggio ma non è stato rivelato dove esattamente. I funerali avverranno, infatti, in forma privata nel rispetto dei famigliari dell’attrice. Altro particolare emerso è che al mattino il feretro lascerà la clinica e che non ci sarà la camera ardente.
Eleonora Daniele ha poi anche invitato anche Orso Maria Guerrini che ha parlato della relazione con Catherine. L’uomo come riporta Il Sussidiario dichiara: “Ci vedemmo in campagna, nella zona di Spoleto – ha detto Orso Maria Guerrini -: ricordo che io la aspettavo accanto alla mia auto. Avevo saputo del suo divorzio e anche io ero reduce da una esperienza analoga. Da lì capimmo di provare gli stessi sentimenti di dolore e di dispiacere per le cose sbagliate che c’erano state in passato“.
E ancora: “Lei era molto tedesca, terrificante nella sua attenzione al lavoro. Mi propose di fare assieme delle letture e ci accorgemmo che c’era forse qualcosa di non vissuto anche prima. Da parte mia qualcosa c’era, una speranza. Forse era presente anche in lei, che era una donna alla quale non si poteva resistere nel momento in cui lei decidesse di farti innamorare. Era irresistibile ed è successo. Per la sua bellezza, certo, ma anche per la sua infantile ingenuità e semplicità”.
Fonte: Donna Glamour
Diavoli: da ieri il podcast su Spotify
Massimo Temporelli conduce con Alessandro Borghi e Guido Maria Brera. Uno spazio di approfondimento che ogni mercoledì presenterà delle nuove puntate per affrontare in 8 appuntamenti la finanza e il suo impatto reale sulle nostre vite, partendo dai temi della serie: Cinamerica, Bitcoin, Big Data, 5G, finanza dal basso
Debutterà il 22 aprile su Sky Atlantic e in streaming su NOW (e sarà disponibile on demand) la seconda stagione di DIAVOLI, il financial thriller internazionale Sky Original con Alessandro Borghi e Patrick Dempsey. Un’appassionante storia di potere, segreti e disinganni ambientata nell’Olimpo dell’alta finanza e ispirata al best seller “I diavoli” di Guido Maria Brera (edito da Rizzoli).
DIAVOLI, IL PODCAST
In ogni episodio Massimo Temporelli, autore e host del podcast “F***ing Genius” (oltre 2 milioni di download), che si occupa da 25 anni di diffusione della cultura scientifica, tecnologica e dell’innovazione, sarà con Alessandro Borghi, Guido Maria Brera e due esperti per indagare l’impatto reale della finanza sulla nostra vita. I principali argomenti di attualità affrontati durante questa nuova stagione saranno sviluppati ricalcando la struttura tematica della serie. Ciascuna puntata sarà divisa in due parti: nella prima verrà introdotto il tema di puntata insieme ad Alessandro Borghi e a Guido Brera, nella seconda invece la tematica di attualità in questione sarà sviluppata con due esperti in materia.
PRIME PUNTATE DAL 20 APRILE
Debuttano oggi, 20 aprile, su Spotify e dal 27 aprile sulle altre piattaforme di ascolto (tra cui Apple Podcasts e Amazon Music) le prime due puntate del podcast. Si inizia con una puntata zero, “Dove eravamo rimasti”: prima di cominciare il viaggio nei meandri della finanza e del suo rapporto con il nostro futuro, un passo indietro per incontrare il protagonista – con Patrick Dempsey – di Diavoli Alessandro Borghi e l’autore del libro da cui è tratta la serie, Guido Maria Brera, autore del format di serie della seconda stagione. Con Massimo Temporelli rinfrescheranno un po’ la memoria agli ascoltatori ripercorrendo con loro le vicende della prima stagione e dando qualche anticipazione su quanto vedremo nelle nuove attesissime puntate della seconda.
USA VS CINA
Subito disponibile anche la prima puntata vera e propria, “USA vs Cina”, sullo scontro tra due giganti dell’economia globale il cui delicato rapporto è centrale in questa nuova stagione della serie. Dopo un breve intervento di Alessandro Borghi e Guido Brera, se ne parlerà insieme a due esperti d’eccezione, Federico Rampini e Giada Messetti.
GLI OSPITI DELLA PRIMA PUNTATA
Giornalista e scrittore, Federico Rampini è analista dello scenario politico economico italiano e internazionale. Dopo la laurea in cinese, nel 2005 Giada Messetti si trasferisce a Pechino dove lavora per le principali testate italiane. Per Mondadori ha pubblicato “Nella testa del dragone”, un saggio divulgativo sul presente e il futuro di un paese sempre più decisivo.
Fonte: Sky TG24
Non posso fare altro che ringraziare di nuovo il Corriere della Sera che non è la prima volta che fa una roba di una bassezza eclatante per cercare di costruire su un titolo un po’ di rumore.
Alessandro Borghi ha attaccato Il Corriere della Sera, reo di aver fatto, a suo dire, un titolo falso strumentalizzado le sue parole. Condividi l’articolo. Alessandro Borghi è in questo momento impegnato nella pubblicizzazione della seconda stagione di Diavoli, serie che lo vede recitare al fianco di Patrick Dempsey.
Ne parlano anche altre testate
Diavoli, seconda stagione, il podcast. Composto da un totale di 8 episodi, il Podcast della seconda stagione di Diavoli è disponibile su Spotify dal 20 aprile con l’episodio 0 e 1. Dove vedere la seconda stagione di Diavoli. (Team World)
Accanto a loro, fanno il loro ingresso nel cast anche Li Jun Li nei panni di Wu Zhi, nuova Head of Trading della NYL, Joel de la Fuente nei panni di Cheng Liwei, nuovo membro del board e Clara Rosagerin quelli di Nadya Wojcik, nuova geniale protetta di Dominic (Corriere della Sera)
Alessandro Borghi era un semplice ragazzo del quartiere EUR della capitale, prima di diventare l’attore pluripremiato del David di Donatello e dei Nastri D’Argento. A quanto pare, il giovane Borghi è cresciuto a stretto contatto con persone non molto raccomandabili, da cui ha deciso ben presto di distaccarsi. (Primo Articolo)
Le sue più recenti interpretazioni la vedono collaborare con Francesca Archibugi (Verso sera), Carlo Vanzina (Il pranzo della domenica), Paolo Genovese (Immaturi e Immaturi – Il viaggio) e Pupi Avati (Un ragazzo d’oro) Milano, 20 apr. (LaPresse)
I protagonisti sono sempre loro: Massimo Ruggero, nuovo CEO della New York-London Investment Bank, interpretato da Alessandro Borghi, e Dominic Morgan, eminenza grigia della finanza mondiale, interpretato da Patrick Dempsey (Corriere TV)
Borghi: “Dalla prima alla seconda serie il mondo è cambiato, in realtà il mondo si è rotto nel 2016. Desideriamo produrre, produrre, produrre sempre di più, invece dobbiamo cominciare a produrre in modo sostenibile”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Fonte: Informazione.it
‘Ucraina’: una scelta di poesie e racconti da Gogol a Ševce
Antologia promossa da Oscar Mondadori a supporto campagna Unhcr
AA.VV, UCRAINA (MONDADORI, PP 516, EURO 25,00).
Fiabe, racconti, poesie, poemetti e piccole storie scelte per raccontare l’Ucraina, “il luogo sul confine”.
A portarci alla scoperta, attraverso i suoi scrittori, di un Paese antico e ricco di storia, di cui la maggior parte di noi sapeva pochissimo prima della guerra che sta combattendo contro la Russia e che ci vede coinvolti, è l’antologia ‘Ucraina’. La raccolta di testi, di autori nati in Ucraina che hanno scritto sia in russo sia in ucraino, è pubblicata da Mondadori e promossa dagli Oscar Mondadori a supporto della campagna di Unhcr, in aiuto della popolazione ucraina.
Ed ecco i quartieri malfamati del porto di Odessa, i campi di grano, le lunghe sere in cui nelle fattorie si raccontano le fiabe, i grandi fiumi, le steppe, le cupole di Kiev/Kyjiv. La copertina in blu e giallo riproduce i colori della bandiera ucraina e sotto al titolo in italiano e ucraino riporta l’Articolo I della Costituzione dell’Ucraina (27-28 giugno 1996) che dice: “L’Ucraina è uno Stato sovrano e indipendente, democratico, sociale, basato sul diritto”.
Nell’antologia ci sono scrittori famosissimi che hanno scritto in russo come Nikolaj Gogol’ del quale vengono proposti ‘Le veglie alla masseria presso Dikan’ka e Taras Bul’ba e Isaak Babel’ con i ‘Racconti di Odessa. E autori meno conosciuti che hanno scritto in ucraino, proponendo soprattutto racconti e fiabe, come Ivan Franko, oppure poesie e poemetti come Taras Ševcenko. Poeta e pittore, Ševcenko, fatto imprigionare dallo zar nella fortezza di Orsk, nei monti Urali nel 1848, da voce alla disperazione e alla nostalgia per la terra che sono stati costretti a lasciare.
“Abbraccio con lo sguardo/questa steppa e questi campi;/mi concederà Iddio misericordioso,/mi chiedo, di rivedere, vecchio, la libertà?/Vorrei andare in Ucraina,/vorrei andare a casa,/mi direbbero ‘bentornato’,/ gioirebbero per questo vecchio;/riposare un po’ laggiù potrei,/pregando il Signore,/là potrei… Ma che vale anche solo/a ciò pensare, non ne vien nulla./Com’è possibile in schiavitù/passar la vita, senza speranze?/Ditemelo voi, buona gente,/ sennò impazzisco…” scrive dalla Fortezza di Orsk. ‘Ucraina’ è un viaggio nella letteratura contro la guerra.
Fonte: Ansa
Per tutte le info: info@roma-news.it
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