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Ucraina. Zazo: “Riapertura ambasciata a Kiev è un segno di speranza”

“La riapertura della nostra Ambasciata a Kiev rappresenta per noi un momento emozionante e di speranza a oltre cinquanta giorni di distanza dall’inizio del conflitto”.

Lo ha dichiarato l’ambasciatore italiano Pier Francesco Zazo. “Come evidenziato dal ministro degli Esteri Di Maio, la riapertura della nostra sede è un gesto simbolico. Oggi ci sentiamo ancora più vicini al governo e al popolo ucraino e continueremo ad assistere al meglio i nostri connazionali”, ha aggiunto Zazo.
Fonte: TGCom24

Individuati presunti autori minacce a Di Maio

 Individuati dalla polizia tre presunti autori delle minacce al ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Le indagini erano partite dopo che alcuni utenti avevano commentato un post sul conflitto in Ucraina pubblicato dal titolare della Farnesina su Twitter scrivendo: “Muori male, e magari per mano del popolo”, o ancora “armateci e decideremo a chi vogliamo sparare”. Perquisizioni a Milano, Vicenza e Udine: gli agenti hanno ritrovato sui telefoni gli account anonimi utilizzati per l’inoltro dei messaggi

Fonte: Il Sole 24 ore

Ucraina: ministro Agricoltura. ‘Bene aiuto Ue, confidiamo in revisione quote esportazione’

“L’Unione Europea aiuta attivamente l’Ucraina. Sentiamo e apprezziamo il sostegno dei nostri partner e amici occidentali. Se parliamo del settore agricolo, l’aiuto principale consiste nella revisione delle quote di esportazione e loro riduzione massimale. Questo forse è l’appoggio principale che il business agrario ucraino si aspetta dai paesi dell’Ue”. Ne parla con l’Adnkronos il ministro dell’Agricoltura ucraino, Solskyy Mykola, che aggiunge: “Oltre all’aiuto che ho menzionato abbiamo fatto la richiesta di semplificare le condizioni di transito per poter utilizzare i porti nel Mar Baltico e i porti romeni nel Mar Nero”.

In che percentuali pensate di poter rispondere ai fabbisogni per le varie produzioni richiestivi dall’Unione europea e dall’Italia? “Abbiamo delle previsioni molto ottimistiche – risponde il Ministro – se l’Ue abbassa le quote per i prodotti. Questo semplificherebbe in maniera significativa la logistica per l’Ucraina, la quale ad ora è uno degli ostacoli principali”.

Fonte: Il Tempo

Tor Marancia: Gualtieri incontra profughi ucraini

Roberto Gualtieri in visita a Tor Marancia per il consueto ‘giro dei quartieri’ del venerdì. Prima tappa nella parrocchia del quartiere ‘Nostra signora di Lourdes’ dove ha incontrati alcune donne ucraine che qui, con i loro bambini, frequentano lezioni di italiano e attività ricreative.

Quando sono arrivati i primi profughi nella struttura alberghiera, proprio davanti alla chiesa, il parroco Don Mauro Manganozzi insieme alle associazioni Municipio Solidale, Lidia Borzì dell’Acli, ai referenti della zona per Save the children e agli ‘Psicologi per i Popoli e Sanità di Frontiera’ hanno deciso di organizzare dei percorsi di integrazione.

“Bello essere qui a Tor Marancia qui in una delle tante esperienze riuscite di accoglienza, solidarietà e integrazione- ha dichiarato il sindaco- Noi avevamo detto che Roma avrebbe accolto a braccia aperte i profughi ucraini che fuggono dall’aggressione militare russa, lo stiamo facendo ed è straordinario come, non solo le istituzioni abbiano doverosamente messo in piedi un meccanismo di accoglienza, ma che si siano sviluppati anche delle esperienze che vedono coinvolti i territori, l’associazionismo e il volontariato. Grandi reti di solidarietà che non stanno solo ospitando i profughi in dei luoghi fisici, ma che stanno cercando di creare dei meccanismi di integrazione”.

Nel breve incontro con il sindaco le donne ucraine hanno confidato tutta la loro preoccupazione. “C’è la preoccupazione non solo per la guerra, ma anche sul futuro- ha riportato ai giornalisti Gualtieri- Noi stiamo cercando di dare il massimo della disponibilità. Nell’incontro che abbiamo avuto con Zingaretti, con il capo della Protezione civile e col Prefetto abbiamo insistito per dare il massimo della stabilità alle persone in arrivo in modo da poter permettere loro di fare dei percorsi di integrazione”.

Fonte: Roma Daily News

Ucraina: donazione della Federcalcio all’ospedale Bambino Gesù

Parte dell’incasso di Italia-Macedonia del Nord dello scorso 24 marzo servirà per sostenere le spese di accoglienza dei 200 piccoli profughi in cura nelle strutture del nosocomio romano

Il match tra Italia e Macedonia del Nord del 24 marzo a Palermo non è servito per giocarsi l’accesso ai Mondiali del prossimo novembre, ma almeno contribuirà a sostenere le spese dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù per l’accoglienza dei bambini e delle famiglie in fuga dalla guerra in Ucraina. 

La Figc, infatti, ha deciso di devolvere parte dell’incasso della partita al nosocomio romano, che attualmente ha 200 pazienti in carico, di cui oltre 40 ricoverati con patologie gravi o ferite di guerra. Cinque sono nel centro di cure palliative di Palidoro, appena inaugurato anche grazie alle donazioni della federazione calcistica italiana. 

 “La Federazione – afferma il presidente della Figc Gabriele Gravina – non fa venire meno il suo impegno per sostenere gli sforzi straordinari che l’Ospedale Bambino Gesù sta facendo per accogliere i bambini bisognosi d’aiuto e quanti stanno fuggendo dall’Ucraina con i loro familiari. Ciascuno di noi può fare qualcosa per rispondere con la solidarietà ad una situazione drammatica, che rappresenta una violenza inaccettabile soprattutto nei confronti dei bambini”.

“Il sostegno della Figc – dichiara la presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Mariella Enoc – ci onora e ci conforta sulla possibilità di raggiungere i nostri obiettivi di accoglienza nei confronti di queste famiglie che si trovano a vivere un’esperienza sconvolgente e drammatica, che unisce il dolore della guerra a quello della malattia. Siamo profondamente grati alla Nazionale, ai calciatori tutti, al mister Mancini e al presidente Gravina, che in questi anni sono stati sempre vicini ai nostri pazienti più fragili, mostrando qualità morali di cui essere fieri”.

Già nel 2019 l’intera Nazionale visitò i bambini ricoverati nella sede del Gianicolo prima della gara con la Grecia all’Olimpico, valida per le qualificazioni all’Europeo poi vinto dalla squadra di Roberto Mancini. Il trofeo venne portato in ospedale a dicembre 2021 durante una seconda visita. Inoltre, la Figc ha donato 50.000 euro per acquistare un macchinario capace di analizzare la presenza di mutazioni nel Dna. Nei giorni scorsi, grazie a Bauli, la Federazione Italiana Giuoco Calcio ha regalato 750 uova di Pasqua ai bambini e ai ragazzi ricoverati presso le quattro sedi con degenza dell’Ospedale: Gianicolo a Roma, Palidoro, Santa Marinella e Passoscuro.

Fonte: Roma Today

Per tutte le info: info@roma-news.it

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