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Energia, Pd: ‘ in dl semplificazioni e accelerazioni rinnovabili’

“Nel dl Energia licenziato questa notte dalle commissioni Ambiente e Attività produttive alla Camera sono state approvate molte proposte del Pd che consentiranno di accelerare la realizzazione di impianti di energia rinnovabile e di aumentare la nostra indipendenza energetica”. Così Chiara Braga, deputata dem e Responsabile Transizione Ecologica del Pd.

“Con i nostri emendamenti sono state semplificate le procedure per il repowering degli impianti esistenti e la realizzazione delle infrastrutture elettriche, estesa la procedura semplificata a modifiche e interventi finalizzati a aumentare la produzione di energia verde. È stato cancellato il diritto all’accesso agli incentivi per il fotovoltaico a terra in aree agricole e rimossi vincoli eccessivamente restrittivi per lo sviluppo dell’agrivoltaico compatibile con l’attività agricola, coerentemente con l’obiettivo di salvaguardare il suolo libero per il suo valore ambientale e per l’importanza che soprattutto in questa fase assume per la produzione agroalimentare, evitando così speculazioni a danno degli agricoltori”.

“È stata approvata la norma sulle ‘green-belt’ per favorire lo sviluppo di impianti fotovoltaici a servizio di aree produttive, nelle aree interne agli impianti industriali e nella fascia adiacente alle infrastrutture autostradali, dove si applicheranno immediatamente le semplificazioni previste per le aree idonee, in attesa che il Governo e le Regioni provvedano rapidamente alla individuazione delle aree idonee prevista da decreto 199/21”.

“Si è ulteriormente ampliata -prosegue Braga- la possibilità di realizzare con procedura libera il fotovoltaico nelle zone A e nei centri storici per favorire la generazione distribuita di energia pulita, salvaguardando le aree di effettivo pregio architettonico e paesaggistico”.

“Questi emendamenti, insieme ad altre norme approvate per sostenere le imprese più colpite dall’aumento dei costi di energia elettrica e gas e promuovere la cultura della responsabilità e del risparmio energetico, sono la strada giusta per accelerare la transizione del nostro Paese verso un modello energetico più sostenibile e sicuro, che diminuisca la nostra dipendenza dalle fonti fossili, a partire dal gas russo”.

Fonte: Libero Quotidiano

Dl bollette: energia rinnovabile a prezzi calmierati aziende

Il Gse si occuperà di ritiro e vendita con contratti lunghi

Il Gestore dei servizi energetici Gse comprerà energia dagli impianti rinnovabili con contratti di ritiro e vendita di lunga durata, pari ad almeno tre anni, e la destinerà con prezzi agevolati in priorità ai clienti industriali energivori, alle piccole e medie imprese e ai clienti localizzati in Sicilia e Sardegna. Lo prevede l’emendamento Energy release al decreto bollette approvato dalle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera. L’emendamento ha “il fine di garantire la piena integrazione e remunerazione di medio termine degli investimenti in fonti rinnovabili nel mercato elettrico” e di “trasferire ai consumatori” i benefici di questa integrazione.

Fonte: America Oggi

Cingolani: in 2-3 anni è possibile dire addio al gas russo

Per il ministro resta il problema dello stoccaggio

In 24-36 mesi, secondo il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, “è ragionevole dire che possiamo abbandonare completamente la dipendenza dal gas russo”.

Lo ha affermato in un intervento registrato inviato all’incontro “Crisi climatica, dalla protesta alla proposta” durante il Festival internazionale del giornalismo di Perugia.

Per il ministro però rimarrebbe il problema dello stoccaggio.

“Il lavoro che stiamo facendo di diversificazione delle fonti – ha aggiunto – ci consente già per il primo semestre del prossimo anno di aver compensato buona parte del gas russo da altre fonti e progressivamente di superarlo”.

Andare verso lo stop in questi tempi è possibile, ha spiegato, “a seconda di come riusciamo a mettere a posto certe infrastrutture, prima o dopo, con il primo anno che potrebbe essere il più delicato”.

“Noi per i primi tre-quattro mesi – ha sottolineato – non avremo grossi problemi, un po’ perché c’è la stagione calda in arrivo, un po’ perché abbiamo delle riserve e anche perché non abbiamo solo gas. Ricordiamo anche che il consumo energetico di un Paese a gennaio, febbraio e marzo è circa il doppio di quello che abbiamo durante l’estate, quindi diciamo che il periodo sarebbe anche più favorevole”. 

Fonte: Ansa

Per tutte le info: info@roma-news.it

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