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Romics: oltre ogni confine – Torna a Roma il festival internazionale del fumetto

A maggior ragione in un periodo storico come questo, tra pandemia e guerra, c’è bisogno di eventi come Romics, festival internazionale del fumetto, animazione, cinema e games che torna nell’edizione primaverile, dal 7 al 10 aprile, nella consueta cornice della fiera di Roma. 

Dunque, gli sconfinati universi della creatività, nonché i linguaggi dell’immaginario tornano a colorare (oltre qualsivoglia confine) la 28esima edizione del festival, che presenta oltre duecento espositori nei quattro padiglioni fieristici e quattro giorni di kermesse con un calendario fitto di presentazioni, performance, autori, tornei, raduni cosplay, game, influencer, talent e parecchio altro. 

In questa edizione si rinnovano le collaborazioni istituzionali con il Centro per il libro e la lettura e il Ministero della Cultura per rinsaldare l’identità e la visibilità a livello nazionale e internazionale del fumetto, e con la Regione Lazio in tema di valorizzazione dell’editoria di comparto e di sviluppo delle imprese culturali. 

A fare da filo conduttore il manifesto realizzato da Laura Scarpa, rilevante figura del fumetto di casa nostra (è autrice, illustratrice, editrice, docente, saggista e storica della nona arte), omaggiata quest’anno con l’assegnazione del Romics d’oro. Lo stesso riconoscimento andrà a Vincenzo Mollica, giornalista, scrittore, autore e conduttore per la tv e la radio, curatore di mostre e riviste, nonché disegnatore e pittore. Restando sul tema, la quarantennale carriera di Scarpa – che verrà ripercorsa attraverso un incontro con Massimo Galletti – sarà al centro del percorso espositivo Le molteplici sfumature del fumetto, mentre l’iter visivo dedicato alla carriera di Mollica (“Sì, confesso: sono Vincenzo Paperica”) vedrà riprodotti i più curiosi e storici tributi nei suoi confronti, ben selezionati dal curatore Riccardo Corbò. 

Affrontando da sempre (e per sempre) temi urgenti e necessari – dalla piena libertà alla parità dei diritti e di genere alle tematiche ambientali – Romics è un costante invito, sia ai visitatori sia agli addetti ai lavori, a condividere le proprie passioni, a incontrarsi nel dialogo e nelle differenze puntando sulle arti dell’immaginario e sui suoi protagonisti. Da qui l’iniziativa Lupics for peace: un grande, colorato e significativo wall che prenderà vita nel corso del festival grazie alla collaborazione di grandi firme italiane di oltreconfine invitate a lasciare un messaggio disegnato sull’imponente murales. E ancora, si spazierà da un percorso visivo in Nft (Non-fungible token) dell’artista Fabrizio Spadini al premio Romics musica per immagine (grande novità, quest’ultima), dedicato ai professionisti della “musica per immagini” fino all’immancabile cerimonia di premiazione delle maggiori firme della nona arte, alla presenza della giuria di qualità. 

Nella quattro giorni alla fiera di Roma non mancheranno poi gli eventi speciali e le anteprime: dal tributo a Michelangelo La Neve, scrittore per il fumetto, il cinema e la tv attraverso l’incontro Il fumetto al cinema: da Martin Mystère al film Diabolikcurato dalla Scuola romana dei fumetti, con l’intervento de i Manetti bros, agli incontri (con protagonisti altrettanti nomi rilevanti del settore) dal titolo Pari dignità e diritti, la parola alla matitaE così, vuoi diventare fumettistaOmaggio al grande fumetto d’autore: Mario Carìa 1934-2001. Confermato il rilevante spazio dell’Artist Alley dedicato ad autori, autrici e alle più grandi matite del fumetto italiano ed internazionale. Si potrà proseguire con Senti chi parla: tutto il cinema di Romics, con il Movie village che ospiterà i titoli più importanti in arrivo in sala in primavera e all’inizio dell’estate. Quindi i numerosi appuntamenti dedicati ai manga, agli anime, ai webtoon, con tutte le novità dall’estremo oriente. Il divertimento incalzerà nelle aree di intrattenimento dedicate al game e card game – attività, eventi, talent e tornei per coinvolgere di nuovo il pubblico attraverso momenti di svago e condivisione  con oltre cento postazioni gaming – ma anche all’interno dello spazio Arcade and Food con tornei di retrogaming, show d’intrattenimento e performance di cartoon cover band.

Fonte: InsideArt

Renato Zero torna in scena: «Quattro concerti al Circo Massimo a settembre, premiata la mia romanità»

L’annuncio ufficiale c’è stato il 6 aprile in Campidoglio in occasione della presentazione del suo nuovo disco dal titolo “Atto di fede”. Quattro date, quattro serate memorabili nella scenografica cornice del Circo Massimo. Renato Zero ha conquistato generazioni di fans e approderà al Circo Massimo il 23, 24, 25 e 30 settembre. Luogo nel quale aveva già cantato, ad esempio nel luglio 2005 al Live 8, con Claudio Baglioni e Laura Pausini.  Un ritorno dopo due anni di assenza a causa della pandemia. Canterà anche nel giorno del suo compleanno, il 30 settembre. E l’emozione per il cantautore anche questa volta sarà tantissima. «Il Circo Massimo premia la mia romanità, mi faccio gladiatore per conquistare ancora una volta l’applauso» ha detto Zero. 

«Ci sono stati giorni in cui mi sono sentito straniero nella mia città, per questa politica invadente. Perché non spostiamo il governo a Torino? Anche perdendo il titolo di capitale d’Italia. Che ce frega, Roma è già capitale del mondo. Liberiamo la città e riconsegniamola ai romani. A Roma manca la voce dei romani» ha aggiunto.

Zero torna dopo la pandemia che «per me – ha detto – è stato meno doloroso che per altri colleghi, perché ho la capacità di andare a domicilio. I miei sorci io li vado a cercare: al Tuscolo, a Monteverde, nei quartieri di Roma. Posseggo la facoltà di poter essere ovunque: non ho il dono dell’ubiquità ma ci sto lavorando. Mi piacerebbe essere lo zingaro che molti di voi conoscono. Ho curiosità di incontrarvi al mercato, no no le foto, portatemi nel cuore». 

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Fonte: Il Mattino

Ferzan Ozpetek a Rtl 102.5: tra le Fate Ignoranti e il suo magico mondo

Il giro promozionale per il lancio della serie Le Fate Ignoranti diretta da Ferzan Ozpetek è ufficialmente iniziata. Nonostante i mille impegni, che lo vedono impegnato nella stesura della sceneggiatura del nuovo film, l’installazione della mostra Venetika al MAXXI di Roma e le repliche del suo spettacolo Ferzaneide, il regista è riuscito a trovare un’ora del suo tempo da dedicare agli ascoltatori della radio, per parlare della sua arte tra passato e presente.

A pochi giorni dal rilascio degli otto episodi nella piattaforma streaming Disney Plus, questa mattina il regista italo turco si è recato negli studi di Roma di Rtl 102.5 per prenedere parte della trasmissione W l’Italia con Federica Gentile Angelo Baiguini.

Le Fate Ignoranti – La serie | tra passato e presente

A pochi giorni dall’inserimento degli otto episodi della serie Le Fate Ignoranti, ispirata all’omonimo film del 2001 con Stefano Accorsi e Margherita Buy, il regista ha iniziato il tour promozionale, parlando della scelta degli attori e non solo, ai microfoni di Rtl102.5. Ci saranno differenze tra la versione cinematografica e quella della serie? La risposta è si!

Secondo quanto dichiarato da Ferzan Ozptetek prima di far addentrare lo spettatore all’interno della storia raccontata del film, ci sarà una sorta di prequel, portandolo così a comprendere alcune dinamiche fin ora inedite. Il cambio di guardia per quanto riguarda gli attori protagonisti, che vede la presenza di Cristiana Capotondi, Eduardo Scarpetta e Luca Argentero, sarà sicuramente un valore aggiunto alla storia, sentendo le parole del regista, risultando molto fiero e soddisfatto del risultato.

La musica nei film del regista Ferzan Ozpetek

Ricordando i brani che nel corso della carriera cinematografica del regista hanno avuto un grandioso successo, come Due Destini dei Tiromancino proprio per il film de Le Fate Ignoranti o anche Gocce di memoria di Giorgia per La finestra di fronte, quello che è saltato fuori è stata l’evidente importanza che ricoprono all’interno della storia, alla stregua di un personaggio. Puntualmente, laddove non arrivano le immagini ci pensa la musica a coinvolgere ancora di più lo spettatore e a colmare eventuali vuoti emotivi.

A tal proposito sono stati raccontati simpatici aneddoti durante la trasmissione W l’Italia su Rtl 102.5, relativi alla canzone Che vita meravigliosa di Diodato, scelta dopo neanche venti secondi dal primo ascolto, senza neanche sapere di chi fosse e senza sentirla interamente. Un vero e proprio colpo di fulmine, che a quanto pare, ha portato bene a tutti.

E poi, impossibile non citare il rapporto tra Ozpetek e la ‘tigre di Cremona’ che noi tutti conosciamo come Mina. Una figura molto importante nella figura del cineasta, da prima come fan e poi come amico, tenendola in considerazione per qualsiasi progetto che lo vede coinvolto. In virtù di questo rapporto speciale, la cantante ha deciso di regalare al regista un altro brano per i suoi lavori.

Dopo aver donato Luna Diamante per La Dea Fortuna, anche nella serie Le Fate Ignoranti, il pubblico ascolterà un altro brano inciso da Mina dal titolo Buttare l’amore. Presentato in anteprima a Rtl 102.5, potremo vedere il videoclip ufficiale curato dal regista dal 13 aprile.

Fonte: NewsCinema

Marco Giallini: cosa faceva prima di diventare famoso? Il retroscena

Marco Giallini si è imposto nel cinema italiano. La sua partenza, però, non è stata facile. Lo ha raccontato in prima persona. Ecco il suo percorso.

Il mondo del cinema ha dato luce a tantissimi protagonisti. Attori che con le loro interpretazioni sono riusciti a farsi spazio in un ambiente ostico. E questo non può che essere un merito. Soprattutto perché, come detto, tale ambiente vede tanti protagonisti ed emergere non è certo facile. Ma Marco Giallini lo ha fatto e anche in grandissimo stile.

Giallini, oggi, è sicuramente uno dei nomi più in voga del cinema italiano. Le sue tante interpretazioni hanno sempre colpito gli amanti del cinema. Nei vari ruoli ci ha sempre messo qualcosa di suo, rendendo quel personaggio davvero unico. Come non possiamo citare Rocco Schiavone, che oggi è molto amato dal grande pubblico italiano.

Se oggi conosciamo un Marco Giallini in grande spolvero. Diverso il discorso sui suoi inizi, qui l’argomento si fa molto diverso. I sacrifici per entrare nel mondo del cinema sono stati tanti. Lo ha confessato lo stesso attore durante un’intervista. Inoltre, Giallini non è nuovo a confessioni profonde. Qualche mese fa, infatti, Marco Giallini ha confessato anche le sue delusioni. In questo caso, ha svelato un retroscena, in parte divertente, che fa capire molto dell’attore. Ecco le sua parole.

Marco Giallini, tanti sacrifici prima del cinema: “Facevo l’imbianchino”

La vita degli artisti, soprattutto gli inizi, non è sempre facile. La strada è piena di ostacoli e non sempre porta ad un finale felice. Per Marco Giallini, però, le cose sono andate decisamente bene. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’attore ha svelato i sacrifici fatti prima di arrivare nel cinema. L’attore ha detto: “Facevo l’imbianchino otto ore. E la sera, la scuola di teatro“.

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Fonte: Youmovies

Per tutte le info: info@roma-news.it

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