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Ucraina, Draghi: “Crimini di guerra devono essere puniti, Putin ne dovrà rispondere”

“Per la Russia, la guerra non ha senso: vuole dire solo vergogna, isolamento, povertà”

“I crimini di guerra devono essere puniti. Il Presidente Putin, le autorità e l’esercito russo dovranno rispondere delle loro azioni“. Così il premier Mario Draghi a Torino per la firma del Patto con la città.

“Voglio ribadire la più ferma condanna del Governo e mia personale per le stragi di civili documentate in questi giorni in Ucraina”, aggiunge Draghi. “Le atrocità commesse a Bucha, Irpin e in altre località liberate dall’esercito ucraino scuotono nel profondo i nostri animi di europei e di convinti democratici. Indagini indipendenti devono fare piena luce su quanto accaduto“.

“Nella giornata di oggi abbiamo espulso 30 diplomatici russi, una decisione presa in accordo con altri partner europei e atlantici“, spiega il premier che si rivolge poi al leader russo: “Al Presidente Putin dico ancora una volta di porre fine alle ostilità, interrompere le stragi di civili, partecipare con serietà ai negoziati per il raggiungimento della pace. Per la Russia, la guerra non ha senso: vuole dire solo vergogna, isolamento, povertà“.

L’Italia e l’Unione Europea sostengono il popolo ucraino, in lotta per la pace e per la libertà. La Commissione Europea ha appena annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni nei confronti di Mosca. L’Italia è pienamente allineata al resto dell’Unione Europea e appoggia con convinzione le misure restrittive presentate dalla presidente Von der Leyen”, conclude Draghi

Berlusconi raduna il Ppe: vertice a Roma sulla crisi

Una “due giorni” dedicata al Covid, all’Ucraina e al confronto sull’economia con le categorie produttive

Manca da un palco da oltre due anni e mezzo. Colpa ovviamente del Covid che ha radicalmente modificato la vita di tutti dal primo lockdown del 2020. Ecco perché l’entusiasmo è tanto. Sabato pomeriggio all’hotel Parco dei Principi di Roma Silvio Berlusconi tornerà a parlare in pubblico. Sta già scrivendo il suo intervento; e i suoi più stretti collaboratori parlano di un leader in ottima forma e pieno di energia. Forza Italia scalda i motori in vista dell’evento «L’Italia del futuro» che si terrà l’8 e il 9 aprile nella capitale. La due giorni del partito azzurro si concluderà appunto con l’intervento del presidente. «Presidiare l’area dei moderati, senza i quali non si va da nessuna parte». È da questo concetto che partirà il suo discorso, nel quale troverà spazio anche un forte richiamo all’orgoglio di Forza Italia e un appello agli alleati affinché si trovi un accordo per tenere unito il centrodestra.

Al centro dell’attenzione le grandi questioni di politica interna ed estera, e le loro ricadute sul Paese e sull’Europa. La prima giornata sarà inizialmente focalizzata su Covid-19, crisi Ucraina (tra politica estera, economia di guerra e approvvigionamento energetico), transizione energetica e salvaguardia dell’ambiente. Nel corso del pomeriggio, poi, largo agli interventi degli ospiti in occasione di due approfondimenti.

Nella giornata conclusiva, poi, gli interventi del segretario del Partito popolare europeo, Antonio Lopez, e della presidente del Parlamento europeo, la maltese Roberta Metsola. Porterà quest’ultima, sicuramente una testimonianza diretta di quanto ha potuto osservare a Kiev, visto che l’esponente del Ppe che ha sostituito David Sassoli alla guida dell’assemblea europea, è stata il primo esponente delle istituzioni comunitarie a visitare il martoriato terreno ucraino.

Il discorso del presidente azzurro è previsto alle 17.30 e sarà preceduto da un video ricordo dell’economista azzurro e tessera numero due del partito Antonio Martino, scomparso di recente, e dagli interventi dei vertici azzurri, a cominciare dal coordinatore nazionale Antonio Tajani. E proprio Tajani saluta così il ritorno del Cavaliere: «Berlusconi non smette di sorprenderci: è di nuovo in campo, come dimostra anche il fatto che sabato parlerà di nuovo in pubblico, dopo quasi 3 anni dall’ultimo comizio». Era precisamente il 19 ottobre del 2019. Sempre a Roma, ma a piazza San Giovanni per la manifestazione «Orgoglio italiano», organizzata da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.

La due giorni dell’hotel Parco dei Principi ha un rilievo politico che va oltre la presenza di Berlusconi. E infatti la giornata di venerdì è dedicata all’incontro con i rappresentanti di categorie che chiedono a Forza Italia di essere rappresentate. Confagricoltura, Coldiretti e Cia per parlare di agricoltura e settore alimentare; Confindustria, Confcommercio, Confediliza e sindacati per affrontare il tema del rilancio dell’economia dopo il Covid e la crisi energetica. Una sorta di «stati generali», convocati per sottolineare l’importanza del ruolo del partito azzurro in un contesto dove le forze moderate hanno maggiori capacità di intercettare i bisogni e le esigenze delle classi produttive del Paese.

Fonte: Il Giornale

Accolti a Roma, Torino e Novara dalla Comunità di S. Egidio. 28 profughi dializzati arrivati dall’Ucraina hanno già ricevuto le prime cure

Continua l’impegno di Sant’Egidio per salvare le vite dei malati più fragili dalle zone dell’Ucraina maggiormente colpite dalla guerra. Dopo il primo arrivo di 50 persone in dialisi dall’Est dell’Ucraina (a Roma, Genova e Padova) la Comunità ha accompagnato e accolto in Italia altri 28 dializzati che erano in pericolo di vita per le condizioni sempre più difficili che devono affrontare le strutture sanitarie a causa della guerra. Provenienti da diverse città e regioni dell’Est del paese, più colpito dalla guerra (Kiev, Kremenchuk, Poltava, Kharkiv, Chernihiv, Kramatorsk nel Donbass), sono giunti nel nostro paese insieme a 24 familiari, grazie all’impegno di Sant’Egidio che ha pensato e realizzato la loro evacuazione dalle zone di guerra. Partiti dalle varie zone di residenza all’interno dell’Ucraina, dopo lunghi viaggi hanno raggiunto il confine con la Slovacchia, dove Sant’Egidio ha provveduto alla prima accoglienza e, in collaborazione con il ministero della Sanità slovacco, ha fornito ai pazienti la possibilità di fare una seduta di dialisi, indispensabile per la prosecuzione del viaggio.

Un primo gruppo ha proseguito il viaggio per Torino, un secondo gruppo per Novara dove i malati sono stati accolti dalla Comunità e presi in carico per le cure da alcune strutture ospedaliere delle due città.

Infine, un ultimo gruppo è arrivato questa notte a Roma ed è alloggiato in alcune strutture messe a disposizione grazie alla raccolta fondi promossa da Sant’Egidio. I malati verranno assistiti per le loro cure dall’Ospedale San Camillo e dall’Ospedale dei Castelli Romani.

Per tutte le info: info@roma-news.it
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