sampdoria-roma-0-1

Sampdoria-Roma 0-1

Massimo risultato con il minino sforzo per la Roma, che vince a Genova contro la Sampdoria grazie ad un gol nel primo tempo di Mkhtaryan.

Per i giallorossi si tratta del decimo risultato utile consecutivo, e il quarto successo nelle ultime cinque partite che vale il quinto posto in solitario.

Alla Sampdoria non è bastato un secondo tempo arrembante per recuperare il gol: poco lucidi in attacco, i giocatori blucerchiati si sono spesso rivelati inconsistenti contro una Roma attenta a controllare senza troppo affanno consapevole della propria forza. Al 27′ il gol che vale la gara.

Pellegrini lancia Zalewski a sinistra, l’italo-polacco serve in mezzo un cross teso su cui si avventa Abraham, Colley lo anticipa ma il pallone rimane in area e Mkhtaryan lo raccoglie battendo Audero. Si attende la replica della Sampdoria che però non arriva. 

Fonte: Ansa

All’Eur c’è la Formula E, quartiere chiuso

Per Roma è di sicuro un grande evento sportivo, ma per i commercianti e i ristoratori della zona interessata dalla Formula E ormai prossima, è un vero e proprio calvario. Strade chiuse, deviazioni, allestimento del circuito dove sfrecceranno il 9 e il 10 aprile le macchine da corsa alimentate solo da motore elettrico e provenienti da tutto il mondo, fanno venire l’amaro in bocca ai negozi, bar e ristoranti che insistono nell’area di svolgimento del mondiale di Formula E, perché di fatto, ci raccontano alcuni di loro «per circa un mese non lavoriamo».

Il male minore, si dirà, di fronte al ritorno per l’immagine della città che per via del Covid ha bisogno come il pane di una competizione sportiva di questo genere, che funge da richiamo per gli amanti delle quattro ruote. Ma andiamolo a dire a chi alza la saracinesca del suo negozio ogni mattina, che ha già subito pesanti perdite proprio per via della pandemia e che ora si ritrova a non poter lavorare ben oltre l’avvenuta competizione. Perché poi si tratta di togliere l’allestimento e ci vorrà altro tempo. «Lo diciamo da quando questa Formula E è iniziata – tuona Adriano Gradi del ristorante Voice di piazzale Kennedy – parlo a nome di oltre una ventina di attività interessate da questi disagi. Per quanto mi riguarda il mio ristorante si trova proprio di fronte al Palazzo dei Congressi e già da giorni non vedo l’ombra di un cliente».

Il motivo sarebbe che gli organizzatori dell’evento inviterebbero gli uffici, per queste giornate che precedono la Formula E, a lasciare i dipendenti in smart working per evitare troppo movimento di persone e relativi disagi al traffico per via delle deviazioni attorno all’area dove si svolgerà l’evento e questo si traduce in meno persone che fanno la loro normale pausa pranzo negli esercizi di somministrazione presenti nella zona. «Se lei viene qui all’ora di pranzo il mio locale è vuoto – continua il ristoratore – a me chi risarcisce questo danno?». Ma lo stesso accade la sera e per i negozi che in genere si riempiono il pomeriggio e il sabato. Certo, ci si rende conto dell’importanza di questa competizione. E allora? Come conciliare l’evento con le giuste lamentele di chi in questi giorni non può di fatto lavorare? «Abbiamo chiesto all’Amministrazione il modo per poter essere coinvolti anche noi in questo business – continua il titolare del ristorante di piazzale Kennedy – ad esempio per quanto riguarda la ristorazione ordinare qui in zona il necessario per lo svolgimento dei vari eventi di quei giorni e invece ci hanno risposto che hanno già dei contratti con delle aziende di catering esterne e quindi non possono fare altrimenti. Questo dimostra il disinteresse assoluto nei confronti di noi commercianti ed esercenti dell’area interdetta, che dobbiamo assistere in modo passivo a tutto ciò ed essere anche contenti dello svolgimento della Formula E».

Fonte: Il Tempo

Meteo a Roma, dopo il maltempo molta affluenza sul litorale

Il sole richiama visitatori sui lungomare e nei porti. Pienone anche nei ristoranti al primo fine settimana senza restrizioni e senza green pass per i tavoli all’aperto

Dopo il maltempo degli ultimi due giorni, con effetti visibili sulla costa a causa della forte mareggiata, il litorale romano oggi, grazie al ritorno del bel tempo, sta accogliendo numerosi visitatori. Tra Ostia, Fiumicino e Fregene, i romani ne stanno approfittando per passeggiare sui lungomare e lungo le banchine dei porti. Meno sulle spiagge che hanno i segni evidenti del maltempo.

Con il sole buon trend per i tanti ristoranti alla prima domenica con minori restrizioni, visto che il certificato verde non serve più per sedersi ai tavoli all’aperto, dopo la cessazione dello stato di emergenza Covid. Ad Ostia, vicino al pontile, tra i luoghi più affollati, anche un’esposizione di auto d’epoca. Sportivi in azione, tra runners e ciclisti, ma anche tanti surfisti che cavalcano l’onda lunga della «coda» della mareggiata.

A Fiumicino, nel centro storico, dove, come da tradizione, molti avventori sono in fila per il classico cartoccio di fritto di pesce, curiosità tra chi passeggia sta suscitando, in piazza Grassi, la mostra fotografica che, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, il Comune ha organizzato, in collaborazione con la Pro Loco, per approfondire il rapporto tra Pasolini ed i fratelli Sergio e Franco Citti. L’esposizione, inaugurata alla presenza del vice sindaco Ezio Di Genesio Pagliuca e di Paolo, figlio e nipote di Franco e Sergio Citti, raccoglie immagini di vita e di scena di Pasolini, di Sergio, regista e sceneggiatore di film di culto come «Casotto», «Ostia» e «Mortacci», e di Franco, l’attore simbolo di «Accattone», «Una vita violenta» ed il «Fiore delle mille e una notte». I due fratelli a lungo hanno vissuto nella città portuale e riposano in due dei cimiteri del territorio.

Fonte: Corriere Roma

Maltempo: 54 mila alberi pericolosi nelle città italiane

E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti divulgata in occasione della allerta della Protezione civile in 7 Regioni per il maltempo

I cambiamenti climatici con il moltiplicarsi di eventi estremi si abbattono su una situazione diffusa di degrado urbano dovuto alla mancanza di manutenzione del verde pubblico che ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco per ben 54 mila emergenze nell’ultimo anno per la presenza di alberi pericolanti nelle città italiane. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti divulgata in occasione della allerta della Protezione civile in 7 Regioni per il maltempo con un albero caduto per un fulmine a Roma che ha ferito due donne e danni incalcolabili alle coltivazioni per le forti grandinate. Considerando il numero di interventi ogni 10 chilometri quadrati, le province italiane più colpite dagli alberi pericolanti (dai 10 ai 15 casi) sono Varese, Monza Brianza e Milano, Gorizia e Trieste, Napoli, Roma, La Spezia e Prato, secondo l’analisi della Coldiretti sul rapporto 2021 dei vigili del fuoco dal quale si evidenzia che un aumento di quasi il 5 per cento di alberi a rischio rispetto alla media dei due anni precedenti, anche per la riduzione della manutenzione del verde pubblico. Le piante – evidenzia Coldiretti – cadono per la scelta di essenze sbagliate per il clima, il terreno o la posizione, ma anche per gli errori sulle dimensioni e sul rispetto delle distanze per un corretto sviluppo delle radici, sul quale pesa soprattutto la mancanza di manutenzione adeguata con potature eseguite senza la necessaria professionalità. Una situazione sulla quale occorre intervenire secondo la Coldiretti anche attraverso la rivalutazione del ruolo degli agricoltori così come previsto dalla legge di orientamento.

La pioggia e la neve erano attese nelle campagne per combattere la siccità e consentire le semine primaverili ma l’ondata di maltempo – sottolinea la Coldiretti – si è manifestata anche con tempeste di grandine che si sono abbattute a macchia di leopardo provocando danni incalcolabili negli orti sono state distrutte le primizie nelle piante da frutto sono caduti i fiori compromettendo i prossimi raccolti. In Piemonte le grandinate con chicchi grandi come noci hanno colpito in più aree della Regione frutteti in fiore come i ciliegi e i mandorli, i campi seminati a cereali, fino ai prati destinati alla produzione di foraggio ricoperti da alcuni centimetri di ghiaccio misto a neve. In Lombardia la grandine ha colpito, tra l’altro, la provincia di Mantova danneggiando la fioritura della pregiata pera mantovana Igp mentre a Cremona si segnalano danni alle barbabietole da zucchero e alle piante da frutto. Siamo di fronte in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con il moltiplicarsi di eventi estremi e una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha fatto perdere – conclude la Coldiretti – oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

Per tutte le info: info@roma-news.it
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