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Ucraina, pronta una task force per assistere i profughi con fibrosi cistica

Tre realtà specializzate si mettono a disposizione per individuare i casi e indirizzarli nei centri regionali

Il Lazio e Roma si preparano ad accogliere migliaia di profughi in fuga dalla guerra in Ucraina, data la nutrita presenza di cittadini provenienti dallo Stato dell’Est soprattutto nella Capitale. Tra loro è possibile che qualcuno sia affetto da fibrosi cistica, una patologia gravissima che attacca l’apparato respiratorio e quello digerente, causando infezioni. 

Un canale dedicato

Per questo la società italiana per lo studio della fibrosi cistica (Sifc), la lega italiana (Lifc) e la fondazione per la ricerca (Ffc Ricerca) si sono unite per fronteggiare questo aspetto sanitario dell’emergenza internazionale: “Per affrontare la richiesta di cure – si legge nella nota congiunta – cui potremmo trovarci di fronte nei prossimi giorni, le tre principali realtà che si occupano della patologia in Italia esprimono la loro completa volontà e disponibilità a intervenire. Attraverso un indirizzo mail dedicato (coordinamentoCFCU@gmail.com) si potrà informare e indirizzare gli interessati verso le strutture regionali più idonee per gestire le peculiari necessità medico-assistenziali che i centri di accoglienza non potranno fronteggiare da soli”. 

Dove si trovano i centri nel Lazio

A Roma (e in tutta la regione) sono due i centri specializzati nel trattamento della patologia e si trovano al policlinico Umberto I e al Bambin Gesù. “Al momento stiamo raccogliendo medicinali da inviare in un centro in Polonia – fa sapere Francesco Cafaro della Lega Italiana Fibrosi Cistica, con sede in zona piazza Bologna – ma è importantissimo anche individuare i casi tra chi arriva da noi, anche perché l’Ucraina è un paese dove lo screening è indietro, quindi soprattutto chi è in uno stato non avanzato della patologia, potrebbe non esserne al corrente”. 

Cos’è la fibrosi cistica

La fibrosi cistica colpisce prevalentemente l’apparato respiratorio e quello digerente. La causa è un gene mutato che provoca la produzione eccessiva di muco. I bronchi vengono occlusi, tanto da causare infezioni respiratorie ripetute, ostruzioni del pancreas che impediscono l’arrivo di enzimi digerenti nell’intestino. Secondo i dati pubblicati dalla Lega Italiana Fibrosi Cistica, ogni 2.500/3.000 bambini in Italia ne nasce uno affetto da questa patologia, con una media di 200 nuovi casi ogni anno.

Fonte: Roma Today

Per tutte le info: info@roma-news.it

 

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