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Parlare di buona movida si può: ecco l’iniziativa radiofonica che coinvolge operatori e politica

Il programma Fuori Rotta su Radio Sound Level dà il via a una serie di approfondimenti tematici per affrontare il tema del divertimento sano nella Capitale. L’assessora Lucarelli: “Dobbiamo intervenire sui regolamenti, ci vuole tempo”

Parte dalle frequenze di New Sound Level 90FM e dal programma Fuori Rotta di Sara De Bellis e

Valentina Tiraboschi l’iniziativa #MovidaBuena, non solo un hashtag ma anche un

approfondimento a settimana sui temi del divertimento e della cosiddetta movida romana, con

l’obiettivo di raccontarla attraverso la voce dei protagonisti della notte ma anche di proporre

soluzioni concrete in un momento in cui il dibattito sul tema è più che mai attuale. 

Cambiare il punto di vista

In onda ogni mercoledì e venerdì dalle 19 alle 20, le “Ragazze con la valigia” vogliono portare alla

luce il problema, attraverso analisi e dichiarazioni, cercando di ribaltare il punto di vista: non più

una questione di ordine pubblico e decoro, ma opportunità di rilancio per la città, che grazie al

divertimento sano e alle iniziative dei locali diventa più vissuta e sicura. L’obiettivo di Sara De Bellis

e Valentina Tiraboschi è quello di coinvolgere in prima persona le migliori realtà della notte, per fare

rete e proporre un cambiamento affermando i diritti alla vivibilità, al riposo, all’esercizio di attività

economica ed allo svago notturno.

“A pagare sono solo gli operatori”

“Era il 1996/97 ed erano gli anni della Movida Bella di Roma: i primi cocktail bar fuori dagli alberghi

che cominciavano a creare un movimento di persone che uscivano, si divertivano in maniera sana,

in tutte le varie accezioni – racconta Massimo D’Addezio, bartender, ai microfoni del programma

radiofonico -. Il discorso è che il cocktail bar porta divertimento in tutte le sue sfaccettature, ma non

dobbiamo fare solo i romantici, dobbiamo anche pensare a quello che succede veramente intorno al

cocktail. Il bar è anche divertimento, ma ci sono dei limiti che vanno rispettati. Oggi purtroppo i

limiti non tanto nei locali, ma fuori dai locali, non vengono più rispettati e i primi a farne le spese

sono gli operatori che appena succede qualche cosa diventano i responsabili dei comportamenti

degli altri e ne pagano, spesso, le conseguenze.  Disposizioni come ‘chiudiamo il locale!’,’mettiamo il

divieto di vendere dopo la mezzanotte!’, punendo chi paga l’affitto, chi paga il locale, dipendenti,

lavora sulla qualità,  chi si preoccupa di mantenere il locale pulito, sanificato, a norma. La verità è

che alla fine sono sempre i soliti a pagarne le conseguenze, perché sono gli unici individuabili e poi

tutto quanto il sottobosco dei piccoli supermarket che fino alle 2 di notte vendono alcol senza

nessun tipo di controllo”. 

L’assessora Lucarelli

Intervenuta nel corso della trasmissione “Gli Inascoltabili” di New Sound Level, in occasione del

lancio dell’hashtag #MovidaBuena, l’assessora alle Attività Produttive Monica Lucarelli ha sposato

l’iniziativa: “Io credo che si può e si deve parlare di #MovidaBuena anche perché una città che

permetta ai ragazzi di vivere in sicurezza di giorno e di notte credo che sia una città moderna e

degna di essere un capitale come Roma – le sue parole – e dobbiamo assolutamente parlarne in

maniera positiva anche perché questo fenomeno non riguarda solo i ragazzi ma anche gli adulti, c’è

una voglia di tornare ad una vita sociale all’aperto in mezzo agli altri visto che abbiamo vissuto due

anni sicuramente molto difficili. Con il termine ‘mala movida’ in realtà si è esemplificato tutta una

serie di atteggiamenti che definirei delinquenziali, che sono altro rispetto alla movida e alla vita

all’aperto”. 

“Mettere mano ai regolamenti”

“Bisogna mettere mano ai regolamenti – prosegue Lucarelli -, per evitare il problema delle

ordinanze, su questo noi stiamo lavorando, ovviamente non sono cose che si fanno in un mese ma

neanche in tre perché le modifiche devono passare non solo per la giunta ma anche per l’assemblea

capitolina e i municipi. Chi amministra e deve regolare certi fenomeni sa che deve mettere in

qualche maniera in sicurezza la città. In un contesto normale e civile dovremmo tenere viva la città,

stiamo ragionando anche con gli altri assessori per dare delle opportunità diverse ai giovani e ai non

giovani, con offerte culturali degne di una metropoli internazionale come deve essere Roma. Perché

se oggi io vado a Parigi, New York, Londra, Berlino è pieno di manifestazioni culturali, le piazze e le

strade sono vissute in modo diverso. Noi vogliamo lavorare per dare alternative reali all’abuso di

alcol soprattutto nei più giovani”. “La polizia locale – sottolinea l’assessora parlando del vetro da

asporto – ha attivato tutta una serie di controlli così come la prefettura con cui siamo in contatto. Di

fatto noi stiamo lavorando e lavoreremo anche con l’assessore Alfonsi competente sui rifiuti per

capire come regolamentare al meglio il ritiro del vetro e la pulizia. Però se c’è un regolamento che

impone il divieto di vendita di alcol in vetro oltre un certo orario questo deve essere rispettato”.

“Con la nuova ordinanza meno episodi”

“Da quando è stata fatta l’ordinanza sulla chiusura dei mini market – conclude Lucarelli – , che ha

eliminato una parte del problema, la vendita fuori orario dei superalcolici soprattutto, tutta una

serie di episodi non ci sono stati. La riapertura delle discoteche la settimana scorsa ha dimostrato

che quando c’è un’alternativa, sulle piazze ci sono minori pressioni perché i ragazzi differenziano la

loro serata”.  

Fonte: Roma Today

Per tutte le info: info@roma-news.it

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