Alle Olimpiadi Invernali di Pechino Casa Italia è piena d’arte contemporanea
ANCHE PER I GIOCHI OLIMPICI INVERNALI DI PECHINO LA RESIDENZA DEGLI ATLETI AZZURRI DIVENTA UNA SORTA DI MUSEO DI DESIGN E D’ARTE CONTEMPORANEA CHE OSPITA OPERE ISPIRATE AL TEMA DEL VIAGGIO E AL VIAGGIATORE PIÙ CELEBRE DI TUTTI I TEMPI: MARCO POLO
Come già accaduto per le Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016, per le Olimpiadi invernali di
Pyeongchang in Corea del Sud nel 2018, per i Mondiali di Sci a Cortina d’Ampezzo tenutisi lo scorso
febbraio e per le Olimpiadi a Tokyo nel 2021, anche a Pechino, dove sono in corso, fino al 20
febbraio, i Giochi Olimpici Invernali, il ritiro che accoglie gli atleti italiani è un luogo allestito
all’insegna dell’arte contemporanea, una sorta di museo temporaneo sviluppato attorno a un tema e
a un progetto curato dalla galleria d’arte romana Ex Elettrofonica di Benedetta Acciari e Beatrice
Bertini. Dopo Horizontal a Rio, Prospectum in Corea del Sud e Mirabilia a Tokyo, il concept della
mostra pensata per la Casa dei campioni italiani è Millium, una riflessione sul viaggio inteso in tutte
le sfaccettature di significato, possa essere il viaggio inteso in maniera fisica o anche simbolica, come
processo di scoperta del mondo e di se stessi.
CASA ITALIA ALLE OLIMPIADI INVERNALI DI PECHINO
“I territori sconfinati che il progetto indaga sono quelli reali, di paesi che oggi a causa della
pandemia ritornano ad essere lontani, quelli planetari della scienza e della fantascienza, quelli
virtuali del World Wide Web, che a volte è pieno di possibilità ma anche di insidie e dunque un
World Wild Web, infine quelli interiori di cui il viaggio è sempre la metafora più
calzante”, sottolineano gli organizzatori del progetto. La mostra indaga il concetto e la storia del
viaggio fin dall’antichità, a partire dal percorso più noto e affascinante tra quelli intrapresi
dall’essere umano, la Via della Seta, che collegava per circa 8mila chilometri Roma alla Cina, con
almeno cinque itinerari marittimi, fluviali e terrestri che attraversavano l’Italia, la Grecia, la
Turchia, l’Iran, l’Iraq, l’Afghanistan, fino ad arrivare all’antica Regione del Seres, nome dell’antica
Cina. Tra i racconti più celebri di questo viaggio è senza dubbio il Milione di Marco Polo, figura
che rappresenta il punto di partenza del progetto espositivo di Casa Italia a Pechino 2022.
“MILLIUM”, LA MOSTRA DI CASA ITALIA A PECHINO 2022
Il percorso espositivo si apre con Primati, opera di Laura Pugno che consiste in 6 bandiere che
celebrano 6 specie vegetali issate per indicare il record di altezza raggiunto da queste piante, segno,
questo, di come l’equilibrio della Terra e della sua vegetazione sia stato modificato dall’attività
umana. L’amore in tre canti della Commedia è il titolo dell’opera di Rino Stefano Tagliafierro,
una elaborazione digitale delle litografie dalla Divina Commedia illustrata da Amos Nattini tra il
1923 e il 1941. Nella lounge d’entrata sono inoltre presenti i pezzi di GuframBroken Mirror e la
panca della stessa serie firmati da Snarkitecture; sono di Gufram anche alcune sedute della
serie Capitello disegnate da Studio 65. È una citazione del Milione l’opera di Elena Mazzi, La
descrizione del Mondo, ispirato al codice miniato dal Maestro d’Egerton che illustra il libro di Marco
Polo: l’artista ha qui selezionato alcune illustrazioni del codice, dando così vita a una originale
rivisitazione della narrazione. La mostra prosegue fino al ristorante, dove sono esposte 5 fotografie
del progetto Foreign Farmers che Leone Contini ha portato a Manifesta 2018 a Palermo, una
raccolta di semi e storie di produzioni agricole che l’artista ha raccolto nell’arco di dieci anni in giro
per il mondo. Dal punto di vista del design, il ristorante è caratterizzato dalla presenza di tavoli e
sedie di Stellar Works della linea Ming, ispirati alle antiche arti decorative cinesi. Fanno parte
dell’esposizione anche due immagini scattate dalla ISS – Stazione Spaziale Internazionale, realizzate
dall’astronauta e ingegnere Paolo Nespoli e Roland Miller. È Bello essere Italiani!, è l’opera
interattiva di Franco Vaccari che, attraverso un Qrcode, svela e racconta chi sono i grandi
esploratori della storia italiana, di cui non fanno parte non solo i viaggiatori, ma anche condottieri,
poeti, scrittori, artisti, santi, architetti, avventurieri, pittori, musicisti, registi, stilisti, imprenditori,
papi, stilisti e sportivi.
Fonte: Artribune
Per tutte le info: info@roma-news.it
Like (0)