Gemelli. Una moneta coniata dai piccoli pazienti oncologici per il governatore Visco
Nella giornata contro il cancro infantile il governatore della Banca d’Italia in visita nei reparti pediatrici dell’ospedale, dove verrà avviata una nuova ricerca sui bersagli terapeutici
Curare i piccoli si può, sempre, anche quando le loro malattie sono difficili da guarire. Nella giornata
mondiale contro il cancro infantile il messaggio che il governatore della Banca d’Italia
Ignazio Visco ha voluto portare con la sua visita ai piccoli degenti del policlinico
Gemelli è che il cancro si può sconfiggere, ma c’è bisogno di tanta ricerca e l’aiuto di tutti. Oltre a
dare un segno tangibile della presenza e del sostegno della più importante istituzione finanziaria del
nostro Paese. Ma come ringraziare chi ogni giorno assicura la stabilità monetaria dell’Italia? I
bambini ricoverati nel reparto di Oncologia pediatrica del Gemelli hanno
così ‘coniato’, nel loro laboratorio di ceramica, una bellissima ‘moneta’ esclusiva, che
hanno donato al governatore Visco.
«Siamo particolarmente grati al governatore – dice Marco Elefanti, Direttore Generale della
Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs – per questo gesto di
attenzione e di grande affetto riservato ai piccoli della nostra Oncologia Pediatrica, in questa
giornata simbolica, dedicata in tutto il mondo alla consapevolezza dei tumori infantili». La Banca
d’Italia riserva da tanti anni a quest’area attraverso la Fondazione per l’Oncologia Pediatrica il suo
supporto che, aggiunge, «è stato ancora più esteso e intenso con il programma di contributi
straordinari erogati dalla Banca d’Italia anche alla Fondazione Gemelli come concreto segno di
sostegno per fronteggiare la pandemia da coronavirus».
Proprio in occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile Antonio Ruggiero,
direttore di Oncologia pediatrica del Gemelli ha annunciato l’avvio di una nuova area di
ricerca della Fondazione per l’Oncologia Pediatrica finalizzata all’individuazione di nuovi bersagli
terapeutici, alla proof of concept di farmaci già disponibili o di farmaci che a seguito del loro
“riposizionamento” si dimostrino attivi nei tumori infantili. «Questo percorso – spiega – ricalca l’iter
che porta alla compilazione del dossier investigativo di un qualsiasi farmaco sia nuovo che
sperimentato per una nuova indicazione (‘riposizionato’) ed è il presupposto per arrivare poi agli
studi clinici. Oggi siamo in grado di affrontare in-house tutto questo percorso di ricerca, grazie alle
facilities ‘omiche’ del G-Step, il parco tecnologico del nostro Irccs». Il progetto, concepito come fase
precoce di un programma di sviluppo farmacologico/riposizionamento, coinvolgerà l’unità di
Neurochirurgia Infantile diretta da Gianpiero Tamburrini e verrà condotto in collaborazione con
l’istituto di Farmacologia dell’Università cattolica del Sacro Cuore campus di Roma, diretta
da Pierluigi Navarra e avrà una durata di tre anni.
Fonte: Avvenire
Per tutte le info: info@roma-news.it
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