Munzir e Mustafa atterrano a Roma, l’Italia accoglie la famiglia siriana
Munzir, la moglie e Mustafa insieme ai suoi due fratelli sono arrivati nella Capitale. In tarda serata l’arrivo a Siena dove faranno la quarantena prevista per legge – di Aldo Tani / – CorriereTv
Il viaggio dellafamiglia siriana Al-Nazzal verso l’Italia è iniziato. Questo pomeriggio la prima tappa è
stata a Roma, dove è avvenuto un passaggio formale, poi Munzir e il resto dei familiari sono partiti
alla volta di Siena dove sono arrivati in tarda serata: adesso entreranno in quarantena per quindici
giorni. Insieme a loro, in questo primo assaggio nel nostro Paese, c’erano Luca Venturi, direttore del
Siena international photo awards, e anche un rappresentante dell’Arcidiocesi senese.
Nella casa che li ospiterà li ha accolti il cardinale Augusto Paolo Lojudice, che aveva proprio
manifestato la volontà di portare loro il saluto della Chiesa. Con l’arcivescovo di Siena anche personale
della Caritas diocesana e i volontari che si prenderanno cura della famiglia. Dopo un periodo di
isolamento Covid padre e figlio potranno iniziare le cure al Centro protesi di Budrio (Bologna).
Prime tappe in un percorso di integrazione, che tutti i soggetti che si sono attivati, desiderano e hanno
desiderato dal momento in cui la storia di Munzir e di suo figlio Mustafa è stata resa nota.
I due sono i protagonisti dell’ormai celebre scatto del fotografo turco Mehmet Aslan. Un’immagine
che ha fatto il giro del mondo e che ha suscitato una risposta collettiva. Con manifestazioni di
solidarietà concrete e una raccolta fondi che ha superato i 100 mila euro. L’Italia, oltre che una
speranza di un futuro sereno, è un’occasione di rinascita anche in senso letterale.
Dopo un periodo di ambientamento, Mustafa e Munzir saranno operati nel Centro protesi Vigorso di
Budrio. Munzir è privo della gamba destra per lo scoppio di un ordigno durante la guerra in Siria,
mentre il piccolo, 6 anni, è nato senza gli arti inferiori a causa di una malformazione genetica dovuta
al gas nervino inalato dalla madre mentre era incinta.
Fonte: Corriere della Sera
Per tutte le info: info@roma-news.it
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