Draghi, la conferenza stampa. Dalla scuola al super Green pass: cosa ha detto il premier
Il primo ministro: “La Dad crea disuguaglianze, non ha senso tenere aule chiuse”. Sulla pressione ospedaliera,”problemi dipendo da no vax”. E Speranza: “La strada prioritaria è ridurre l’area dei non vaccinati”
Quarantena e terza dose: cosa cambia con le nuove regole
Draghi ha insistito quindi sulla vaccinazione. E ha invitato chi non si è ancora sottoposto alla
somministrazione anti-Covid a “farlo, il prima possibile”.
“Chi ha più di 50 anni corre maggiori rischi”, ha sottolineato il premier, e noi “siamo stati tra i
primi ad adottare l’obbligo vaccinale per tutta una serie di categorie”.
Ora, ha proseguito Draghi, “la circolazione del virus mette di nuovo sotto pressione i nostri
ospedali, soprattutto per l’effetto che ha sulla popolazione non vaccinata“.
Le terapie intensive, ha rimarcato, “sono occupate per due terzi da non vaccinati”.
E i colori delle Regioni, ovvero “il grado di costrizione sociale a cui siamo sottoposti se il virus
supera una certa soglia, dipendono dall’ospedalizzazione”.
Quindi, ha illustrato il ragionamento del governo, “quanto più riusciamo a ridurre la pressione dei
non vaccinati sugli ospedali, tanto più siamo liberi“.
Contagio alla vigilia della terza dose: che fare?
Una posizione spiegata chiaramente anche dal ministro della Salute, Roberto Speranza, con
grafico alla mano:
“Siamo all’89,40% di over 12 con prima dose, quindi non sono vaccinati poco più del 10% over
12, che occupa i due terzi di posti in intensiva e 50% in area medica”.
“Se vogliamo ridurre la pressione sui nostri ospedali, salvare vite umane e favorire la ripartenza del
Paese – è il punto -, la strada prioritaria è ridurre l’area dei non vaccinati“.
Dai dati del bollettino, oggi si sono registrati 101.762 casi e 227 decessi (ieri erano 155.569 i
contagi), mentre continuano a crescere i ricoveri (+693 oggi, ieri +717), e le terapie intensive.
In questo quadro, su Omicron, “il messaggio che la variante” non sia “è grave non è corretto – ha
detto chiaro e tondo Franco Locatelli, coordinatore del Cts -: è solo meno pericolosa della
variante Delta. Il fattore età continua a incidere in maniera molto
chiara”. E quindi l’obbligo vaccinale per questa fascia “ha ragioni scientifiche”.
In queste festività il governo è intervenuto con due decreti per cambiare le regole della quarantena
Covid, con l’obiettivo di scongiurare un blocco del Paese.
E tutte le “decisioni del governo sono prese in base ai dati – ha rimarcato Draghi -.
Nel 2021 il numero dei morti era ancora alto, ma inferiore al 2020 nonostante le riaperture,
l’economia ha visto una crescita di oltre il 6% a fronte del calo dell’anno precedente del 9%”.
Sulle divergenze nel governo, invece, “l’esperienza di questi undici mesi è stata quella di
una maggioranza molto grande, occorre accettare diversità di vedute.
Non mediazione a tutti i costi, ma su alcuni provvedimenti unanimità molto importante.
Purché il risultato abbia senso”.
E ha concluso: “E’ chiaro che ci sono diversità di opinioni, però non è mai stato di ostacolo all’azione
di governo.
Poi, dicono: ‘Draghi non decide più …’. La scuola aperta dimostra che
questo problema è una priorità. Questo non era il modo in cui il problema era affrontato in passato”.