Capodanno 2022, per Mister Ok 33esimo tuffo nel Tevere
Si è lanciato alle 12 in punto da ponte Cavour.
Trentatreesimo tuffo nel Tevere per Mister Ok, alias Maurizio Palmulli, 68enne bagnino di
Castelfusano che anche quest’anno non è venuto meno alla tradizione e si è lanciato alle 12 in punto
da ponte Cavour.
Tanti anche questa volta i curiosi per il tradizionale tuffo nel fiume della Capitale, un’usanza
inaugurata nel 1946 da Rick De Sonay, l’italo-belga che si lanciava in costume e cilindro, facendo ok
con la mano per rassicurare i curiosi che si fermavano ad ammirarlo, e portata avanti da tanti altri.
Fonte: Adnkronos
Ultimissime:
La storia del primo Mister Ok: come è iniziata la tradizione di Capodanno dei tuffi nel Tevere
Quella del tuffo di Mister Ok è, ormai, una delle tradizioni di Capodanno più famose che riguardano
la città di Roma: ogni anno, nella tarda mattinata del primo giorno di gennaio, Mister Ok si tuffa
nelle acque del Tevere da ponte Cavour, a pochi passi dall’omonima piazza e dal monumento di
Castel Sant’Angelo.
Nel Capodanno del 2022 è ancora Maurizio Palmulli, per la 34esima volta, a lanciarsi in costume
per il tuffo più famoso dell’anno: la tradizione, però, ha avuto origine molti anni prima del suo
arrivo: scopriamo quando e come è nata.
Il primo Mister Ok della storia
Il primo tuffo di Mister Ok si è tenuto nel 1946, 76 anni fa. A compierlo, colui che ha dato inizio alla
tradizione: l’italo belga Rick De Sonay.
Nato nel 1899, era tornato nella città di Roma nel 1945 e dall’anno successivo al suo arrivo nella
capitale, per festeggiare il suo compleanno che era, appunto, il primo gennaio, ha iniziato a tuffarsi
nel biondo Tevere indossando un costume da bagno e un cappello a cilindro.
Il lancio, un salto a volo d’angelo a mezzogiorno, si teneva subito dopo lo sparo del cannone del
Gianicolo da ponte Cavour che collega rione Prati a quello di Campo Marzio e che raggiunge
un’altezza complessiva di 18 metri.
Una volta riemerso dall’acqua, mentre il pubblico si metteva ad applaudire, Rick De Sonay era solito
fare il gesto dell’ “okay” con la mano per rassicurarlo sulle sue condizioni dopo l’impatto in acqua: è
da questo saluto al suo pubblico che deriva il soprannome che lo ha accompagnato tutta la vita.
La fine di un’ epoca e l’addio ai tuffi
Nel corso degli anni Mister Ok è diventato sempre più popolare fino ad arrivare al cinema: nel 1968,
nel film diretto da Dino Risi “Straziami, ma di baci saziami” è stato proprio Rick De Sonay, il primo
Mister Okay, a salvare Nino Manfredi, nei panni di un suicida nel Tevere.
In quelle prime decadi di tuffi, il Tevere poteva vantare acqua pulita e le ragazze e i ragazzi, spesso,
si immergevano per farsi un bagno o, semplicemente, sostavano nelle sponde del fiume
romano per prendere il sole.
L’ultimo tuffo di De Sonay arriva negli anni Ottanta, ma la tradizione è destinata a
continuare: molti sono i pretendenti del titolo di Mister Ok. Fra loro, come abbiamo visto in
apertura, il discepolo più fedele, Maurizio Palmulli, che fino ad oggi ha fatto oltre 30 tuffi a
Capodanno.
Fonte: Fanpage
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