Casino dell’Aurora all’asta, il tempo stringe: diecimila firme per “salvare” l’unico affresco di Caravaggio
In due settimane triplicate le sottoscrizioni sotto la petizione online che chiede al Ministro Dario
Franceschini di utilizzare i fondi del PNRR per rilevare il gioiello dei Ludovisi. Cultura in svendita”.
E’ questo l’allarme lanciato dai promotori della petizione online contro la vendita all’asta del Casino
dell’Aurora: la dependance e l’unica parte rimasta della storica e sfarzosa dimora della famiglia
Ludovisi che fu demolita nel 1885.
Il Casino dell’Aurora all’asta
Un “complesso monumentale incastonato con il suo parco tra via Vittorio Veneto, porta Pinciana e
Villa Borghese, in una delle zone più eleganti di Roma” – si legge nella documentazione che
accompagna l’asta del gioiello nel cuore della Città Eterna.
Villa Ludovisi: l’unico affresco di Caravaggio
Al suo interno un patrimonio artistico, architettonico e paesaggistico inestimabile: dalle numerose
sale affrescate dal “Guercino” (sala dell’Aurora; sala della Fama, stanza dei Paesaggi, stanza degli
Amorini, la Toletta di Venere) all’unico affresco esistente al mondo del Caravaggio, quello che
raffigura Giove, Nettuno e Plutone datato al 1597.
Ci sono poi altre innumerevoli opere d’arte tra sculture, stucchi, statue e colonne oltre al giardino
progettato da Le Notre, lo stesso di Versailles.
Casino dell’Aurora, petizione per Franceschini: “La cultura non si svende”
E’ per questo che una parte della città, e non solo, non vuole rinunciare al Casino dell’Aurora e
permettere che vada nelle mani di privati.
Da qui l’appello al Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Dario Franceschini: “Usiamo i fondi
europei per salvaguardare qualcosa che è nostro. Si riconosce solo l’economia come grimaldello
della società, ma, priva di creatività, la vita è diventata triste; la cultura non viene più annoverata tra
le cose importanti; pare che un passato, seppur splendido, non serva più, il profitto ha serrato gli
uomini in un presente privo di orizzonti”.
Una raccolta firme arrivata a quasi 9400, sottoscrizioni triplicate in appena due settimane.
“Impediamo che un altro pezzo di Italia, quella bella, vada svenduto: usiamo i fondi del PNRR
(Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) – la richiesta – per rilevare Villa Aurora”.
D’altronde il tempo stringe.
E se lo Stato non eserciterà il diritto di prelazione il 17 gennaio il Casino dell’Aurora e i suoi tesori
rischiano di sfuggire al patrimonio pubblico e finire nelle mani di qualcuno, molto facoltoso.
Il prezzo base d’asta è di 471 milioni di euro, offerta minima 353.250.000 (con rilanci di un
milione).
Fonte: RomaToday
Per tutte le info: info@roma-news.it
http://www.casinoaurorapallavicini.it/
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